Tre leader Ue hanno raggiunto Kiev per incontrare Zelensky: «Stiamo scrivendo la storia»
Continuano intanto i negoziati tra Kiev e Mosca, seppur Vladimir Putin non consideri «serio» lo sforzo ucraino
Aumenta la pressione della Russia sulla capitale ucraina Kiev. E nel frattempo la Cina sarebbe pronta a fornire appoggio militare a Putin. Un situazione, questa, che preoccupa l'Occidente. Gli Stati Uniti hanno fatto sapere, ieri, che qualsiasi sostegno «avrà conseguenze».
Sempre ieri sono ripresi i negoziati tra Russia e Ucraina. Negoziati che sarebbero stati, stavolta, «più costruttivi», come ha detto il presidente ucraino, e che dovrebbero proseguire oggi.
Il presidente ucraino a tu per tu coi premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia.
L'incontro di Zelensky coi tre premier Ue: «Una forte dimostrazione di sostegno»
«Con alleati come questi, vinceremo la guerra». È quanto ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riferito dal Guardian, dopo un incontro coi premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. Premier che oggi sono arrivati a Kiev, affrontando un viaggio in treno della durata di tre-quattro ore. Zelensky ha definito la visita come una «forte dimostrazione di sostegno». Nel corso dell'incontro, la Polonia ha suggerito una "missione di pace" armata sul territorio ucraino.
Esplosioni nella periferia di Kiev
Da alcune ore, nella capitale Kiev è scattato un coprifuoco della durata di trentasei ore. E in concomitanza con il provvedimento, nella periferia occidentale della città sarebbero avvenute delle esplosioni, secondo quanto riferito dalla BBC.
Oltre tre milioni di profughi
Dall'inizio del conflitto in Ucraina, sono oltre tre milioni i profughi che hanno lasciato il paese. Si tratterebbe infatti di 3'000'381 persone, secondo l'Onu. Quasi due milioni di rifugiati si trovano in Polonia.
Via libera alla presenza Nato in Slovacchia
Il Parlamento slovacco ha approvato oggi a Bratislava la proposta del governo per permettere alle truppe di sei stati membri della Nato, compresa la Repubblica Ceca, di operare nel paese come parte del rafforzamento dell'ala orientale della Nato. Il progetto prevede il dispiegamento di un massimo di 2'100 soldati stranieri, tra cui 650 membri dell'esercito ceco. (fonte ats)
Quasi trentamila partenze attraverso i corridoi umanitari
Sono circa 29'000 le persone che oggi hanno potuto lasciare diverse città ucraine assediate, passando dai corridoi umanitari. Lo hanno fatto sapere le autorità locali, citate dalla BBC. In giornata era stato comunicato che dalla città portuale di Mariupol ieri avevano potuto allontanarsi circa 4'000 vetture.
We'll continue tomorrow. A very difficult and viscous negotiation process. There are fundamental contradictions. But there is certainly room for compromise. During the break, work in subgroups will be continued...
— Михайло Подоляк (@Podolyak_M) March 15, 2022
Negoziatore di Kiev: «C'è spazio per un compromesso con Mosca»
«Continueremo domani» i colloqui con la Russia. «È un processo negoziale molto difficile e scivoloso. Ci sono contraddizioni fondamentali. Ma c'è sicuramente spazio per un compromesso». Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore di Kiev. «Durante la pausa, si continuerà il lavoro in sottogruppi...» ha aggiunto. (fonte ats)
36 ore di coprifuoco
È iniziato a Kiev il coprifuoco totale di 36 ore imposto dalle autorità ucraine. Le restrizioni termineranno alle 8 locali di giovedì mattina - le 7 in Svizzera. (Fonte ats ans)
It is here, in war-torn Kyiv, that history is being made. It is here, that freedom fights against the world of tyranny. It is here that the future of us all hangs in the balance. EU supports UA, which can count on the help of its friends - we brought this message to Kyiv today. pic.twitter.com/Us7k9xTq5f
— Mateusz Morawiecki (@MorawieckiM) March 15, 2022
Tre premier a Kiev
I premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia sono arrivati a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato il leader polacco Mateusz Morawiecki, che ha scritto su Facebook che «questa guerra è il risultato del crudele tiranno che attacca civili vulnerabili, bombardando città e ospedali!». «Dobbiamo fermare la tragedia che si sta verificando il prima possibile. Ecco perché siamo a Kiev», ha concluso Morawiecki.
Biden al summit Ue
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parteciperà al vertice europeo in programma il 24 e 25 marzo prossimi a Bruxelles. Lo ha confermato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il viaggio di Joe Biden in Europa, dove già parteciperà al vertice della Nato, è per «riaffermare l'impegno ferreo» degli Stati Uniti nei confronti degli alleati. (Fonte ats ans)
Ostaggi i dipendenti di un ospedale
Le forze russe avrebbero preso in ostaggio pazienti e personale medico di un ospedale nella città ucraina di Mariupol. Lo ha dichiarato il vice sindaco di Mariupol, Sergei Orlov, come riportato dall'emittente Bbc. «Abbiamo ricevuto informazioni sulla cattura del nostro ospedale più grande». «All'interno ci sono 400 persone» e stanno usando «pazienti e medici come ostaggi» ha continuato. Anche il Governatore della Regione, Pavlo Kyrylenko, ha confermato la notizia, spiegando che ha ricevuto notizia da collaboratore della struttura che ha detto: «Non possiamo andarcene».
Un (presunto) documento interno che parla della guerra alla Nato
Sono diversi i siti d'informazione internazionale che riprendono un presunto documento ufficiale trafugato da una talpa del Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa. Questo svelerebbe un Cremlino pronto ad agire con le armi, anche nucleari, in caso la Nato non dovesse ritirare le sanzioni economiche. La suddetta circolare, citata da un noto attivista russo in esilio, non è però verificabile in alcun modo e delinea uno scenario senza dubbio estremo. Il “canovaccio” per l'allargamento del conflitto dovrebbe per certi versi riprendere quello utilizzato per l'Ucraina, con una dichiarazione di aggressione da parte di Europa e Occidente ai danni della Russia (questa per voce del generale Konashenkov) e poi da una formalizzazione, durante una diretta televisiva, dallo stesso Putin. I primi bersagli, conferma la lettera, sarebbero la Polonia e le vicine Repubbliche Baltiche.
La Russia si ritira dal Consiglio d'Europa
«La segretaria generale del Consiglio d'Europa ha ricevuto la notifica formale che la Russia si ritira dall'organizzazione, e anche informazioni sull'intenzione di Mosca di denunciare la Convenzione europea dei diritti umani». Lo ha dichiarato all'ANSA il portavoce del Consiglio Daniel Holtgen. (Fonte ats ans)
UPDATE: We’re facilitating the safe passage of civilians out of Sumy, #Ukraine.
— ICRC (@ICRC) March 15, 2022
Together with @RedCrossUkraine, we’ll lead two convoys of approximately 70 trucks.
We desperately hope this will help people leaving Sumy to reach a safe haven. pic.twitter.com/WcC7sJSqbC
Un'altra reporter uccisa
Anche la giornalista ucraina Alexandra Kuvshinova è morta in seguito all'attacco russo nel nord ovest di Kiev in cui è rimasto ucciso il cameraman di Fox News Pierre Zakrewski. Lo riferisce l'agenzia di stampa ucraina Unian, aggiungendo che il terzo reporter che era con loro, il britannico Ben Hall, sarebbe stato sottoposto ad un intervento per l'amputazione di una gamba. Fox News non ha ancora confermato se Kuvshinova stesse lavorando con il team dell'emittente americana. (Fonte ats ans)
Rilasciata la giornalista russa
La giornalista Marina Ovsyanikova, che ha ieri mostrato un cartello contro la guerra durante un telegiornale, è stata multata per 30'000 rubli (l'equivalente di 264 franchi) ed è stata rilasciata dal tribunale Ostankino di Mosca. Lo ha riportato l'agenzia statale russa Ria Novosti.
Putin: «Kiev non è seria nei colloqui»
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato questo pomeriggio al Presidente del Consiglio europeo Charles Michel che l'Ucraina «non sta mostrando un atteggiamento serio verso la ricerca di soluzioni mutualmente accettabili» nei colloqui con Mosca relativi alla fine dei combattimenti. Lo ha riportato il portale Bloomberg, sulla base di informazioni fornite dal Cremlino. In una conversazione telefonica, i due leader hanno anche discusso l'operazione militare e le misure di soccorso umanitario.
Legge marziale prorogata fino al 25 aprile
Il Parlamento ucraino ha approvato l'estensione fino al 25 aprile della legge marziale, come proposto nelle scorse ore dal presidente Volodymyr Zelensky. Lo riporta l'agenzia Unian. Il regime d'eccezione era stato inizialmente votato per un mese allo scoppio della guerra, il 24 febbraio. (Fonte ats ans)
Ucciso un cameraman di Fox News
Un cameraman di Fox News è stato ucciso in Ucraina. Si chiamava Pierre Zakrzewski. Lo ha reso noto l'emittente americana, spiegando che Zakrzewski è morto ieri nello stesso incidente vicino Kiev che ha coinvolto il corrispondente Benjamin Hall, rimasto ferito. Zakrzewski, spiega la Fox, aveva una lunga esperienza nei teatri di guerra. Il consigliere del ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko ha detto che la vittima era irlandese. (fonte ats)
Sanzioni da Mosca per Biden e Blinken
La Russia impone sanzioni a Joe Biden e Antony Blinken. Lo riporta l'agenzia Bloomberg, che cita il ministero degli Esteri russo. Fra le sanzioni vi sono il blocco di ingresso in Russia e il congelamento di asset. Il ministero precisa che le sanzioni non impediscono contatti ad alto livello se necessario. (fonte ats)
La giornalista russa è ricomparsa in tribunale
La giornalista della Tv di stato russa che ieri sera ha inscenato una protesta contro la guerra in tv è attualmente sotto processo presso il tribunale Ostankino di Mosca. Lo riferisce la Bbc che mostra una foto che circola sui social media dove la donna sembra in tribunale con il suo avvocato. (fonte ats)
It’s fantastic that over 100,000 people and organisations have recorded their interest in supporting Ukrainians fleeing the war through the Homes for Ukraine scheme.
— Boris Johnson (@BorisJohnson) March 15, 2022
Thank you to everyone across the country who has stepped up to offer their help so far. #StandWithUkraine https://t.co/cZWCHyLoZT
Zelensky: «Lo riconosciamo, non possiamo entrare nella Nato»
«L'Ucraina si rende conto che non è nella Nato. Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso online alla Joint Expeditionary Force di Londra, citato dall'agenzia Unian. (fonte ats)
Alberi per missili
Vladimir Putin prevede di ordinare il disboscamento delle foreste ucraine per venderle come legname in Russia. Lo afferma un documento pubblicato dall'intelligence militare ucraino reso noto da The Guardian. Il documento, pubblicato oggi, riporta una lettera del ministro della difesa russo Sergei Shoigu indirizzata al presidente russo che discute il tema della «possibilità di abbattere su terreni di difesa», e con i soldi della vendita del legno - sostiene l'intelligence ucraina - si finanzierebbe l'esercito russo. (fonte ats)
L'appello dell'Onu: «Non punite quella giornalista»
Le Nazioni Unite chiedono alle autorità russe che la giornalista anti-guerra, scomparsa dopo aver interrotto un notiziario in diretta sulla tv Channel One, non sia punita per aver esercitato il suo diritto alla libertà di parola. Lo riferisce il Guardian online. Marina Ovsyannikova, aveva alzato un cartello dietro l'anchorwoman dello studio e gridato slogan che denunciavano la guerra in Ucraina. Di lei non si hanno più notizie. Ravina Shamdasani, portavoce delle Nazioni Unite per i diritti umani, ha chiesto che le autorità garantiscano che la donna «non subisca rappresaglie». (fonte ats)
Le sanzioni di Londra contro 350 russi
Il governo britannico di Boris Johnson ha inserito ben altri 350 nomi di personaggi russi nella lista nera dei sanzionati - con congelamento di asset reperibili nel Regno Unito e divieto di viaggio - in risposta all'invasione dell'Ucraina. Fra loro ci sono politici di spicco (dopo i primi provvedimenti contro Vladimir Putin, Serghei Lavorv e altri) come l'ex presidente Dmitri Medvedev e l'attuale ministro della DIfesa, Serghei Shoigu; nonché numerosi oligarchi del business in aggiunta a quelli già colpiti come Mikhail Fridman, Piotr Aven o Andrei Melnichenko. La stretta segue l'approvazione d'una legge ad hoc più dura sulle sanzioni. (fonte ats)
In fuga da Mariupol: 2'000 auto nel corridoio
Circa 2'000 auto hanno potuto lasciare Mariupol attraverso un corridoio umanitario. Lo fanno sapere le autorità comunali della città dell'Ucraina sudorientale, capoluogo dell'omonimo distretto. (fonte ats)
Zelensky all'Europa: «Dateci più armi»
Tra gli appelli lanciati all'Europa, il presidente ucraino Zelensky ha chiesto anche di fornire più armamenti per alimentare la resistenza contro l'invasione russa. «Le armi che ci date in una settimana ci durano per 20 ore. Siamo costretti a riutilizzare gli equipaggiamenti sottratti ai russi». «Aiutandoci, aiuterete voi stessi - ha ribadito Zelensky -Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti», ha detto in collegamento video con i leader dei Paesi nordici e baltici della Joint Expeditionary Force.
Pausa conclusa, ripresi in negoziati
Un membro della delegazione ucraina ha annunciato la ripresa dei negoziati in videoconferenza con i russi. Il lavoro delle delegazioni russa e ucraina continua e questo «è un fatto positivo», ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass. (fonte ats)
La giornalista russa rischia 15 anni
Marina Ovsyannikova rischia 15 anni di reclusione. Lo scrive su Telegram l'avvocato della giornalista russa che ieri ha interrotto il telegiornale della tv di stato per protestare contro la guerra in Ucraina esibendo un cartello. «All'inizio - spiega Dmitry Zakhvatov - la polizia l'ha trattenuta volendo limitarsi a seguire il protocollo amministrativo. Ma il caso è stato poi preso in mano dalle alte autorità che hanno deciso di avviare un procedimento penale nei suoi confronti per divulgazione pubblica di informazioni consapevolmente false sull'uso delle forze armate russe». Il caso, ha aggiunto, è ora in mano al presidente del comitato investigativo, Alexander Bastrykin. (Fonte ats)
«Verranno anche per voi»
In un 'intervista concessa questa mattina a Sky News, il presidente Volodymyr Zelensky ha nuovamente lanciato un appello all'Europa, perché imbracci le armi. «Possiamo fermare la Russia. Possiamo fermare le uccisioni e la distruzione della democrazia. Se lo facciamo insieme, sarà più semplice. E lo faremo qui, nella nostra terra. Perché se non agiamo, le macchine da guerra russe verranno anche per voi».
Tutti i reporter uccisi e feriti
Tre giornalisti sono stati uccisi e almeno 35 feriti dall'inizio della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato la responsabile per i diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, su Telegram. «Gli occupanti stanno combattendo contro la copertura obiettiva dei loro crimini di guerra: stanno uccidendo e sparando sui giornalisti», ha sottolineato. Le tre vittime - ricorda l'agenzia Unian - sono Viktor Dudar, colpito durante i combattimenti vicino a Mykolayiv, il cameraman Yevhen Sakun ucciso in un attacco missilistico a Kiev e l'americano Brent Reno, ucciso a Irpin, nella regione di Kiev. (Fonte ats ans)
Sanzioni, Londra mette nel mirino la vodka
Il Regno Unito ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni economiche contro Mosca in risposta all'invasione dell'Ucraina destinato a colpire l'importazione di prodotti russi per un valore stimato nell'ultimo anno a 900 milioni di sterline, oltre il miliardo di euro. Il provvedimento prende di mira la vodka, cui sarà imposto un dazio aggiuntivo del 35%, e i beni di lusso, incluso l'import-export di veicoli costosi, sulla linea di quanto deciso di recente pure dall'Ue. L'obiettivo - ha detto Rishi Sunak, cancelliere dello Scacchiere del governo di Boris Johnson - «è isolare ulteriormente l'economia russa dal commercio globale». (fonte ats)
Zelensky pronto a combattere fino alla morte
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è pronto a combattere fino alla morte se sarà necessario. Lo ha affermato oggi l'ambasciatore ucraino nel Regno Unito - citato da SkyNews -, confermando che il capo di Stato non intende per alcun motivo lasciare Kiev. Con le forze russe che assediano la capitale da giorni, al diplomatico era stato chiesto se Zelensky intendesse combattere fino all'ultimo. La risposta non lascia dubbi: «È quello che ha detto».
Bombe anche sull'aeroporto di Dnipro
L'aeroporto della città ucraina orientale di Dnipro ha subito una «distruzione massiccia» dopo due bombardamenti russi nella notte, hanno detto le autorità regionali. «Durante la notte, il nemico ha attaccato l'aeroporto di Dnipro. Due colpi. La pista di decollo e di atterraggio è stata distrutta. Il terminale è danneggiato. Distruzione massiccia», ha scritto Valentin Reznichenko, governatore della regione omonima su Telegram. (fonte ats)
BoJo: «Un terribile errore. Dovevamo fermare Putin prima»
Il premier britannico Boris Johnson ha affermato sulle pagine del Daily Telegraph che l'Occidente ha commesso un «terribile errore» non intervenendo prima dell'invasione dell'Ucraina contro il presidente russo Vladimir Putin, a cui è stato permesso di «farla franca» con l'annessione della Crimea nel 2014. Inoltre, il primo ministro ha sottolineato che bisogna al più presto risolvere il problema della dipendenza energetica dell'Occidente dal petrolio e dal gas russi per «porre fine al bullismo» del Cremlino. L'intervento di Johnson arriva in una giornata di importanti impegni per il premier mentre si attendono nuove sanzioni britanniche contro 100 persone collegate a Mosca. Oggi infatti il primo ministro incontra i leader dei Paesi che aderiscono all'iniziativa di cooperazione militare della Joint Expeditionary Force (Danimarca, Finlandia, Estonia, Islanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Svezia e Norvegia, oltre al Regno Unito) per discutere dei rischi di un allargamento del conflitto. E in serata Johnson partirà alla volta dell'Arabia saudita per affrontare il nodo cruciale dell'incremento di forniture di gas e petrolio alternative a quelle russe. (fonte ats)
Kiev, da stasera 36 ore di coprifuoco
Kiev imporrà da questa sera un coprifuoco di 36 ore. Lo annuncia il sindaco della capitale ucraina. La decisione è stata presa perché la capitale ucraina si trova ad affrontare un «momento difficile e pericoloso» dopo l'intensificarsi degli attacchi da parte dei russi. Lo ha spiegato il sindaco della capitale Vitali Klitschko su Telegram. «Oggi è un momento difficile e pericoloso», ha detto Klitschko, che è anche un ex campione del mondo dei pesi massimi. «È per questo che chiedo a tutti gli abitanti di Kiev di prepararsi a restare a casa per due giorni, o se scattano le sirene, nei rifugi». Il coprifuoco è previsto dalle 20 ora locale (le 19 in Svizzera) di oggi fino alle 7 di giovedì (le 6 in Svizzera) ed è stato una «decisione del comando militare», ha precisato il sindaco. «Muoversi nella città senza permessi è vietato. È permesso andare fuori solo per raggiungere i rifugi», ha aggiunto. Kiev aveva imposto un coprifuoco simile il 26 febbraio, due giorni dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. (fonte ats)
Nuovo tentativo di soccorsi a Mariupol
Un altro tentativo di consegnare rifornimenti ai civili intrappolati nella città assediata di Mariupol sarà fatto oggi. Lo ha affermato il vice primo ministro ucraina, Iryna Vereshchuk. Ieri Mosca ha permesso al primo convoglio di civili di fuggire da Mariupol, ma un alto assistente presidenziale ha affermato che la Russia ha nuovamente bloccato un convoglio di aiuti umanitari che cercava di raggiungere la città con i rifornimenti, scrive il Guardian online. Ottenere un passaggio sicuro per gli aiuti da far arrivare a Mariupol e per far evacuare i civili è stata la principale richiesta di Kiev in diversi round di colloqui. Vereshchuk ha confermato che un convoglio con forniture umanitarie si dirigerà verso Mariupol oggi. «Sulla via del ritorno porterà con sé donne e bambini», ha aggiunto. (fonte ats)
Bombe nella regione di Lugansk, colpiti ospedale e scuole: 4 morti
Almeno 4 persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti russi nella città ucraina di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, che hanno colpito e distrutto un collegio per non vedenti, un ospedale cittadino, tre scuole e altre strutture militari. Lo riferisce il Kiev Indipendent citando Serhiy Haidai, capo dell'amministrazione militare regionale del Lugansk su Telegram. (fonte ats)
Sanzioni, l'Unione europea sferra un quarto schiaffo
Il Consiglio europeo ha formalmente approvato questa mattina il quarto pacchetto di sanzioni nella cornice dell'invasione russa dell'Ucraina. Mentre «la guerra del presidente Putin contro la popolazione dell'Ucraina continua», l'Europa prosegue nell'attività di «sostenere l'Ucraina e indebolire la macchina da guerra del Cremlino», si legge in una nota diramata da Bruxelles, che descrive il pacchette come un altro «duro colpo» alla struttura «economica e logistica» che consente a Mosca di condurre l'invasione. Tra le misure, il Consiglio europeo ha deciso di vietare ogni transazione con alcune società di proprietà dello stato russo, vietare nuovi investimenti nel settore russo dell'energia e introdurre restrizioni per quanto concerne lo scambio di ferro, acciaio e beni di lusso. Le sanzioni prendono inoltre di mira diversi oligarchi russi. Le misure nel dettaglio saranno rese note più tardi, dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
I premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia oggi a Kiev
I premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia, si recheranno oggi a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riferisce una nota del governo polacco. Mateusz Morawiecki, Petr Fiala eJanez Jansa «andranno oggi a Kiev come rappresentanti del Consiglio europeo, per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro Denys Chmygal», si legge nella nota. «Lo scopo della visita è confermare l'inequivocabile sostegno dell'intera Unione Europea alla sovranità e all'indipendenza dell'Ucraina e presentare un ampio pacchetto di sostegno allo Stato e alla società ucraini», si legge nella nota. (fonte ats)
L'intera regione di Kherson è in mani russe
Le forze armate della Federazione Russa hanno preso nelle ultime ore il controllo dell'intero territorio della regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina. Lo ha riferito questa mattina il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa russe.
Mosca avrebbe chiesto a Pechino «non solo armi, anche rifornimenti»
La Russia ha chiesto alla Cina non solo armi e assistenza militare. Secondo quanto riportato da Cnn, Mosca avrebbe chiesto anche cibo per le sue truppe sotto forma di pasti preconfezionati pronti da mangiare. Una richiesta, mette in evidenza Cnn, che solleva dubbi sulla preparazione dell'esercito russo per l'invasione. (fonte ats)
«Abbiamo salvato 27 persone»
Almeno due persone sono morte dopo che un edificio residenziale di Kiev è stato colpito in un attacco. Lo riferisce il servizio di emergenza ucraino. I servizi di emergenza ucraini spiegano su Facebook che l'esplosione ha colpito un edificio di 15 piani nel quartiere di Sviatochine, nella parte occidentale di Kiev, e ha causato un grande incendio. «Due corpi senza vita sono stati trovati sul luogo», spiegano i soccorritori, aggiungendo di essere riusciti a salvare 27 persone. L'esplosione ha fatto scoppiare tutti i vetri dell'immobile e di quelli vicini, secondo quanto ha constatato un giornalista dell'Afp sul posto. (fonte ats)
Chernobyl, ripristinata l'alimentazione
La fornitura di elettricità è stata ripristinata presso la centrale nucleare di Chernobyl. Lo riferisce l'AIEA (Agenzia internazionale per l'energia atomica) su Twitter. «L'Ucraina ha informato l'AIEA che l'alimentazione esterna alla centrale nucleare di Chernobyl è stata ripristinata dopo che la linea di alimentazione è stata nuovamente danneggiata dalle forze di occupazione», si legge nella nota. (fonte ats)
Possibile una riunione Nato (con Biden) la settimana prossima
I leader della Nato stanno valutando una riunione straordinaria a Bruxelles alla fine della prossima settimana, alla quale il presidente Joe Biden dovrebbe partecipare. Lo riporta Cnbc citando fonti americane. (fonte ats)
Bambini vulnerabili, da ieri ne sono stati evacuati 2'000
A partire da ieri 14 marzo, il ministero ucraino delle politiche sociali ha evacuato più di 2.000 bambini vulnerabili da istituti di assistenza sociale e orfanotrofi. Lo riferisce il Kyiv Independent. Anche 60 famiglie affidatarie con 155 bambini sono state evacuate. Tuttavia, si stima che 859 bambini provenienti da situazioni simili devono ancora essere evacuati. (fonte ats)
Nuovo round di negoziati
È prevista per questa mattina la ripresa dei colloqui tra le delegazioni ucraina e russa, interrotti ieri per una «pausa tecnica» di approfondimento dei dossier. «Vanno avanti i lavori nei gruppi lavoro. Le trattative continuano», aveva confermato ieri in un tweet Mykhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina e negoziatore per Kiev.
Corridoi umanitari, Kiev vuole aprirne nove
Proseguono i tentativi di evacuazione della popolazione civile dalle zone più colpite del conflitto. Nella giornata di oggi sono previsti corridoi umanitari dalle città di Sumy, Konotop, Trostianets e Lebedyn. Nel complesso le autorità ucraine intendono aprirne nove in giornata, come riferito dall'esecutivo dell'ex repubblica sovietica.
Oligarchi, in "catene" un altro yacht
La Spagna ha "bloccato" a Barcellona uno yacht di 85 metri di lunghezza appartenente ad un oligarca russo dal valore di circa 140 milioni di dollari: è quanto ha reso noto il premier Pedro Sánchez nel corso di un'intervista concessa alla televisione La Sexta. Il primo ministro spagnolo si è detto convinto che ci potranno essere più casi come questo. «Dobbiamo agire con fermezza contro Putin, il suo regime e gli oligarchi», ha affermato. (fonte ats)
Legge marziale per altri trenta giorni
Il presidente Zelensky, nel frattempo, ha presentato un disegno di legge per estendere la legge marziale per altri trenta giorni (era stata introdotta il 24 febbraio).
«La guerra finirà entro maggio»
Il consigliere della presidenza ucraina ha fatto ieri una previsione dai media locali: «La guerra - ha precisato Oleksiy Arestovich - terminerà entro maggio perché la Russia entro allora esaurirà le risorse per continuare l'invasione». Secondo il consigliere «tutto dipenderà dalle risorse impiegate dal Cremlino», precisando che «un accordo di pace potrebbe cadere anche prima».
Zelensky ai soldati russi: «Arrendetevi»
Il presidente Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo intervento diffuso sul web, ha invitato i soldati russi ad arrendersi. «In diciannove giorni sono morti più militari che nelle guerre in Cecenia», ha detto in russo. «Vi offro una scelta in nome del popolo ucraino: vi offro la possibilità di vivere. Se vi arrendete sarete trattati come essere umani, con dignità. È il modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. È il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente».
Esplosioni nel centro di Kiev
Diverse esplosioni, provocate probabilmente da missili balistici, sono state segnalate questa notte, attorno alle cinque ora locale (le quattro in Svizzera) in una zona residenziale nel centro di Kiev. Le deflagrazioni, secondo quanto si può notare in alcuni video pubblicati sui social, hanno colpito un palazzo di dieci piani nella capitale. Numerosi gli appartamenti in fiamme. Stando a quanto riferito dal servizio di emergenza ucraino, almeno due persone avrebbero perso la vita nell'attacco.