Dal Cremlino hanno spiegato che le armi nucleari verrebbero usate solo se l'esistenza della Russia fosse in pericolo
Arrestato un commando che «voleva uccidere Zelensky». Il presidente ucraino si è rivolto questa mattina al Parlamento italiano: «L'obiettivo non è l’Ucraina, ma l’Europa». Le forze russe sarebbero a corto di munizioni, cibo e carburante.
La nuova settimana di guerra in Ucraina si è aperta con la conta dei morti del bombardamento di domenica notte su un centro commerciale di Kiev. Le autorità ucraine hanno parlato di almeno otto vittime. Il ministero della Difesa russo ha invece precisato di aver distrutto «una batteria di lanciarazzi multipla ucraina e una base di stoccaggio per le munizioni in un centro commerciale non operativo». Mariupol, la città portuale meridionale oggetto della più violenta offensiva russa, ha intanto respinto un ultimatum di resa e continua a resistere.
Proseguono poi i negoziati: le delegazioni e i gruppi di lavoro russi e ucraini hanno lavorato ieri l'intera giornata in videoconferenza, senza però ottenere risultati sostanziali. Ci vorrà quindi un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky? Per il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov «è prematuro», poiché «non c'è nulla da mettere sul tavolo». Zelensky, d'altra parte, è convinto: «Per mettere fine a questa guerra, è necessario un incontro con Putin».
In arrivo nuove sanzioni contro la Russia
I Paesi occidentali annunceranno giovedì ulteriori sanzioni contro Mosca. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americano Jake Sullivan. Giovedì, lo ricordiamo, è prevista la partecipazione del presidente Joe Biden al vertice Ue e al summit della Nato a Bruxelles. (fonte ats ans)
Gli ucraini riguadagnano terreno
Il Pentagono ritiene che le forze ucraine stiano «riguadagnando terreno» nel sud dell'Ucraina, vicino Kherson. Lo ha detto il portavoce della Difesa americana in un briefing con la stampa. (Fonte ats ans)
Tomorrow, I’m traveling to Europe to meet with our allies and partners exactly one month after Putin accelerated his brutal war in Ukraine.
— President Biden (@POTUS) March 22, 2022
Macron: «Non c'è un accordo, per ora»
Il presidente francese Emmanuel Macron «ha proseguito oggi le sue lunghe precedenti conversazioni con il presidente russo Vladimir Putin e con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulle modalità di un cessate il fuoco e delle condizioni di sicurezza». Lo riferisce l'Eliseo. «Non c'è per ora accordo - ha proseguito la presidenza francese - ma il presidente resta convinto della necessità di proseguire gli sforzi. Non c'è altra soluzione che un cessate il fuoco e negoziati sinceri della Russia con l'Ucraina. Il Presidente della Repubblica resta al fianco dell'Ucraina». (Fonte ats ans)
Lavrov sulle armi nucleari
La Russia deciderebbe di usare delle armi nucleari «solo se la sua stessa esistenza fosse minacciata». Lo ha riportato Reuters, citando una dichiarazione del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, all'agenzia statale russa Tass. Il portavoce ha anche aggiunto che «L'operazione speciale in Ucraina procede come previsto, in linea con i suoi compiti».
«Bombardato un ospedale pediatrico»
I servizi di emergenza ucraini affermano che un ospedale pediatrico di Severodonetsk, nella regione di Lugansk, sarebbe stato oggetto di un bombardamento da parte delle truppe russe. Il tetto dell'edificio avrebbe preso fuoco, sette attori e 15 adulti sono stati evacuati.
«Eliminata una rete di spie ucraine» in Bielorussia
I servizi segreti bielorussi sostengono di aver eliminato una rete di spionaggio ucraina che operava nel paese «sotto copertura diplomatica». Lo riferisce l'agenzia statale di Minsk, Belta. «Le azioni di alcuni diplomatici ucraini contengono indicazioni di reati sulla base del codice penale della Repubblica di Bielorussia. Tuttavia, in base all'articolo 31 della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, queste persone godono di immunità da azioni penali da parte del paese di residenza», ha riferito il vice responsabile della Commissione investigativa del Comitato per la sicurezza dello Stato (Kgb) di Minsk, Konstantin Bychek. «Sulla base della situazione emersa, il Kgb ha preso misure esaustive per paralizzare le attività di spionaggio del nemico ed eliminare la 'rezidentura' (una stazione di spionaggio, ndr) che agiva sotto copertura diplomatica» da diversi anni, ha aggiunto. (fonte ats)
Incriminato un giornalista
Le autorità investigative russe hanno aperto un procedimento penale contro il noto giornalista ed ex deputato Alexander Nevzorov sulla base della legge recentemente approvata che punisce con pene fino a 15 anni di reclusione la diffusione di cosiddette "notizie false" relative alle attività delle forze armate. Lo riferiscono diversi media indipendenti. (fonte ats)
Kiev «si sta difendendo coraggiosamente»
Il ministero della Difesa ucraino ha postato un video che mostra le devastazioni nella capitale, ma spiega: «Kiev è un obiettivo strategico degli invasori russi, ma la capitale dell'Ucraina si sta difendendo coraggiosamente. L'occupante è furioso, perché non è riuscito a prendere la città in tre giorni. Le forze di difesa della capitale sono in guardia» e i suoi cittadini «sono pronti a resistere!».
📍Київ - стратегічна ціль російських загарбників, але столиця України мужньо тримає оборону.
— Defence of Ukraine (@DefenceU) March 22, 2022
Окупант лютує, адже йому не вдалося взяти місто за 3 дні.
Сили оборони столиці - на варті!
Кияни - у готовності до спротиву!
З вірою в українське військо - нам усе під силу. Стоїмо! pic.twitter.com/tN7pE02Can
Le forze russe «sono ora dentro Mariupol»
Alcune forze russe sono ora all'interno della città meridionale assediata di Mariupol. Lo ha dichiarato un alto funzionario della difesa statunitense, come riporta il Guardian.
La giornalista russa contro la guerra: «Non parlano con me, hanno paura»
Dopo aver trovato il coraggio di parlare e di protestare contro la guerra in Ucraina alla tv di Stato russa, la giornalista Marina Owsiannikowa è stata definita dalla direzione della TV «una spia traditrice». Lo ha dichiarato la stessa reporter al Bild, raccontando i giorni successivi alle sue dichiarazioni. «Hanno voluto che ammettessi di essere isterica, emotiva, di aver esagerato, di aver avuto un esaurimento nervoso. Naturalmente non lo farò». La giornalista ha poi dichiarato di non aver più parlato con molte persone: «Non posso usare i social, i colleghi hanno paura di parlare con me». Owsiannikova, comunque, non si pente neanche un po': «Il mio cuore è spezzato, dobbiamo inginocchiarci davanti agli ucraini per chiedere perdono». (Fonte ats ans)
Colpito un istituto scientifico di Kiev
Almeno una persona è morta a seguito di un attacco perpetrato con dei droni contro un istituto scientifico a Kiev. Lo riferisce l'agenzia AFP. Si tratta di uno stabile che fa parte dell'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Ucraina. L'aggressione ha sicuramente causato almeno una vittima, seppur i bilanci differiscano. Quello ucraino riferisce di una vittima, quello russo invece di «tre morti».
Kherson’s 300k citizens face a humanitarian catastrophe owing to the Russian army’s blockade. Food and medical supplies have almost run out, yet Russia refuses to open humanitarian corridors to evacuate civilians. Russia’s barbaric tactics must be stopped before it is too late!
— Oleg Nikolenko (@OlegNikolenko_) March 22, 2022
La guerra in Ucraina «non si può vincere»
Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato ai giornalisti che la guerra in Ucraina «non si può vincere». Da quando è iniziata il mondo ha assistito ad una «spaventosa sofferenza umana» e ad «un'ampia distruzione», con «bombardamenti sistematic contro ospedali, scuole, appartamenti, e rifugi», e il tutto sta diventando più imprevedibile di ora in ora, in ciò che per i civili è ormai «un inferno vivente». Prendendo l'esempio di Mariupol, accerchiata e bombardata senza sosta, «e per cosa?», ha chiesto Guterres, «anche se Mariupol cadesse, l'Ucraina non può essere conquistata città per città, strada per strada, casa per casa». L'unico risultato «è più sofferenza e più orrore». In conclusione, «questa guerra non è vincibile. Prima o poi dovrà passare dai campi di battaglia al tavolo della pace, è inevitabile. L'unica domanda è: quante altre vite devono essere perse? Quante altre bombe devono cadere?».
Irpin pic.twitter.com/VcVt1aGpGj
— Illia Ponomarenko 🇺🇦 (@IAPonomarenko) March 22, 2022
«Bielorussi, non obbedite all'ordine di invadere»
La leader dell'opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaya - costretta all'esilio in Lituania - ha lanciato un appello su YouTube invitando i militari bielorussi a non obbedire agli ordini dopo le notizie di una possibile invasione bielorussa dell'Ucraina. «L'invasione diretta dell'esercito bielorusso in Ucraina sarà una disgrazia per le relazioni con il popolo ucraino e isolerà ulteriormente i bielorussi dal mondo esterno, fino alla cortina di ferro», ha affermato l'oppositrice. «Chiunque ordini l'invasione delle truppe bielorusse in Ucraina, indipendentemente dalla posizione e dal grado militare, comparirà davanti al tribunale. Tutti coloro che eseguiranno questo ordine deliberatamente saranno ritenuti responsabili davanti alla legge». Inoltre, per la Tikhanovskaya, «l'ordine di portare truppe in Ucraina non è solo un ordine di mandare a morte certa i militari del nostro paese, ma anche un ordine a tutti noi, bielorussi, di rinunciare all'indipendenza e al nostro futuro». (Fonte ats ans)
La moglie di Zelensky: «Non lasceremo che uccidano i nostri figli»
«Non lasceremo che il nemico uccida i nostri figli»: lo dice Olena Zelenska, la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervistata dal quotidiano francese Le Parisien. Nell'intervista racconta, in particolare, la sua lotta per organizzare l'evacuazione dei bimbi malati in Ucraina. Come si sente? «Come un essere umano che ha una guerra in casa», risponde lei, che da qualche giorno lavora ai cosiddetti 'convogli della vita', operazione di salvataggio senza precedenti realizzata in collaborazione con le Première dame di Francia e di Polonia. «Quando è diventato chiaro che diventava impossibile trattare i bambini malati di cancro nei rifugi anti bombe, abbiamo immediatamente cercato una soluzione» per trasferirli all'estero. (fonte ats)
Il ministro della Salute ucraino: «Dieci ospedali distrutti»
Dieci ospedali ucraini sono stati completamente distrutti dai bombardamenti. Lo ha detto il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko parlando alla televisione nazionale, citato da The Guardian. «Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile», ha detto Lyashko. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze, ha aggiunto. (fonte ats)
Sanzioni, 78 aerei russi inchiodati al suolo (all'estero)
A causa delle sanzioni 78 aerei di linea russi sono fermi al di fuori del Paese. Lo ha affermato il ministro dei Trasporti russo Vitaly Savelyev citato dall'agenzia Tass. Il ministro ha spiegato che si tratta del 5,7% della flotta totale russa che comprendeva, prima dell'imposizione delle sanzioni, 1.367 velivoli. I voli continuano, ma in alcune fasi i vettori avranno bisogno di pezzi di ricambio per gli aerei, ha ammesso Savelyev, secondo il quale le autorità stanno cercando una soluzione al problema concentrandosi sull'esperienza dell'Iran, che da molti anni si confronta con le sanzioni. (fonte ats)
Il Regno Unito: Putin «va portato alla sbarra»
Il presidente russo Vladimir Putin e il suo «regime» sono «responsabili dell'invasione illegale» dell'Ucraina in uno scenario nel quale vi sono «indizi forti di crimini di guerra» attribuiti alle forze di Mosca. Lo ha ribadito il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab, sottolineando che il governo di Boris Johnson «crede» che il presidente e i vertici russi «debbano essere chiamati a rispondere» dei loro atti in futuro. Raab ha poi ripetuto alla Camera dei Comuni che il Regno Unito sta «raccogliendo prove» ed è impegnato a coordinare le azioni con «una coalizione di Paesi» dinanzi alla Corte penale internazionale dell'Aia. (fonte ats)
«Il Cremlino pianifica un golpe in Bielorussia»
La Russia starebbe pianificando un colpo di stato in Bielorussia, afferma un consigliere del ministro dell'interno ucraino, sostenendo come possibile motivazione il fatto che il presidente Alexander Lukashenko in un incontro al Cremlino aveva promesso di inviare truppe in Ucraina entro il 21 marzo e questo ancora non è avvenuto. «Il compito assegnato a Lukashenko è un massiccio attacco a Leopoli via Volyn al fine di tagliare tutte le strade che portano all'UE, su cui transitano le armi fornite all'Ucraina dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dall'UE», ha scritto il consigliere Volyn Gerashchenko. Ma le armi continuano ad affluire e di qui l'insoddisfazione di Mosca. Secondo il consigliere Anton Gerashchenko, scrive la Unian (Ukrainian Independent Information Agency), Lukashenko sarebbe però a conoscenza dei piani per spodestarlo, e può iniziare una «pulizia del suo entourage dagli agenti di Putin». (fonte ats)
Attacco ad Avdiivka: 5 morti
Cinque persone sono morte e altre 19 sono rimaste ferite in un attacco sferrato ieri sera dalle forze russe contro la cittadina di Avdiivka, a pochi chilometri da Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto oggi sul suo canale Telegram la responsabile dei diritti umani presso il Parlamento ucraino, Lioudmila Denissova. Avdiivka è stata «l'obiettivo del fuoco dell'artiglieria e dei bombardamenti aerei (russi), che l'hanno distrutta completamente». Avdiivka, che in tempo di pace ospitava 30'000 abitanti, si trova alla periferia nord-occidentale di Donetsk, centro industriale dell'Ucraina orientale detenuto dal 2014 dai separatisti filo russi appoggiati da Mosca. (fonte ats)
Via libera della Duma alla legge anti "fake news"
I deputati russi hanno dato il via libera alla legge che prevede pesanti sanzioni, compreso il carcere, per la pubblicazione di "notizie false" relative alle attività del Paese all'estero. Il testo, adottato in terza lettura, punisce la «diffusione pubblica di informazioni volutamente false fatte passare come informazioni affidabili» sulle attività russe al di fuori del proprio territorio, si legge in un comunicato del Parlamento. (fonte ats)
«Preparavano l'omicidio di Zelensky»
I servizi di controspionaggio ucraini ha arrestato un gruppo che stava preparando un attacco al presidente Volodymyr Zelensky. Lo riferisce il sito ucraino Onet. «I sabotatori sono stati arrestati la scorsa notte a Uzhgorod, vicino al confine con la Slovacchia e l'Ungheria: un team di 25 persone doveva preparare azioni sovversive sul territorio dell'Ucraina ed il loro obiettivo più importante era l'omicidio di Zelensky», scrivono i media ucraini. (Fonte ats)
Forte esplosione a Kiev, colpi a Odessa
Una forte esplosione è stata udita a Kiev dalla corrispondente della Bbc Orla Guerin. «Un'esplosione molto forte qui negli ultimi minuti. È la prima volta che ho sentito sbattere le finestre nel mio hotel. Non è chiaro se sia stato colpito un obiettivo o se fosse la contraerea ucraina che abbatteva un missile russo», ha twittato la giornalista. A Odessa sono scattate le sirene anti-aereo. L'allarme è suonato attorno alle 13:20 ora locale al termine di una mattinata carica di tensione per la città sul Mar Nero. In lontananza, verso Nord, per due volte si sono sentiti dei colpi che gli abitanti della città attribuiscono alla risposta della contraerea ucraina a quelli che potrebbero essere cannoneggiamenti dal mare. Il centro di Odessa è militarmente blindato. (Fonte ats)
La Serbia solidale con la Russia
«La Serbia non farà mai parte dell'isteria anti-russa in cui vengono rubati i beni dei cittadini russi e i beni della Federazione Russa, così come non bandirà i media russi, né espellerà i bambini russi dalle scuole ed eliminerà i russi scrittori e scienziati dai libri di testo scolastici». Lo ha dichiarato il ministro della Polizia serbo Aleksandar Vulin in un incontro con l'Ambasciatore russo a Belgrado Aleksandar Bocan-Kharchenko.
Il nucleare che diventa possibilità
Aumenta la possibilità che Mosca utilizzi nella sua guerra contro l'Ucraina armi nucleari minori, cioè di una potenza di gran lunga inferiore rispetto alle bombe che nell'agosto del 1945 distrussero Hiroshima e Nagasaki: ne è convinto Ulrich Kühn, un esperto di armi nucleari dell'Università di Amburgo e del Carnegie Endowment for International Peace. «Le possibilità sono basse ma sono in aumento», ha detto Kühn in un'intervista al New York Times: «La guerra non sta andando bene per i russi", ha aggiunto, "e la pressione dall'Occidente è in aumento». Secondo Kühn, il presidente russo Vladimir Putin potrebbe lanciare un attacco nucleare contro un'area disabitata anziché contro le truppe ucraine per segnalare la sua intenzione di sferrare attacchi più mortali in futuro. «È orribile parlare di queste cose», ha commentato il Kühn, «ma dobbiamo considerare che questa sta diventando una possibilità». (Fonte ats)
L'Italia per l'Ucraina nell'Ue
«Oggi l'Ucraina non difende soltanto se stessa» ha dichiarato Mario Draghi. «Difende la nostra pace, la nostra libertà, la nostra sicurezza, l'ordine multilaterale basato sulle regole e sui diritti che abbiamo faticosamente costruito dal dopoguerra in poi. L'Italia vi è profondamente grata». Il presidente con Consiglio dei ministri ha poi aggiunto: «Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa. Voglio dire al Presidente Zelensky che l’Italia è al fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea».
#Ucraina, Draghi: Grazie al Presidente @ZelenskyyUa per la sua straordinaria testimonianza. L’Italia ha ammirato coraggio, determinazione, patriottismo suo e dei cittadini ucraini. L’arroganza del Governo russo si è scontrata con la dignità del popolo ucraino
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) March 22, 2022
«L'obiettivo non è l'Ucraina, ma l'Europa»
Per dodici minuti il presidente Zelensky ha tenuto un discorso con il Parlamento italiano. L'incontro è iniziato con una standing ovation. «Sono decine di migliaia le famiglie distrutte». Queste, le prime parole. «Il nostro popolo è diventato un esercito». Il capo di stato ucraino ha invitato l'Italia a congelare i beni russi e a chiudere i suoi porti. «State accogliendo oltre 70.000 profughi, molti sono bambini, in Italia è nato il primo bimbo scappato dalla guerra. Avete condiviso il nostro dolore». Come riportato dal Corriere della Sera, parlando di Mariupol, Zelensky ha paragonato la città martire a Genova: «Immaginatela completamente distrutta. Solo rovine. Queste azioni in Europa sono state compiute solo dai nazisti. Bisogna fare di tutto per fermare questa guerra, organizzata da una sola persona». Il discorso, infine, si è concentrato su quelli che Zelensky crede siano i piani di Putin. «L'obiettivo non è l’Ucraina, ma l’Europa, avere il controllo della vostra politica, dei vostri valori. L’Ucraina è solo il cancello per l’esercito russo per entrare in Europa».
Un Fondo fiduciario di solidarietà dall'Ue
Secondo una bozza di documento verificata dall'Agenzia di stampa francese Afp, i leader dell'Unione europea hanno accettato di istituire un fondo fiduciario di solidarietà destinato all'Ucraina, «una volta cessato l'assalto russo, per i suoi bisogni immediati e per la ricostruzione di una democrazia». I 27 leader si incontreranno a Bruxelles giovedì, dove dovrebbe essere confermata tale decisione, che è ancora in fase di negoziazione. Non ci sono ancora indicazioni sulla cifra, ma i preparativi dovrebbero iniziare appena varata la soluzione.
Più 3,5 milioni di profughi e 117 bambini uccisi
Sono 117 i bambini morti finora in Ucraina a seguito dell'invasione russa e più di 155 sono rimasti feriti. È il conteggio, a oggi, fatto dall'ufficio del procuratore generale ucraino e riportato da Ukrinform. In meno di un mese, inoltre, un totale di 3'556'924 persone hanno attraversato i confini dell'Ucraina per trovare rifugio all'estero, secondo gli ultimi dati pubblicati dall'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) sull'apposita pagina del suo sito. Oltre 2 milioni dei rifugiati sono giunti in Polonia. (Fonte ats)
«In 300 si rifiutano di eseguire gli ordini»
Nell'area di Sumy, circa 300 militari russi si sono rifiutati di eseguire gli ordini e di combattere. Ne ha dato notizia su Facebook lo stato maggiore delle forze armate ucraine citato da Ukrinform. «Nel distretto di Okhtyrka, nella regione di Sumy, sono stati registrati episodi di disobbedienza dei militari russi. Circa 300 occupanti si sono rifiutati di eseguire l'ordine di portare avanti le ostilità e hanno lasciato l'area operativa a bordo di 70 unità», ha affermato lo stato maggiore. (Fonte ats)
Talked to @Pontifex. Told His Holiness about the difficult humanitarian situation and the blocking of rescue corridors by Russian troops. The mediating role of the Holy See in ending human suffering would be appreciated. Thanked for the prayers for Ukraine and peace. pic.twitter.com/wj4hmrTRGd
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 22, 2022
Spari sul porto di Mykolaiv
A Mykolaiv le truppe russe hanno sparato contro il porto: l'infrastruttura è danneggiata. Lo ha annunciato l'amministrazione dei porti marittimi dell'Ucraina su Facebook, come riferisce Ukrinform. «L'infrastruttura portuale è stata gravemente danneggiata. Secondo le prime informazioni, non ci sono vittime», si legge nel comunicato. Ieri Mykolaiv ha subito gravi attacchi aerei da parte degli invasori russi. L'hotel, l'ospedale, diverse case e una stazione di servizio sono stati danneggiati, tre persone sono morte e una è rimasta ferita. (fonte ats)
«Prendere Kiev sarebbe un suicidio per Mosca»
Kiev è un obiettivo prioritario ma tentare di conquistarla sarebbe «una mossa suicida» per Mosca. Lo ha detto - riferisce Sky News - il consigliere dell'ufficio presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych, aggiungendo che il conflitto potrebbe concludersi nel giro di due o tre settimane.
Delhi: «Il Quad ha accettato la nostra posizione»
«Il Quad ha accettato la posizione dell'India sull'Ucraina»: è il titolo di numerosi media indiani in merito ai commenti dei paesi del Gruppo, dopo il summit del fine settimana scorso sul conflitto in Ucraina. Tra gli altri, i quotidiani The Hindu, Hindustan Times e Times of India riportano il commento dell'ambasciatore australiano Barry O'Farrel, che, in una conferenza stampa, ha dichiarato: «I paesi Quad hanno accettato la posizione di Delhi; ciascun paese ha le sue relazioni bilaterali e ha usato i suoi contatti per chiedere la cessazione del conflitto». I giornali indiani aggiungono che il commento di O'Farrel ha preparato il terreno per il summit virtuale tra i primi ministri dei due paesi in corso oggi. «L'Australia» osserva The Hindu «ha imposto una serie di severe sanzioni nei confronti dei russi coinvolti nella campagna in Ucraina e ha promesso di punire chi amplifica la narrativa dei media che sostengono le affermazioni russe sulla nazificazione dell'Ucraina». L'India, al contrario, continua il quotidiano, ha approfittato del momento per stringere i legami con la Russia sull'energia e ha permesso a numerose compagnie indiane di acquistare ampie quantità di greggio a prezzi scontati.(fonte ats)
Bombe senza sosta nella notte di Kharkiv
Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv durante la notte. Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov citato da Unian. «Ne abbiamo registrati 84, sono stati colpiti distretti di Saltivka, Danylivka, Kholodna Hora, il distretto Htz», ha detto Sinegubov. In totale, secondo il capo dell'Ova, più di 600 case a Kharkiv sono state distrutte nei bombardamenti. Un drone da ricognizione russo è stato abbattuto questa mattina nella direzione di Chuguiv. (fonte ats)
Un minuto di silenzio. Ogni giorno
Un minuto di silenzio ogni giorno alle 9 del mattino per onorare la memoria delle vittime della guerra. Lo stabilisce un decreto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky riportato da Ukrinform. "Al fine di onorare la memoria, il coraggio civico e la devozione, la forza dello spirito, la resilienza e le gesta eroiche dei soldati uccisi in missioni di combattimento per proteggere la sovranità statale e l'integrità territoriale dell'Ucraina, i civili uccisi nell'aggressione armata della Federazione Russa contro l'Ucraina", si legge nel decreto. Secondo il ministro della Difesa Alexei Reznikov, nelle tre settimane di guerra, l'esercito russo ha ucciso circa 3'000 civili, di cui 117 bambini. (fonte ats)
Mariupol senz'acqua: «Quei tre bambini sono morti di sete»
«Tre bambini che conosco sono morti per disidratazione. Siamo nel 21/mo secolo e i bambini stanno morendo per disidratazione nella mia città. Stanno morendo di fame».È la testimonianza che Victoria, 27 anni, riuscita a fuggire da Mariupol, fa al programma '5 Live Breakfast' della Bbc Radio. «La mia città è assolutamente distrutta», dice con la voce tremante. «La gente sta nei seminterrati, ma non sono sicuri. Stanno bombardando così tanto che gli scantinati vengono distrutti». "Resterò in Ucraina e cercherò di salvare la mia famiglia a Mariupol. Mariupol è la mia vita, non capisco perché dovrei lasciare la mia città, il mio Paese a causa della Russia», aggiunge la donna. (fonte ats)
Timore ban: è boom di download da Wikipedia
In Russia è boom di download di Wikipedia, dopo le minacce di bando dal Cremlino per presunta disinformazione sulla guerra e l'arresto di uno storico redattore di lingua russa. Secondo il sito Slate, il file da 29GB con la versione russa di Wikipedia è stato al momento scaricato da 105'889 volte nella prima metà di marzo, un numero che è oltre il 4000% superiore rispetto a gennaio. Stando a quanto riferisce Stephane Coillet-Matillon - alla guida di Kiwix, organizzazione che facilità questi download - i download della versione russa riguardano ora il 42% di tutto il traffico dei server Kiwix. Un fenomeno simile ma di dimensioni inferiori è avvenuto nel 2017, quando la Turchia aveva bloccato Wikipedia. (fonte ats)
A Uzhgorod: «Togliete i nomi russi alle vie»
I residenti di Uzhgorod, città dell'Ucraina occidentale al confine con la Slovacchia e l'Ungheria, hanno fatto appello alle autorità locali per de-russificare i nomi delle strade e delle piazze della città. Lo riporta l'Agenzia Unian. «Strade, piazze, vicoli della nostra città prendono il nome da politici, letterati e personaggi dell'arte russi che non hanno niente a che vedere con la Transcarpazia e Uzhgorod, e quindi sono un atavismo della precedente politica culturale sovietica», si legge nella lettera inviata alle autorità locali. I cittadini sottolineano che la perpetuazione del nome di persone non coinvolte nella cultura e nella storia della Transcarpazia non è appropriata e per questo chiedono di «avviare il processo di de-russificazione della città secondo la procedura stabilita dalla legge». In particolare, l'elenco delle strade da rinominare ne include alcune intitolate a Yuri Gagarin, Pushkin e Chekhov. Il documento chiede anche di smantellare il busto del poeta russo Aleksandr Pushkin nella zona centrale di Uzhgorod. «In questi giorni abbiamo nuovi eroi che sacrificano la loro vita per il nostro Paese. Dobbiamo perpetuare e custodire la loro memoria. Durante il periodo sovietico furono banditi», affermano gli autori dell'appello. (fonte ats)
Mosca risponde a Biden: «Insinuazioni»
Le accuse del presidente Usa Joe Biden sul fatto che Mosca starebbe valutando l'uso di armi chimiche e biologiche sono «insinuazioni malintenzionate». È la replica del viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov che, riporta l'agenzia Interfax, aggiunge: «Noi non abbiamo simili armi». (fonte ats)
Metà della popolazione di Chernihiv è fuggita
Il sindaco di Chernihiv stima che più della metà della popolazione sia fuggita dalla città dall'inizio della guerra. Vladyslav Atroshenko ha detto in un'intervista al sito di notizie LB.ua, citato da The Kyiv Independent, che le persone rimaste in città sono circa 130'000. Prima dell'inizio del conflitto gli abitanti erano 285'000. Il primo cittadino ha sottolineato che Chernihiv sta affrontando una grave carenza di medici, manca l'acqua, non ci sono scorte sufficienti a causa dei continui bombardamenti che impediscono l'approvvigionamento, la corrente e il gas vengono forniti a intermittenza. Atroshenko ha aggiunto che la strada per Kiev è minata. (fonte ats)
«Più di 82mila chilometri quadrati minati»
Almeno 82'525 chilometri quadrati di territorio ucraino potrebbero contenere ordigni esplosivi: lo ha reso noto sul suo account Facebook l'Associazione del genio militare del Paese, secondo quanto riporta la BBC. L'Associazione ha definito questi territori «pericolosi», spiegando che si tratta di dati preliminari aggiornati a ieri e calcolati utilizzando un software di geo-informazione con l'aiuto della società di sminamento ucraina Demining Solutions. Non è stata resa nota l'estensione del territorio minato del Paese prima dell'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio scorso. (fonte ats)
Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 22 March 2022
— Ministry of Defence 🇬🇧 (@DefenceHQ) March 22, 2022
Find out more about the UK government's response: https://t.co/H04Aix2uOs pic.twitter.com/TWVZbPaPTh
«L'avanzata russa è in stallo»
Quello di ieri è stato «di nuovo un giorno di progressi limitati per le forze armate russe». È quanto indica il bollettino d'intelligence della Difesa britannica, sottolineando che l'avanzata dei soldati del Cremlino è in stallo. «Nonostante pesanti scontri, le forze ucraine continuano a respingere i tentativi russi di occupare la città di Mariupol».
Chernobyl, tutti i tecnici hanno potuto lasciare la centrale
Tutti i tecnici della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, che erano rimasti bloccati nell'impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell'arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare la centrale. Ne dà notizia in un comunicato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), che dice di essere stata informata dalle autorità di Kiev. Metà dei tecnici erano potuti uscire ieri, l'altra metà oggi, eccetto 13 di loro che non hanno voluto andarsene. Quelli che sono smontati sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell'impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine. Il danneggiamento di strade e ponti aveva finora ostacolato l'arrivo dello staff che doveva sostituire i colleghi. (fonte ats)
Le scorte russe «non dureranno più di tre giorni»
Le truppe dell'esercito russo schierate in Ucraina sarebbero a corto di rifornimenti. Lo afferma l'esercito ucraino in un rapporto operativo pubblicato questa mattina. Nel dettaglio, si legge che «stando alle informazioni disponibili, le forze di occupazione russe impegnate in Ucraina hanno scorte di munizioni e cibo per al massimo altri tre giorni». Analoga sarebbe anche la situazione riguardante le scorte di carburante, ormai agli sgoccioli, a causa dell'incapacità logistica di organizzare i rifornimenti sul campo.
Makariv torna in mani ucraine
«La bandiera ucraina è stata issata sulla città di Makariv» e le forze militari russe sono state respinte. Lo riporta il "Kyiv Independent" che cita lo Stato maggiore delle forze armate dell'ex repubblica sovietica.
La guerra in Ucraina è al 27esimo giorno.
«Chiari segnali» che Putin stia pensando di usare armi chimiche e biologiche
Per gli Stati Uniti, le accuse che Mosca rivolge a Kiev su presunte armi chimiche e biologiche sviluppate sul suolo ucraino sarebbe «un chiaro segnale» del fatto che Vladimir Putin stia pensando di utilizzare quello stesso genere di armi nel conflitto in corso in Ucraina. Putin, ha detto il presidente statunitense, «è con le spalle al muro e ora sta evocando altre operazioni "false flag" che lui stesso sta organizzando». «Afferma che l'America abbia armi chimiche in Europa, cosa semplicemente falsa» e suggerisce che anche Kiev abbia «armi biologiche e chimiche in Ucraina. Ed è un chiaro segnale che sta pensando di utilizzare entrambe».