Le delegazioni ucraina e russa hanno inoltre concordato un terzo round di colloqui che si terrà nei prossimi giorni.
Zelensky vuole parlare con il presidente russo: «È l'unico modo per fermare la guerra». Putin: «Russi e ucraini sono un unico popolo. Non torno indietro sulle mie dichiarazioni».
Giovedì 24 febbraio la Russia ha lanciato una vasta operazione militare in Ucraina, con l'obiettivo di «demilitarizzare» il paese. Con le truppe di Mosca che avanzano verso la capitale Kiev, l'Occidente ha iniziato a sanzionare pesantemente la Russia. Seppur il conflitto sia sempre più acceso, le due parti stanno ancora tentando di intavolare delle trattative.
Ucciso in combattimento il generale russo Sukhovetsky
Il generale maggiore russo Andrei Sukhovetsky, comandante della settima divisione aerea russa, è stato ucciso all'inizio di questa settimana in Ucraina. Lo riferisce l'emittente britannica Sky News citando un'organizzazione di ufficiali nel sud della Russia. Il generale 47enne aveva preso parte alla campagna russa in Siria. (fonte ats)
Corridoi umanitari, c'è l'intesa per una tregua temporanea
Russia e Ucraina hanno raggiunto un'intesa sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo. Lo ha riferito il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. L'intesa sui corridoi umanitari è stata confermata anche dal capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, secondo cui nei colloqui con l'Ucraina sono stati raggiunti «progressi significativi», stando a quanto scrive la Tass. Lo sfollamento dei civili attraverso i corridoi umanitari in Ucraina sarà coordinato dai ministeri della difesa di Mosca e Kiev, ha detto uno dei negoziatori russi, Leonid Slutsky, presidente della commissione esteri della Duma, citato dalla Tass. «Le posizioni della Russia e dell'Ucraina sono chiare. Un accordo è stato raggiunto su alcune delle questioni sollevate», ha indicato Medinsky. Questi ha aggiunto che sono state discusse questioni umanitarie e militari e una possibile futura soluzione politica al conflitto. «Purtroppo non siamo riusciti a raggiungere i risultati sperati. L'unica cosa che posso dire è che abbiamo discusso in dettaglio l'aspetto umanitario», ha detto il consigliere del presidente ucraino Zelensky, Mikhail Podolyak. I russi e gli ucraini hanno trovato un accordo anche sulla consegna di cibo e medicine nelle aree dove si stanno combattendo le battaglie più dure, rende noto su twitter Podolyak. Ucraina e Russia hanno concordato di tenere presto un terzo round di colloqui, secondo quanto affermato da un negoziatore ucraino. Lo riporta il quotidiano britannico Guardian. Il terzo round si terrà «nei prossimi giorni», ha riferito un membro della delegazione negoziale di Mosca, stando alla Tass. E avverrà in Bielorussia, ha precisato il capo negoziatore di Kiev. Per raggiungere un accordo sulla fine del conflitto, Russia e Ucraina avranno bisogno di «diversi altri round di colloqui negoziali», che dovrebbero tenersi in Bielorussia, ha detto Slutsky, sempre citato dalla Tass. (fonte ats)
Putin: «Russi e ucraini un unico popolo. Non ritratto nulla»
«Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. «I nostri militari forniscono corridoi sicuri per i civili», ma «i neonazisti ucraini lo impediscono e stanno trattando i civili come scudi umani». «L'operazione speciale» in Ucraina «è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo», ha detto il capo dello Stato. (fonte ats)
Chernihiv, il bilancio sale a 33 morti
È salito a 33 il bilancio dei civili uccisi nell'attacco russo a Chernihiv, nel nord dell'Ucraina. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini, citati dal quotidiano ucraino in lingua inglese Kyiv Independent. I feriti sono 18. (fonte ats)
Dopo Ucraina e Georgia, anche la Moldavia
La Repubblica di Moldavia ha ufficialmente presentato la sua candidatura di adesione all'Unione europea. Lo indica un comunicato ufficiale. (fonte ats)
We will hold Russia accountable for its war crimes and crimes against humanity. Together with 45 states, Ukraine has launched OSCE Moscow Mechanism on Russia’s invasion. Expert mission will submit findings to accountability mechanisms, including international courts & tribunals.
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 3, 2022
Zelensky: «Parlare con Putin è l'unico modo per fermare la guerra»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky vuole parlare direttamente con il suo omologo russo Vladimir Putin, giudicando un confronto con il capo dello Stato russo come «l'unico modo per fermare la guerra». (fonte ats)
Il parlamento ucraino chiede la mediazione all'Onu
La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha chiesto il dislocamento di una missione di mantenimento della pace sul territorio del paese e ha lanciato un appello alle Nazioni Unite per una mediazione che fermi la guerra. Lo scrive su Twitter il vicepresidente del parlamento Oleksandr Korniyenko. (fonte ats)
Cargo affondato, salvo l'equipaggio
Tutti i sei membri dell'equipaggio del cargo Helt, affondato nel Mar Nero, sono stati messi in salvo. Lo annuncia il ministro dei trasporti ucraino sul proprio profilo Telegram. L'imbarcazione estone, battente bandiera panamense, «è scomparsa dai radar alle 12:18 dopo essere stata colpita». I membri dell'equipaggio - che dovrebbero essere quattro ucraini, un russo e un bielorusso - sono stati salvati dal servizio di ricerca e salvataggio marittimo ucraino. (fonte ats)
Almeno 22 morti a Chernihiv
Sono almeno 22 i civili uccisi nell'attacco russo al nord della città di Chernihiv. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini citati dall'emittente televisiva britannica Sky News.
Start talking to Russian representatives. The key issues on the agenda:
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) March 3, 2022
1. Immediate ceasefire
2. Armistice
3. Humanitarian corridors for the evacuation of civilians from destroyed or constantly shelled villages/cities. pic.twitter.com/Pv0ISNjsod
Al via i negoziati
Poco prima delle 16:00 ha preso il via il secondo round dei negoziati. Lo ha annunciato sul suo profilo Twitter il consigliere del presidente ucraino Mikhailo Podoliak: «All'ordine del giorno il cessate il fuoco immediato, l'armistizio, e i corridoi umanitari».
Ripresa la città di Bucha
I soldati ucraini hanno issato oggi la bandiera nazionale a Bucha, città a 30 chilometri dal centro di Kiev e teatro di scontri e bombardamenti russi nei giorni scorsi. Lo rende noto la viceministra della difesa ucraina, Hanna Malyar, citata dai media locali, i quali sottolineano che «gli ucraini hanno cacciato il nemico» dalla città. (fonte ats)
La questione dei mercenari
I mercenari stranieri che operano in Ucraina saranno perseguiti e non otterranno lo status di prigionieri di guerra. Lo ha indicato il ministero della difesa russo citato dall'agenzia di stampa ufficiale Tass. Intanto, il ministero della difesa russo ha convocato l'addetto militare croato. Secondo il ministero, citato dall'agenzia di stampa non governativa russa Interfax, in Ucraina sono arrivati circa 200 mercenari croati. Tre società americane di contractor militari stanno arruolando mercenari da inviare a combattere in Ucraina, afferma ancora il ministero della difesa russo. Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che la prima squadra di un gruppo di 16'000 volontari stranieri sta arrivando nel Paese. «L'Ucraina sta già accogliendo i volontari stranieri che stanno arrivando nel nostro paese», ha indicato Zelensky in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram e riportato dalla Tass (fonte ats).
Il peggio deve ancora venire
Secondo il presidente francese Emmanuel Macron, che in queste ore ha sentito il presidente russo, «il peggio deve ancora venire». La discussione è durata circa un'ora e mezza. Stando all'Eliseo, Vladimir Putin ha detto al suo omologo francese che l'operazione dell'esercito russo si stava sviluppando secondo il piano stabilito da Mosca, e che si intensificherà se gli ucraini non accetteranno le sue condizioni. L'obiettivo è quello di «prendere il controllo di tutta l'Ucraina».
Affondato un cargo estone vicino alle coste di Odessa
Un cargo estone è affondato vicino alle coste dell'Ucraina, nei pressi di Odessa, dopo un'esplosione. Lo riporta Bloomberg citando Reuters. Il cargo Helt affondato nel Mar Nero, di proprietà estone, batteva bandiera di Panama. È quanto emerge dal sistema di tracciamento Marine Trafic che segnalava l'ultima posizione a circa 20 miglia dal porto ucraino. «Due membri dell'equipaggio del cargo Helt sono su una scialuppa di salvataggio in mare, mentre altri quattro sono dispersi», riferisce Igor Ilves, il manager dell'imbarcazione, citato dai media internazionali.(fonte ats)
⚡️Russian forces strike at residential buildings in central Chernihiv.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 3, 2022
According to the Northern Territorial Defense Forces, there is no military infrastructure in the nearby area, only several schools, kindergartens, and a hospital.
Photo: Northern Territorial Defense Forces. pic.twitter.com/Dm8edPWwlA
Raid aereo nella regione di Chernihiv, colpite due scuole
Almeno nove persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite a causa di un raid aereo russo sulla regione di Chernihiv. Lo riferisce il governatore Viacheslav Chaus, citato dal "Kyiv Independent". Stando alle Forze di difesa territoriali del nord, nell'area non sarebbero presenti obiettivi militari.
Mosca completerà gli obiettivi militari «in ogni caso»
Gli obiettivi delle operazioni militari in Ucraina saranno completati «in ogni caso». Lo afferma il Cremlino citato dalla Tass. (fonte ats)
Negoziati, l'incontro slitta di un paio d'ore: «Si parlerà di corridoi umanitari»
La delegazione ucraina è in viaggio in elicottero verso Brest dove si svolgeranno i colloqui con la Russia. Lo afferma un membro della delegazione di Kiev. Il secondo round dei negoziati era previsto per le 13 ma, secondo quanto riporta la Tass, è slittato di un paio d'ore. Al centro dei negoziati con la Russia che stanno per iniziare a Brest ci sarà la questione dei corridoi umanitari. Lo hanno detto membri della delegazione ucraina citati sempre dall'agenzia russa. (fonte ats)
Kherson, la sede amministrativa regionale è in mani russe
Le forze militari russe hanno preso il controllo della sede amministrativa dell'oblast di Kherson. Lo ha confermato su Facebook il governatore Hennadiy Lahuta, aggiungendo che l'esecutivo e l'amministrazione continuano però a lavorare. «Non abbiamo rinunciato ai nostri doveri. Il personale operativo continua a lavorare per rispondere ai bisogni più urgenti e aiutare gli abitanti della regione».
Mosca annuncia «corridoi umanitari»
Il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, ha annunciato delle «pause» nelle operazioni dell'esercito russo per favorire l'evacuazione di civili dall'Ucraina attraverso «corridoi umanitari». «Siamo pronti a creare corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento», ha detto il ministro della Difesa, secondo quanto riporta Interfax. (fonte ats)
Qui Kherson, la testimonianza di una cittadina
La città portuale di Kherson, nel sud dell'Ucraina, è da alcune ore sotto il controllo dei russi. E in questa situazione, la popolazione - come riferisce una cittadina alla Bbc - deve attenersi ad alcune disposizioni, che sono state concordate con le autorità locali. La situazione nella città in questo momento è tranquilla. «Ora in città è tutto tranquillo. Ma lo era anche ieri. Prima invece ci sono stati combattimenti ed esplosioni», ha raccontato all'emittente britannica. «Ieri nessuno usciva di casa perché era troppo pericoloso, ma oggi ci sono persone in giro, per fare un po' di spesa e acquistare del cibo». E sulle disposizioni racconta: «Abbiamo delle regole da seguire. Non dobbiamo provocare i soldati russi. Non possiamo restare in gruppi. Non possiamo guidare troppo velocemente. E dobbiamo essere pronti a fermarci e a mostrare quello che abbiamo nelle nostre auto, senza mai provocare».
Negoziati, alle 13 scatta il secondo round
Nessuno spostamento, né sulla mappa né sul calendario. Il secondo round di negoziati tra Mosca e Kiev si terrà oggi, a partire dalle 13 (le 15 di Mosca). Lo ha confermato il consigliere del presidente russo, Vladimir Medinsky. «Le informazione sul trasferimento in un altro luogo o in un altro giorno non corrispondono alla realtà». Confermato anche il luogo, nella regione di Brest, a ridosso del confine tra Bielorussia e Polonia. Lo scrive il Tass. Sul tavolo, lo ricordiamo, l'eventuale cessate al fuoco.
Zelensky: «Dopo il Covid ci ha attaccato un altro virus»
A circa due anni di distanza dal primo caso di Covid registrato in Ucraina «ora c'è un altro virus che ci sta attaccando da una settimana». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel suo ultimo aggiornamento in video si è rivolto direttamente a Vladimir Putin. «Vattene a casa. Ma a casa tua», ha detto Zelensky suggerendo al presidente russo di prendersi cura e difendere i cittadini russi che vivono a casa propria, in Russia. «E ce ne sono un bel po' anche da quelle parti. Circa 150 milioni».
Da Mariupol: «Questo è il genocidio del nostro popolo»
«Siamo distrutti come nazione. Questo è il genocidio del popolo ucraino». Lo sottolinea in una nota il municipio di Mariupol denunciando i costanti bombardamenti russi sulle infrastrutture civili che hanno lasciato senza acqua, riscaldamento o elettricità la città portuale meridionale ucraina dove non è possibile portare rifornimenti o evacuare le persone. «Stanno mettendo a rischio le scorte di cibo, mettendoci in trappola, come nella vecchia Leningrado», ha affermato il consiglio comunale nella nota riportata dai media internazionali, sottolineando che si cerca di creare un corridoio umanitario. (fonte ats)
Lavrov: «Gli Stati Uniti vogliono l'intera Europa sotto controllo. Come Hitler»
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato questa mattina la comunità internazionale di «isteria» di fronte alla situazione dell’Ucraina, affermando che gli Stati Uniti stanno dettando le loro condizioni all’Europa in materia di energia. «Dettando alla Germania quello che a loro dire è meglio per la sicurezza energetica europea» e «che non hanno bisogno di quel gasdotto - il Nord Stream 2, ndr. - e che la sicurezza sarà garantita dalle forniture da parte degli Stati Uniti, che sono molto più costose». Ma Lavrov è andato oltre alla questione energetica, evocando paragoni oscuri. «Stanno tentando di imporre la loro visione del futuro. Napoleone e Hitler avevano la visione di un'Europa intera sotto il loro controllo. E ora gli americani hanno l'Europa sotto controllo». Il ministro degli Esteri russo resta tuttavia convinto che «una soluzione alla fine si troverà».
Zelensky: «Nessuna tregua da mezzanotte»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato ad esprimersi sul conflitto mediante un video pubblicato poco fa. Il politico, sempre più popolare a livello internazionale, sostiene che le linee di difesa dell'Ucraina «stanno reggendo», seppur «non ci sia stata alcuna tregua dalla mezzanotte per quanto riguarda il bombardamento delle città» da parte della Russia. Zelensky non ha qui citato il caso di Kherson, caduta in mani russe. Per Zelensky, comunuque, il cambiamento nella tattica russa - ovvero prendere di mira le aree civili - dimostra che l'Ucraina ha avuto successo nel resistere al piano iniziale di Mosca, quello relativo ad «una rapida vittoria via assalto terrestre». «Non abbiamo nulla da perdere se non la nostra libertà», ha infine concluso Zelensky.
Gas, sempre più costoso
Non si ferma il volo del prezzo del gas: sui mercati telematici ad Amsterdam ha toccato il record storico di 200 euro (esattamente 199,99 per poi scendere leggermente) al Megawattora con il future Ice Ttf, che è il riferimento della materia prima per l'Europa. In un clima molto volatile e nervoso, l'aumento è del 19% rispetto alla chiusura di ieri. (Fonte ats ans)
Da Odessa ci si prepara allo scontro
La città chiave affacciata sul porto del Mar Nero, Odessa, ha intensificato i propri preparativi per difendersi da un potenziale sbarco russo, in seguito all'avvistamento di un convoglio di almeno otto navi da guerra russe al largo della costa e gli avvertimenti da parte degli Stati Uniti, secondo cui «uno sbarco per colpire Odessa potrebbe avvenire già oggi». Lo riporta il Guardian.
Colpita una nave del Bangladesh
Il parlamento ucraino ha rilasciato un video che cattura il momento in cui un missile colpisce una nave del Bangladesh ancorata nel porto di Olvia, nel Mar Nero. L'Ucraina dice che la nave stava «aspettando di essere caricata» quando i russi hanno sparato, uccidendo un membro dell'equipaggio.
Судно Banglar Samriddhi (прапор Бангладеш), що стояло в очікуванні завантаження в п. Ольвія, російські терористи обстріляли ракетою.#NoFlyZone#NoFlyZoneOverUkraine#CloseTheSkyOverUkraine#StopRussia#StopPutin pic.twitter.com/NwP3TKoALW
— Верховна Рада України (@verkhovna_rada) March 3, 2022
Kharkiv, 34 civili morti nelle ultime 24 ore
I bombardamenti russi hanno provocato la morte di 34 civili nella regione orientale ucraina di Kharkiv nelle ultime 24 ore. Lo hanno dichiarato in giornata i servizi di emergenza della seconda città più grande dell'Ucraina, come riporta il Guardian.
Russi e bielorussi bannati dalle Paralimpiadi
Gli atleti russi e bielorussi sono stati banditi dai Giochi Paralimpici invernali per il ruolo dei loro paesi nella guerra in Ucraina. Lo ha annunciato il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC). Maggiori informazioni qui: https://www.tio.ch/sport/altri-sport/1569224/manifestazioni-continua-guerra-continuano-sport
«L'esercito russo sta prendendo misure per garantire la sicurezza dei civili in Ucraina»
Il Ministero della difesa russo ha pubblicato poco fa un aggiornamento sull'offensiva in Ucraina, dicendo di aver «preso controllo» di diversi insediamenti minori (tra cui la città di Balakley) e di aver proseguito l'avanzata su più fronti, oltre ad aver «ristretto l'anello di accerchiamento intorno alla città di Mariupol». L'esercito russo, secondo il briefing, «sta prendendo misure per garantire la sicurezza dei civili in Ucraina». Ad esempio, a Borodyanka, «i civili possono lasciare in sicurezza l'insediamento attraverso un corridoio appositamente designato verso Berestyanka». Un totale di 1'612 impianti dell'infrastruttura militare ucraina sono poi stati colpiti durante l'operazione, tra cui: «62 centri di comando e comunicazione, 39 sistemi missilistici di difesa aerea S-300, Buk M-1 e Osa e 52 stazioni radar».
Meanwhile, a marriage registration took place in a bomb shelter in #Odesa. pic.twitter.com/xAi8ktCxfE
— NEXTA (@nexta_tv) March 3, 2022
Oltre 7'000 arresti in Russia
Continuano intanto le proteste in Russia, con moltissimi giovani cittadini (ma anche adulti e persino pensionati) che sono scesi in strada per esprimere la propria contrarietà al conflitto militare in corso. Le autorità russe sono però intenzionate a fermare con immediatezza ogni dissenso pubblico. La polizia blocca infatti le manifestazioni nel momento stesso in cui nascono, trascinando via i manifestanti. Secondo l'ONG attiva in Russia OVD-Info, in seguito ad altri 350 arresti effettuati mercoledì dalla polizia di San Pietroburgo, il numero totale di manifestanti arrestati dall'inizio dell'invasione è di 7'624.
I momenti peggiori in arrivo?
«È possibile che il peggio sia davanti a noi» nella guerra condotta dalla Russia in Ucraina. Lo ha dichiarato Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian all'emittente France 2, con l'esercito russo che ha circondato diverse città ucraine. Per Le Drian, l'esercito russo sta procedendo sulla base di una «logica d'assedio»: «Ricordate Aleppo, Grozny?», ha poi detto, in riferimento alle città di Siria e Cecenia, colpite dai russi negli ultimi decenni. «La guerra sta uccidendo centinaia di persone, anche da parte russa», ha poi detto Le Drian, spiegando che il presidente russo Vladimir Putin vuole «la negazione dell'Ucraina e la negazione di un paese democratico alle sue porte. La storia del Donbass e delle due repubbliche di Donetsk e Lugansk era un alibi, un pretesto», «il desiderio di Putin è quello di evitare di avere sulla soglia di casa modelli democratici che possano influenzare lo sviluppo della Russia». Infine, riguardo ai colloqui: «Lo chiamano colloquio, ma non sono negoziati. Non si negozia con una pistola alla testa. Quindi è imperativo imporre un cessate il fuoco», ha concluso il ministro.
L'India si astiene dalla risoluzione dell'ONU contro l'invasione russa
L'India si è astenuta oggi da una risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite contro l'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, come riporta l'emittente BBC. È la terza volta che l'India si astiene dalle risoluzioni relative al conflitto. Una scelta che non è piaciuta in particolare a Washington, che ha esortato l'India a «prendere una posizione chiara». Emerge insomma che Nuova Delhi non si voglia esporre, provando a bilanciare i suoi legami con Mosca e l'Occidente.
La Germania consegnerà 2'700 missili antiaerei all'Ucraina
Altre consegne da parte di Berlino in direzione di Kiev: questa volta verranno consegnati quasi tremila missili antiaerei. Lo hanno dichiarato fonti governative, come riporta la Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Possibili crimini di guerra, indaga anche l'Aja
La Corte penale internazionale ha confermato che sta aprendo un'indagine sulla situazione in Ucraina. «Il nostro lavoro di raccolta delle prove è ora iniziato», ha annunciato il procuratore Karim Asad Ahmad Khan QC sul sito web della CPI. Si indagherà su possibili nuovi «presunti crimini» che «rientrano nella giurisdizione della Corte penale internazionale». Si valuteranno quindi le ipotesi di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio.
Perdite civili a Izium
Il vicesindaco della città di Izium, a sud-est di Kharkiv, ha riferito che otto civili - compresi due bambini - sono stati uccisi durante gli attacchi aerei russi. Volodymyr Matsokin ha detto che il centro della città ha subito «danni significativi».
«Mariupol sotto un assedio costante»
La città portuale ucraina di Mariupol si difende da un assalto «incessante» da parte delle forze russe, secondo il suo sindaco Vadym Boichenko, che ha parlato di tante «vittime», e di interruzioni di acqua e di corrente. Secondo Boichenko, poi, «le forze di occupazione hanno bloccato anche l'uscita dei civili dalla città». «I bombardamenti non si fermano».
Un milione di rifugiati
Più di un milione di persone sono fuggite dall'Ucraina da quando le forze russe hanno invaso il Paese. Lo ha detto il Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi. «In soli sette giorni abbiamo assistito all'esodo di un milione di rifugiati dall'Ucraina verso i paesi vicini. Per molti altri milioni, all'interno dell'Ucraina, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria salvavita».
Missili su Kharkiv e Okhtyrka
Diverse città ucraine, in particolare Okhtyrka e Kharkiv, hanno subito gravi danni a seguito dei bombardamenti russi nelle ultime ore. Il Kyiv Independent segnala che a Kharkiv, gli attacchi russi hanno colpito almeno 3 scuole e la cattedrale dell'Assunzione. A Okhtyrka, decine di edifici residenziali sono stati distrutti.
Biggest blasts we've ever seen, just as we were coming off air tonight in #Kyiv #cbsnews @charliecbs @cbsnews pic.twitter.com/leIfTrdnXx
— Justine Redman (@redmanjustine) March 3, 2022
Numerose esplosioni a Kiev
Almeno quattro grandi esplosioni intorno alle 03 (ora locale) hanno illuminato il cielo notturno di Kiev e sono state catturate dai testimoni in video. Non è chiaro quali fossero gli obiettivi dell'attacco, o quante persone possano essere state ferite. Uno dei missili sarebbe caduto vicino alla stazione centrale di Kiev, dove centinaia di sfollati si stanno riparando dai bombardamenti.
Russi «armati» nel municipio di Kherson
Le truppe russe hanno definitivamente preso controllo della città meridionale di Kherson, forzando il loro ingresso nel palazzo che ospita il consiglio comunale. Lo ha confermato il sindaco della cittadina, Igor Kolykhaiev, in un aggiornamento. Il sindaco ha confermato che non ci sono più soldati ucraini in città, ma solo civili. Le forze ucraine si sono infatti ritirate dalla città verso Mykolaïv, a nord-ovest, ha spiegato Kolykhaev.
L'ottavo giorno alle porte
È l'alba dell'ottavo giorno dell'invasione russa dell'Ucraina, ed è anche il giorno che prevede il secondo round dei colloqui tra Mosca e Kiev. Nel frattempo, le truppe russe proseguono la propria offensiva su territorio ucraino. La città di Kherson, il cui sindaco sosteneva ieri che era «ancora Ucraina», è ora ufficialmente in mani russe (lo hanno confermato anche gli ucraini), in ciò che è considerata la più grande conquista di Mosca dall'inizio dell'invasione. Nelle ultime ore, poi, si sono intensificate le forti esplosioni su Kiev ed altre città. Nel frattempo, il lunghissimo convoglio che era diretto a Kiev si è fermato.