Sanzioni internazionali in arrivo per la giunta militare birmana
Nel frattempo è salito a 2 il bilancio di decessi nelle manifestazioni
LONDRA / YANGON - «Rilasciate immediatamente la leader democraticamente eletta Aung San Suu Kyi e fatevi da parte».
È questo il messaggio che lancerà oggi, durante il Consiglio dell'Onu per i Diritti Umani, il Ministro degli Esteri britannico Dominic Raab. Lo ha anticipato la Bbc.
Le parole sono rivolte alla giunta militare birmana, che a inizio febbraio ha preso il potere con un colpo di Stato e arrestato San Suu Kyi per aver «importato illegalmente dei walkie-talkie».
Se questo non avverrà, avverte Raab, «considereremo ulteriori azioni, con i nostri partner internazionali, contro coloro che schiacciano la democrazia e soffocano il dissenso, con violazioni dei diritti umani e abusi».
Nel frattempo, per le strade e per le città del Myanmar continuano le manifestazioni e i cortei contro l'esercito, con decine di migliaia di partecipanti determinati a non accettare il golpe, nonostante un aumento dell'uso della forza da parte dei militari che ha portato ad almeno due decessi.
Oggi in particolare, in una marcia denominata 22222 (in base alla data odierna 22/2/2021), la popolazione ha invitato tutti i commerci e tutti i lavoratori a tenere chiuso, in uno sciopero generale, per potersi recare tutti in strada a protestare.
L'uso della forza e i decessi sono inoltre temi a cui Raab ha già reagito, twittando: «Sparare contro i manifestanti significa superare ogni limite».
Altri messaggi diretti alla Birmania con toni simili sono arrivati dagli Stati Uniti, dal Segretario dell'Onu Antonio Guterres e anche dall'Unione europea.