Intanto l'Occidente definisce «una farsa» i referendum annunciati in quattro regioni separatiste dell'Ucraina.
Kiev approfitterà dell'Assemblea generale dell'Onu per chiedere un tribunale di guerra in stile Norimberga
Nella giornata di ieri (qui il nostro live) missili russi sono caduti a soli trecento metri dai reattori della centrale nucleare di Pivdennoukrainsk, la seconda più grande dell'Ucraina. «La Russia mette in pericolo il mondo intero», ha denunciato il presidente Volodymyr Zelensky, puntando il dito contro il Cremlino anche per il rifiuto di smilitalizzare l'area dove sorge la centrale di Zaporizhzhia. Ma Mosca fa orecchie da mercante riguardo al pericolo nucleare e nel contempo contrattacca sui fatti di Izyum, dove centinaia di corpi sono stati ritrovati «sepolti sommariamente» in una foresta. «Si tratta di menzogne. Come quelle a Bucha», ha affermato Dmitry Peskov, che è intervenuto anche sulla promessa di Kiev di riconquistare l'intero territorio ucraino, compresa la Crimea. «La penisola - ha concluso - è parte indivisibile della Russia e ogni pretesa sui territori russi riceverà un'adeguata risposta».
Putin parlerà domani
Per ore diplomatici e giornalisti a Mosca hanno atteso un discorso alla nazione del presidente Vladimir Putin, che alcuni media indipendenti avevano annunciato per questa sera. Alla fine alcune fonti vicine al Cremlino hanno riferito che il discorso per questa sera non ci sarà, e che potrebbe invece aver luogo domani. In particolare, la caporedattrice di Russia Today, Margarita Simonyan, ha scritto sul suo canale Telegram: «Andate a dormire». In giornata si erano rincorse nella capitale russa voci secondo cui Putin avrebbe potuto annunciare una mobilitazione, parziale o generale, per rafforzare l'impegno militare di Mosca in Ucraina.
La condanna dell'UE
«L'UE condanna fermamente i referendum illegali programmati dai filorussi» precisando che «vanno contro le autorità ucraine legali e democraticamente elette, violano l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina e costituiscono una palese violazione del diritto internazionale». Lo afferma l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, annunciando che «la Russia, la sua leadership politica e tutti coloro che sono coinvolti in questi referendum e in altre violazioni del diritto internazionale in Ucraina saranno ritenuti responsabili e verranno prese in considerazione ulteriori misure restrittive contro Mosca».
Una donna all'Ambasciata USA di Mosca
Il presidente americano Joe Biden ha nominato Anne M. Tracy nuova ambasciatrice in Russa. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. La diplomatica prende il posto di John Sullivan che ha lasciato l'incarico a sorpresa a inizio settembre.
Esplosioni a Melitopol
Il consigliere dell'amministrazione regionale di Zaporizhzhia, Vladimir Rogov, ha avvertito che «questa sera a Melitopol nella regione di Zaporizhzhia sono state sentite esplosioni». Lo riporta la Tass. «Secondo le informazioni preliminari, il sistema di difesa aerea sta funzionando», ha scritto sul suo canale Telegram.
Ok ai negoziati, ma Mosca «deve accettare la sovranità di Kiev»
«La Russia, nonostante sia un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ha violato la carta delle Nazioni Unite con un'aggressione illegale» in Ucraina: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nel suo intervento all'assemblea generale all'Onu, ammonendo che siamo di fronte a una «semplice scelta tra guerra o pace». Macron ha ricordato di voler rimanere impegnato negli sforzi per la pace ma ha detto che un negoziato per mettere fine alla guerra «non è possibile se la Russia non accetta la sovranità dell'Ucraina».
Metsola: «Nessun referendum fasullo cambierà la posizione dell'UE»
«Per essere chiari: nessun referendum fasullo cambierà la posizione dell'Europa sull'Ucraina e sulla sua integrità territoriale. Né cambierà il fatto che è stata la Russia a invadere l'Ucraina sovrana. L'Europa è al fianco dell'Ucraina». Lo scrive in un tweet la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola.
Bombe su Zaporizhzhia: «Danni al sistema di raffreddamento»
Il bombardamento del territorio della centrale nucleare nella zona della regione di Zaporizhzhia sotto il controllo della Russia ha provocato oggi danni a un edificio e al sistema di raffreddamento della centrale nucleare: lo ha dichiarato il servizio stampa dell'amministrazione cittadina, citato dalle agenzie russe.
«Sono stati danneggiati un edificio speciale, il sistema di raffreddamento e una mensa, dove erano presenti i dipendenti della centrale elettrica all'inizio dell'attacco», ha dichiarato il servizio stampa. Non ci sono feriti né tra i dipendenti della centrale né tra i militari della Guardia russa che la sorvegliano.
Macron: «I referendum sono una farsa»
Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito una «farsa» l'annuncio di referendum in quattro regioni separatiste dell'Ucraina, dicendo che non avranno «conseguenze legali».
«Penso sia una farsa quanto annunciato dalla Russia - ha detto a margine dell'Assemblea Generale dell'Onu - L'unica cosa che esiste è la guerra decisa dalla Russia, la resistenza dell'Ucraina e la fine della guerra che vogliamo».
Mosca bacchetta Parigi
Il ministero degli Esteri russo ha avvertito la Francia che le forniture di armi occidentali all'Ucraina - comprese quelle francesi - che hanno facilitato la controffensiva di Kiev, sono «inaccettabili». La dichiarazione, dopo che il vice ministro Alexander Grushko ha ricevuto l'ambasciatore francese Pierre Lévy. Grushko ha accusato le forze ucraine di aver utilizzato queste armi occidentali per «bombardare strutture e infrastrutture civili, tra cui la centrale nucleare di Zaporizhzhia», la più grande d'Europa, occupata dalle forze russe. E ha sottolineato «la necessità di eliminare le sanzioni illegali contro i produttori russi di cereali e fertilizzanti e di rimuovere tutti gli ostacoli all'approvvigionamento dei mercati dei Paesi in via di sviluppo, al fine di evitare gravi conseguenze umanitarie». Queste parole fanno eco a quelle del Presidente russo Vladimir Putin, che mercoledì ha accusato l'Unione Europea di aver bloccato la donazione di 300'000 tonnellate di fertilizzanti russi ai Paesi che ne hanno più bisogno.
«Non riconosceremo mai alcuna annessione russa»
«Gli Stati Uniti non riconosceranno mai come territorio della Russia quelle aree dell'Ucraina in cui Putin ha annunciato di voler tenere dei referendum per l'annessione». Lo ha detto in un briefing con la stampa il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un briefing con la stampa. «Sappiamo che i referendum saranno manipolati. Sono un affronto alla sovranità dell'Ucraina e una violazione della Carte dell'Onu», ha sottolineato (fonte ats).
Erdogan e la via d'uscita «dignitosa»
Nel suo intervento all'assemblea generale dell'Onu, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha sollecitato una «via dignitosa» per uscire dalla crisi ucraina, invocando una pace da conseguire con «mezzi diplomatici che siano razionali, giusti e applicabili» e che garantisca la sovranità dell'Ucraina. (fonte ats)
«Inaccettabili» i referendum «farsa»
I referendum «farsa» della Russia per l'annessione del Donbass «sono inaccettabili»: lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che a fine giornata interverrà all'assemblea generale dell'Onu. (fonte ats)
Von der Leyen: «Il tempo della giustizia arriverà»
«L'Unione europea è uno strenuo difensore della Carta dell'Onu e del diritto internazionale. Siamo al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario. Il tempo della giustizia arriverà. I crimini di guerra devono essere accertati». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Sempre su Twitter si è espresso anche il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel: «Alla 77esima Assemblea generale dell'Onu l'Unione europea difenderà il primato del diritto e dell'ordine internazionale basato sulle regole. L'uso della forza da parte della Russia contro l'Ucraina è una chiara violazione della Carta dell'Onu». (fonte ats)
Bolsonaro per il dialogo
«La soluzione del conflitto in Ucraina si può ottenere solo con il dialogo». Lo ha detto il presidente brasiliano Jair Bolsonaro parlando all'Assemblea generale dell'Onu, opponendosi alle «sanzioni unilaterali» e lanciando un «appello alle parti a non perdere nessuna opportunità di porre fine alla guerra e raggiungere la pace». «La nostra posizione sul conflitto è guidata dai principi della Carta delle Nazioni Unite e della legge internazionale - ha proseguito - dall'inizio abbiamo chiesto il cessate il fuoco e l'assistenza alla popolazione». (fonte ats)
Referendum anche nella regione di Zaporizhzhia
Anche nella parte del territorio occupato dai russi della regione ucraina di Zaporizhzhia si svolgerà un referendum dal 23 al 27 settembre per l'unione con la Russia. Lo ha annunciato Evgeny Balitsky, capo dell'amministrazione militare-civile del territorio, citato dall'agenzia Ria Novosti. Le forze di Mosca controllano solo una parte del territorio regionale, compresa la città di Ernegodar dove sorge la centrale nucleare più grande d'Europa. (fonte ats)
La nave del grano, simbolo della diplomazia
«Questa nave è un simbolo di ciò che il mondo può realizzare quando agiamo insieme. Ucraina e Russia, con il supporto della Turchia, si sono unite per realizzarlo, nonostante le enormi complessità e l'inferno della guerra. Qualcuno potrebbe definirlo un miracolo sul mare. In verità, è diplomazia multilaterale in azione». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres in apertura della 77esima Assemblea Generale al Palazzo di Vetro, mentre le immagini scorrevano sul maxi-schermo. L'iniziativa sul grano del Mar Nero, ha aggiunto, «ha aperto la strada per la navigazione sicura di decine di navi piene di scorte alimentari tanto necessarie, ma ognuna trasporta anche una delle merci più rare di oggi, la speranza. Abbiamo bisogno di speranza, e abbiamo bisogno di azione. Per alleviare la crisi alimentare globale, ora dobbiamo affrontare urgentemente la crisi del mercato globale dei fertilizzanti».
«Se il mercato dei fertilizzanti non si stabilizza il problema del prossimo anno potrebbe essere l'approvvigionamento alimentare stesso - ha avvertito Guterres - È essenziale continuare a rimuovere tutti gli ostacoli all'esportazione di fertilizzanti russi e dei loro ingredienti, compresa l'ammoniaca, prodotti non soggetti a sanzioni». (fonte ats)
Un tribunale di guerra in stile Norimberga
Il governo di Kiev spera di utilizzare il palcoscenico della 77esima assemblea generale dell'Onu, che si apre oggi, per sostenere la propria richiesta di un tribunale speciale contro i crimini di guerra russi in Ucraina, sullo stile di quello di Norimberga. Una richiesta resa ancora più urgente dalla scoperta di nuove atrocità a Izyum. Lo ha detto a Politico Andriy Smyrnov, vice capo dell'ufficio del presidente Volodimir Zelensky, che interverrà domani in aula con un video registrato. (fonte ats)
Rapita una giornalista ucraina
«I militari russi armati hanno rapito ieri la giornalista Zhanna Kyseliova, 54 anni, dalla sua casa a Kakhovka, nella regione di Kherson. Zhanna Ivanivna era a capo della pubblicazione locale Kakhovska Zoria, che ha cessato di uscire con l'inizio della guerra della Russia contro l'Ucraina», afferma l'Unione nazionale dei giornalisti ucraini (Nuju) in una nota. La Nuju e la comunità dei giornalisti hanno espresso preoccupazione per «il nuovo crimine commesso dagli invasori russi e hanno chiesto che tutti gli ucraini detenuti illegalmente siano rilasciati immediatamente». (fonte ats)
Anche a Kherson il referendum di annessione
Un referendum sull'annessione alla Russia si svolgerà anche nella regione di Kherson, in Ucraina, dal 23 al 27 settembre. Lo annuncia Vladimir Saldo, capo dell'amministrazione civile-militare della regione occupata dai russi, citato da Interfax. (fonte ats)
Referendum anche nella Repubblica di Donetsk
Un referendum per l'annessione alla Russia sarà tenuto anche nella autoproclamata Repubblica di Donetsk dal 23 al 27 settembre. Lo annuncia il Parlamento della stessa repubblica citato da Interfax. (Fonte ats)
Il Parlamento di Lugansk lancia il referendum
Il Parlamento dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, ha approvato all'unanimità una legge per indire un referendum per l'annessione alla Russia. Lo riferiscono le agenzie russe. (fonte ats)
Niente soluzione diplomatica, per il momento
Le prospettive di risolvere la situazione in Ucraina con metodi politici e diplomatici non sono al momento in vista. Lo ha dichiarato a Interfax il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov. «Tali prospettive non sono in vista al momento», ha dichiarato Peskov commentando la possibilità di una soluzione politica e diplomatica. (fonte ats)
«La trasformazione geopolitica del mondo sarà irreversibile»
«L'invasione del territorio della Russia è un crimine che consente l'uso di tutte le forze di autodifesa», aggiunge Dmitri Medvedev spiegando che per questo i referendum «sono così temuti a Kiev e in Occidente» e «devono essere tenuti». Per l'ex presidente russo, i referendum «cambiano completamente il vettore dello sviluppo della Russia per decenni. E non solo nel nostro Paese. Perché dopo la loro realizzazione e l'ammissione dei nuovi territori alla Russia, la trasformazione geopolitica del mondo sarà irreversibile».
«L'invasione del territorio della Russia - afferma - è un crimine che consente l'uso di tutte le forze di autodifesa. Ma non è meno importante che, dopo la modifica della Costituzione del nostro Stato, nessun futuro leader della Russia, nessun funzionario potrà annullare queste decisioni». (fonte ats)
La «grande importanza» dei referendum nel Donbass
«I referendum nel Donbass sono di grande importanza non solo per la protezione sistemica dei residenti della Repubblica del Lugansk e del Donetsk e di altri territori liberati, ma anche per il ripristino della giustizia storica». Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, che tramite Telegram spinge per fare i referendum di annessione nelle cosiddette repubbliche separatiste filorusse in Ucraina. (fonte ats)