Almeno cinquemila persone hanno protestato davanti alla sede della Commissione aiuto ai rifugiati
CITTÀ DEL MESSICO - Un folto gruppo di circa 5.000 migranti provenienti da vari Paesi d'America latina, ma anche dall'Africa, ha vivacemente manifestato oggi davanti alla sede della governativa Commissione messicana di aiuto ai rifugiati (Comar) a Tapachula, città del Messico meridionale alla frontiera con il Guatemala, esigendo una procedura più rapida per i visti di residenza, in attesa di poter entrare negli Stati Uniti.
Secondo la tv Canal 13 Tapachula, la locale sede del Comar aveva aperto stamani dopo un lungo periodo di chiusura, ma di fronte alla grande quantità di persone affollatesi al suo ingresso, ha nuovamente sospeso l'attività.
Fra l'altro, ha indicato l'emittente, la presenza di un così gran numero di migranti ha spinto i commercianti del vicino mercato di Los Laureles a sospendere la vendita di prodotti, chiudendo negozi e ritirando i banchi di esposizione dei prodotti.
I media locali segnalano che gli aspiranti ad ottenere il visto di residenza sono per lo più haitiani, venezuelani, cubani, peruviani, panamensi, di altri paesi centroamericani, ma anche di diversi Paesi africani.
Questa mobilitazione è un segnale che la spinta a emigrare verso gli Usa non si esaurirà neppure quest'anno, dopo che nel 2022 i servizi migratori statunitensi hanno arrestato la cifra record di oltre 2.760.000 persone prive di documentazione regolare.