Continuano gli scontri, mentre si cercano i dispersi sotto i palazzi distrutti alla periferia di Kiev
L'Onu: le vittime civili ucraine sono almeno 331. Putin minaccia e sottolinea: «Non abbiamo cattive intenzioni». «Su una compagnia di cento persone, quattro sono sopravvissute» ha dichiarato una senatrice russa parlando delle proprie truppe.
Giovedì 24 febbraio la Russia ha lanciato una vasta operazione militare in Ucraina, con l'obiettivo di «demilitarizzare» il paese. Con le truppe di Mosca che avanzano verso la capitale Kiev, l'Occidente ha iniziato a sanzionare pesantemente la Russia. Il conflitto è sempre più acceso, ma le due parti stanno anche intavolando delle trattative, in particolare in relazione all'apertura di corridoi umanitari.
Attacchi ucraini al convoglio russo
Secondo fonti americane citate dalla CNN, l'enorme convoglio di mezzi corazzati russi fermo alle porte di Kiev sarebbe stato bloccato dall'esplosione di un ponte e da una serie di attacchi diretti da parte dell'esercito ucraino. Il Pentagono ha riferito di azioni intraprese da forze speciali ucraine, compresa la distruzione del ponte, che sarebbero «riuscite a bloccare almeno per ora» l'avanzata della colonna. La posizione del convoglio sarebbe al momento piuttosto lontana dalle fonti di rifornimento e questo avrebbe indotto il comando russo a «riorganizzare» l'avanzata.
Zelensky deluso per la "no fly zone"
Il presidente ucraino Zelensky nella serata di venerdì ha criticato su Facebook la Nato per avere escluso l'intervento aereo in Ucraina. La "no fly zone" invocata più volte da Zelensky è stata esclusa dal segretario della Nato Jens Stoltenberg durante una riunione tenutasi oggi a Bruxelles. «Abbiamo concordato che non utilizzeremo aerei della Nato nei cieli ucraini e che non invieremo truppe di terra» ha dichiarato. «I paesi occidentali hanno creato una narrativa secondo cui una "no fly zone" innescherebbe un attacco diretto all'Europa da parte della Russia» ha replicato Zelensky su Facebook. Secondo il presidente ucraino la Nato si dimostra «debole e insicura, nonostante abbia armi molto più potenti delle nostre».
I russi avanzano a sud
L'avanzata russa su terra sembra avere subìto una battuta d'arresto nel nord-est del paese, dove le città ucraine stanno resistendo a caro prezzo agli attacchi aerei. Sul fronte meridionale invece i russi nella giornata di oggi hanno registrato dei progressi, entrando per la prima volta nella città portuale di Mykolayiv sul Mar Nero e costringendo la Marina ucraina ad affondare la sua nave ammiraglia (per non farla cadere nelle mani del nemico). Dopo Kherson, anche la città portuale di Mariupol sembra vicina alla resa, dopo giorni di incessanti bombardamenti. "Siamo senz'acqua, riscaldamento ed elettricità, e sta finendo anche il cibo" ha spiegato il sindaco Vadym Boychenko (fonte ats/ansa).
A Kharkiv 2mila vittime di cui 100 bambini
La città di Kharkiv finora ha pagato il prezzo più alto dell'invasione russa, con oltre 2.000 morti e 100 bambini fra le vittime, ha fatto sapere il presidente del consiglio regionale Serhiy Chernov. Nel secondo centro urbano del Paese la Cnn ha geolocalizzato 13 zone in cui gli attacchi russi hanno coinvolto civili negli ultimi 3 giorni: aree residenziali, scuole, negozi, ospedali e chiese (fonte ats/ansa).
Un centinaio sotto le macerie
Circa 100 persone potrebbero trovarsi sotto le macerie delle case a Borodyanka, nella regione di Kiev. Lo rivela l'emittente statunitense Radio Liberty/Radio Free Europe. Al momento non si conoscono le condizioni delle persone sotto le macerie. Ieri un gruppo di soccorritori si era recato sul posto ma era stato accolto da colpi d'arma da fuoco. La cittadina, a pochi chilometri da Kiev, è stata devastata dai bombardamenti russi anche se l'esercito ucraino è riuscito a respingere l'avanzata russa. Drammatiche le immagini aeree, diffuse proprio da Radio Liberty, dell'area completamente distrutta dalle bombe.
G7: corridoi umanitari e basta attacchi «nelle vicinanze immediate di centrali nucleari ucraine»
Una «rapida» realizzazione di nuovi corridoi umanitari per i profughi in fuga dall'Ucraina, e lo stop agli attacchi da parte della Russia «nelle vicinanze immediate di centrali nucleari ucraine». È quanto chiede il G7 nel comunicato finale al termine della riunione dei suoi ministri degli Esteri. Nella nota si precisa che i Paesi del G7 «continueranno a imporre ulteriori, severe sanzioni in risposta all'aggressione russa» che è stata «facilitata dal regime di Lukashenko in Bielorussia». Il G7 promette anche di «contrastare la campagna di disinformazione» di Mosca.
G7: corridoi umanitari e basta attacchi «nelle vicinanze immediate di centrali nucleari ucraine»
Una «rapida» realizzazione di nuovi corridoi umanitari per i profughi in fuga dall'Ucraina, e lo stop agli attacchi da parte della Russia «nelle vicinanze immediate di centrali nucleari ucraine». È quanto chiede il G7 nel comunicato finale al termine della riunione dei suoi ministri degli Esteri. Nella nota si precisa che i Paesi del G7 «continueranno a imporre ulteriori, severe sanzioni in risposta all'aggressione russa» che è stata «facilitata dal regime di Lukashenko in Bielorussia». Il G7 promette anche di «contrastare la campagna di disinformazione» di Mosca.
— Massive Attack (@MassiveAttackUK) March 3, 2022
Catastrofe nucleare «evitata per un soffio»
L'ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha dichiarato che con l'attacco russo alla centrale di Zaporizhzhia il mondo ha evitato per un soffio la catastrofe nucleare. Nel corso della riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza Onu la diplomatica ha chiesto garanzie a Mosca che un simile assalto non si ripeterà.
Governor of Mykolayv: most of RU machinery destroyed and kicked out of the city. There are some still on the outskirts, but we are cleaning them up. #StandWithUkraine️ pic.twitter.com/ULW07IzSJI
— olexander scherba🇺🇦 (@olex_scherba) March 4, 2022
«Russi cacciati da Mykolayiv»
Le forze russe sono state respinte dalla città portuale di Mykolayiv, secondo quanto affermato dal governatore regionale Vitaliy Kim. Questa mattina era stato confermato per la prima volta l'ingresso delle truppe di Mosca nella località affacciata sul Mar Nero. «Molti dei macchinari russi sono stati distrutti. Ci sono ancora alcuni combattimenti nei dintorni, ma li stiamo risolvendo» ha aggiunto Kim in un video pubblicato sui social.
Scambio d'idee Putin-Scholz «dai rispettivi punti di vista»
Nella stessa telefonata, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin d'interrompere immediatamente le azioni militari in Ucraina e consentire gli aiuti umanitari. Il colloquio con il Cremlino è durato un'ora, nel corso del quale i due leader hanno avuto uno scambio sulla situazione «dai rispettivi punti di vista», dice una nota dalla cancelleria. Scholz ha espresso «la sua forte preoccupazione per le immagini e le notizie terribili che arrivano dall'Ucraina», e Putin «lo ha informato sulla circostanza che il terzo round di colloqui fra Russia e Ucraina dovrebbe tenersi nel weekend». (fonte ats ans)
Intesa possibile solo se Kiev accetta tutte le richieste russe, dice Putin
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto nel colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che un'intesa con Kiev è possibile solo «se tutte le richieste russe» vengono soddisfatte. Nella telefonata con Scholz, Putin è tornato a negare che la Russia stia bombardando le zone residenziali di Kiev e delle altre grandi città dell'Ucraina, definendo l'accusa al riguardo come «volgare propaganda». (fonte ats ans)
Un frammento di missile nel cortile della dacia di Zelensky
Un frammento di missile, probabilmente russo, è finito nel cortile della dacia presidenziale ucraina, nelle vicinanze di Kiev. L'immagine è stata postata su Facebook da Sergii Nykyforov, portavoce del presidente Volodymyr Zelensky, il quale ha scherzato sull'episodio: «Mancato» avrebbe affermato secondo Nykyforov.
«Su una compagnia di cento persone, quattro sono sopravvissute»
La senatrice russa Lyudmila Narusova ha fornito un aggiornamento sull'andamento delle operazioni militari in Ucraina. «Su una compagnia di cento persone, quattro sono sopravvissute» ha affermato nel corso di una riunione del Comitato del Consiglio della Federazione per la legislazione costituzionale e la costruzione dello Stato. Lo riferisce il sito del periodico indipendente russo Novaya Gazeta. Narusova ha aggiunto di aver chiesto alle gerarchie militari una conferma, ma «le è stata rifiutata».
La Bbc ritira i giornalisti
La Bbc ha annunciato «la sospensione temporanea» delle attività dei suoi giornalisti e del personale tecnico in Russia dopo l'approvazione della stretta legislativa da parte del Parlamento di Mosca. Lo ha reso noto il direttore generale della radiotelevisione pubblica britannica, Tim Davie, denunciando questa stretta come un modo per «criminalizzare il giornalismo indipendente». Davie ha sottolineato la necessità di garantire «la sicurezza» di chi lavora per l'emittente e ha peraltro ribadito l'impegno della Bbc per cercare di continuare a dare «un'informazione accurata» anche ai russi attraverso le sue notizie. (fonte ats ans)
Mariupol, il sindaco: «Siamo semplicemente distrutti»
Vadym Boychenko, il sindaco di Mariupol, ha dato un aggiornamento sulla tragica situazione che la città portuale sudorientale sta vivendo. Mancano l'acqua, l'elettricità e il riscaldamento, inoltre le scorte di cibo stanno per finire, dopo cinque giorni di feroci attacchi russi. «Siamo semplicemente distrutti» ha aggiunto Boychenko, aggiungendo di aver richiesto l'apertura di un corridoio umanitario per far uscire la popolazione.
Aiuti per 668 milioni di euro
In una riunione straordinaria, il consiglio di amministrazione della Banca europea degli investimenti ha espresso «all'unanimità il proprio orrore e la condanna per l'aggressione brutale, illegale e ingiustificata della Russia contro l'Ucraina» e ha approvato un sostegno finanziario immediato di 668 milioni di euro per l'Ucraina. «Questo pacchetto di sostegno iniziale per il paese dilaniato dalla guerra beneficia della garanzia dell'Ue nell'ambito del mandato di prestito esterno e integra altre iniziative annunciate dalle istituzioni dell'Ue - informa una nota della Bei - Aiuterà le autorità ucraine a soddisfare le esigenze finanziarie più urgenti, compreso l'acquisto di cibo, forniture mediche e carburante per i suoi cittadini». (fonte ats ans)
Talked to President of the European Commission @vonderleyen. Informed about the aggressor's nuclear terrorism. Preventing it is our common task. Discussed strengthening sanctions against Russia. The issue of 🇺🇦’s membership in the #EU was also on the agenda. #StopRussia
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 4, 2022
Zelensky-von der Leyen, si è parlato di nuove sanzioni
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha comunicato di aver nuovamente parlato con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Il leader di Kiev spiega su Twitter di aver fornito aggiornamenti «sul terrorismo nucleare dell'aggressore» e di aver parlato del rafforzamento delle sanzioni contro la Russia. All'ordine del giorno c'era anche il tema dell'adesione dell'Ucraina all'Unione europea. «Prevenire è il nostro compito comune» ha affermato Zelensky.
«Zelensky in Polonia», «Non è vero»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «ha lasciato l'Ucraina ed è andato in Polonia», ha sostenuto oggi il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram, secondo quanto riferisce la Tass. «Gli occupanti hanno diffuso un altro falso dicendo che il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è a Kiev con la sua gente», ha subito risposto sul proprio canale Telegram la 'Rada', il canale televisivo ufficiale del parlamento ucraino. (fonte ats ans)
L'attacco a Zaporizhzhia è «un crimine di guerra»
L'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia «è un crimine di guerra». Lo ha twittato l'ambasciata statunitense a Kiev. Il bombardamento della più grande centrale nucleare d'Europa «porta avanti di un passo il regno del terrore di Putin».
I negoziati potrebbero riprendere nel fine settimana
Il terzo round dei colloqui tra Russia e Ucraina, annunciato per l'inizio della prossima settimana, potrebbe essere anticipato a domani o dopodomani. Lo ha detto Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Tass. Il secondo round di negoziati che si è svolto ieri, ha spiegato, «è stata una buona opportunità per affermare chiaramente alla parte ucraina la nostra visione della soluzione a questo problema. Tutto dipende da come reagiranno», ha dal canto suo affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass. La firma di qualsiasi tipo di documento nei negoziati russo-ucraini in corso, in ogni caso, «non è all'ordine del giorno».
«Riteniamo che sia prematuro elaborare altre valutazioni in questo momento», ha aggiunto, sottolineando che tali colloqui «dovrebbero certamente essere tenuti con calma e non dovrebbero essere oggetto di divulgazione pubblica». Nei colloqui di Brest le parti hanno riferito che è stato trovato concordato la creazione di corridoi umanitari per i civili. (fonte ats ans)
No a un vertice Zelensky-Putin
Mosca ha detto no a un vertice tra Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La proposta era partita proprio da quest'ultimo. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dai media russi, ha spiegato che la posizione ufficiale russa è di proseguire nei colloqui con le attuali delegazioni.
Almeno 331 le vittime civili ucraine
L'ufficio dell'Alto Commissariato dell'ONU per i diritti umani ha aggiornato il bilancio delle vittime civili dell'invasione russa dell'Ucraina. I morti sarebbero 331 e 675 i feriti, dal 24 febbraio a oggi, ma si tratta probabilmente di un dato inferiore a quello reale, comunica la stessa agenzia. I bambini uccisi sono almeno 19. La maggior parte delle uccisioni è conseguenza di attacchi aerei, bombardamenti di artiglieria pesante e missili.
La riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza Onu
Alle 17.30 ora svizzera è in programma a New York una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, convocata in risposta all'attacco all'impianto nucleare di Zaporizhzhia da parte delle truppe russe. La riunione, che era stata richiesta a gran voce dal primo ministro britannico Boris Johnson, comprenderà gli interventi di un funzionario dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e di un delegato delle Nazioni Unite, fanno sapere dal Palazzo di vetro dell'Onu.
Bielorussia in guerra? «Un regalo» all'Occidente
Il dittatore bielorusso Alexander Lukashenko ha dichiarato, nel corso di un discorso televisivo, che il suo paese non sta partecipando o pianificando la partecipazione nell'invasione russa dell'Ucraina. Le truppe bielorusse si stanno limitando a proteggere i confini nazionali e un'eventuale adesione al conflitto sarebbe «un regalo» all'Occidente, ha aggiunto Lukashenko.
«Diversi morti e feriti» durante lo scontro notturno alla centrale atomica di Zaporizhzhia
Il ministero degli Esteri dell'Ucraina ha annunciato che «diverse» persone «sono state uccise e ferite» nello scontro e incendio (ora spento) avvenuto nella notte all'impianto nucleare di Zaporizhzhia. Lo riporta l'emittente Al Jazeera.
Mykolaiv «resiste all'avanzata russa»
Le truppe russe che stanno tentando di prendere il controllo della città meridionale ucraina di Mykolaiv (vicino a Kherson) sono state finora fermate. Lo ha dichiarato un consigliere del Presidente ucraino, come riporta l'emittente Bbc. Poco prima, il sindaco della città aveva avvertito che i soldati russi «stavano entrando nella città».
«La Russia sta usando bombe a grappolo in Ucraina»
Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: «Abbiamo visto l'uso di bombe a grappolo e abbiamo visto rapporti sull'uso di altri tipi di armi che sarebbero in violazione del diritto internazionale».
Diverse esplosioni sentite in rapida successione a Kiev
Sono appena state segnalate diverse esplosioni, in rapida successione, nella capitale ucraina di Kiev. Lo ha riportato l'agenzia di stampa Reuters. In concomitanza, sono partite le sirene di avvertimento di attacchi aerei.
«La Nato non vuole una guerra con la Russia»
Parlando a Bruxelles dopo un vertice dei ministri degli Esteri Nato, il Segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg ha detto che «la Nato è un'alleanza difensiva», spiegando che «il nostro compito principale è quello di mantenere le nostre 30 nazioni al sicuro». Stoltenberg ha anche ribadito che «non siamo parte di questo conflitto, abbiamo la responsabilità di assicurare che non si intensifichi e che non si diffonda oltre l'Ucraina. Questo sarebbe ancora più devastante e pericoloso». La "no fly zone" non verrà quindi implementata. Per quanto riguarda ciò che accade in Ucraina, per il capo della Nato è «la peggiore aggressione militare da decenni» e «i giorni che verranno saranno probabilmente peggiori, con più morti e più distruzione».
«Gli operai della centrale atomica di Zaporizhzhia stanno lavorando sotto la minaccia delle armi»
Petro Kotin, il capo dell'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio (Energoatom) ha detto all'emittente CNN che le forze russe «sono entrate nell'area della centrale nucleare, hanno preso il controllo del personale e la gestione dell'impianto». Anche una dipendente dell'impianto, che ha parlato al quotidiano spagnolo El País, ha confermato che i soldati russi «non fanno entrare né uscire nessuno» dalla centrale. «Alcuni lavoratori sono dentro da 24 ore ma non possono andare via».
Liquidità dalla Banca Centrale russa
La Banca Centrale russa ha immesso liquidità e venduto 679 miliardi di rubli (pari a 6,17 miliardi di dollari) in un'asta pronti contro termine (repo) di cinque giorni. Lo riporta Bloomberg ricordando che l'istituto centrale ha alzato il tasso di riferimento al 20% per rendere più attraenti i depositi. (Fonte ats ans)
Corridoi umanitari, colloquio Scholz-Putin
«Proprio in questo momento il cancelliere tedesco Olaf Scholz sta parlando con il presidente russo sui corridoi umanitari». Lo annuncia su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. «Il mondo ha finalmente realizzato la portata della catastrofe causata dalla Russia - scrive -. Da parte nostra, Iryna Vereshchuk e Serhiy Trusov sono i responsabili per i corridoi umanitari». (fonte ats ans)
L'appello di Klitschko «ai sindaci delle città d'Europa»
Vitali Klitschko, sindaco di Kiev ha rivolto un appello «ai sindaci delle città d'Europa» con una richiesta di aiuto in un videomessaggio inviato al Summit del Comitato europeo delle regioni e delle città in corso a Marsiglia. «Come sapete la Russia ha iniziato la guerra e l'invasione dell'Ucraina - ha affermato Klitschko -. Noi stiamo resistendo con forza e contro attaccando per difendere il nostro Paese. Abbiamo bisogno del vostro supporto e per difendere il territorio, per fermare questa guerra senza senso e le uccisioni, dei miei concittadini, uomini, donne e bambini. Insieme possiamo proteggere i nostri valori democratici europei, Insieme siamo forti e fermeremo l'aggressione russa. Slava Ucraina!». (fonte ats ans)
La richiesta di corridoi umanitari alla Croce Rossa
L'Ucraina chiede alla Croce Rossa di organizzare corridoi umanitari per gli abitanti delle città e dei villaggi colpiti dai russi. Lo riferisce il Kyiv Independent. «Migliaia di persone hanno bisogno di un'evacuazione urgente», spiega il presidente dell'Ufficio presidenziale di Kiev, precisando che «mancano cibo, acqua e medicine, non c'è luce o forniture d'acqua». (fonte ats ans)
Putin: «Non abbiamo cattive intenzioni»
Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito coloro che si oppongono alle azioni della Russia in Ucraina di «non esacerbare la situazione» imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. «Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini», ha detto durante una riunione del suo governo trasmessa da Rossiya 24, tv controllata dallo Stato. Il governo «non vede la necessità» che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che «peggiorino i nostri rapporti». (fonte ats ans)
I welcome the establishment by the #UN Human Rights Council of the International Commission of Inquiry to investigate facts of Russian war crimes against Ukraine. Evidence will be documented and used in international courts. Russian war criminals will be held accountable.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 4, 2022
«I criminali di guerra russi saranno ritenuti responsabili»
«Accolgo con favore l'istituzione da parte del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite della Commissione internazionale d'inchiesta per indagare sui fatti dei crimini di guerra russi contro l'Ucraina. Le prove saranno documentate e utilizzate nei tribunali internazionali. I criminali di guerra russi saranno ritenuti responsabili» delle proprie azioni, ha twittato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
A Mariupol «c'è un genocidio»
«Quello che sta accadendo a Mariupol è un genocidio, perché da tre giorni la città è privata di elettricità, non c'è più un sistema sanitario, manca l'acqua. I corridoi umanitari devono essere creati il più rapidamente possibile». Lo ha detto il vice sindaco Sergii Orlov, in un video collegamento con il Summit delle Regioni in corso a Marsiglia. «La guerra come la concepisce Putin è una guerra contro la nazione ucraina, contro il popolo ucraino, non contro l'esercito ucraino», ha sottolineato. «Vuole distruggere il popolo ucraino, sta colpendo tutte le infrastrutture. Abbiamo bisogno della creazione di corridoi umanitari, abbiamo bisogno del sostegno forte dell'Unione Europea perché stiamo combattendo per la libertà, per l'Ucraina, per il popolo dell'Ucraina e sul continente europeo». (fonte ats ans)
Truppe russe entrate a Mykolayiv
Le truppe russe sono entrate per la prima volta nella città portuale ucraina di Mykolayiv, sul Mar Nero, a metà strada tra Kherson, caduta nei giorni scorsi, e Odessa. Lo hanno affermato le autorità regionali, riferisce il Telegraph online. (fonte ats ans)
Kharkiv: «Oltre 2000 morti, oltre 100 bambini»
«Ieri abbiamo contato più di 2.000 morti, oltre 100 bambini. Possiamo calcolare morti e feriti a centinaia ogni ora». Lo ha detto Serhiy Chernov, presidente del consiglio regionale di Kharkiv, in videocollegamento con il Summit delle regioni in corso a Marsiglia. «Il villaggio di Iakevo nella ragione di Kharkiv è stato distrutto, ci sono molti morti in quest'area», ha spiegato. «In questo momento sto organizzando il lavoro del centro di coordinamento creato nel nostro centro regionale - ha raccontato -. Ci occupiamo di tutti i profughi dell'area di Kharkiv, stiamo organizzando le consegne di medicinali e cibo». (fonte ats ans)
Diritti umani, ok a una commissione d'inchiesta
Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite ha adottato oggi una risoluzione per l'urgente istituzione di una Commissione internazionale d'inchiesta indipendente sulle violazioni dei diritti umani nel contesto dell'aggressione russa contro l'Ucraina. La risoluzione, è stata adottata dai 47 paesi membri del Consiglio con 32 voti a favore, due contrari (Russia ed Eritrea) e 13 astensioni. (fonte ats ans)
L'accerchiamento di Kiev
Le forze russe sono concentrare ad accerchiare Kiev. Lo afferma il ministero della Difesa ucraina, riferisce la Cnn online. Il ministero precisa che le truppe russe sono state «bloccate e fermate nell'area di Makarov», che si trova a circa 60 chilometri dalla capitale ucraina. Secondo il ministero, i militari hanno esaurito la maggior parte delle loro riserve operative e hanno avviato «i preparativi per il trasferimento di forze e risorse aggiuntive dai distretti militari meridionali e orientali». (fonte ats ans)
Nessuno dei reattori di Zaporizhzhia «è stato coinvolto o colpito»
Nessuno dei sei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia «è stato coinvolto o colpito». Lo ha detto il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Nucleare, Rafael Mariano Grossi, dopo l'incendio alla centrale nella città ucraina di Energodar. Nell'attacco alla centrale «due persone sono rimaste ferite», ha precisato Grossi in una conferenza stampa. «Queste persone non sono operatori o tecnici ma fanno parte del personale di sicurezza che lavora nella centrale».
«Siamo fortunati perché non c'è stato nessun rilascio di radiazioni nell'ambiente circostante e l'integrità di reattori è stata mantenuta», ha aggiunto Grossi. (fonte ats ans)
La proposta: un negoziato a Chernobyl
Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), si è offerto di recarsi a Chernobyl per avviare un negoziato tra Russia e Ucraina, così da creare le condizioni di sicurezza delle centrali nucleari durante il conflitto in corso. Grossi mira a fare in modo che venga garantita l'integrità fisica dei siti, il loro mantenimento in funzione, i sistemi di monitoraggio della sicurezza e la loro efficienza. «Entrambe le parti stanno valutando» la proposta, ha aggiunto.
Talked to president @ZelenskyyUa of #Ukraine overnight on the Russian shelling of the nuclear plant in #Zaporizhzhya
— Charles Michel (@eucopresident) March 4, 2022
Nuclear safety and security should not be jeopardised through indiscriminate attacks. #WestandwithUkraine
«Attacchi indiscriminati»
Colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Abbiamo parlato dell'attacco di questa notte alla centrale nucleare di Zaporizhzhya. La sicurezza nucleare non deve essere messa a repentaglio da questi attacchi indiscriminati», ha scritto Michel in un tweet. (fonte ats ans)
⚡️Ukrainian Navy sinks its flagship so that Russians don't get it.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 4, 2022
Frigate Hetman Sahaidachny was under repairs in Mykolaiv. The commander was ordered to sink it, according to Defense Minister Oleksiy Reznikov.
Photo: News sites, social media, original source unknown. pic.twitter.com/OLq9U0oVZi
Zelenskyy: «Solo una no-fly zone può impedire alla Russia di bombardare le centrali nucleari»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha tenuto un altro discorso questa mattina, parlando dello scontro alla centrale nucleare di Zaporizhzhia durante la notte. Come riportato da Sky News, il leader ucraino ha detto che l'unico modo per garantire che la Russia non bombardi le infrastrutture nucleari è stabilire una no-fly zone sull'Ucraina. In seguito, Zelensky ha fatto anche un appello ai cittadini russi: «Popolo russo, voglio fare un appello a voi: come è possibile tutto questo? Dopo che abbiamo combattuto insieme nel 1986 contro la catastrofe di Chernobyl». Infine, Zelensky ha annunciato che durante il conflitto sono morti 9'200 soldati russi, un numero molto più alto di quanto dichiarato ufficialmente da Mosca (498).
Stoltenberg: «Una guerra incosciente»
L'attacco alla centrale nucleare di questa notte «dimostra l'incoscienza di questa guerra e l'importanza che Mosca ritiri le sue truppe». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg prima del vertice dei ministri degli Esteri della Nato. «La Nato non è parte del conflitto, ma proteggerà i suoi Alleati ed è impegnata a difendere con più forze il fianco Est» dell'Alleanza, ha aggiunto Stoltenberg. La riunione, spiega Stoltenberg, servirà «al coordinamento per una riposta alla brutale invasione dell'Ucraina e alle implicazioni di lungo termine» del conflitto. (Fonte ats ans)
L'appello da Mariupol: «La NATO invii truppe in Ucraina»
Il vicesindaco di Mariupol, cittadina portuale sotto pesanti bombardamenti da giorni, ha esortato i leader della NATO a inviare truppe in Ucraina, dicendo che la Russia «non si fermerà finché non avrà reso il paese un deserto». Sergei Orlov ha parlato all'emittente BBC, dicendo che «non c'è modo di fermare Putin dall'uccidere i nostri civili dal cielo fino a quando la Nato si sveglierà e capirà che non è un conflitto regionale - è una guerra contro la democrazia, contro la libertà, contro una delle più grandi nazioni europee». «Ci aspettiamo che un giorno i leader della Nato capiscano che è assolutamente necessario fornire supporto militare diretto all'Ucraina per fermare Putin o almeno chiudere lo spazio aereo per proteggerci dalla minaccia dal cielo» ha concluso Orlov.
Il bilancio dei morti a Chernihiv sale a 47
Un totale di 47 persone ha perso la vita ieri a causa degli attacchi aerei russi su un quartiere residenziale di Chernihiv, nel nord dell'Ucraina ieri. In precedenza, erano stati annunciati 33 morti. Lo hanno dichiarato le autorità regionali.
La Russia incolpa l'Ucraina per l'incendio alla centrale nucleare
Durante la notte, la Russia ha preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhya, la più grande in Europa, con uno scontro a fuoco che ha provocato un incendio nell'area del sito. Secondo l'agenzia di stampa Interfax, i funzionari russi hanno incolpato l'Ucraina per l'incendio alla centrale, definendola «una provocazione mostruosa» per «accusare la Russia». «Tutto ciò prova il complotto criminale del regime di Kiev e la completa perdita di controllo di Zelensky sulle operazioni dei gruppi di sabotaggio ucraini», ha detto il portavoce del Ministero, Igor Konashenkov. Il ministero della difesa russo ha intanto confermato che la centrale è sotto il controllo delle forze russe e che sta funzionando normalmente.
«Vladimir Putin in carcere? È un rischio che deve contemplare»
Vladimir Putin è «a rischio» di finire in prigione per i crimini di guerra compiuti dalle sue forze russe in Ucraina. Lo ha detto venerdì il vice primo ministro e ministro della giustizia britannico, Dominic Raab, come riportato dal Guardian. Alla domanda di un giornalista sulla possibilità che Putin finisca imprigionato «per crimini di guerra», Raab ha dichiarato: «Penso che sia un rischio molto reale che ora deve contemplare». Oltre a Putin, anche gli altri comandanti attivi in Ucraina ora «sanno che la Corte penale internazionale sta indagando», e nella loro mente «sanno, quando si trovano di fronte a ordini illeciti, che affrontano il rischio di finire sul banco degli imputati di un tribunale».
Mosca stringe ancora le viti «contro le fake news»
La Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di presunte 'fake news' sulle operazioni dell'esercito russo. Lo scrivono Tass e Interfax, spiegando che la legge appena approvata all'unanimità dalla Duma introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione (si rischiano fino a 15 anni di carcere). (Fonte ats ans)
Okhtyrka senza riscaldamento ed elettricità
Un attacco aereo russo «ha distrutto la centrale termoelettrica di Okhtyrka» (città situata tra Kharkiv e Kyiv), «lasciando i residenti senza calore o elettricità». Lo ha fatto sapere il presidente della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, come riportato da Al Jazeera. «Stiamo cercando di capire come far uscire la gente dalla città con urgenza», perché in un giorno gli appartamenti si trasformeranno in una «fredda trappola di pietra, senza acqua, luce o elettricità» ha dichiarato su Telegram.
Vorzel «è di nuovo sotto controllo ucraino»
Nella notte si è combattuto anche a Vorzel, piccola cittadina nelle vicinanze di Bucha e a poche decine di km da Kiev. A quanto riportato all'emittente Rada TV dal sindaco di Bucha, Anatoly Fedoruk, le forze ucraine avrebbero ripreso il controllo della città, issando nuovamente la bandiera blu e gialla fuori dal Municipio. Tutta la zona attorno a Bucha continua ad essere teatro di scontri a fuoco, con diverse aree sotto controllo russo e altre sotto controllo ucraino, ha poi ribadito il sindaco.
Putin più aggressivo, dopo le sanzioni?
L'ondata di sanzioni imposte non ha finora fermato Vladimir Putin e ora la preoccupazione diffusa alla Casa Bianca è che l'aver messo all'angolo il presidente russo possa spingerlo a scatenarsi e addirittura ad ampliare il conflitto. Nei diversi incontri degli ultimi giorni nella Situation Room, il timore è emerso ripetutamente anche alla luce del fatto che Putin, secondo quanto riferito dall'intelligence, «tende a raddoppiare gli sforzi e la rabbia quando si sente messo in un angolo». Secondo quanto riporta il New York Times, fra le possibili reazioni di Putin ci potrebbe essere il colpire indiscriminatamente le città ucraine, l'invadere con maggior forza nel tentativo di compensare gli errori iniziali, dei cyberattacchi diretti ai sistemi finanziari, delle ulteriori minacce nucleari e una spinta della guerra al di là dei confini con l'Ucraina. (Fonte ats ans)
Continua l'assedio alle città portuali
Stanno intanto continuando i combattimenti nelle principali città portuali dell'Ucraina. Mariupol, che è da giorni circondata dalle forze armate russe, è stata nuovamente bersagliata da un bombardamento «implacabile», che ha messo fuori uso «l'elettricità e i sistemi idrici» hanno detto i funzionari della città a Sky News. Anche la vicina Kherson, data per «conquistata» dai russi da giorni, sarebbe stata ancora teatro di combattimenti nella notte, ha riportato l'agenzia Reuters. Militari e cittadini ad Odessa, invece, si stanno preparando a combattimenti sempre più imminenti, con diverse navi da guerra russe che sono state viste al largo della città sul Mar Nero.
L'impianto nucleare «è in mani russe»
I funzionari ucraini dell'ispettorato per la regolamentazione nucleare hanno annunciato che il sito nucleare di Zaporizhzhia «è occupato dalle forze militari della Federazione Russa». In un aggiornamento della situazione, le autorità hanno anche confermato che la situazione dell'incendio è stata risolta e che non ci sono danni che possano pregiudicare la sicurezza dell'unità: «I sistemi e gli elementi importanti per la sicurezza della centrale nucleare sono funzionanti». Finora non sono poi stati registrati cambiamenti nello stato delle radiazioni, e il personale operativo continua a monitorare le condizioni del sito, assicurandone il funzionamento in conformità con i requisiti di sicurezza.
Parallel 50 business centre in Kharkiv after Russian strikes. pic.twitter.com/oXP65Z9Kwa
— Leonid Ragozin (@leonidragozin) March 4, 2022
Nessun ferito a Zaporizhzhia
I servizi di emergenza statali dell'Ucraina, come riportato dall'emittente Bbc, hanno dichiarato che non ci sono state vittime nell'incendio all'impianto di Zaporizhzhia. Fortunatamente, hanno poi aggiunto, le fiamme non hanno raggiunto i siti dei reattori nucleari, ma solo un edificio dedito alla formazione del personale. Alcuni rapporti dal posto hanno indicato nella notte che l'incendio è durato molto anche poiché i pompieri non riuscivano ad accedere alla centrale a causa dello scontro a fuoco.
«Comportamento sconsiderato»
In seguito all'incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il primo ministro britannico Boris Johnson ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di un «comportamento sconsiderato» che mette in pericolo «la sicurezza di tutta l'Europa».
Radiazioni, c'è una minaccia?
Le autorità ucraine hanno dichiarato che l'impianto è stato ora messo in sicurezza, e anche che «la sicurezza nucleare è ora garantita». Poco prima, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (IAEA) ha rassicurato dicendo che non c'è stato «nessun cambiamento riportato nei livelli di radiazione nel sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia» e che il personale della centrale nucleare ha preso «tutte le misure per minimizzare il rischio», riporta l'agenzia AFP.
Fiamme alla centrale nucleare
La più grande centrale nucleare d'Europa, l'impianto di Zaporizhzhia, è stata colpita nella notte «da un aggressione russa» che ha provocato un incendio. Lo ha dichiarato con un aggiornamento poco dopo le 3 il Presidente ucraino Zelensky, che ha accusato i russi di aver «deliberatamente» sparato ai reattori dell'impianto. Ricordando la tragedia di Chernobyl, Zelensky ha poi avvertito che le conseguenze di una situazione simile a Zaporizhzhia sarebbero «molto peggiori». In un video, il presidente ha quindi sollecitato «un'azione immediata» da parte del mondo per fermare la Russia. «Europei, svegliatevi per favore. Dite ai vostri politici che le forze russe stanno sparando alla centrale nucleare in Ucraina». L'incendio è rimasto in vigore per almeno quattro ore: solo alle 6.20 (ora locale, le 5.20 in Svizzera) il fuoco è stato domato dalle squadre d'emergenza e i combattimenti sono cessati, ha dichiarato il sindaco della vicina città di Enerhodar.
Inizia il nono giorno del conflitto
È l'alba in Ucraina, e nonostante l'intesa raggiunta ieri tra Kiev e Mosca sulla creazione di corridoi umanitari, la situazione non si è affatto calmata. Nella notte, infatti, i bombardamenti sono continuati, ed è persino stata colpita una centrale nucleare. Maggiori informazioni nei prossimi aggiornamenti.