È stato rotto l'equilibrio più pericoloso: troppi pazienti per troppi pochi letti
La luce sembra però essere in fondo al tunnel, in quanto stanno infine diminuendo contagi e decessi
LISBONA - «Al momento il problema va oltre al virus in sé, ma include il comportamento della gente... nella prima ondata c'era paura, ma ora non più e si sta meno attenti».
Sono queste le parole di Vidal, un 26enne che lavora in un ospedale nella regione portoghese dell'Algarve, in un'intervista rilasciata al portale Reuters.
L'uomo, che combatte in prima linea contro il coronavirus dal marzo dello scorso anno, è sotto stress principalmente per la mancanza di personale e di risorse, con le unità di terapia intensiva piene oltre al limite massimo.
«Andare al lavoro è un'agonia. Teoricamente avremmo dei turni di 12 ore, ma non sono mai 12 ore... è sempre di più» ha raccontato l'uomo, stremato. «Fino alla metà dell'anno scorso, le cose erano sotto controllo, tutto sommato stava andando bene, ma poi è improvvisamente crollato tutto».
«La salute di alcune persone contagiate potrebbe migliorare, se avessimo i letti disponibili, ma poiché siamo al massimo della capacità, la gente non può far altro che disperarsi, e rimane in attesa di un letto libero... o in attesa di morire....» ha poi raccontato il medico, che ha ribadito l'urgenza di un appello: «Ogni aiuto è estremamente necessario».
Mercoledì la Germania ha inviato medici, infermieri e materiale a Lisbona in un atto di solidarietà europea, e anche l'Austria si è offerta di raccogliere dei pazienti nelle proprie unità di terapia intensiva, che sono purtroppo ancora piene.
Fortunatamente, il trend negli ultimi giorni mostra una riduzione di decessi e ricoveri, che potrebbe - si spera - diminuire la pressione sugli ospedali, ma il periodo è stato terrificante: il Portogallo, con 13'482 morti per Covid-19 e 748'858 casi, ha avuto la più alta media al mondo di nuovi casi e decessi - in base alla popolazione - negli ultimi sette giorni, secondo la piattaforma specializzata www.ourworldindata.org.
Al momento, circa 380'000 dei 10 milioni di portoghesi hanno ricevuto la prima dose di vaccino, mentre 100'000 persone le hanno già ricevute entrambe, secondo una dichiarazione del primo ministro Antonio Costa.