Le immagini mostrerebbero la donna entrare in casa della vittima e la sua fuga verso l'Estonia
Il presidente ucraino lancia un monito a Mosca che intenderebbe istituire una sorta di Tribunale di Norimberga. «Negoziato impossibile se processano i soldati di Mariupol»
La Russia potrebbe compiere azioni «terribili e particolarmente crudeli» in settimana in occasione della festa per l'indipendenza dell'Ucraina. L'allarme è stato lanciato da Volodymyr Zelensky, mentre Kiev ha iniziato a blindarsi, vietando assembramenti pubblici. E la guerra resta in cima alle preoccupazioni dell'Occidente: Joe Biden, Emmanuel Macron, Boris Johnson e Olaf Scholz nel corso di un colloquio a quattro hanno lanciato un appello alla "moderazione" militare intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Intanto, nel mistero più fitto che circonda l'accaduto, tra Mosca e Kiev è cominciato il fuoco di sbarramento delle accuse per l'uccisione di Darya Dugina. Per il momento, affermano i responsabili delle indagini, si seguono «tutte le piste» sui possibili mandanti ed esecutori dell'attentato in cui su un'autostrada poco fuori Mosca ha trovato la morte la figlia del filosofo Alexander Dugin, che con le sue idee ultranazionaliste è considerato tra i principali ispiratori della politica di Vladimir Putin. Ma fonti filorusse e alcuni media governativi hanno già puntato il dito contro l'Ucraina, che ha risposto negando ogni coinvolgimento.
Mosca conferisce onorificenza postuma al valore a Dugina
Con un decreto presidenziale, la Russia onora Darya Dugina, morta sabato per una bomba che ha fatto esplodere la sua auto, con l'Ordine del Coraggio. Lo rende noto l'agenzia Tass. Il decreto recita che l'onorificenza postuma è attribuito a Darya Aleksandrovna Dugina «per il coraggio e la dedizione nell'espletare i suoi doveri professionali». (fonte ats)
Azov, non c'entriamo con la presunta assassina di Dugina
Natalia Vovk, la donna ucraina indicata dai servizi russi come autrice dell'omicidio di Darya Dugina, «non ha mai servito nelle Forze speciali Azov della Guardia nazionale dell'Ucraina». Lo ha dichiarato la Guardia nazionale dell'Ucraina sulla propria pagina Facebook, citata dal giornale Ukrainska Pravda. (fonte ats)
Kiev, missili su ponte Antonivka nella regione di Kherson
Le Forze armate ucraine hanno nuovamente colpito il ponte di Antonivka nella regione di Kherson. In un post sulla sua pagina Facebook, Serhii Khlan, deputato del Consiglio regionale, ha scritto: «Le Forze Armate dell'Ucraina stanno colpendo di nuovo il ponte di Antonivka... Stiamo sfiancando il nemico nella regione di Kherson». Lo riporta Ukrinform. Il ponte Antonivka, inaugurato nel 1985, collega Kherson con la riva sinistra del fiume Dnipro. (fonte ats)
Borrell sui visti ai cittadini russi
«Vietare l'ingresso a tutti i russi non è una buona idea». Lo ha dichiarato l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell durante una conferenza in Spagna. «Dobbiamo essere più selettivi». «Agli oligarchi non dobbiamo aprire la porta, naturalmente... dobbiamo bloccare l'ingresso a questi russi», ha precisato Borrell. «Ma ci sono molti russi che vogliono fuggire dal Paese perché non vogliono vivere in questa situazione». Più di 300'000 russi sono fuggiti dal loro Paese da quando Vladimir Putin ha invaso l'Ucraina quasi sei mesi fa, ha detto Borrell. «Chiuderemo la porta a questi russi? Non credo sia una buona una buona idea», ha aggiunto. (Fonte ats)
«Non abbiamo ricevuto alcuna informazione dalla Russia»
L'Estonia non ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale di estradizione dalle autorità russe per Natalia Vovk, la donna che i servizi russi (Fsb) accusano di essere l'assassina di Darya Dugina. «Possiamo pubblicare i dati sugli attraversamenti delle frontiere solo nei casi previsti dalla legge. Non abbiamo ricevuto alcuna informazione ufficiale o richiesta dalle autorità russe su questa questione», ha affermato il ministro degli Esteri estone in una nota a una richiesta dell'agenzia russa Interfax. (Fonte ats)
⚡️The FSB (Russian Intelligence - ed.) published a video of how Ukrainian Natalia Vovk, who is called a suspect in the murder of Daria Dugina, entered Russia with her daughter, entered Dugina's house and left for Estonia. pic.twitter.com/6vPKaTdx13
— Flash (@Flash43191300) August 22, 2022
I servizi di sicurezza russi pubblicano un video della presunta assassina
I servizi di sicurezza russi dell'Fsb hanno diffuso un video che mostra i movimenti della donna ucraina indicata come l'assassina di Darya Dugina. «Come si evince dal video - scrive la Tass - la donna, insieme alla figlia, è entrata in Russia il 23 luglio dopo un check doganale. Il video mostra anche filmati di lei che entra nel condominio di Dugina e mentre lascia la Russia per l'Estonia: con la figlia viene ripresa al confine alle 12.02 del 21 agosto. La loro auto, come mostrano le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso, viene perquisita a fondo», ma la presunta assassina riesce ad attraversare la frontiera. (Fonte ats)
Alexander Dugin parla della figlia
Il filosofo russo Alexander Dugin ha definito oggi l'omicidio della figlia Darya «un attacco terroristico compiuto dal regime nazista ucraino». Nel suo primo intervento su Telegram dopo l'attentato, Dugin ha affermato che «i nemici della Russia l'hanno uccisa vilmente e che Darya non ha mai invocato la violenza e la guerra», come riferisce Ria Novosti. (Fonte ats)
Mosca chiede l'estradizione di Natalia Vovk
L'ucraina indicata dai servizi russi come autrice dell'omicidio di Darya Dugina e ora in fuga in Estonia, sarà inserita nella lista dei ricercati e la Russia ne chiederà l'estradizione: lo riferiscono fonti di sicurezza russe citate dalla Tass. (Fonte ats)
«Un crimine vile e crudele»
L'uccisione di Darya Dugina è «un crimine vile e crudele» che ha spezzato la vita di una «persona brillante e di talento, un vero cuore russo, gentile, amorevole, comprensivo e aperto». Lo scrive il presidente Vladimir Putin, citato dal canale Telegram del Cremlino. «Alla patria ha dimostrato con i fatti cosa vuole dire essere patriota della Russia», prosegue Putin nel messaggio di condoglianze. (fonte ats)
Nessun accordo per chiudere la guerra
Gennady Gatilov, rappresentante della Russia presso l'Onu a Ginevra, esclude una soluzione diplomatica per porre fine alla guerra in Ucraina e afferma che Mosca si aspetta un conflitto prolungato. In un'intervista al Financial Times, Gatilov esclude anche colloqui diretti tra i presidenti Putin e Zelensky. Mosca e Kiev, è la sua versione, sono state «molto vicine» a un accordo durante i negoziati di aprile, ma gli Stati Uniti e la Nato hanno spinto l'Ucraina ad abbandonare i colloqui: «Ora non vedo alcuna possibilità di contatti diplomatici. E più il conflitto va avanti, più difficile sarà trovare una soluzione diplomatica», ha detto Gatilov. (fonte ats)
Mosca: «Il crimine è stato commesso da una donna ucraina»
In un comunicato l'Fsb - i servizi russi di intelligence - afferma di avere risolto il caso della morte di Darya Dugina: «Il crimine - si legge nella nota - è stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini. L'esecutrice è una cittadina ucraina, nata nel 1979, arrivata in Russia il 23 luglio insieme alla figlia e uscita dal Paese dalla regione di Pskov, da dove ha raggiunto l'Estonia».
Mosca accusa Kiev di aver ucciso Darya Dugina
La Russia accusa l'Ucraina di aver ucciso la giornalista e politologa Darya Dugina: lo riportano le agenzia di stampa russe.
«La bomba di Dugina innescata a distanza»
L'ordigno esplosivo installato sull'auto della giornalista e politologa Darya Dugina è stato fatto esplodere a distanza. Lo afferma la polizia russa. «Ora è stato accertato che la bomba sull'auto di Dugina è stata innescata a distanza. Presumibilmente, l'auto è stata monitorata e il suo movimento è stato seguito», ha detto una fonte della polizia alla Tass, ripresa dal quotidiano Izvestija. (Fonte ats)
Kiev: «Un incendio a Zaporizhzhia come provocazione»
Le forze armate russe hanno piazzato grandi quantità di carburante nella centrale nucleare di Zaporizhzhia e questo fa pensare a preparativi per una possibile provocazione nei confronti di Kiev con un incendio: lo scrive su Facebook il capo del Centro per le riforme della Difesa di Kiev, Oleksandr Danylyuk, citando una fonte dell'intelligence ucraina. Lo riporta Ukrinform. «Fonti dell'intelligence ucraina nella centrale nucleare di Zaporizhzhia riferiscono che i russi, contrariamente alle precauzioni di sicurezza, hanno collocato quantità significative di carburante in tutta la centrale», afferma Danylyuk, che è il coordinatore della piattaforma interdipartimentale Ucraina-Nato per il contrasto alle minacce ibride: «È possibile una provocazione con l'innesco di un incendio», aggiunge. «Ciò è indicato anche dall'invio di ulteriori unità delle forze di protezione radiologica, chimica e biologica dell'esercito russo verso la centrale», conclude l'alto funzionario. (fonte ats)
A Zaporizhzhia rischio di violazione degli standard di sicurezza
La centrale nucleare di Zaporizhzhia continua a operare con il rischio di violare gli standard di sicurezza sulle radiazioni: lo ha reso noto l'ente nazionale ucraino per l'energia atomica, Energoatom, riporta Ukrinform. «Dalle 8:00 del 22 agosto 2022, la centrale nucleare di Zaporizhzhia opera con il rischio di violare le norme di sicurezza contro le radiazioni e gli incendi - si legge in un comunicato dell'ente -. Il bombardamento periodico della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle truppe russe con missili antiaerei ha causato un grave rischio per il funzionamento sicuro dell'impianto».
«La Russia prepara anche i bambini alla guerra»
La Russia prepara i bambini alla guerra nelle parti occupate della regione ucraina di Lugansk. Lo ha detto il governatore regionale ucraino, Serhiy Gaidai, citato da Ukrinform. Nell'anniversario della costituzione del villaggio di Novoderkul (est) «si è svolto un giuramento solenne e l'iniziazione di 30 scolari al movimento militare-patriottico della Giovane Guardia», ha affermato Gaidai. «Hanno capito le conseguenze future di ciò che è successo? È improbabile. I genitori, o meglio le madri, forse.... Ma hanno comunque permesso ai loro figli di partecipare all'evento e hanno osservato docilmente l'assurdità che alla fine porta alla morte».
Partite altre due navi con i cereali
Altre due navi cariche di cereali hanno lasciato questa mattina il porto ucraino di Chornomorsk: lo rende noto il ministero della Difesa turco sottolineando che l'export di grano dai porti ucraini «continua come previsto». Secondo la delegazione dell'Onu presso il centro istituito a Istanbul per coordinare le esportazioni, le navi sono la Mv Great Arsenal diretta in Egitto con 25'500 tonnellate di mais e la Mv Marant diretta in Grecia con 5300 tonnellate di grano.
Zaporizhzhia, Erdogan parlerà con Putin
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intende parlare al telefono con il presidente russo Vladimir Putin questa settimana per discutere anche della situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia e della guerra in Ucraina: lo scrive l'agenzia di stampa statale russa RIA Novosti, che cita una fonte diplomatica. Erdogan ha precisato che vuole discutere con Putin i risultati dei suoi colloqui avuti la settimana scorsa a Leopoli con il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky e il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, oltre a chiedere al presidente russo di adottare misure specifiche per risolvere la situazione della centrale di Zaporizhzhia. «Sì, questi negoziati sono attesi per questa settimana. (Putin) ha delineato i temi in precedenza. Si tratta della situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia e della risoluzione della crisi ucraina in generale. La Turchia continua a svolgere il suo onesto ruolo di mediazione in questo conflitto, essendo l'unico Paese che ha conquistato la fiducia di entrambe le parti», ha detto la fonte.
Ancora missili su Kharkiv
L'esercito russo ha lanciato la notte scorsa un nuovo attacco contro il distretto di Kyivskyi della città ucraina di Kharkiv, nel nord-est del Paese: lo ha reso noto questa mattina su Telegram il sindaco, Ihor Terekhov, citato da Ukrinform. L'attacco segue quelli di ieri sera, sempre contro il distretto di Kyivskyi. Secondo Terekhov questa mattina verso le 3:00 ora locale (le 2:00 in Svizzera) i russi hanno lanciato missili dalla «direzione di Belgorod», in Russia, colpendo una non meglio precisata «infrastruttura»: un edificio di due piani è stato distrutto.
Bombe russe su Nikopol
Il fuoco di artiglieria delle forze russe ha colpito la notte scorsa la città ucraina di Nikopol, nel sud del Paese, a meno di 15 chilometri dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il governatore regionale Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta il Guardian. Reznichenko ha precisato che almeno 25 proiettili hanno colpito la città, causando un incendio in un complesso industriale e provocando un blackout che ha lasciato oltre 3000 persone senza corrente elettrica. Inoltre, una scuola e una ventina di case sono state danneggiate.
Rodman a Mosca per aiutare Griner
Dennis Rodman, l'ex star Nba coinvolto in rapporti diplomatici informali con la Corea del Nord e la Russia, andrà a Mosca per sollecitare il rilascio della star del basket femminile americano Brittney Griner, condannata a nove anni per detenzione di droga. Lo riferisce Nbc. «Ho ottenuto il permesso di andare in Russia per aiutare quella ragazza, sto provando ad andarci questa settimana», ha detto alla tv. L'ex cestista, che ha vinto cinque volte il titolo della Nba, definì Vladimir Putin «cool» nel 2014. Ha visitato varie volte anche la Corea del Nord, anche per il compleanno di Kim Jong-un.
Anche la Lituania rimuoverà alcuni monumenti sovietici
Sei sculture in granito raffiguranti soldati sovietici della Seconda guerra mondiale saranno rimosse dal cimitero di Antakalnis, quartiere della capitale lituana Vilnius, nella seconda metà di settembre. Lo ha comunicato il consiglio comunale della città. La decisione, che dà esecuzione alla risoluzione adottata nel mese di aprile dalle autorità cittadine, si inserisce nel processo di rimozione dallo spazio pubblico dagli artefatti connessi con l'era sovietica. Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, analoghe misure sono state adottate dalle vicine Lettonia ed Estonia.
«Negoziati impossibili»
Se i russi processeranno i prigionieri ucraini a Mariupol, qualsiasi negoziato con la Federazione Russa sarà impossibile. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto intervento serale, citato da Ukrainska Pravda. Per Zelensky «ci sono notizie nei media secondo le quali a Mariupol si sta preparando lo scenario per un processo assolutamente disgustoso e assurdo contro i difensori ucraini - i nostri soldati che sono prigionieri degli occupanti. Non importa cosa pensino gli occupanti, qualunque cosa pianifichino, la reazione del nostro stato sarà assolutamente chiara». «Se ci sarà questo spregevole tribunale, se la nostra gente verrà portata in questi contesti in violazione di tutti gli accordi e delle regole internazionali, questa sarà la linea oltre la quale qualsiasi negoziato sarà impossibile. Non ci saranno più colloqui. L'Ucraina non tollererà la presa in giro di persone di cui si può dire solo una cosa: sono eroi della loro Patria e hanno difeso la libertà del loro popolo dagli invasori». Secondo fonti dell'intelligence ucraina i russi intendono copiare il formato del Tribunale di Norimberga durante il processo ai prigionieri ucraini (tra cui quelli del battaglione Azov), considerati alla stregua di "nazisti", la cui prima fase si dovrebbe tenere a Mariupol. Il processo si potrebbe tenere in molte località, aggiungono le fonti, tra cui Kherson, altra città occupata.