Ha giudicato che le norme finora in vigore violavano i diritti delle donne e delle persone in gestazione
CITTÀ DEL MESSICO - La Corte suprema del Messico ha invalidato articoli e parti normative del Codice penale federale che prevedono il carcere per le donne che abortiscono, depenalizzando di fatto l'interruzione di gravidanza su tutto il territorio nazionale.
La massima autorità di giustizia, si legge in un breve messaggio su X, ha dichiarato «incostituzionale il sistema giuridico che penalizza l'aborto nel Codice penale federale, perché viola i diritti delle donne e delle persone in gestazione».
La sentenza votata all'unanimità dagli 11 membri della Corte invalida articoli e parti normative del Codice penale federale che prevedono il carcere per le donne che abortiscono, depenalizzando di fatto l'interruzione di gravidanza su tutto il territorio nazionale.
La sentenza, che avrà applicazione retroattiva, dovrà essere rispettata da qualsiasi autorità giurisdizionale e amministrativa, in particolare dal personale delle istituzioni sanitarie coinvolte nella pratica dell'interruzione di gravidanza e dagli agenti del Pubblico Ministero che ricevono denunce per questi fatti.
Già due anni fa la Corte dichiarò incostituzionale la criminalizzazione dell'aborto.