Intanto una moltitudine di cittadini russi sta cercando di abbandonare la Crimea. «Cinque chilometri di coda sul ponte».
Il simbolo della presenza di Mosca in Ucraina in fiamme dopo la potente esplosione di un camion bomba. Alle 6.15 di ieri (qui il nostro live), il ponte sullo stretto di Kerch, che collega la Russia alla Crimea annessa nel 2014, è stato avvolto da una nube di fuoco. Il rogo si è esteso a sette serbatoi di petrolio trasportati da un treno nelle vicinanze e ha provocato il crollo di almeno due corsie. Un attacco che ha provocato almeno tre vittime e messo a nudo tutta la fragilità dell'apparato di sicurezza di Vladimir Putin, che in serata si è affrettato a firmare un decreto per rafforzare la sorveglianza sul ponte e il gasdotto che collega la penisola alla regione russa di Krasnodar, da cui sarebbe partito il veicolo carico di esplosivo.
«Dal 3 ottobre almeno 43 morti a Zaporizhzhia»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto video discorso serale citato da Ukrinform, ha tracciato un bilancio complessivo degli attacchi russi alla città di Zaporizhzhia dallo scorso 3 ottobre. Secondo il leader di Kiev le forze armate russe hanno ucciso da quella data almeno 43 persone.
Oltre cento raid ucraini in Russia negli ultimi sette giorni
I servizi segreti di Mosca (Fsb) denunciano che in una settimana sono stati registrati oltre 100 bombardamenti ucraini nelle regioni frontaliere russe di Bryansk, Kursk e Belgorod. Lo riporta la Tass. «Nell'ultima settimana sono stati registrati più di 100 attacchi contro 32 insediamenti nelle regioni di Bryansk, Kursk e Belgorod, con l'uso di lanciarazzi multipli, cannoni d'artiglieria, mortai e veicoli aerei senza pilota», ha dichiarato l'Fsb in un comunicato sul suo sito web. A seguito dei bombardamenti, una persona è stata uccisa e cinque sono rimaste ferite, tra cui un bambino. «Negli insediamenti di confine sono state distrutte due sottostazioni elettriche, 11 edifici residenziali e due edifici amministrativi. Sono stati danneggiati otto posti di blocco attraverso il confine di Stato», ha dichiarato l'Fsb.
Gli USA confermano: «C'è Kiev dietro l'attacco al ponte»
Sono stati i servizi di intelligence ucraini a orchestrare l'esplosione al ponte di Kerch in Crimea. Lo riporta il New York Times citando un funzionario di Kiev. I servizi di spionaggio hanno usato una bomba su un camion che viaggiava sul ponte per condurre l'attacco, spiega il New York Times. Il Washington Post, citando alcune fonti del governo di Kiev, riferisce che i servizi speciali ucraini sono dietro all'attacco al ponte, di cui nessuno ha ufficialmente comunque rivendicato la paternità.
«Il camion bomba proveniva dall'estero»
Il camion bomba esploso ieri sul ponte di Crimea è giunto passando da Bulgaria, Georgia, Armenia, Ossezia del Nord e dalla regione russa di Krasnodar. Lo ha affermato il presidente del Comitato investigativo russo Alexander Bastrykin, citato da Interfax.
Biden e Scholz: «Conseguenze gravi se Mosca usa l'atomica»
Il presidente degli Usa, Joe Biden, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in una telefonata avuta oggi, hanno criticato i recenti «gesti minacciosi» sul fronte nucleare da parte del presidente russo Vladimir Putin, giudicandoli «irresponsabili», e «sono stati concordi sul fatto che un passo del genere provocherebbe conseguenze straordinariamente gravose per la Russia». È quello che si legge in una nota, diramata dalla cancelleria a Berlino. «Il rifiuto della Russia di venire incontro alla richiesta internazionale di fermare le azioni di guerra porta il paese in un crescente isolamento internazionale», hanno anche affermato Biden e Scholz, secondo la nota della cancelleria. A Putin viene rinnovata la richiesta «di fermare la guerra e ritirare completamente le sue truppe dall'area». USA e Germania non ridurranno il sostegno all'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa e per il recupero della sua sovranità e integrità territoriale, si legge nella nota. «I due leader hanno inoltre condannato l'azione di sabotaggio ai gasdotti Nord Stream - prosegue -. Attacchi mirati a infrastrutture non sono accettabili e avrebbero risposte determinate».
«Russi e stranieri coinvolti»
«Cittadini russi e stranieri sono coinvolti nell'attacco terroristico sul ponte di Crimea e hanno assistito alla preparazione dell'attacco terroristico». Lo afferma il presidente del comitato investigativo, Alexander Bastrykin, che ha incontrato in serata il presidente russo Vladimir Putin.
In fuga dalla Crimea
I russi stanno cercando di lasciare la Crimea dopo l'esplosione di ieri sul ponte di Kerch. Lo riporta Unian, citando mass media russi, e mostrando una foto di una lunga coda di auto. «Oggi, 9 ottobre, si è formata una coda di diverse centinaia di auto davanti al ponte di Crimea. Si estendeva per cinque chilometri. Gli autisti con passeggeri stanno per ore negli ingorghi e aspettano l'opportunità di lasciare il territorio della penisola. Dal luogo viene riferito che nessuno è autorizzato a partire. Ogni vettura viene inviata a un punto di ispezione», sostiene Unian.
Putin attacca: l'esplosione del ponte «è terrorismo»
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che gli autori dell'esplosione del ponte di Crimea sono «i servizi speciali dell'Ucraina», che hanno commesso «un atto di terrorismo». Lo riporta Ria Novosti. «I servizi speciali ucraini hanno ordinato, architettato e realizzato l'attacco al ponte di Crimea», ha dichiarato Putin durante un incontro con il capo del Comitato investigativo russo, Alexander Bastrykin. «Non c'è alcun dubbio, si tratta di un atto terroristico mirato a distruggere le infrastrutture civili critiche della Federazione russa», ha aggiunto.
Ripristinata la linea elettrica alla centrale di Zaporizhzhia
Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi ha annunciato su Twitter che la linea elettrica fuori sede saltata ieri presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata ripristinata. «Il nostro team a Zaporizhzhya conferma che la linea elettrica persa ieri è stata ripristinata e la centrale è stata ricollegata alla rete: un sollievo temporaneo in una situazione ancora insostenibile. Ora è necessaria una zona di protezione. Mi recherò in Ucraina e vedrò Zelensky per stabilire la zona».
«L'autista non sapeva della bomba»
Il conducente del camion bomba saltato in aria ieri sul ponte di Crimea sarebbe stato ignaro dell'esplosivo caricato sul suo mezzo. Lo indicano fonti russe dell'indagine, citate su Telegram da Serghei Markov, ex consigliere del presidente Vladimir Putin. Secondo questa ricostruzione, l'autista avrebbe ricevuto un ordine per il trasporto di merci via internet, e l'esplosivo sarebbe stato nascosto tra i materiali consegnatigli. L'attacco, aggiungono le stesse fonti, era stato inizialmente organizzato per il giorno precedente, il 7 ottobre, in concomitanza con il compleanno di Putin, venendo poi rinviato a quello successivo per imprevisti organizzativi.
Kiev: la Russia sta negoziando l'acquisto di munizioni
Le truppe russe stanno negoziando con Paesi terzi l'acquisto di munizioni e le stanno anche spostando dalla Bielorussia. Lo afferma lo Stato maggiore delle forze armate ucraine nel bollettino serale, come riporta Ukrainska Pravda. «La leadership della Federazione Russa sta adottando misure per trovare risorse aggiuntive per condurre la guerra. Attualmente sono in corso trattative con Paesi terzi sull'acquisto di proiettili di artiglieria, mine di mortaio e componenti per sistemi a lancio multiplo. I depositi militari e gli arsenali della Repubblica di Bielorussia rimangono un'altra fonte di rifornimenti», sostiene lo stato maggiore ucraino. (fonte ats ans)
Gli USA: «Le minacce di Putin non ci hanno fatto cambiare posizione sul nucleare»
Le minacce di Vladimir Putin non hanno cambiato la posizione nucleare degli Stati Uniti. E non ci sono indicazioni sul fatto che il presidente russo abbia deciso di usare armi atomiche nel conflitto in Ucraina. Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby in un'intervista a ABC. Le parole del presidente Joe Biden su un possibile Armageddon nucleare «riflettono l'elevata posta in gioco» in una situazione in cui il leader di una «moderna potenza nucleare ha usato un'irresponsabile retorica diverse volte nelle ultime settimane», spiega Kirby. I commenti del presidente americano «non erano basati su nuove informazioni di intelligence o su indicazioni sul fatto che Putin abbia deciso di usare armi nucleari - osserva Kirby -. Non abbiamo alcuna indicazione che abbia assunto tale decisione. E non abbiamo visto nulla che ci abbia fatto riconsiderare la nostra postura nucleare strategica per difendere i nostri interessi di sicurezza nazionale e quelli dei nostri alleati o partner».
L'Ucraina libera altri sette insediamenti nel Lugansk
L'esercito ucraino ha riconquistato sette nuovi insediamenti nella regione orientale di Lugansk, annessa alla Russia la scorsa settimana con un provvedimento non riconosciuto dalla comunità internazionale. Lo ha riferito il governatore Serhiy Gaidai. «Grekivka è stata la prima a essere liberata dalle forze armate ucraine. Nonostante la protesta nella comunità dei social, non abbiamo fatto immediatamente annunciare l'espulsione degli occupanti da questo insediamento. In quel momento, le operazioni di messa in sicurezza erano ancora in corso lì come in altri villaggi, in cui sono entrati i nostri militari. Ora tutti e sette gli insediamenti sono completamente controllati dall'Ucraina», ha riferito Gaidai.
Putin riunirà domani il Consiglio di sicurezza russo
Il presidente russo Vladimir Putin presiederà domani il Consiglio di sicurezza di Mosca, dopo l'esplosione nel ponte di Crimea. (fonte ats)
Zelensky pubblica le immagini di Zaporizhzhia dopo l’attacco
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condiviso su Facebook immagini (video e foto) che ritraggono la distruzione inflitta la notte scorsa alla città di Zaporizhzhia dall'attacco missilistico russo. Lo riporta Ukrinform. «Il mondo deve vedere la verità. Un attacco missilistico sulla popolazione civile di Zaporizhzhia ha distrutto case residenziali e private, dove la gente dormiva di notte, viveva e non attaccava nessuno... L'Ucraina non ha mai voluto questa guerra. L'Ucraina non ha fatto nulla per provocarla. Abbiamo a che fare con uno Stato che non vuole la pace. Con uno Stato terrorista», ha scritto il presidente ucraino. (fonte ats)
Tra le vittime del raid russo su Zaporizhzhia anche bambini
È di almeno 13 morti e 60 feriti il bilancio aggiornato dell'attacco missilistico della scorsa notte su Zaporizhzhia. Lo ha riferito la polizia regionale su Facebook, precisando che «tra i feriti e i morti ci sono bambini». Sempre secondo la polizia, sono stati sparati 9 missili S-300 e X-22 contro i quartieri residenziali della città nel sud dell'Ucraina. Decine di case private, due condomini e altre infrastrutture civili sono state colpite. (fonte ats)
Aggiornato il bilancio delle vittime del raid russo su Zaporizhzhia
È di almeno 12, e non 17, il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico sferrato la notte scorsa contro la città di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, dall'aeronautica militare di Mosca. Lo affermano il presidente ucraino Vlodomyr Zelensky, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba e il capo dell'amministrazione militare della città, Oleksandr Starukh. Da parte sua, questa mattina il segretario del Consiglio comunale della città, Anatoly Kurtev, aveva scritto su Telegram che le vittime dell'attacco - secondo i dati preliminari - sono 17. (fonte ats)
Kiev chiede sistemi di difesa aerea più moderni
«La Russia continua il suo terrore missilistico contro i civili di Zaporizhzhia. 12 attacchi su aree residenziali durante la notte, almeno 12 morti e molti altri feriti. Abbiamo urgentemente bisogno di sistemi di difesa aerea e missilistica più moderni per salvare vite innocenti. Esorto i partner ad accelerare le consegne»: lo scrive oggi in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. (fonte ats)
Traffico regolare sul ponte
Il traffico di treni merci e passeggeri sul ponte di Crimea procede come da programma: lo ha reso noto oggi in un comunicato il ministero dei Trasporti russo, secondo quanto riporta la Tass. «Attualmente, il traffico ferroviario di treni passeggeri e merci a lunga percorrenza attraverso il ponte di Crimea procede secondo l'orario statutario», si legge nella nota. Il traffico dei treni suburbani sarà ripristinato alle 19:00, ha aggiunto il ministero. (fonte ats)
Zaporizhzhia colpita da 12 missili
Sono 12 i missili russi che la notte scorsa hanno colpito la città di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare della città, Oleksandr Starukh, come riporta la Ukrainska Pravda. «Il nemico ha usato aerei tattici per eseguire un attacco missilistico sul centro amministrativo della regione (la città di Zaporizhzhia, ndr). I rapporti preliminari indicano che gli aerei hanno lanciato 12 missili su Zaporizhzhia. La maggior parte dei missili ha colpito condomini residenziali e case private in uno dei quartieri di Zaporizhzhia. Un condominio di nove piani è stato parzialmente distrutto. Cinque abitazioni private sono state distrutte. Le infrastrutture sono state colpite. Venti automobili sono state danneggiate», ha scritto Starukh. (fonte ats)
Zelensky punta il dito contro Mosca dopo i raid a Zaporizhzhia
I responsabili del bombardamento della città di Zaporizhzhia dovranno rispondere delle loro azioni: la ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta Ukrinform. «Ancora Zaporizhzhia. Ancora colpi spietati su persone pacifiche. Su edifici residenziali, proprio nel cuore della notte. Si conoscono già circa 12 morti, 49 feriti sono in ospedale, tra cui 6 bambini. Assoluta meschinità. Malvagità assoluta. Selvaggi e terroristi. Da chi ha dato questo ordine a tutti coloro che lo hanno eseguito. Saranno loro ad assumersi la responsabilità. Di sicuro. Davanti alla legge e alla gente», afferma Zelensky. Come è noto, secondo il segretario del Consiglio comunale della città, Anatoly Kurtev, le vittime dell'attacco sono almeno 17. (fonte ats)
Una squadra di sommozzatori sta valutando i danni al ponte
I sommozzatori russi esamineranno l'entità dei danni causati ieri al ponte di Crimea dalla potente esplosione di un camion bomba: lo ha detto il vice primo ministro russo, Marat Khusnullin, secondo quanto riportano le agenzia di stampa del Paese. I sommozzatori hanno iniziato a lavorare questa mattina alle 6:00 ora locale (le 5:00 in Svizzera), mentre un'indagine più dettagliata dei danni provocati sopra la linea di galleggiamento dovrebbe essere completata entro la fine della giornata. (fonte ats)
Kiev non intende invadere la Bielorussia
L'Ucraina ha respinto le accuse del governo di Minsk secondo cui Kiev starebbe preparando un attacco sul suolo bielorusso: lo ha reso noto su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, secondo quanto riporta Ukrinform. «La sera dell'8 ottobre, l'ambasciatore dell'Ucraina a Minsk, Ihor Kyzym, è stato invitato al ministero degli Affari Esteri della Bielorussia, dove gli è stata consegnata una nota diplomatica. Nella nota, la parte bielorussa sostiene che l'Ucraina starebbe pianificando un attacco sul territorio bielorusso», ha scritto Nikolenko, affermando che queste informazioni non sono vere. «Respingiamo categoricamente un'altra insinuazione del regime bielorusso. Non escludiamo che la consegna della nota diplomatica possa far parte del piano della Federazione Russa per inscenare una provocazione e poi accusare l'Ucraina», ha aggiunto. (fonte ats)
La distruzione del ponte peserà sul sostegno delle forze russe
I danni al ponte sullo Stretto di Kerch provocati ieri dall'esplosione di un camion bomba avranno molto probabilmente un impatto significativo sulla capacità della Russia di sostenere le proprie forze nell'Ucraina meridionale, già sottoposta a forti tensioni: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina. Il rapporto, pubblicato oggi dal ministero della Difesa di Londra, ricorda che la linea ferroviaria sul ponte era stata aperta al trasporto merci solo nel giugno del 2020, ma ha svolto un ruolo chiave nel trasporto di veicoli militari pesanti verso il fronte meridionale nell'invasione dell'Ucraina. «Questo incidente probabilmente toccherà da vicino il presidente Putin; è avvenuto poche ore dopo il suo 70esimo compleanno, (Putin) ha personalmente sponsorizzato e inaugurato il ponte e l'appaltatore della sua costruzione era un suo amico d'infanzia, Arkady Rotenberg», conclude l'intelligence britannica. (fonte ats)
La linea rossa di Mosca
L'invio da parte dell'Occidente di armi a lungo raggio o più potenti a Kiev rappresenterà una linea rossa per la Russia: lo ha detto oggi alla Tass un alto diplomatico del ministero degli Esteri russo, Alexey Polischchuk. «Per quanto riguarda le linee rosse, le abbiamo già designate. Prima di tutto, si tratta della consegna a Kiev di armi a lungo raggio o più potenti. Misure specifiche di risposta alle azioni degli Stati Uniti e dei suoi alleati che forniscono armi al regime di Kiev saranno definite dopo un'analisi approfondita dello sviluppo della situazione», ha precisato. (fonte ats)
Traghetti per compensare il ponte distrutto in Crimea
Il servizio di traghetti tra la Crimea e la regione russa di Krasnodar funziona regolarmente: lo ha reso noto oggi il ministero dei Trasporti russo. Lo riporta la Tass. «Il traghetto Kerchensky-2, con camion a bordo, è partito dalla Crimea alle 01:52. Ha trasportato sedici camion e venticinque passeggeri al porto di Kavkaz. Nuovi camion sono stati caricati sul traghetto nel porto di Kavkaz e trasportati in Crimea. Il traghetto ha iniziato il terzo viaggio alle 05:50 del mattino. Il servizio di traghetti funziona regolarmente», ha concluso il ministero. Le autorità della Crimea annessa alla Russia avevano annunciato il servizio di traghetti sullo stretto di Kerch poche ore dopo l'esplosione del camion bomba che ieri mattina ha parzialmente distrutto il ponte di Crimea. (fonte ats)
Bombe russe nel Donetsk, 3 vittime civili
Almeno tre civili sono morti e altri 14 sono rimasti feriti in seguito agli attacchi russi di ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. «L'8 ottobre i russi hanno ucciso tre civili nella regione di Donetsk: due a Chasiv Yar e uno a Bakhmut. Altre 14 persone sono rimaste ferite», ha scritto Kyrylenko aggiungendo che al momento è impossibile stabilire il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha. (fonte ats)
Senza luce né gas, il destino di 700’000 ucraini
Sono oltre 700.000 gli ucraini senza elettricità a causa della guerra da parte della Russia. La maggior parte di loro nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Luhansk e Mykolaiv. Lo comunica il Ministero dell'Energia ucraino, aggiungendo che 621.500 ucraini sono invece rimasti senza gas. (fonte ats)
«Le regioni annesse sono parte dello Stato dell’Unione»
Le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, le regioni di Kherson e Zaporizhzhia sono diventate parte dello Stato dell'Unione di Russia e Bielorussia dopo l'adesione alla Russia. Lo ha dichiarato, in un'intervista alla Tass, il Direttore del Secondo Dipartimento dei Paesi della Csi del Ministero degli Esteri russo, Aleksey Polischuk. Fondato nel 1996, lo Stato dell'Unione di Russia e Bielorussia è un'entità sovranazionale ed intergovernativa formata dalla Russia e dalla Bielorussia. (fonte ats)
Tensioni tra Ucraina e Bielorussia, Minsk convoca l’ambasciatore
Il ministero degli Affari esteri della Bielorussia ha convocato l'ambasciatore dell'Ucraina a causa della presunta preparazione di un attacco al territorio della Bielorussia. E' quanto si legge - come riporta l'agenzia Unian - in una nota del Ministero ucraino degli Affari Esteri. In dettaglio l'ambasciatore dell'Ucraina a Minsk, Ihor Kyzym, è stato invitato al ministero degli Affari esteri della Bielorussia nella serata dell'8 ottobre e gli è stata consegnata una nota diplomatica. «La parte bielorussa - sottolinea il Ministero di Kiev - afferma che l'Ucraina starebbe pianificando un attacco al territorio della Bielorussia. Questa informazione non corrisponde alla verità. Respingiamo categoricamente le insinuazioni del regime bielorusso. Non escludiamo che la consegna della nota diplomatica possa rientrare nel piano della Federazione Russa di portare avanti provocazioni». (fonte ats)
Secondo Kiev, Putin rischia un colpo di Stato
Vladimir Putin ha perso il controllo dei servizi segreti ed «è molto probabile che le esplosioni sul ponte di Crimea siano state organizzate da rappresentanti delle forze di sicurezza russe, che si oppongono a vicenda». Lo sostiene Mykhailo Podolyak, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente, che in tv, come riporta Unian, afferma che a suo avviso «la situazione nella Federazione Russa potrebbe molto probabilmente trasformarsi in un colpo di stato» e infatti «il personale militare è già detenuto a Mosca». Per Podolyak l'esplosione sul ponte di Crimea è l'ultimo tassello di un processo che «indica che nella società russa si stanno sviluppando i presupposti per un colpo di stato ma è troppo presto per parlare del suo approccio». (fonte ats)
«Vogliamo vendetta»
«Naturalmente si sono scatenate le emozioni e c'è un sano desiderio di vendetta»: lo ha detto il governatore della Crimea insediato dal Cremlino, Sergei Aksyonov, riferendosi all'esplosione provocata ieri mattina da un camion bomba che ha distrutto parzialmente il ponte di Crimea. «La situazione è gestibile: è spiacevole, ma non fatale», ha aggiunto, secondo quanto riporta il Guardian. (fonte ats)
⚡️Удар по Запоріжжю: повідомляють про 17 загиблих і 40 поранених. Цифри попередні. Жертв може бути більше, повідомляє секретар міськради Анатолій Куртєв
— Антон Геращенко (@Gerashchenko7) October 9, 2022
Зруйновані багатоквартирні приватні будинки
росіяни не здатні відповісти на полі бою і тому б'ють по містах в тилу
📷📹ТРУХА pic.twitter.com/vVbRJDMR9C
Bombe su Zaporizhzhia
La città ucraina, situata a pochi chilometri dalla centrale nucleare, è stata vittima di un bombardamento russo durante la scorsa notte. Il bilancio dell’attacco è di 17 vittime e oltre 40 feriti. Il bilancio, provvisorio, è stato comunicato su Telegram da Anatoly Kurtev, segretario del Consiglio comunale della città. «Secondo i dati preliminari - scrive - cinque case private sono state distrutte e circa 40 sono state danneggiate. In questo momento, si sa che 17 persone sono morte». Secondo quanto riportato dai media locali ci sono anche 44 feriti. Anche ieri la città aveva subito un attacco che aveva provocato altri 17 morti». Anton Gerashchenko, un alto consigliere presidenziale di Volodymyr Zelenskiy, ha invece commentato: «I russi non sono in grado di rispondere sul campo di battaglia e quindi colpiscono le città nelle retrovie». (fonte Guardian)