Numerosi Stati americani non hanno elaborato un piano per ridurre il proprio consumo di acqua. Il governo federale dovrà intervenire.
NEW YORK - È difficile che i sette Stati che fanno affidamento sull'acqua del fiume Colorado, in via di prosciugamento, accettino di effettuare volontariamente profonde riduzioni del loro consumo idrico e questo costringerà il governo federale a imporre per la prima volta dei tagli all'approvvigionamento idrico per 40 milioni di americani.
Secondo il New York Times, il dipartimento dell'Interno aveva chiesto agli Stati di elaborare volontariamente un piano entro il 31 gennaio per ridurre collettivamente la quantità di acqua che attingono dal Colorado.
La richiesta di questi tagli, su una scala senza precedenti nella storia Usa, è stata provocata dal precipitoso declino del lago Mead e del lago Powell, che forniscono acqua ed elettricità ad Arizona, Nevada e California meridionale. La siccità, i cambiamenti climatici e la crescita della popolazione hanno fatto precipitare il livello dell'acqua nei laghi.
Le probabilità di un accordo volontario tuttavia sembrano scarse e sarebbe la seconda volta in sei mesi che gli Stati che fanno affidamento sul fiume, oltre ad Arizona, Nevada e California anche Colorado, New Mexico, Utah e Wyoming, non rispettano una scadenza per il consenso sui tagli chiesti dall'amministrazione Biden nel tentativo di evitare un catastrofico crollo del sistema fluviale.