«La Brexit è stata un errore enorme, tutti noi, soprattutto la classe operaia e i più poveri, ne stiamo pagando le conseguenze»
LONDRA - Centinaia di persone, sventolando le bandiere dell'Unione europea, si sono radunate oggi nel centro di Londra chiedendo il rientro della Gran Bretagna nell'Ue.
La National Rejoin March (Nrm), organizzata dall'omonimo movimento che sostiene il ritorno all'adesione di Londra all'Ue, si è radunata nei pressi di Hyde Park da dove ha preso il via per poi dirigersi verso Parliament Square, mentre gli automobilisti di passaggio suonavano i clacson in segno di solidarietà.
I manifestanti brandivano cartelli con la scritta «la strada per rientrare nell'Ue inizia qui». Peter Corr, leader e co-fondatore di Nrm, ha detto di aver deciso di organizzare la marcia perché «sembrava che tutti si fossero arresi» rispetto alla causa. «La Brexit è stata un errore enorme, tutti noi, soprattutto la classe operaia e i più poveri, ne stiamo pagando le conseguenze e dobbiamo fare qualcosa al riguardo», ha detto Corr, un camionista di Derby, nell'Inghilterra centrale.
La manifestante Rachel Ashley, che indossa occhiali over-size a forma di stella, ha detto all'AFP di essere «assolutamente furiosa» per la Brexit. «Conosco persone che sono completamente mortificate. Si vergognano così profondamente... Sono state prese in giro», ha detto. Frances Smith, una pensionata di 68 anni, ha da parte sua affermato di considerarsi europea, «togliermi questo è malvagio», ha detto.
Ieri il leader dell'opposizione laburista Keir Starmer è stato costretto a negare di voler rientrare nell'Ue dopo che suoi recenti commenti avevano portato i conservatori al potere ad accusarlo di voler «sfasciare la Brexit».