La previsione del consigliere di Zelensky: «Si profila una sconfitta russa in due-tre settimane»
Putin alla nazione: «Un intervento per fermare il genocidio dei russi». La diretta del discorso è stata però interrotta improvvisamente per un «guasto tecnico». A Kiev sarà un'altra notte di coprifuoco.
Nel conflitto in Ucraina si vede una luce all'orizzonte? «Un accordo è possibile entro dieci giorni». Lo ha detto ieri il capo negoziatore di Kiev, Mikhailo Podolyak. Dieci giorni che diranno se è possibile non solo mettere fine al bagno di sangue ma anche rafforzare la sicurezza futura dell'intera Europa.
Nel frattempo ieri è stato stilato un primo bilancio del bombardamento che il giorno precedente ha interessato il teatro di Mariupol. Un bombardamento da cui la Russia si distanzia. Fatto sta che si trattava di una struttura in cui oltre mille civili avevano trovato rifugio. Ieri ne sono stati estratti vivi almeno 130.
Parlando nuovamente del capo di Stato russo Vladimir Putin, ieri il presidente USA Joe Biden ha rincarato la dose: ha detto che è «un dittatore omicida, un puro criminale».
Dai corridoi umanitari sono passate altre 9'000 persone
Altre 9'000 persone hanno potuto lasciare alcune città ucraine sfruttando i corridoi umanitari, secondo quanto riferito da Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell'Ufficio del presidente ucraino. Cinquemila persone si sarebbero allontanate da Mariupol, 4'000 da Sumy e 500 da Zaporizhzhia.
A Berna un videocollegamento con Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà a Berna. Domani, 19 marzo 2022, nella capitale è infatti prevista una manifestazione a sostegno dell'Ucraina. E alle 15 è previsto un collegamento video con Zelensky. Lo ha annunciato l'ambasciata ucraina su Facebook.
L'incolumità per chi si arrende a Mariupol
La Russia è pronta a consentire alle forze ucraine di lasciare Mariupol. Lo ha affermato il ministero della Difesa di Mosca, citato da Interfax. «Garantiremo l'incolumità a chi depone le armi, forniremo corridoi umanitari per il loro trasferimento nelle aree controllate da Kiev» ha detto. Una proposta che Kiev ha comunque già rifiutato. (fonte ats)
I russi nel centro di Mariupol
Le truppe russe hanno raggiunto il centro della città portuale ucraina di Mariupol. Lo ha detto il sindaco Vadym Boichenko alla Bbc, confermando quanto annunciato in precedenza dai militari di Mosca. I russi «sono stati molto attivi oggi - ha dichiarato - la battaglia con i tank e le mitragliatrici continua. Non è stato risparmiato il centro della città. Non c'è neanche un pezzetto di terra cittadina che non abbia segni della guerra». Boichenko ha aggiunto che la popolazione si è rifugiata nei bunker per sfuggire alla battaglia. (fonte ats)
Bombe sul centro di formazione nucleare di Zaporizhzhya
Il centro di formazione per specialisti nucleari presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya è stato bombardato. Lo ha riportato il canale Telegram ufficiale della società Energoatom, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian. L'agenzia ha mostrato le foto dell'edificio, che è quasi completamente distrutto con gli ultimi tre piani dell'edificio devastati da un incendio. «Il centro è stato costruito non solo dall'Ucraina, ma con il sostegno dell'Unione Europea. Ora ci sono solo le rovine» ha scritto Energoatom. (fonte ats)
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— Roger Federer (@rogerfederer) March 18, 2022
Federer dona 500'000 dollari per aiutare i bambini
Roger Federer ha donato 500'000 dollari (circa 470'000 franchi) per aiuti a bambini ucraini. «Quello che sta accadendo in Ucraina terrorizza me e la mia famiglia» scrive il campione elvetico di tennis. «I nostri cuori sono spezzati a causa della sofferenza di persone innocenti. Difendiamo la pace. Prima di tutto, voglio aiutare i bambini con il mio sostegno. Attualmente circa sei milioni di bambini ucraini non vanno a scuola. Sappiamo che questo è un momento estremamente critico per garantire l'accesso all'istruzione. Vogliamo sostenerli nella lotta contro questa esperienza estremamente traumatica. Forniremo supporto ai bambini uncraini. Attraverso la Roger Federer Foundation, sosterremo War Child Holland donando 500'000 dollari per garantire che i bambini ucraini continuino la loro istruzione». (fonte ats)
Teatro di Mariupol, il primo bilancio ufficiale: un ferito grave
Il bombardamento del teatro di Mariupol da parte delle truppe russe ha lasciato almeno una persona gravemente ferita, ma (per il momento) nessun morto. Lo ha dichiarato il consiglio comunale cittadino. «Secondo le informazioni preliminari, non ci sono morti. Ma ci sono informazioni su una persona ferita molto gravemente». In precedenza, lo ricordiamo, il Presidente Zelenskyy aveva ricordato che ci sono ancora centinaia di persone bloccate sotto le macerie. Il rifugio sotto il teatro, secondo i rapporti, avrebbe comunque retto l'urto.
«Sono gli ucraini a commettere crmini di guerra»
Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l'Ucraina di «numerosi crimini di guerra» durante una telefonata odierna con il suo omologo francese Emmanuel Macron. Lo riporta il Cremlino, che ha citato parti della conversazione. Putin ha dichiarato che le forze guidate da Mosca stavano facendo «tutto il possibile» per non colpire i civili. Durante la telefonata, sempre secondo Mosca, è poi stata richiamata l'attenzione «sui numerosi crimini di guerra commessi quotidianamente dalle forze di sicurezza ucraine e dai nazionalisti».
«Posizioni negoziali più vicine»
Il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha detto che la questione della neutralità dell'Ucraina e quella del suo ingresso nella NATO sono i due temi dove Russia e Ucraina «sono maggiormente allineate» nei colloqui di piace. Citato dall'agenzia Interfax, ha anche detto che le discussioni sulle garanzie di sicurezza richieste dall'Ucraina sono in corso.
Un altro stabile bombardato a Kiev.
«Si profila una sconfitta russa in 2-3 settimane»
La fase attiva della guerra dovrebbe concludersi in 2-3 settimane con una sconfitta russa. Lo ha scritto sul suo canale Telegram il consigliere dell'ufficio presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych. «La fase attiva è quasi terminata vicino a Kiev, Kharkiv, Sumy e Chernihiv. Anche se (i russi, ndr) dovessero aggiungere alcune riserve da qualche parte, provare ad andare all'offensiva, finirà comunque con la loro sconfitta. La fine è qui, hanno perso strategicamente, perdono e rapidamente. Penso che a metà aprile, alla fine di aprile, i residenti di Kiev che se ne sono andati potranno tornare a casa». (Fonte ats ans)
Colpita caserma a Mykolaiv, potrebbero esserci decine di morti
L'emittente britannica BBC ha riportato che giungono pessime notizie dalla città meridionale di Mykolaiv, dove un attacco missilistico su una caserma dell'esercito ucraino avrebbe causato decine di morti. Secondo un primo rapporto, sono almeno 45 le persone che hanno perso la vita.
«Una nostra giornalista in mani russe»
L'emittente ucraina Hromadske ha denunciato che una sua giornalista, Victoria Roshchyna, è «tenuta prigioniera» dai servizi russi. «Lavorava sul campo nell'est e nel sud dell'Ucraina dall'inizio della guerra, ma dal 12 marzo non riusciamo a contattarla», si legge sul profilo Twitter della tv. «In base ad alcune testimonianze, in quel momento la giornalista si trovava a Berdiansk (80 km da Mariupol). Il 16 marzo abbiamo appreso che il giorno prima era stata arrestata dall'FSB russo. Attualmente, non sappiamo dove sia». (Fonte ats ans)
Gli oppositori di Minsk in guerra a fianco di Zelensky
Migliaia di bielorussi in guerra a fianco dell'Ucraina contro le truppe russe. L'ultimo in ordine di tempo a partire in direzione di Mariupol è il battaglione intitolato al rivoluzionario ottocentesco Kastus Kalinouski, scrive su Twitter Franak Viačorka, consigliere della leader bielorussa in esilio Svetlana Tikhanovskaya, nemica giurata del presidente Aleksandr Lukashenko. «Molti bielorussi stanno sostenendo l'esercito ucraino, si stanno unendo in massa alla difesa del Paese», racconta Viačorka. A prendere le armi a fianco di Kiev sono gli oppositori ed esuli bielorussi, quelli che considerano Lukashenko «una marionetta di Vladimir Putin». È il popolo costretto a fuggire dal suo Paese e a riparare in parte in Ucraina dopo le manifestazioni antigovernative in Bielorussia nel 2020 e 2021, che portarono a una brutale repressione e a detenzioni di massa. Lo stesso che guarda con speranza al ritorno della Tikhanovskaya, leader dell'opposizione che decise di candidarsi al posto del marito Sergeij Tikhanovsky dopo il suo arresto e che ora è in esilio a Vilnius, in Lituania.
Mosca accusa: «Create componenti per armi biologiche in Ucraina»
L'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, alla nuova riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina ha detto che sono emersi «nuovi dettagli che permettono di affermare che componenti per armi biologiche sono state create sul territorio ucraino». Mosca ha chiesto l'incontro in relazione ai presunti laboratori biologici gestiti dagli Usa proprio affermando di avere «nuove informazioni» in merito, e ha diffuso un documento ai Quindici che a suo parere «mostra come gli Stati Uniti stiano cooperando con il ministro della Difesa ucraino, non con il ministero della Salute». Nebenzia ha detto che le autorità di Kiev hanno dato carta bianca al Pentagono per compiere pericolosi esperimenti biologici con un'autorità significativa delegata all'appaltatore Black and Veatch, una compagnia che secondo lui ha lavorato per moltissimi anni per i militari americani. (fonte ats)
Xi Jinping: «Nessuno vuole questo scontro»
«Un conflitto non è nell'interesse di nessuno». Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping al presidente americano Joe Biden durante la loro conversazione telefonica di oggi. Lo riferisce la Tv cinese. La crisi in Ucraina «è qualcosa che non vogliamo vedere: gli eventi mostrano ancora una volta che le relazioni tra Stati non possono arrivare alla fase dello scontro, perché il conflitto e il confronto non solo nell'interesse di nessuno», ha aggiunto Xi Jinping. (fonte ats)
Un imprevisto durante il discorso di Putin
Piccolo giallo sulle immagini del discorso di Vladimir Putin davanti allo stadio moscovita gremito di suoi sostenitori. Immagini improvvisamente interrotte quando lo zar del Cremlino stava ancora parlando. Al loro posto sono quindi andate in onda quelle dello spettacolo organizzato per l'occasione con un artista che si esibiva in canzoni patriottiche. Molti i media che si interrogano sul motivo della brutale interruzione delle parole del presidente russo, con qualcuno che arriva a dubitare sulla trasmissione in diretta dell'intervento di Putin. Dubbi che hanno costretto il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov a spiegare, attribuendo l'episodio a «un guasto tecnico» Altre immagini postate su Twitter mostrano comunque Putin scendere dal palco e lasciare il centro dello stadio
Finora l'Unicef ha inviato 858 tonnellate di aiuti in Ucraina
Fino al 17 marzo l'Unicef ha inviato 85 camion con 858 tonnellate di aiuti di emergenza per supportare i bambini e le famiglie colpiti dalla guerra in Ucraina e nei paesi vicini. Di questi, 78 camion che trasportavano oltre 780 tonnellate di aiuti sono stati inviati in Ucraina, mentre gli altri 7 camion sono stati inviati nei paesi vicini. Un totale di 34 camion sono già arrivati in Ucraina, con altre consegne previste nei prossimi giorni. Tre camion sono arrivati in Polonia - dove gli aiuti saranno utilizzati per i Blue Dot - spazi sicuri per donne e bambini sfollati dall'Ucraina. Tre camion sono diretti in Romania e uno in Moldavia. I camion inviati fino ad oggi trasportano aiuti sanitari, kit igienici, didattici e ricreativi per bambini e adolescenti, oltre a coperte e abiti invernali per bambini. (fonte ats)
Zelensky e Johnson al telefono: «Armi in arrivo dal Regno Unito»
Nuova conversazione fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il premier britannico Boris Johnson nel quadro di una linea diretta telefonica pressoché quotidiana fra i due dall'inizio dell'invasione russa. I due leader si sono sentiti in mattinata, ha riferito Downing Street, per fare il punto della situazione bellica, ma anche dei «negoziati in corso» tra Kiev e Mosca. BoJo ha «reiterato il pieno sostegno del Regno Unito all'Ucraina», ha precisato un portavoce, e ha aggiornato l'interlocutore «sull'ulteriore aiuto letale» britannico in arrivo in termini di armamenti definiti ripetutamente da Londra «difensivi».
In «centinaia» ancora sotto le macerie del teatro a Mariupol
Sono 130 le persone salvate e altre "centinaia" quelle ancora sotto le macerie nel teatro di Mariupol colpito in un raid. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, confermando il bilancio reso noto dalle autorità locali. (fonte ats)
Un'altra notte di coprifuoco a Kiev
Kiev si avvia ad un'altra notte di coprifuoco. Lo riporta il Kyiv Independent citando l'amministrazione regionale della capitale. Il nuovo coprifuoco scatterà alle 20 di questa sera e resterà in vigore fino alle 7 di domani mattina. «La difesa della regione di Kiev continua. Vi chiediamo di accettare il coprifuoco con comprensione. Tali misure sono obbligatorie e mirano alla sicurezza dei residenti», sottolineano in una nota le autorità locali. (fonte ats)
«Attueremo i nostri piani»
«Abbiamo fatto risorgere questi territori» della Crimea e «sappiamo esattamente cosa fare adesso, come, a spese di chi e attueremo tutti i nostri piani». I cittadini del Donbass «sono stati vittime di attacchi aerei ed è questo che noi chiamiamo genocidio. Evitarlo è l'obiettivo della nostra operazione militare». in Ucraina, ha aggiunto Putin. Il presidente russo ha citato anche la Bibbia: «Non c'è amore più grande di dare la propria vita per i propri amici».
Putin ha iniziato il suo discorso
Vladimir Putin ha iniziato il suo intervento per l'ottavo anniversario dell'annessione della Crimea, in un affollatissimo stadio a Mosca. «Gli abitanti della Crimea vogliono abitare nella loro terra, con la loro patria storica, la Russia» e quindi «hanno fatto la cosa giusta, opponendosi ai nazisti». Queste le sue prime parole. Kiev, ha detto, «organizza operazioni militari punitive contro il Donbass, qui siamo intervenuti con un’operazione speciale per fermare un genocidio dei russi».
Paesi baltici, espulsi 10 diplomatici russi
I tre Paesi baltici, Estonia, Lettonia e Lituania, hanno espulso in totale dieci diplomatici russi a causa della crisi in Ucraina. Lo hanno comunicato fonti ufficiali di Riga. «La Lettonia espelle tre dipendenti dell'ambasciata russa in relazione ad attività contrarie al loro status diplomatico e tenendo conto dell'aggressione russa in corso in Ucraina. La decisione è stata coordinata con Lituania ed Estonia», ha twittato il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkevics. L'Estonia ha anche espulso tre diplomatici e la Lituania quattro. La Bulgaria ha adottato lo stesso provvedimento. (fonte ats)
200'000 persone allo stadio Luzhniki
Il ministero degli interni russo parla di 200'000 persone radunate all’interno e all’esterno dell’impianto sportivo, dove si celebra l'anniversario dell'annessione della Crimea e da dove oggi Putin parlerà alla nazione.
Huge crowd gathered at Luzhniki stadium in Moscow to attend “Crimean Spring” event where Putin is expected to speak today. Multiple reports of students and workers of state enterprises bussed in. Baza reported that any symbols “representing Ukraine and the West” are banned. pic.twitter.com/H2HnCL51qH
— Mary Ilyushina (@maryilyushina) March 18, 2022
A Ukrainian baby sobs and puts up a fight as his father tries to hug him and say goodbye. The father, a Ukrainian police officer, had to stay in the country as his family fled Irpin.#StandWithUkraine #StopRussia pic.twitter.com/PLsNdx53QV
— Stratcom Centre UA (@StratcomCentre) March 18, 2022
Peskov: «Le parole di Biden? Sono insulti personali, non commento»
Il Cremlino considera le affermazioni del presidente Usa Joe Biden rivolte al presidente russo Vladimir Putin un «insulto personale», ma non commenta. Lo riportando le agenzie russe Tass e Interfax riferendo del briefing alla stampa del portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov. «Certo abbiamo sentito e visto le affermazioni rivolte al presidente Putin che di fatto costituiscono un insulto personale», ha detto Peskov, facendo notare che «il presidente Usa sta in realtà facendo queste dichiarazioni quotidianamente». «Considerando l'irritazione del signor Biden, la fatica e talvolta la sua smemoratezza, che alla fine si traduce in affermazioni aggressive, noi preferiremmo astenerci dal fare qualunque duro commento che possa causare un'ulteriore aggressione», ha aggiunto.
Pechino: «Noi mandiamo cibo, gli Usa mandano armi»
La Cina fornisce all'Ucraina «cibo, latte in polvere, sacchi a pelo, trapunte e materassini impermeabili, ma gli Usa offrono armi letali. Non è difficile per le persone giudicare se cibo, sacchi a pelo o armi sono più essenziali per la popolazione ucraina». Il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian torna ad attaccare gli Stati Uniti a poche ore dal colloquio telefonico tra i presidenti Xi Jinpng e Joe Biden, affermando che Washington «sta agendo in modo ipocrita sulla questione dei rifugiati che dice di volere aiutare». Gli Stati Uniti «dovrebbero riflettere profondamente sulla causa principale della crisi dei rifugiati in Ucraina e sul ruolo hanno svolto dagli Usa nella crisi», ha aggiunto Zhao nel corso del briefing quotidiano. (fonte ats)
Varsavia proporrà una missione di pace alla Nato
Il governo polacco si prepara a presentare l'idea di una missione di mantenimento della pace in Ucraina al vertice della Nato e al Consiglio europeo. Lo ha affermato il portavoce del governo polacco Piotr Müller, citato dall'agenzia Pap e ripreso da Unian. Müller ha osservato che questa non è una missione che dovrebbe entrare in conflitto diretto con Mosca. «Deve essere installato in luoghi che non sono attualmente occupati dalla Russia per inviare un chiaro segnale che non siamo d'accordo con i crimini di guerra», ha detto Müller. (fonte ats)
Concordati 9 corridoi umani. C'è anche Mariupol
Nove corridoi umanitari per evacuare i civili sono stati concordati per oggi in Ucraina. Lo fa sapere la vice prima ministra Iryna Vereshcuk sul proprio canale Telegram. Uno dei corridoi riguarda la città di Mariupol, nel sud del Paese, assediata da giorni: il corridoio porta da Mariupol alla città di Zaporizhzhia. Altri corridoi sono nella regione di Sumy, nel nord-est vicino al confine con la Russia. La vice prima ministra spiega che si prevede di fornire aiuti umanitari a Balakleya e Izyum, nella regione di Kharkiv. Per domani, invece, fa sapere Vereshcuk, «stiamo lavorando alle rotte per la consegna degli aiuti umanitari alle città delle regioni di Kherson e Luhansk». (fonte ats)
From the very beginning of #war the Mykolayiv Zoo was bombed. Half of the staff was evacuated, some of them went to war.
— MFA of Ukraine 🇺🇦 (@MFA_Ukraine) March 18, 2022
The Director Volodymyr Topchyi decided to stay and to help stressed animals. He asks for support by buying e-tickets 👇
🔗https://t.co/LxxFQ6yUzR pic.twitter.com/J592ZszjfK
Mosca accusa Kiev di «rallentare il processo di pace»
Per il Cremlino è Kiev che sta rallentando i progetti di pace, ponendo sul tavolo richieste non realistiche, mentre Mosca è pronta a cercare soluzioni. È quanto ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in un colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo riferisce l'agenzia Tass. Il presidente russo parlerà alle 13.
In Polonia oltre 2 milioni di rifugiati
Alle 9 di questa mattina, il numero di rifugiati in Polonia dall'Ucraina ha superato la soglia dei 2 milioni. Lo riferiscono in un tweet le guardie di frontiera polacche. Si tratta «perlopiù di donne con figli».
Un'altra telefonata tra Macron e Putin
L'Eliseo ha confermato questa mattina che in giornata il presidente Emmanuel Macron avrà un nuovo colloquio telefonico con Vladimir Putin. Era stato ieri lo stesso presidente francese ad anticiparlo durante le oltre 4 ore di conferenza stampa per la presentazione del suo programma elettorale. L'ultimo contatto telefonico fra i due leader risale a sabato scorso. A quel colloquio a tre partecipò anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. (fonte ats)
Bombe russe sul Lugansk, impossibile evacuare i civili
I bombardamenti continui delle forze russe stanno impedendo l'evacuazione dei civili nelle aree orientali della regione di Lugansk. Lo riferisce il governatore di Lugansk, Serhiy Gaidai, citato da Reuters. Nella zona sono state uccisi 59 civili dall'inizio dell'invasione, il 24 febbraio scorso.
L'autorità britannica (Ofcom) revoca la licenza alla rete tv Rt
L'autorità britannica di sorveglianza sui media, Ofcom, ha annunciato la revoca con effetto immediato della licenza per trasmettere nel Regno Unito dell'emittente televisiva Rt, sovvenzionata dal Cremlino. Si è arrivati a questo dopo una inchiesta avviata in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. All'inizio del mese la ministra della Cultura, Nadine Dorries, aveva annunciato l'oscuramento di Rt sulle tv del Regno. Nella nota diffusa da Ofcom si legge che Ano Tv Novosti, la holding mediatica pubblica russa che controlla Rt ed è titolare della sua licenza di trasmissione nel Regno, viene considerata «non idonea e inadeguata». Si fa riferimento in particolare a 29 casi (finiti sotto inchiesta) in cui è stata messa in discussione la «dovuta parzialità» di Rt nella copertura di notizie sull'invasione dell'Ucraina. Sono stati presi in considerazione «una serie di fattori» per arrivare a questa decisione, fra cui il fatto che l'emittente venga finanziata dallo Stato russo «che ha recentemente invaso un Paese sovrano vicino». Ofcom ha anche citato le nuove leggi che in Russia «criminalizzano qualsiasi tipo di giornalismo indipendente che si discosta dalla narrativa delle notizie dello Stato russo, in particolare in relazione all'invasione dell'Ucraina». (fonte ats)
Kiev, colpiti una scuola e alcuni asili nido
«Il nemico continua ad attaccare la capitale. Stamane la zona residenziale nel distretto di Podolsk è stata bombardata dagli orchi che hanno colpito sei case, asili nido e una scuola. Una persona è morta, 19 sono rimaste ferite, inclusi quattro bambini. Sul posto stanno operando i soccorritori e i medici». Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, che ha postato un video su Telegram nel quale, indossando un giubbotto antiproiettile, mostra i palazzi distrutti dagli attacchi. (fonte ats)
Sanzioni, anche l'Australia colpisce le banche russe
L'Australia ha ampliato le sanzioni contro la Russia aggiungendo altre undici fra banche ed entità governative, oltre agli imprenditori Oleg Deripaska e Viktor Vekselberg. Lo annuncia una dichiarazione della ministra degli esteri australiana, Marise Payne, sul sito governativo di Canberra. La ministra ha detto che la maggior parte dei beni bancari russi è ora coperta dalle sanzioni, così come tutte le entità che gestiscono il debito sovrano della Russia. Payne ha aggiunto alla lista delle sanzioni dell'Australia il Fondo Nazionale del Patrimonio Russo e il suo ministero delle Finanze, il che significa che l'Australia ha preso di mira tutte le entità governative russe responsabili dell'emissione e della gestione del debito sovrano. Le banche da sanzionare, tra cui Sberbank e Vtb, rappresentano circa l'80% di tutte le attività bancarie in Russia, ha aggiunto. «Stiamo anche continuando ad aumentare la pressione delle sanzioni sugli oligarchi vicini a Vladimir Putin», ha detto la ministra. L'Australia aveva già sanzionato 41 oligarchi e alcuni dei loro parenti stretti. (fonte ats)
Si combatte nel centro di Mariupol
Combattimenti sono in corso nel centro della città assediata di Mariupol, nell'est dell'Ucraina: lo afferma il ministero della Difesa russo. Mosca fa sapere che si tratta di un'operazione congiunta dell'esercito russo con le milizie filorusse dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, nel Donbass. «A Mariupol, le unità della Repubblica popolare di Donetsk, con il sostegno delle forze armate russe, hanno stretto la morsa dell'accerchiamento e combattono ora contro i nazionalisti nel centro della città», ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov. La città portuale martire di Mariupol, dove nei giorni scorsi è stato colpito dai russi un teatro che ospitava centinaia di civili sfollati, si trova nella parte del Donbass che fino a poche settimane fa rientrava nel controllo di Kiev. (fonte ats)
I Burger King "ribelli" in Russia
Il gestore di 800 negozi Burger King in Russia ha «rifiutato» di chiuderli dopo l'invasione dell'Ucraina. Lo ha raccontato il proprietario della catena di fast food citato dalla Bbc. Restaurant Brands International, la holding proprietaria della catena di fast food Burger King, ha spiegato di aver chiesto al suo partner locale Alexander Kolobov di chiudere i battenti ma lui «ha rifiutato di farlo», ha scritto il presidente David Shear in una lettera al personale. Shear ha aggiunto che la società era nel bel mezzo della liquidazione della sua partecipazione del 15% nel business. Burger King è tra i marchi occidentali che stanno trovando difficoltà nel lasciare il mercato russo a causa di contratti «complicati». Restaurant Brands ha smesso di sostenere la catena di approvvigionamento, le operazioni e il marketing in Russia e rifiuterà anche nuove proposte di investimento ed espansione in Russia. (fonte ats)
Progressi «minimi» per i russi questa settimana
Le forze ucraine impegnate a Kiev e Mykolaiv «continuano a vanificare i tentativi russi di circondare le città» mentre le città di «Kharkiv, Chernihiv, Sumy e Mariupol sono circondate e costantemente colpite da pesanti bombardamenti». Concretamente però, «le forze russe hanno compiuto solo progressi minimi nel corso di questa settimana». È questo il quadro della situazione tracciato nel consueto bollettino di intelligence pubblicato dal Ministero della Difesa del Regno Unito.
Leopoli, l'aeroporto non è stato colpito
Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha confermato che l'attacco nella zona dell'aeroporto è avvenuto attorno alle 6 locali di questa mattina. A essere colpito però non è stato lo scalo ma un impianto di riparazione per velivoli situato nelle sue vicinanze. Non ci sono vittime. «L'obiettivo dell'attacco non era l'aeroporto», viene spiegato sul canale Telegram Ukraina 24.
Sanzioni, lo stop alla cooperazione farà perdere «500 miliardi» all'Ue
I Paesi dell'Ue perderanno almeno 500 miliardi di euro dall'interruzione dei commerci con la Russia e dal ritiro reciproco degli investimenti. Lo ha detto il capo della Camera di commercio e dell'industria Russa Sergey Katyrin all'agenzia russa Tass. «Teste calde spingono i paesi Ue ad interrompere qualunque cooperazione economica con la Russia. Questo si tradurrà in una perdita di almeno circa 500 miliardi di euro per l'Ue», ha detto. «La cosa più ragionevole in questo momento difficile è mantenere il nocciolo duro delle relazioni d'affari e umane», ha aggiunto. Nel 2021 il giro d'affari tra Russia e Ue è aumentato del 47% in valore rispetto al 2020 raggiungendo i 282 miliardi di dollari, ha precisato il vice presidente della Camera di commercio russa Vladimir Padalko. (fonte ats)
"No-fly zone" russa sul Donbass
La Federazione Russa ha istituito una "no-fly zone" sopra il Donbass, lo riferisce l'agenzia Interfax che cita un funzionario del governo separatista della Repubblica autoproclamata di Donetsk.
Bombe anche su Lugansk e Kharkiv
Durante la notte, le forze russe hanno continuato i bombardamenti sulla provincia ucraina di Lugansk controllata dalle truppe di Kiev, nel tentativo di avanzare verso la località di Rubizhne. Mentre un incendio di vaste proporzioni, chiuso dopo l'inizio dell'invasione russa, è divampato in un mercato a Kharkiv, considerato il più grande dell'Europa orientale, dopo che i missili russi hanno colpito nuovi obiettivi nella città ucraina dell'est. Uno dei soccorritori accorsi sul posto è morto per le ferite riportate, mentre un altro è rimasto ferito.
Il Pentagono: «Minaccia nucleare se la guerra si trascina»
Vladimir Putin potrebbe ricorrere alla minaccia nucleare se la guerra in Ucraina si trascina. È l'ultima valutazione della Defense Intelligence Agency (Dia), l'agenzia d'intelligence del Pentagono. «Poiché questa guerra e le sue conseguenze diminuiscono lentamente la forza convenzionale della Russia», Mosca «probabilmente farà progressivamente affidamento sul suo deterrente nucleare per proiettare forza sul suo pubblico domestico e all'estero», ha spiegato il tenente generale Scott Berrier, capo della Dia, in una audizione parlamentare, come riferisce la Bloomberg. «Una protratta occupazione di parti del territorio ucraino minaccia d'indebolire l'esercito russo e di ridurre il suo arsenale di armi modernizzato mentre le conseguenti sanzioni economiche potrebbero causare una prolungata depressione economica e uno stato d'isolamento diplomatico», ha spiegato l'alto ufficiale. La combinazione della resistenza ucraina e delle sanzioni economiche minaccerà «la capacità della Russia di produrre munizioni a guida di precisione», ha proseguito.
Esplosioni a Leopoli
Nella città di Leopoli sono state udite tre forti esplosioni nella zona dell'aeroporto civile. Le immagini dell'attacco girano sui social. Un'enorme colonna di fumo si è alzata dalla zona del raid.