Lo ha confermato il provider di posta elettronica elvetico Proton Technologies, con sede a Ginevra
Un'altra incongruenza mina così la difesa intrapresa dal leader bielorusso Alexander Lukashenko
GINEVRA - L'allarme bomba riguardante il volo Ryanair 4979, che avrebbe portato le autorità bielorusse a far atterrare l'aereo a Minsk, sarebbe effettivamente arrivato alla Bielorussia tramite e-mail, ma 24 minuti dopo che l'aereo era già stato deviato.
Lo ha confermato oggi il provider di posta elettronica svizzero "Proton Technologies AG", con sede a Ginevra, come riferisce l'agenzia stampa Reuters.
Si aggiunge quindi un altro tassello alla vicenda del presunto allarme bomba, che la Bielorussia ha inizialmente detto «spedito da Hamas», e che poi il Presidente Lukashenko ha detto di essere «arrivato dalla Svizzera». Sia Hamas che la Confederazione, però, hanno poi dichiarato di non saperne nulla.
L'email giunta a Minsk
Mercoledì, il gruppo di ricerca londinese Dossier Center ha trovato e pubblicato la presunta e-mail con la minaccia di Hamas. «Noi, soldati di Hamas, chiediamo che Israele cessi subito il fuoco, e che l'Unione europea interrompa qualsiasi sostegno a Israele», si legge nel testo, «sappiamo che i partecipanti del Forum Economico di Delphi stanno rientrando a casa sul volo FR4979. Una bomba è stata messa su questo aereo, se non mettete in atto le nostre richieste esploderà sopra Vilnius».
L'e-mail è stata inviata da un certo Ahmed Yurlanov, con soggetto "Allahu Akbar", all'indirizzo e-mail dell'aeroporto di Minsk. Per inviarla, è stato usato il servizio di posta elettronica sicuro Protonmail, registrato in Svizzera: luogo che non indica però la posizione dell'utente, ma dei server (ed è quindi da qui, probabilmente, che è giunta la dichiarazione di Lukashenko sulla provenienza "dalla Svizzera" dell'allarme).
L'incongruenza temporale
Ma c'è un problema: l'e-mail è stata inviata 24 minuti dopo l'avvertimento delle autorità bielorusse all'equipaggio di volo della presenza di una bomba a bordo. Il gruppo Dossier Center si chiede quindi come sia possibile che Minsk sapesse già dell'allarme ancora prima che arrivasse la minaccia. Si tratta a detta loro di una contraddizione, come anche il fatto che un cessate il fuoco era già stato dichiarato, e che la richiesta presente difficilmente poteva essere soddisfatta in meno di un'ora (il tempo per arrivare a Vilnius).
Proton Technologies, oggi, ha rifiutato di commentare i dettagli del messaggio, ma ha confermato che è effettivamente stato inviato dopo che l'aereo era già stato dirottato. «Sosterremo le autorità europee nelle loro indagini dopo aver ricevuto una richiesta legale» ha dichiarato la società svizzera in una nota.
Il giornalista Roman Protasevich e la sua ragazza Sofia Sapega, lo ricordiamo, sono stati arrestati in seguito all'atterraggio dell'aereo a Minsk.