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UCRAINA: SEGUI IL LIVEZaporizhzhia nel mirino, si attendono gli ispettori: segui il LIVE

30.08.22 - 07:07
Un altro giorno di scontri sul campo e di bombardamenti. Alta la tensione attorno alla centrale nucleare
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Un altro giorno di scontri sul campo e di bombardamenti. Alta la tensione attorno alla centrale nucleare
Intanto i primi droni iraniani sono arrivati a Mosca.

L'Aiea è in viaggio verso Zaporizhzhia. Ma la missione dei tecnici dell'agenzia internazionale per l'energia atomica si fa sempre più delicata. Ieri la centrale nucleare più grande d'Europa è tornata sotto attacco, con accuse incrociate tra Mosca e Kiev.

Una bomba ha colpito il tetto di un magazzino di materiale radioattivo. I miliziani filorussi hanno diffuso immagini di uno squarcio nel tetto che sarebbe stato provocato da un obice di fabbricazione americana, lanciato dalla vicina città di Nikopol.

Secondo i russi si tratterebbe di un attacco ucraino volto a sabotare la collaborazione tra l'Aiea e Mosca. Ieri gli ispettori dell'agenzia sono partiti da Vienna per quella che il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba ha definito «la missione più difficile nella storia dell'agenzia». 

Intanto gli scontri proseguono nell'est del paese e in particolare nella città di Kherson, dove le forze ucraine hanno lanciato una controffensiva finora respinta dai russi. 

02:10
22:07

Colpito il ponte

Le forze armate ucraine hanno colpito nuovamente stasera il ponte Antonivskiy, nella regione di Kherson, che collega la località di Antonivka con la sponda orientale del fiume Dnepr ed è considerato strategico per i rifornimenti alle truppe di Mosca che controllano l'area. Lo ha riferito su Facebook Serhiy Khlan, vice capo del Consiglio regionale.

21:20

Raid ucraini attorno alla centrale

Le forze ucraine hanno compiuto 17 raid d'artiglieria nell'arco di due ore nell'area della centrale nucleare di Zaporizhzhia, utilizzando armi di grosso calibro prodotte negli Stati Uniti. Lo affermano funzionari filorussi che controllano la zona dell'impianto, citati dalla Tass.

21:20

Sanzioni contro Kirill

Il governo ucraino ha approvato misure per introdurre sanzioni personali contro il patriarca della Chiesa ortodossa russa, Kirill, e altri sette esponenti della stessa Chiesa. Lo ha annunciato il ministro della Cultura di Kiev, Oleksandr Tkachenko, citato dal Kiev Independent.

18:17

Zelensky incontra la missione dell'Aiea
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi e la sua delegazione prima della visita alla centrale di Zaporizhzhia. Lo riporta la Bbc. «Vogliamo che la missione dell'Aiea guidata dal direttore (generale Rafael Grossi) trovi un modo attraverso i corridoi di sicurezza di raggiungere l'impianto di Zaporizhzhia e faccia il massimo per evitare il pericolo» di un disastro nucleare. È quanto ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante l'incontro con la delegazione dell'Aiea a Kiev, secondo un video diffuso dalla presidenza. (Fonte ats)

18:15

Evacuazione della popolazione che vuole lasciare la Crimea
Le autorità ucraine stanno preparando percorsi per l'evacuazione della popolazione che voglia lasciare la Crimea, annessa alla Russia dal 2014, in vista di una possibile offensiva per cercare di riprendere il controllo della regione. Lo ha dichiarato su Twitter Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «È chiaro che la vita dei cittadini è una priorità assoluta per l'Ucraina. Ecco perché stiamo già sviluppando vie di evacuazione per i residenti della Crimea occupata che vogliono lasciare la penisola durante la disoccupazione attiva. Per ora - ha avvisato Podolyak - chiediamo a tutti di stare il più lontano possibile dalle strutture militari e di controllare i rifugi». Nelle scorse settimane si sono registrate diverse esplosioni nei pressi di obiettivi strategici in Crimea, attribuite ad attacchi ucraini. (Fonte ats)

17:02

Nuovi raid russi su Kharkiv
Nuovi bombardamenti russi su Kharkiv, la seconda città ucraina nell'est del Paese. Dopo i raid di stamane, che hanno provocato almeno 5 morti e una decina di feriti, il fuoco d'artiglieria è tornato a colpire la città questo pomeriggio nel distretto di Kyivsky, secondo quanto ha riferito su Telegram il sindaco Ihor Terekhov. Gli attacchi hanno provocato un incendio in un palazzo. Non si hanno al momento notizie di nuove vittime. (fonte ats)

16:11

Borrell: «l'Ue lavora per addestrare in futuro i soldati ucraini»
I Paesi membri dell'Ue hanno stabilito oggi, nel corso del vertice informale Difesa di Praga, di lanciare il lavoro per definire i parametri per la missione di addestramento europeo per le forze ucraine. Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell, sottolineando che ai vertici informali «non si prendono decisioni». Si tratta dunque di un lavoro «preparatorio». Secondo l'Alto rappresentante per la politica estera Ue, «bisogna gettare le basi per un esercito che dovrà combattere per lungo tempo e la maggioranza degli Stati membri concorda che dobbiamo mettere insieme le nostre risorse e capire, insieme a Kiev, quali parametri servono per la missione di addestramento». «Se la Francia dona all'Ucraina dei cannoni, l'addestramento per il loro uso lo può dare la Francia meglio di chiunque altro», ha aggiunto Borrell. (fonte ats)

15:02

«Bisogna chiudere la porta ai russi»
«I viaggi nell'Ue non hanno avuto alcun effetto di trasformazione sulla Russia. Da quando è stata introdotta la facilitazione dei visti nel 2007, Mosca ha attaccato la Georgia, ha lanciato una guerra contro l'Ucraina, ha commesso molteplici crimini - il tutto con un sostegno popolare schiacciante. Per trasformare la Russia, bisogna chiudere la porta ai turisti russi». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che si trova a Praga per il vertice informale dei ministri degli Esteri Ue. Dal canto suo, su Twitter, l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, saluta positivamente le «parole più forti della dichiarazione vaticana» odierna: «guerra di ampie dimensioni in Ucraina, iniziata dalla Federazione Russa». «Nessun dubbio su chi sia l'aggressore e nessuna possibilità di fare due parti uguali», aggiunge il rappresentante diplomatico di Kiev in Vaticano. (fonte ats)

14:48

Kiev accusa Mosca di bombardare i corridoi per la missione dell’Aiea
«La Federazione Russa sta deliberatamente bombardando i corridoi usati dalla missione dell'Aiea per raggiungere la centrale nucleare di Zaporizhzhia con l'obiettivo di di deviarla verso il territorio temporaneamente occupato della Crimea e le regioni di Donetsk e Lugansk». Lo ha denunciato Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'ufficio del presidente Zelensky. Lo riporta Ukrinform. La stessa fonte ha sottolineato che la posizione dell'Ucraina non è cambiata e che la missione dell'Aiea dovrà avere accesso «solo attraverso il territorio controllato dell'Ucraina». (fonte ats)

14:32

Mosca sposta convogli militari dalla Crimea a Kherson
La Russia sta formando grandi convogli di veicoli militari in Crimea e li sta inviando verso la regione di Kherson, mentre le forze ucraine bombardano i ponti in modo che non si avvicinino alla prima linea del fronte. Lo ha reso noto Serhii Khlan, un deputato del Consiglio regionale di Kherson, riferisce Ukrinform. (fonte ats)

12:29

Chiara condanna del Papa all’invasione russa
Le parole di papa Francesco sulla guerra in Ucraina «vanno lette come una voce alzata in difesa della vita umana e dei valori connessi ad essa, e non come prese di posizione politica». In particolare sulla «guerra di ampie dimensioni in Ucraina, iniziata dalla Federazione Russa, gli interventi del Santo Padre Francesco sono chiari e univoci nel condannarla come moralmente ingiusta, inaccettabile, barbara, insensata, ripugnante e sacrilega». Lo afferma oggi la Santa Sede in una nota dopo le polemiche dei giorni scorsi. «Nel contesto della guerra in Ucraina, sono numerosi gli interventi del Santo Padre Francesco e dei suoi collaboratori al riguardo - afferma il comunicato della Santa Sede -. Essi hanno come finalità per lo più quella di invitare i Pastori ed i fedeli alla preghiera, e tutte le persone di buona volontà alla solidarietà e agli sforzi per ricostruire la pace». (fonte ats)

11:57

Mosca: «Sono le sanzioni dell’Ue a ostacolare le forniture di gas»
La Russia è sempre pronta ad onorare i suoi obblighi per le forniture di gas ai Paesi stranieri. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Ad ostacolare le forniture verso l'Europa sono solo «le sanzioni relative ad aspetti tecnologici» da parte dell'Occidente, ha aggiunto Peskov, affermando che le azioni europee sono «difficili da capire e impossibili da spiegare», costringendo i cittadini «a pagare per esse». Riguardo a una possibile sospensione dei visti turistici ai suoi cittadini, Peskov ha poi detto che la Russia non lascerà una simile azione senza risposta. (fonte ats)

10:34

Le forze ucraine penetrano a Kherson
Le truppe ucraine hanno sfondato le difese russe in diverse aree del fronte vicino alla città di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha dichiarato Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Zelensky, secondo quanto riporta il Guardian. Arestovych ha aggiunto in un'intervista video che le forze di Kiev stanno anche bombardando i traghetti nella regione di Kherson che Mosca utilizza per rifornire il territorio occupato sulla sponda occidentale del fiume Dnieper. Ma ha messo in guardia gli ucraini dall'aspettarsi una rapida vittoria nel sud del Paese. (fonte ats)

09:53

Ancora 207 civili in ostaggio a Zaporizhzhia
Le forze russe hanno catturato 485 civili nella regione ucraina di Zaporizhzhia e 207 di loro «sono ancora tenuti in ostaggio»: è quanto emerge da un rapporto dell'Amministrazione militare regionale, secondo riporta Ukrinform. «Nella regione di Zaporizhzhia, gli occupanti hanno catturato 485 civili, di cui 207 sono ancora tenuti in ostaggio», ha reso noto l'Amministrazione sottolineando che 278 persone sono state rilasciate. Come è noto, il primo vicesindaco di Energodar, Ivan Samoydyuk, e il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matveev, sono entrambi detenuti dai russi. (fonte ats)

09:05
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09:04

Gli ispettori arriveranno mercoledì a Zaporizhzhia
La squadra di tecnici dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) visiterà la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia da mercoledì a sabato: lo ha detto il direttore dell'Aiea, Rafael Grossi, secondo quanto riporta il Guardian. La missione è arrivata a Kiev da Vienna ieri sera. (Fonte ats)

07:45
keystone-sda.ch / STR (Andrew Kravchenko)Immagine di archivio.
07:44

La controffensiva a sud «è in corso da tempo»
Sarebbe in corso da molto tempo la controffensiva dell'esercito ucraino nel settore meridionale, quello di Kherson, che è stata annunciata ieri. Lo riferisce l'agenzia stampa ucraina Unian citando l'esperto di questioni militari Oleg Zhdanov. Le truppe di Kiev starebbero cercando di «sondare» i punti deboli del nemico e in precedenza avrebbero colpito la retroguardia e le infrastrutture dell'esercito russo. «Vediamo attacchi secondari, estenuanti, diversivi, tra i quali è nascosto l'obiettivo principale» ha scritto Zhdanov sui social. «Solo lo stato maggiore conosce la direzione principale» dell'offensiva, sottolinea. Allo stesso tempo, Zhdanov ha spiegato che l'Ucraina non può permettersi di liberare territori a un ritmo troppo sostenuto, così da preservare le vite delle proprie forze schierate sul campo.

07:07

Droni iraniani a Mosca
Mosca ha ottenuto la prima fornitura di droni iraniani da combattimento da usare in Ucraina. Lo riporta il Washington Post, citando dirigenti americani. Cargo russi, secondo il quotidiano, sono partiti dall'Iran il 19 agosto scorso con almeno due tipi di droni, entrambi capaci di trasportare munizioni per attaccare radar, artiglieria e altri target militari: gli Shahed (nei modelli 129 e 191) e i Mohajer-6, entrambi considerati nella linea produttiva top di Teheran e progettati sia per l'attacco che per la sorveglianza. Il trasferimento dei droni sarebbe stato guastato però da problemi tecnici, pare «alcuni errori informatici nel sistema»: secondo fonti di intelligence Usa e alleate, nei primi test ci sarebbero stati numerosi fallimenti e «i russi non sono soddisfatti». L'operazione evidenzia i sempre più stretti legami tra Mosca e Teheran e nello stesso tempo le carenze della macchina bellica russa.