La Guida suprema iraniana Ali Khamenei esprime il suo sostegno ad Hamas, che si sta preparando «a una lunga guerra».
La maggioranza ha dato il via libera a Netanyahu alla formazione di un governo di unità nazionale.
Al terzo giorno di conflitto si sono intensificati i raid sull'enclave palestinese. La mobilitazione in Israele ha raggiunto cifre che non si vedevano da decenni: nelle ultime 48 ore sono stati raggiunti 300'000 riservisti. Nessuno di loro - di fronte al pericolo per l'esistenza stessa dello Stato ebraico - si è rifiutato.
Intanto, la vendetta corre sul filo delle esecuzioni pubbliche: si temono le rappresaglie dei jihadisti nei confronti degli uomini, delle donne e dei bambini caduti nelle loro mani. «Cominceremo a giustiziare pubblicamente un civile israeliano in ostaggio per ogni bombardamento israeliano su abitazioni civili a Gaza senza preavviso», è la minaccia dei terroristi palestinesi.
Lancio di razzi dalla Siria verso Israele
L'esercito israeliano ha individuato una serie di lanci dalla Siria verso il territorio israeliano. Lo ha detto il portavoce militare specificando che «una parte di questi lanci sono passati nel territorio israeliano e con tutta probabilità sono caduti in aree aperte». Secondo i media, i razzi lanciati dalla Siria sono stati cinque e ora l'esercito sta attaccando le postazioni da dove sono partiti.
Blinken volerà in Israele nei prossimi giorni
Il segretario di Stato statunitense Antony Blinken volerà in Israele nei prossimi giorni. Lo annuncia il Dipartimento di Stato. Blinken porterà un messaggio di «solidarietà e sostegno», spiega il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. Secondo indiscrezioni, Blinken potrebbe arrivare in Israele forse già giovedì. (ats ans)
Almeno 14 americani uccisi in Israele
Gli americani uccisi in Israele sono almeno 14. Lo ha affermato parlando dalla Casa Bianca il presidente statunitense Joe Biden, precisando che anche fra gli ostaggi presi da Hamas ci sono americani. (ats ans)
Oltre 1200 i morti in Israele e più di 200 gli ostaggi
Nuove stime ufficiali - riferite dal sito Ynet - hanno segnalato che i morti in Israele per l'attacco da Gaza sono saliti a più di 1200. Secondo le stesse informazioni, si crede che gli ostaggi israeliani portati a Gaza siano oltre 200. (ats ans)
Almeno 200 corpi ritrovati nel kibbutz di Kfar Aza
Sono almeno 200 i cadaveri, tra uomini donne e bambini, ritrovati nel kibbutz di Kfar Aza dopo l'assalto dei miliziani di Hamas. Lo rende noto la tv I24, che cita l'organizzazione israeliana di volontari per le emergenze Zaka.
ll Libano decide la chiusura delle scuole per domani nel sud
Il governo libanese ha deciso di ordinare, per domani, la chiusura delle scuole del sud del Libano per via della situazione tesa nelle aree a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele in seguito ai botta e risposta militari tra Hezbollah e Israele. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna. (ats ansa).
Biden non ha frenato Netanyahu sull'ingresso a Gaza
Arrivano segnali apparentemente contrastanti dall'amministrazione Biden sulla risposta di Israele agli attacchi di Hamas. Nella sua telefonata oggi con il premier israeliano, quando Benjamin Netanyahu ha evocato la possibilità di penetrare nella Striscia di Gaza, il presidente non lo avrebbe ammonito a non farlo, secondo quanto riferisce un dirigente Usa alla Cnn. «Non stiamo sollecitando moderazione in questo momento», ha detto la fonte.
Ma poco prima la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa, Adrienne Watson, aveva detto che gli Usa sostengono Israele «nell'intraprendere le azioni necessarie e proporzionate per difendere il Paese e proteggere la sua popolazione», pur senza tracciare linee rosse da non oltrepassare. (ats ans)
Onu a Israele e palestinesi: «Rispettare le leggi di guerra»
«La portata e la velocità di ciò che sta accadendo nei territori palestinesi occupati e in Israele sono agghiaccianti. Il mio messaggio a tutte le parti è inequivocabile, le leggi di guerra devono essere rispettate». Lo afferma il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths, sottolineando che «coloro che sono tenuti prigionieri devono essere trattati umanamente e gli ostaggi devono essere rilasciati senza indugio. Durante le ostilità, i civili e le infrastrutture civili devono essere protetti e gli aiuti umanitari, i servizi e le forniture vitali a Gaza non vanno bloccati», ha aggiunto. (ats ans)
Israele verso «la completa offensiva»
Israele si sta muovendo verso «una completa offensiva». Lo ha detto il ministro della Difesa Yoav Gallant. «Ho allentato tutte le restrizioni, abbiamo il controllo dell'area e - ha spiegato parlando alle truppe al confine di Gaza - ci stiamo muovendo verso un'offensiva totale». «Hamas ha voluto un cambio a Gaza, cambierà di 180 gradi rispetto a quanto ha pensato». (fonte ats)
Israele risponde a Hezbollah
In risposta al missile anticarro lanciato poco fa dal sud del Libano contro un veicolo militare israeliano nella zona di Avivim, un elicottero delle forze armate israeliane (Idf) ha colpito una torretta di osservazione di Hezbollah. Non si segnalano feriti tra le forze di difesa israeliane. (fonte ats)
Erdogan: «Gli Usa potrebbero distruggere Gaza»
«Che cosa ci fa in Israele una portaerei americana? Comincerà a compiere gravi massacri da quelle parti, colpendo e distruggendo Gaza». Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, durante una conferenza stampa congiunta con il cancelliere austriaco Karl Nehammer in visita ad Ankara. «Questa situazione non finirà in una settimana o due», ha aggiunto Erdogan, parlando del conflitto in corso tra Israele e Hamas. Il leader turco ha affermato che la Turchia si augura che «questa guerra finisca il prima possibile» e per questo motivo Ankara sta cercando di capire come mediare tra Israele e Palestina. Durante la conferenza stampa, trasmessa da Trt, Erdogan ha chiesto a tutti gli attori influenti nella regione di agire per cercare di arrivare alla pace, ribadendo che la Turchia sta utilizzando la diplomazia per porre fine al conflitto.
«40 bimbi uccisi in un kibbutz, anche decapitati»
Soldati israeliani hanno riferito alla tv I24 di aver trovato «bambini con le teste decapitate» a Kfar Azza, un kibbutz preso d'assalto dai miliziani di Hamas a Gaza. Secondo la stessa fonte, «intere famiglie sono state fucilate nei loro letti». Finora sono stati portati sulle barelle circa 40 neonati e bambini piccoli. (ats ans)
L'artiglieria di Israele colpisce in Libano
L'artiglieria israeliana sta colpendo il territorio libanese in risposta al lancio di razzi dal sud del Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
I colpi di artiglieria israeliana sono caduti in località del sud del Libano a ridosso della Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. E questo in risposta al lancio di razzi dal Libano verso Israele. Le fonti sul posto hanno riferito all'agenzia italiana Ansa che i colpi hanno preso di mira zone agricole nelle località di Dahir, Yarin e Wadi al Adas. (ats)
Israele colpisce il porto di Gaza, pescherecci in fiamme
Un raid lanciato da Israele ha colpito il porto di Gaza. Le immagini trasmesse in tv da Al Jazeera mostrano una densa nube di fumo che si alza dal porto con i pescherecci e le imbarcazioni in fiamme. (ats ansa)
Nuovo raid israeliano sul valico di Rafah
Un nuovo attacco aereo israeliano, il terzo in meno di 24 ore, ha colpito oggi pomeriggio il valico di frontiera di Rafah che collega l'Egitto a Gaza, ferendo tre palestinesi. Lo hanno rivelato una fonte egiziana che lavora al valico ed una fonte giornalistica a Gaza che ha parlato con il sito di informazioni Mada Masr.
L'attacco ha colpito il lato palestinese del valico, ha precisato la fonte egiziana. Il valico, che precedentemente era stato aperto alle persone provenienti da Gaza che avevano bisogno di entrare in Egitto per accedere agli aiuti umanitari, è stato nuovamente chiuso oggi fino a nuovo avviso. (ats ans)
La giovane tedesca rapita al rave party è viva ma «gravemente ferita»
Shani Louk è a Gaza in ospedale, «con una grave ferita alla testa».
Oltre mille i morti israeliani
Il bilancio delle vittime israeliane supera i 1000 morti. «Almeno 1008 israeliani sono stati uccisi da sabato», ha detto l'ambasciata israeliana negli Stati Uniti. In un post sui social media, l'ambasciata afferma che sono rimaste ferite anche più di 3418 persone. (ats ans)
Ucciso ministro dell'Economia di Hamas in raid di Israele
L'esercito israeliano in un attacco durante la notte scorsa su Gaza ha ucciso il ministro dell'economia di Hamas nella Striscia Joad Abu Shmalah. Nel suo ruolo - ha ricordato l'esercito - «ha gestito il finanziamento del terrorismo all'interno e all'esterno della Striscia di Gaza».
«Ha ricoperto posizioni di sicurezza nell'organizzazione terroristica e ha guidato una serie di operazioni contro i civili israeliani e lo Stato di Israele». Alcuni media hanno segnalato che sarebbe stato ucciso anche Zakaria Mamr, membro dell'ufficio politico di Hamas. (ats ans)
L'ipotesi russa
«Chi c'è dietro Hamas? Credo che la risposta sia molto semplice: chi li sostiene pubblicamente, li sostiene con le armi. E non si tratta di un solo giorno. È una cosa che va avanti da molto tempo. Credo che qui ci sia una risposta dettagliata che potete trovare da soli. E anche sui social media, si può vedere attraverso le griglie chi sta dando i segnali rilevanti. Crediamo che la Russia sia uno di quelli che ha aiutato e che sta dietro». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la conferenza stampa congiunta con l'omologo rumeno Klaus Iohannis rispondendo a una domanda su chi ci sia dietro Hamas, che ha attaccato Israele. (Ats ans)
Razzi sull'aeroporto
Una salva di razzi è stata lanciata da Gaza verso il centro di Israele, compresa l'area della grande Tel Aviv. Lo riferiscono i servizi di segnalazione israeliani. In quell'aerea è compreso anche lo scalo aereo Ben Gurion. L'esercito ha intensificato nel frattempo gli attacchi contro Hamas nella Striscia. (Ats ans)
Potrebbe venire meno il sostegno ai palestinesi anche da Londra
Anche il governo Tory britannico di Rishi Sunak ha annunciato nelle scorse ore l'avvio di una revisione degli aiuti umanitari finanziati a favore dei palestinesi, alla luce della ri-esplosione del conflitto tra Israele e Hamas. Lo riporta oggi la stampa del Regno, riprendendo dichiarazioni fatte nella serata di ieri ad Itv dal vicepremier Oliver Dowden. «Stiamo attualmente rivedendo i nostri piani di aiuto», ha detto Dowden, evocando la necessità di «un processo rigoroso di controllo per tenere separati» gli stanziamenti diretti «all'Autorità nazionale palestinese e alla popolazione civile» - che devono proseguire - da quelli che potrebbero finire per via indiretta a sostenitori dei «terroristi di Hamas». Il governo di Sua Maestà ha allocato per il 2023-24 non più di 17 milioni di sterline (circa 18,9 milioni di franchi) per gli aiuti destinati alla Palestina. Con una previsione d'incremento a 29 milioni per il 2024-25. (Ats ans)
Hamas avrebbe ricevuto armi e addestramento dall'Iran
Teheran sarebbe «complice» nel sostenere i militanti palestinesi ma al momento non ci sono prove di un ruolo diretto nell'attacco. Lo riporta il Washington Post citando attuali ed ex funzionari dell'intelligence occidentale e medio orientali. Il ruolo preciso dell'Iran nell'attacco a Israele non è chiaro ma - spiegano - riflette le ambizioni di Teheran, che avrebbe fornito a Hamas l'addestramento militare, l'aiuto logistico e decine di milioni di dollari di armi. (Ats ans)
Tutto esaurito il volo speciale Swiss di rimpatrio da Israele
L'aereo, decollato da Zurigo già quasi al completo, rientrerà stasera con tutti i posti occupati.
«Lasciate la città in due ore»
Hamas ha lanciato un ultimatum agli abitanti di Ashkelon, nel sud di Israele, 40 km a nord della Striscia di Gaza: «Lasciate la città entro due ore. Vi abbiamo avvertiti". Lo riferisce il portavoce di Hamas, Abu Obeida, citato dalla tv al Manar degli Hezbollah libanesi alleati di Hamas. "Avvisiamo gli abitanti di Ashkelon di lasciare la loro città entro le 5 (le 16 in Svizzera)», ha detto Abu Obeida. (fonte ats ans)
Bruxelles: «Non sospenderemo i pagamenti ai palestinesi»
«Noi non sospenderemo alcun pagamento finché non sarà completata la revisione dei programmi di assistenza per la popolazione palestinese. Ma allo stesso tempo, vista l'evoluzione sul terreno, riteniamo necessario riesaminare i programmi di aiuto». Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, tornando sulla questione degli aiuti ai palestinesi. «La linea della Commissione è la seguente. Ieri il tweet di Oliver Varhely è stato non coordinato con il collegio dei commissari», ha aggiunto Mamer che, incalzato su quanto accaduto ieri a livello comunicativo in merito al dossier aiuti ha ribadito: «La linea è che l'Ue riesaminerà i programmi di aiuti e, nel frattempo, nessun pagamento verrà sospeso. Gli aiuti umanitari sono comunque esclusi dal riesame. Non posso darvi una scadenza entro la quale il prossimo pagamento previsto sarà esborsato». «La comunicazione della Commissione deve essere coerente», ha spiegato Mamer che, rispondendo a chi gli chiedeva se Varhelyi avrà ancora il controllo del suo account Twitter, ha aggiunto: «Non siamo della posizione di togliere a qualcuno la possibilità di fare tweet». (fonte ats)
Israele, via libera della maggioranza al governo di unità
I partiti della maggioranza di governo in Israele hanno dato mandato al premier Benjamin Netanyahu di «costituire un governo di emergenza nazionale» con rappresentanti dell'attuale opposizione. Lo ha fatto sapere il Likud, il partito del premier. Anche il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir (di Potere ebraico) che prima aveva espresso contrarietà ha infine accettato la linea. (fonte ats)
L'appello di Hamas: «Arabi e musulmani marcino sulla Palestina»
«Invitiamo i popoli arabi e musulmani e i palestinesi da ogni luogo, in particolare nei campi profughi all'estero, a marciare verso i confini della Palestina occupata in solidarietà con la Palestina, Gerusalemme e la Moschea di Al-Aqsa». Così Hamas lancia l'appello a partecipare al venerdì di mobilitazione e protesta dopo «i risultati storici ottenuti dalla resistenza palestinese contro l'occupazione israeliana» con l'operazione 'Diluvio di al-Aqsa'. L'obiettivo è «sostenere la resistenza», «sventare i piani israeliani» e «difendere la moschea di al Aqsa». (fonte ats)
«Raid israeliano sul valico di Rafah»
Un attacco aereo israeliano ha colpito stamattina il valico di Rafah tra Egitto e Gaza, il secondo raid in meno di 24 ore. Lo ha riferito l'autorità di frontiera sul lato di Gaza, secondo quanto riporta il Washington Post. Il raid ha colpito il tratto di strada tra il lato egiziano e quello di Gaza del valico, lasciando «un buco che ostacola il transito verso e dalla parte egiziana». Il valico di Rafah era stato appena riparato in seguito a un attacco aereo israeliano ieri sera, ha detto a Sky News Arabia Iyad al-Bazum, portavoce del ministero degli Interni di Gaza controllato da Hamas. (fonte ats)
«Porremo fine al controllo di Hamas su Gaza»
«Gli ultimi giorni ci hanno dimostrato che non abbiamo scelta: dobbiamo porre fine al controllo di Hamas su Gaza e alle sue capacità militari, per eliminare la minaccia su Israele». Lo scrive su X (ex Twitter) l'ambasciatore israeliano a Roma Alon Bar. «Molti giornalisti - spiega l'ambasciatore - mi chiedono quale sia la soluzione a lungo termine per Gaza. Vorrei sottolineare che, nel corso degli anni, abbiamo compiuto ogni sforzo per separarci da Gaza e consentire ai palestinesi di condurre la propria vita. Abbiamo ritirato il nostro esercito dall'intera Striscia di Gaza e trasferito altrove tutti i cittadini israeliani ivi residenti. Da oltre un decennio stiamo compiendo ogni sforzo per mantenere il fragile equilibrio tra proteggerci dal terrorismo e consentire la crescita economica della Striscia di Gaza». Ma, è la conclusione di Alon Bar, «gli ultimi giorni ci hanno dimostrato che non abbiamo scelta: dobbiamo porre fine al controllo di Hamas su Gaza e alle sue capacità militari, per eliminare la minaccia su Israele».
Possibile infiltrazione con drone a Sderot
La popolazione di Sderot, nel sud d'Israele, è stata invitata a non uscire di casa a causa di una sospetta infiltrazione con droni dalla Striscia di Gaza. Nella località già risuonano le sirene per i ripetuti lanci di razzi provenienti dall'altra parte del confine.
Israele e Anp invitati alla riunione Ue
L'Ue ha invitato Israele e l'Autorità nazionale palestinese (Anp) al Consiglio Affari Esteri straordinario convocato nel pomeriggio. «Ho invitato il Ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen a partecipare alla riunione dei ministri degli Esteri che convocherò questo pomeriggio. Ho invitato anche il Ministro degli Esteri Malki a prendere la parola e a presentare il punto di vista dell'Autorità palestinese», ha annunciato l'Alto rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell. (Fonte ats)
«Fino a 150 ostaggi a Gaza»
Ci sono «fino a 150 ostaggi a Gaza». Lo ha detto l'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, secondo quanto riporta la Bbc. A Gaza sono trattenuti «tra 100 e 150» ostaggi «dopo essere stati rapiti da Israele», ha sottolineato il diplomatico israeliano. (Fonte ats)
13 arresti a Gerusalemme Est
La polizia israeliana ha annunciato di aver arrestato 13 residenti di Gerusalemme Est. Sono sospettato di aver incitato alla violenza e di sostegno ad Hamas. Lo riferisce Haaretz.
Evacuati 180 cittadini croati
Da ieri è in corso l'evacuazione da Israele dei cittadini croati, finora in totale 180 persone, per lo più pellegrini cattolici nei luoghi della Terra Santa. Subito dopo l'attacco di Hamas contro Israele sabato mattina, tutti i croati che si trovavano in Israele o in Cisgiordania sono stati invitati dall'ambasciata croata a Tel Aviv a contattare il personale diplomatico per aiuti nell'evacuazione. Ieri un volo speciale ha portato a Vienna 57 pellegrini, mentre un secondo gruppo di circa 70 persone dovrebbe arrivare in giornata.
Altri cittadini croati sono ritornati in voli organizzati per i propri connazionali dai governi serbo e montenegrino diretti a Belgrado e Podgorica. Sono alcune centinaia i serbi e i montenegrini che hanno fatto ritorno in patria da Israele. (Fonte ats)
Migliaia di armi ai civili
Il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha ordinato l'acquisto immediato di 10mila armi da fuoco da consegnare ai civili. Nell'immediato - ha reso noto il ministro - saranno distribuiti 4000 fucili d'assalto ai membri delle cosiddette 'squadre di allerta' composte da volontari con esperienza militare che sono attive in tutte le località minori di Israele. Il loro compito è di reagire immediatamente in caso di attacchi in attesa che le forze di polizia o dell'esercito entrino in azione.
Nel suo comunicato Ben Gvir ha menzionato anche la necessità di organizzare difese nella eventualità di dover affrontare violenze della minoranza araba in Israele, come quelle che avvennero per alcuni giorni nel maggio 2021 in alcune città a popolazione mista araba ed ebraica. (Fonte ats)
Nuovi attacchi su Gaza (e ancora sirene)
Le sirene sono tornate a suonare a Be'er Sheva e in altre comunità nella parte meridionale di Israele. Negli stessi istanti l'aviazione di Tel Aviv sta compiendo nuovi attacchi contro presunti obiettivi riconducibili ad Hamas a Gaza.
Nessuna discussione sui prigionieri, per ora
Hamas non terrà discussioni sui prigionieri fino alla fine della campagna militare: lo ha dichiarato Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico dell'organizzazione palestinese, citato dal quotidiano israeliano Haaretz.
L'Oms chiede un corridoio umanitario sulla Striscia di Gaza
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) chiede l'apertura di un corridoio umanitario dentro e fuori la Striscia di Gaza, posta sotto assedio totale da parte di Israele. «L'Oms chiede la fine della violenza. È necessario un corridoio umanitario per raggiungere le persone con forniture mediche essenziali», ha detto il portavoce dell'Oms Tarik Jasarevic in una conferenza stampa a Ginevra. (Fonte ats)
Almeno quattro vittime francesi in Israele
Altri due cittadini francesi sono rimasti uccisi negli attacchi di Hamas contro Israele e il bilancio delle vittime sale stamattina a 4. Il ministero degli Esteri conferma di essere senza notizie riguardo 13 connazionali «la cui situazione è considerata come molto preoccupante». Secondo il Quai d'Orsay, «alcuni di loro sono stati molto probabilmente rapiti». (Fonte ats)
#LeSaviezTu: #Tsahal conseille aux #Gazaouis d'aller en #Egypte se mettre à l'abri (photo: point de passage de Rafah, frontière) et diffuse des vidéos en arabe avec des cartes pour prévenir les Gazaouis de ses prochaines cibles : quelle autre armée fait ça ?#Hamas #Israel #Gaza pic.twitter.com/M4WMThRuqN
— Avner Solal (@TheAvnerSolal) October 10, 2023
Il valico con l'Egitto riapre domani
Il valico di Rafah a Gaza con l'Egitto sarà aperto domani per i palestinesi che hanno già un permesso di ingresso nel Paese. Lo hanno fatto sapere le autorità di Gaza mentre migliaia di palestinesi aspettano a ridosso del confine per entrare in Egitto. (Fonte ats)
Sirene ad Ashkelon e sulla frontiera
Le sirene d'allarme sono risuonate poco dopo le 11 ora svizzera nella città di Ashkelon e nelle località al confine con la Striscia di Gaza.
Russia «in contatto con tutte le parti»
La Russia è «in stretto contatto con tutte le parti» del conflitto israelo-palestinese. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov. Contatti sono «possibili» anche tra la Russia e gli Usa se entrambe le parti si mostrano interessate, ha aggiunto Ryabkov, citato dall'agenzia Ria Novosti. (Fonte ats)
Edifici Onu danneggiati a Gaza
18 edifici dell'Agenzia Onu per i rifugiati localizzati nel territorio della Striscia di Gaza sono stati danneggiati dallo scoppio delle ostilità, sabato 7 ottobre. Il bilancio comprende otto strutture sanitarie e quattro scuole.
Un limite agli acquisti dei generi di prima necessità
Shufersal, la più importante catena di supermercati israeliana, ha annunciato di aver messo un limite alla vendita dei generi di prima necessità come acqua e uova. La clientela potrà acquistare fino a un massimo di due confezioni da sei bottiglie d'acqua da 1,5 litri, fino a 30 uova, tre unità di latte e due di pane a cassetta a prezzo calmierato. Lo riferisce The Times of Israel.
La raccomandazione dell'esercito di fare scorte di cibo e bevande si scontra con il calo delle disponibilità nei negozi, che nei tre giorni scorsi sono stati presi d'assalto. «Per responsabilità nei confronti di tutti i clienti, e a causa della forte domanda, delle difficoltà di approvvigionamento e della parziale mancanza di prodotti nei negozi, abbiamo deciso di limitare l'acquisto di prodotti alimentari di base come acqua, uova, pane e latte», afferma il CEO di Shufersal Uri Watermann. «Allo stesso tempo stiamo lavorando costantemente per far arrivare nei negozi altri prodotti».
L'assedio di Gaza viola il diritto internazionale
L'assedio totale di Gaza è «proibito» dal diritto internazionale umanitario. È il monito delle Nazioni Unite a Israele. L'assedio totale di Israele alla Striscia di Gaza è vietato dal diritto internazionale, ha dichiarato il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. «L'imposizione di assedi che mettono in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è vietata dal diritto internazionale umanitario», ha sottolineato in un comunicato. (fonte ats ans)
The funeral procession of the journalists Mohammed Subh and Saeed Al-Taweel, who were martyred in an #Israeli airstrike while covering the news early this morning
— State of Palestine - MFA 🇵🇸🇵🇸 (@pmofa) October 10, 2023
So far, six #journalists have been martyred in the Israeli aggression, and two others remain missing
تشييع جثامين… pic.twitter.com/3JqiI3ypAJ
Per Israele «una sconfitta irreversibile»
La Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha commentato le tensioni tra Israele e Palestina e ha parlato di una «sconfitta irreversibile da parte del regime sionista sia in termini militari che a livello di intelligence». Lo riporta Irna citando un discorso di Khamenei all'accademia delle forze armate della Repubblica islamica. (Fonte ats)
Migliaia di palestinesi cercano di scappare in Egitto
Migliaia di palestinesi sono confluiti nel sud della striscia di Gaza, nelle città di Rafah e di Khan Yunes, nel tentativo di passare in Egitto per allontanarsi dalle zone colpite dai bombardamenti israeliani. Lo riferiscono fonti locali secondo cui - contrariamente a quanto dichiarato dall'esercito di Tel Aviv in precedenza - il valico di transito di Rafah resta per ora chiuso e non è noto quando sarà riaperto. Nell'attesa gli sfollati hanno cercato ospitalità nelle abitazioni di congiunti. (Fonte ats)
Il messaggio di Khamenei
«Baciamo le mani dei palestinesi che hanno pianificato l'attacco contro Israele». Lo ha dichiarato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, secondo quanto riportato dall'agenzia stampa Reuters.
Contattate le famiglie di 50 ostaggi israeliani
Il portavoce dell'esercito israeliano, Daniel Hagari, ha confermato che sono stati allacciati i contatti con le famiglie di 50 cittadini israeliani tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza. Altre ancora saranno interpellate non appena sarà possibile verificare le informazioni, ha aggiunto.
Dovrebbero essere almeno 130 i militari e civili israeliani nelle mani di Hamas e Jihad islamica.
«Tagliare l'acqua a Gaza è un crimine di guerra»
«La mossa del regime sionista di tagliare l'acqua alla popolazione di Gaza è considerata un crimine di guerra». Lo ha affermato il segretario generale dell'Alto Consiglio per i Diritti Umani del'Iran, Kazem Gharibabadi, come riporta Irna. (Fonte ats)
Netanyahu fa il punto della situazione
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha fatto il punto della situazione in un collegamento telefonico con i principali assistenti e ministri del governo. Lo riferisce The Times of Israel. Alla call hanno preso parte il ministro della Difesa Yoav Gallant, quello degli Affari Strategici Ron Dermer, il Capo di Stato Maggiore Herzi Halevi, il consigliere per la Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi, i capi del Mossad e dello Shin Bet (le agenzie d'intelligecence estere ed interne) e i membri dello Stato Maggiore dell'esercito.
Oltre 137mila sfollati nelle scuole Unrwa
L'Unrwa - agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi - ha fatto sapere che sono oltre 137'427 gli sfollati a Gaza rifugiatisi in 83 scuole dell'organizzazione. Dall'inizio delle ostilità sono state 4 le scuole 8 le strutture sanitarie a Gaza ad aver subito danni. Secondo il Ministero dei Lavori Pubblici di Gaza - citato dalle organizzazioni umanitarie - 790 unità abitative sono state distrutte, mentre 5330 hanno subito gravi danni. (Fonte ats)
Francia e Spagna contro lo stop agli aiuti alla Palestina
Francia e Spagna hanno manifestato la loro contrarietà allo stop agli aiuti economici alla Palestina da parte dell'Unione europea. «Non dobbiamo confondere Hamas con il popolo palestinese, l'Autorità nazionale o le organizzazioni Onu sul campo» ha affermato il ministro degli Esteri in pectore José Manuel Albares. Anche Parigi è sulla stessa lunghezza d'onda: «Non siamo in favore della sospensione di un aiuto che giova al popolo palestinese».
Una riunione dei ministri degli Esteri europei è in programma martedì pomeriggio.
Risuonano le sirene
Le sirene anti-aeree risuonano in questi istanti a Ein Hashlosha e Kissufim, due località a ridosso del confine con la Striscia di Gaza. Si è interrotta così una fragile e illusoria tregua, durata sei ore. Lo riferisce il quotidiano israeliano The Times of Israel.
Attivati 300mila riservisti
L'esercito israeliano ha attivato qualcosa come 300mila riservisti, in una delle più massicce mobilitazioni della sua storia. Lo riferisce l'agenzia stampa Associated Press.
Soldati fatti rientrare dall'Europa
Le Forze israeliane di difesa hanno fatto rientrare in aereo centinaia di soldati, attualmente fuori servizio, che nei giorni scorsi erano dislocati in Europa. L'operazione è stata compiuta con aerei da trasporto C-130 e C-130J, ha spiegato l'esercito - e con la collaborazione del ministero degli Esteri.
Colloquio Washington-Tel Aviv sugli ostaggi
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, ha parlato con il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, riferiscono i media Usa. Nella telefonata Blinken «ha riaffermato gli sforzi degli Stati Uniti per garantire il rilascio immediato di tutti gli ostaggi», secondo il Dipartimento di Stato americano. (Fonte ats)
Gaza, colpiti nella notte 200 obiettivi di Hamas e Jihad
Nella notte scorsa sono stati circa 200 gli obiettivi colpiti dall'aviazione israeliana nella Striscia. Soprattutto - ha spiegato il portavoce militare - a Rimal e Khan Yunis. L'esercito israeliano considera i due luoghi «come centri terroristici» privilegiati di Hamas da dove sono diretti «un gran numero di attacchi terroristici contro Israele». Tra gli obiettivi molte «residenze operative» di miliziani di Hamas e Jihad islamica. (Fonte ats)
«Il valico di Rafah è ancora aperto»
L'esercito israeliano ha avvisato i palestinesi di lasciare Gaza per l'Egitto. «Il valico di Rafah è ancora aperto», ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, aggiungendo che «ognuno può uscire. Consiglierei loro di uscire». (Fonte ats)
Congelati gli asset in criptovalute di Hamas
L'unità di contrasto alla cybercriminalità della polizia israeliana, denominata Lahav 433, ha congelato gli account di criptovalute riconducibili a Hamas. Come si legge nella dichiarazione di martedì mattina, citata dal quotidiano The Times of Israel, Hamas ha sfruttato questo canali fin dal momento dell'attacco di sabato per raccogliere fondi a livello internazionale.
L'operazione di Lahav 433 è condotta in concerto con il Ministero della Difesa, l'agenzia d'intelligence per gli affari interni Shin Bet ma anche con Binance, società che gestisce una piattaforma di scambio di criptovalute (tra le più importanti a livello mondiale).
Abu Mazen: «L'Onu fermi l'aggressione israeliana»
Nel corso di un colloquio telefonico con il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha esortato le Nazioni Unite a intervenire immediatamente per fermare l'«aggressione» israeliana contro i palestinesi. Lo scrive nel suo sito web Al Jazira, citando l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Abbas «ha evidenziato la necessità di fornire aiuti umanitari e medici alla Striscia di Gaza, sottolineando l'importanza di un intervento delle Nazioni Unite per evitare una catastrofe umanitaria», ha scritto la Wafa. (Fonte ats)
Uccisi 143 bambini palestinesi
Il numero di palestinesi uccisi dalle forze israeliane a Gaza è salito a 704, tra cui 143 bambini e 105 donne Il numero dei feriti è di circa 4000. Lo fa sapere il ministero della Sanità con sede a Gaza. (Fonte ats)
Massacre in Gaza pic.twitter.com/D3wpmprgJt
— Glenn Diesen (@Glenn_Diesen) October 10, 2023
160 vittime tra esercito e polizia
Sono 123 i soldati e 37 gli agenti di polizia israeliani uccisi da sabato scorso durante gli scontri con i palestinesi, la maggior parte al confine con la Striscia di Gaza. Lo fa sapere l'esercito citato da Times of Israel. Tra questi anche Jonathan Steinberg, comandante della Brigata Nahal e il colonnello Roi Levy, 44 anni, comandante dell'unità Ghost. Le autorità israeliane non hanno riferito il numero esatto delle persone prese in ostaggio, ma l'esercito ha fatto sapere di avere informato oltre 100 famiglie che i loro parenti sono prigionieri di Hamas. (Fonte ats)
Rinvenuti i corpi di 1500 miliziani di Hamas
I corpi senza vita di circa 1500 miliziani di Hamas sono stati recuperati in territorio israeliano, secondo il portavoce militare Richard Hecht citato dall'agenzia stampa Associated Press. Le Forze di difesa israeliane hanno «ristabilito il pieno controllo» sul confine, nel quarto giorno di combattimenti. Hecht ha aggiunto che nessun palestinese armato è penetrato in territorio israeliano dalla scorsa notte, ma ha avvertito che nuove infiltrazioni sono sempre possibili.
Hamas: «Pronti a una guerra lunga»
Hamas è pronta a combattere una lunga guerra con Israele e utilizzerà le decine di ostaggi tenuti a Gaza per garantire il rilascio dei palestinesi detenuti in Israele e all'estero, ha detto un funzionario del gruppo militante citato dai media internazionali.
Ali Barakeh, membro della leadership del gruppo in esilio a Beirut, ha affermato che Hamas ha un arsenale di razzi che durerà a lungo. «Ci siamo preparati bene per questa guerra e per affrontare tutti gli scenari, anche quello di una lunga guerra», ha detto Barakeh aggiungendo che Hamas utilizzerà gli ostaggi per garantire il rilascio delle persone detenute nelle carceri israeliane e persino di alcuni palestinesi imprigionati negli Stati Uniti.
Barakeh ha spiegato che solo un piccolo numero di alti comandanti all'interno di Gaza era a conoscenza dell'incursione di sabato in Israele e che anche i più stretti alleati del gruppo non erano stati informati in anticipo sui tempi. Ha negato le notizie secondo cui funzionari della sicurezza iraniani avrebbero contribuito a pianificare l'attacco. Tuttavia ha aggiunto che alleati come l'Iran e gli Hezbollah libanesi «si uniranno alla battaglia se Gaza sarà sottoposta ad una guerra di annientamento».
Barakeh ha detto che persino Hamas stessa è rimasta scioccata dalla portata della sua operazione, affermando che si aspettava che Israele prevenisse o limitasse l'attacco. «Siamo rimasti sorpresi da questo grande crollo. Stavamo progettando di ottenere qualche risultato e di prendere prigionieri per scambiarli. Questo esercito è una tigre di carta». (fonte ats ans)
Drammatica escalation di morte in Medio Oriente
L'esercito israeliano avrebbe colpito almeno 800 siti riconducibili a Hamas. Il presidente Herzog: «Vinceremo, non abbiamo altra scelta»
«Non negozieremo sugli ostaggi sotto le bombe»
Finché i missili israeliani colpiranno Gaza, Hamas non aprirà i negoziati per il rilascio degli ostaggi. L’annncio è arrivato durante la scorsa notte direttamente dal portavoce dell’ala militare del gruppo palestinese Abu Obaida. «Il nemico ha scatenato la sua furia sul nostro popolo a Gaza e si è vendicato del suo fallimento storico e del suo onore sprecato, bombardando quartieri, case, mercati e strade dall'alto. I nostri combattenti hanno catturato un gran numero di soldati. Israele dovrebbe essere pronto a pagare un prezzo elevato in cambio della libertà dei prigionieri».