Il piano comporterà un aumento delle bollette per i consumatori
LONDRA - Il governo britannico vuole ridurre a zero gli scarichi di acque reflue non trattate in mare entro il 2050, un investimento enorme che comporterà un aumento delle bollette per i consumatori. Lo ha annunciato oggi il ministro dell'Ambiente, George Eustice.
Le società idriche dovranno investire circa 56 miliardi di sterline (64 miliardi di franchi) per rinnovare i sistemi fognari, secondo il piano del governo.
Secondo Eustice, la situazione attuale, con circa 15'000 condotte fognarie che sfociano in mare, è "un'eredità dell'infrastruttura vittoriana" del XIX secolo. Le acque reflue non trattate possono essere scaricate in grandi quantità, in particolare quando i sistemi fognari sono sovraccaricati da forti piogge, come è accaduto la scorsa settimana.
Al culmine della stagione estiva, molte spiagge del Regno Unito sono state chiuse alla balneazione a causa del rischio per la salute. Ieri, il presidente della regione Hauts-de-France (Francia settentrionale), Xavier Bertrand, ha allertato il governo di Parigi su questi scarichi di acque reflue, definendolo un "disastro ecologico" che, a suo dire, si sta aggravando dopo la Brexit.
Eustice ha affermato che l'attuale governo britannico, che rimarrà in carica ancora per pochi giorni in attesa che il partito conservatore nomini il successore di Boris Johnson il 5 settembre, è stato «il primo ad affrontare seriamente la questione».
«Il motivo per cui questa decisione è stata rimandata per decenni dai governi che si sono succeduti, sia laburisti che conservatori, è che hanno voluto mantenere basse le bollette dell'acqua, e questo è comprensibile», ha sostenuto Eustice.