La salute umana rischia la catastrofe per la crisi del Pianeta, ovvero per cambiamenti climatici e crollo della biodiversità
GINEVRA - La crisi di clima e biodiversità (scomparsa di molte specie animali e vegetali) sono una emergenza di salute globale: è l'allarme lanciato da oltre 200 riviste mediche in un editoriale congiunto che invita leader mondiali e operatori sanitari a riconoscere la crisi del pianeta come un problema inscindibile dalla salute umana. Testate di punta come The BMJ, The Lancet, JAMA, il Medical Journal of Australia, l'East African Medical Journal, il National Medical Journal of India e il Dubai Medical Journal sollecitano l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a dichiarare questa crisi come un'emergenza sanitaria globale, prima o durante l'Assemblea Mondiale della Sanità nel maggio 2024.
Gli fa eco l'ONU che in un nuovo rapporto uscito oggi segnala sei punti critici dall'impatto irreversibile su umanità e pianeta: accelerazione delle estinzioni, esaurimento delle riserve d'acqua, scioglimento dei ghiacciai, detriti spaziali, calore insopportabile e insostenibilità dei sistemi assicurativi. Il rapporto "Interconnected Disaster Risks" coordinato da Zita Sebesvari e Jack O'Connor dell'Istituto per l'ambiente e la sicurezza umana dell'Università delle Nazioni Unite traccia un quadro di quanto l'umanità stia camminando vicino al baratro.
La salute umana, si legge nel "super editoriale", è messa in serio rischio sia dalla crisi climatica che dalla crisi della natura, con le comunità più povere e vulnerabili che spesso sopportano il peso maggiore, con carenza di terra, di alloggi, di cibo e di acqua, che non faranno altro che esacerbare la povertà, che a sua volta porterà a migrazioni di massa e conflitti. Le temperature in aumento, eventi meteorologici estremi, l'inquinamento atmosferico e la diffusione di malattie infettive sono alcune delle principali minacce alla salute.
Ad esempio, l'inquinamento attacca la qualità dell'acqua causando un aumento delle malattie trasmesse da essa; l'acidificazione degli oceani ha ridotto qualità e quantità di prodotti ittici cruciali per la sussistenza di miliardi di persone. La perdita di biodiversità mina anche una buona nutrizione, nonché la scoperta di nuovi medicinali derivati dalla natura (ad esempio gli antibiotici), inoltre lo sfruttamento del suolo ha modificato l'habitat di decine di migliaia di specie, con diffusione di patogeni e insorgenza di nuove malattie e pandemie.
«La crisi climatica e la perdita di biodiversità danneggiano entrambe la salute umana, afferma Kamran Abbasi, direttore responsabile di The BMJ, e sono collegate tra loro; dobbiamo riconoscere questa crisi per quello che è: un'emergenza sanitaria globale». Gli editori delle riviste hanno lanciato anche una petizione che chiede all'OMS di dichiarare un'emergenza globale di salute pubblica all'Assemblea Mondiale della Sanità nel maggio 2024.
Quanto al rapporto Onu il primo dei sei elementi vicini al punto di non ritorno è la rapida estinzione delle specie: quando un gruppo si estingue automaticamente altre specie (ad esempio insetti nocivi) prendono il sopravvento devastando interi habitat. Rischi enormi arrivano anche dall'esaurimento delle falde acquifere che sconvolge l'agricoltura ad esempio. E ancora vi è l'emergenza ghiacciai, riserve di acqua dolce in via di esaurimento. In generale, concludono gli esperti, la crisi del pianeta sta già aumentando enormemente le disuguaglianze economiche tra ricchi e poveri, ed è ora di agire per evitare la catastrofe.