Rimasto senza lavoro nel 2012, Jeff Reitz cercava una scusa per restare fuori casa. E il parco a tema è stato la sua salvezza
ANAHEIM - È cominciato come uno scherzo. Oggi è un Guinness World Record. Jeff Reitz ha visitato Disneyland 2'995 volte, diventando a tutti gli effetti una celebrità del parco a tema californiano.
Le visite di Reitz sono cominciate nel 2012. Rimasto senza lavoro, cercava una scusa per uscire di casa e fare un po' di movimento. Il caso ha voluto che gli fosse stato regalato un pass annuale per Disneyland e quindi ogni giorno si recava al parco a tema.
Come racconta al Guinness World Record, «iniziavo facendo una passeggiata e osservando. Cercavo elementi da fotografare e da condividere. Alcuni giorni salivo su molte attrazioni e altri girovagavo in determinate aree del parco».
Il giorno della sua sessantesima visita è stato notato per la prima volta da un giornalista, che lo ha intervistato. «Poi, il primo luglio del 2012, l'Orange County Register ha pubblicato un articolo in occasione del mio 183esimo giorno consecutivo al parco. Quindi mi ha contattato l'Associated Press. Da quel momento ho ricevuto chiamate e proposte di interviste da tutto il mondo».
In onore alla sua costanza, Disneyland ha donato a Reitz un cesto regalo, il certificato di cittadinanza onoraria, uno zaino e una cena. Con il tempo i visitatori hanno cominciato a notarlo, a chiedergli autografi e fotografie. Poi, il 14 marzo 2020, dopo otto anni, tre mesi e 13 giorni, il Covid ha interrotto bruscamente le sue visite.
«Avrei voluto raggiungere le 3mila visite». Ma è stato impossibile. «Vorrei tornare, ma ancora non so quando. Mi piacerebbe andarci con il mio titolo del Guinnes World Record, per scattare una foto lì dove l'ho guadagnato».
Dalla sua esperienza, Reitz dice di aver imparato molto, «come la gestione delle finanze e del tempo». Avendo, nel frattempo trovato un lavoro a tempo pieno, «ho imparato a tenere sotto controllo il calendario del parco e il mio, per essere sicuro di riuscire a entrare a Disneyland prima che chiudesse».