Il Governo Lula si è espresso in merito all’ordine di carcerazione emesso dalla Corte penale internazionale. La posizione rimane ambigua.
BRASILIA - Il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira ha dichiarato che se il presidente russo Vladimir Putin dovesse recarsi a Brasilia potrebbe rischiare l'arresto a causa dell'ordine di carcerazione emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) per crimini di guerra in Ucraina.
Il processo contro Putin deve essere «esaminato» e il Brasile, che è membro della Cpi, finora non ha una posizione «ufficiale» in merito, ha affermato l'esponente del governo Lula in un'intervista al portale di notizie Metropoles. «Chiunque si rechi in un Paese che è membro della Cpi può avere complicazioni, non ho dubbi al riguardo», ha detto Vieira rispondendo alla domanda se Putin potesse essere arrestato nel caso in cui venisse in Brasile.
Il ministro ha poi commentato che il Brasile «rispetta e segue» la Cpi, ma ha chiarito anche che questa Corte non ha «portata globale» poiché non è composta da tutti i Paesi del mondo. Vieira ha infine ribadito la «condanna dell'invasione russa» in Ucraina, iniziata poco più di un anno fa, e ha ricordato che la Costituzione brasiliana difende «l'integrità territoriale» come uno dei fondamenti della politica estera.