In visita da tecnici ed esperti che hanno lavorato all'ultimo test balistico, Kim Jong-un si è mostrato determinato
Washington, intanto, ha chiesto ulteriori sanzioni a causa delle «provocazioni sempre più pericolose»
PYONGYANG - La Corea del Nord continuerà a sviluppare la sua forza militare fino a renderla «inarrestabile» e con «formidabili capacità d'attacco».
Lo ha dichiarato oggi Kim Jong-un, mentre era in visita dagli scienziati e dai tecnici che hanno contribuito al recente lancio del missile balistico intercontinentale (ICBM) Hwasong-17, un missile a lungo raggio capace di raggiungere sia gli Stati Uniti che l'Europa.
«Solo quando si è equipaggiati con formidabili capacità d'attacco, di uno schiacciante potere militare, è possibile prevenire una guerra, garantire la sicurezza del Paese e porre sotto controllo tutte le minacce da parte degli imperialisti», ha poi aggiunto il capo supremo.
Venerdì, in seguito all'ultimo test, gli Stati Uniti hanno chiesto ulteriori sanzioni da parte delle Nazioni Unite a Pyongyang per le sue «provocazioni sempre più pericolose», con Cina e Russia che si sono però opposte.
Giappone e Corea del Sud hanno invece confermato che il missile lanciato settimana scorsa è volato «più in alto e più a lungo» di qualsiasi precedente test nordcoreano. Tuttavia, sia loro che gli USA nutrono dei dubbi sul fatto che sia davvero un nuovo Hwasong-17: l'intelligence, riporta Reuters, crede che possa essere stato testato un leggermente più vecchio Hwasong-15.
In ogni caso, le dichiarazioni odierne suggeriscono che la Corea del Nord, nel suo tentativo di modernizzare al massimo il suo arsenale, potrebbe a breve eseguire ulteriori lanci o persino testare un dispositivo nucleare. Lee Jong-joo, funzionario sudcoreano del Ministero dell'Unificazione, ha recentemente dichiarato all'emittente Al Jazeera che un test nucleare della Corea del Nord rappresenterebbe «una grave minaccia» per la sicurezza internazionale e che il Nord deve «immediatamente tornare ai colloqui».
Lee Jong-joo si riferisce ai colloqui diplomatici - guidati dagli Usa - volti a convincere Pyongyang a denuclearizzare in cambio di benefici economici e politici. La situazione è in stallo dal 2019, con i tentativi di Biden che sono stati respinti da Kim a causa dell'«ostilità di Washington».