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STATI UNITIIncidenti con le armi, lamentele e scioperi sul set, prima della tragedia

24.10.21 - 10:19
Alec Baldwin non avrebbe dovuto avere sotto tiro qualcuno, secondo l'esperto di armi sui set Bryant Carpenter
keystone-sda.ch / STF (Jae C. Hong)
Una veglia a favore di Halyna Hutchins.
Una veglia a favore di Halyna Hutchins.
Fonte ats ans
Incidenti con le armi, lamentele e scioperi sul set, prima della tragedia
Alec Baldwin non avrebbe dovuto avere sotto tiro qualcuno, secondo l'esperto di armi sui set Bryant Carpenter
Sul set poi, secondo le indagini gli inquirenti, c'erano già stati altri tre incidenti con le armi, prima di quello fatale

NEW YORK - «Cold gun!», ovvero pistola scarica. L'urlo sul set aveva dato il via libera alle riprese di Rust. La troupe era schierata, con la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e il regista Joel Souza vicini a guardare le scene su uno schermo. Come previsto dal copione, Alec Baldwin doveva uscire dalla chiesa ed estrarre l'arma dalla fondina. L'attore lo ha fatto una prima volta senza problemi. La seconda, però, qualcosa è andato tragicamente storto e dalla pistola è partito un colpo, uno solo, che ha centrato Hutchins al petto prima e Souza alla clavicola poi. La tragedia si è consumata così.

Le informazioni preliminari raccolte dalla polizia di Santa Fe, in New Mexico, che scagionerebbero quindi Baldwin, inconsapevole che la pistola fosse carica, anche se resta da chiarire se l'abbia maneggiata in sicurezza o meno. Sulla base dai dati a disposizione, l'esperto di armi sui set Bryant Carpenter ipotizza che l'attore abbia violato la regola numero uno, ovvero non puntare mai un'arma di scena, carica o scarica, contro un altro essere umano. Ignaro del proiettile anche l'assistente alla regia David Halls, che aveva consegnato l'arma all'attore dopo averla prelevata da un carrello grigio posizionato vicino a dove Baldwin doveva girare la scena.

Una ventiquattrenne al primo incarico
Le pistole erano state preparate dalla responsabile della sicurezza armi sul set, la ventiquattrenne figlia d'arte Hannah Gutierrez Reed. La ragazza era al suo primo incarico e nelle scorse settimane non aveva nascosto, in un podcast, i dubbi sulle sue capacità nello svolgere il lavoro di armiere. Aveva raccontato delle sue paure e dei consigli ricevuti dal padre, Thell Reed, famoso armiere di Hollywood che ha lavorato in grandi produzioni come 'Django Unchained' e 'Once Upon a Time in Hollywood' di Quentin Tarantino. E proprio su Halls e Gutierrez Reed che al momento si concentrerebbe l'inchiesta in corso, visto che sono stati loro a toccare per ultimi le armi prima dell'incidente fatale.

Hollywood intanto piange il suo astro nascente Hutchins, ricordata con un messaggio d'amore sui social dal marito Matthew: «Ci ha ispirato con la sua passione e la sua visione - ha scritto -. La nostra perdita è enorme». Si dice «distrutto» anche Souza che, rompendo il silenzio dopo il suo ferimento, loda Halyna Hutchin, «un'amica e una collega che mi ha sempre spinto a fare meglio».

«Tre incidenti di questo tipo»
I detective continuano poi gli interrogatori ai testimoni: al momento nessuno è stato incriminato. Le autorità hanno sequestrato tutte le armi sul set ma anche gli abiti di scena di Baldwin, così come i filmati e i video, anche quelli ripresi con i cellulari. L'obiettivo è capire se qualcuno, anche inavvertitamente, possa aver ripreso l'incidente da diverse angolazioni, chiarandone così meglio la dinamica. Emergono intanto dettagli sulla condizioni di lavoro al Bonanza Creek Ranch. Secondo alcune indiscrezioni, poche ore prima del dramma un gruppo di operatori e tecnici aderenti al sindacato di settore aveva lasciato il set per protestare contro le giornate di lavoro troppo lunghe e i salari troppo bassi. Ma anche per gli eccessivi spostamenti: alla troupe erano state promesse camere d'albergo a Santa Fe, poi però erano stati prenotati alloggi ad Albuquerque, a 80 chilometri di distanza.

Le lamentele riguardavano anche la scarsa sicurezza sul set, della quale si sarebbe lagnata anche Hutchins. Nei giorni precedenti all'incidente infatti la controfigura di Alec Baldwin aveva sparato accidentalmente due colpi dopo che gli era stato detto che la pistola non aveva alcuna munizione, neanche a salve. In tutto ci sono stati tre incidenti legati alle pistole di scena prima della tragedia di Hutchins: «Abbiamo avuto tre casi. Questo non è assolutamente sicuro», si era lamentato un operatore con il manager di produzione. Al posto della troupe aderente all'International Alliance of Theatrical Stage Employees erano stati impiegati lavoratori non aderenti al sindacato pur di continuare le riprese, giunte ormai al dodicesimo giorno dei 21 previsti.

Secondo gli esperti del settore, è chiaro che i protocolli non sono stati rispettati, neanche la distanza minima di sicurezza di oltre sei metri. «La sicurezza è la nostra priorità. E anche se non siamo a conoscenza di nessuna denuncia sulla sicurezza sul set, condurremmo un'indagine interna sulle nostre procedure», ha fatto sapere da parte sua Rust Movie Productions, la casa di produzione del film.

Alec Baldwin rischia conseguenze
Secondo alcuni esperti legali citati dai media americani, è improbabile che Baldwin venga accusato di omicidio colposo in quanto non sapeva che la pistola era carica. L'unica possibilità che venga incriminato penalmente è se sarà accertato che ha maneggiato l'arma in modo pericoloso, cosa che finora non è emersa.

Come uno dei produttori del film Rust, però, rischia, almeno dal punto di vista civile, una serie di azioni legali se verrà accertata una negligenza nella sicurezza.

Anche se l'attore è il produttore principale, le indagini potrebbero rivelare che altri produttori abbiano ridotto la soglia di sicurezza e quindi essere responsabili. A questo si aggiunge il fatto che bisognerà accertare chi ha autorizzato la sostituzione della troupe aderente al sindacato di settore che ha lasciato il set con altri operatori che non sembrano aver rispettato i protocolli di sicurezza. Qualsiasi sarà lo scenario, per Baldwin si tratterà di un incubo legale.

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COMMENTI
 

Busca 3 anni fa su tio
Tipico americano: pistoleri senza testa. Ma cosa ci faceva la munizione vera sul set?

Tato50 3 anni fa su tio
Munizioni "vere" su un "set" non dovrebbe nemmeno esserci l'ombra. Durante le riprese di un film dire che un'arma non dovrebbe mai essere puntata contro persone, vada per il regista e altre persone che fanno parte della produzione, ma tra attori mi sembra un fatto normale a meno che non si trovino altre alternative.

Candlejumbo 3 anni fa su tio
Non capisco perché si mettono proiettili veri nelle pistole sul set!
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