L'ex presidente non dimentica: essere bandito da Facebook lo fa ancora arrabbiare
I suoi account social erano stati bloccati dopo che era stato accusato di aver incoraggiato l'assalto al Campidoglio
WASHINGTON - Bandito da Facebook, Instagram e Twitter dopo i fatti del 6 gennaio scorso al Campidoglio, Donald Trump è ancora molto arrabbiato.
E si è sfogato su Fox News giovedì sera, intervistato dall'anchorman Greg Gutfeld. L'ex-presidente non ha nascosto il rancore che serba nei contri di Mark Zuckerberg. Di lui ha detto: «Capitava che mi venisse a trovare alla Casa Bianca per baciarmi il didietro».
Lo sfogo del magnate newyorkese ha generato ilarità nell'arena televisiva, e allora ha aggiunto: «Mi dicevo: com'è simpatico. Il capo di Facebook viene accompagnato dalla sua splendida moglie. E cenano con me alla Casa Bianca. Ma abbiamo visto cosa hanno fatto poi a me e ad alcuni repubblicani».
È infatti del 7 gennaio la decisione della compagnia di Zuckerberg di sospenderne l'account social per l'istigazione alla violenza della folla riunitasi davanti a Capitol Hill. Il tentativo di invasione, lo ricordiamo, aveva causato 4 morti e un'indagine federale che è ancora in corso.
Dopo Facebook, il bando aveva poi interessato anche YouTube e Twitter - di fatto il social preferito, e megafono politico, dell'ex-presidente - dove aveva un seguito di 89 milioni di persone.
Ma è convinto che non sia lui quello ad averci perso quando il account è stato cancellato: «Mi sono iscritto dodici anni fa, a quel tempo non funzionava molto. In diversi hanno detto che, se poi è esploso, è stato grazie a me».
Ha infine aggiunto che «molte persone pensano che Twitter non facesse per me, ma non sono d'accordo. Non vorrei vantarmi, ma le persone dicono che da quando non ci sono più io, è diventato molto noioso».