C'è anche un po' di Svizzera nella missione del telescopio spaziale dell'Agenzia spaziale europea
ZURIGO - Il telescopio spaziale Euclid ha inviato sulla Terra le prime immagini a colori del cosmo. Esse mostrano il grande potenziale della missione, alla quale partecipano anche istituzioni svizzere, ha reso noto oggi l'Agenzia spaziale europea (ESA).
«È incredibilmente emozionante vedere le prime immagini», ha dichiarato Julian Adamek dell'Università di Zurigo (UZH) a Keystone-ATS. Il ricercatore lavora alla missione Euclid da oltre dieci anni. «Questa è la prima volta che si può vedere cosa possono fare gli strumenti».
Secondo l'ESA, mai prima d'ora un telescopio è stato in grado di produrre immagini astronomiche così nitide su un'area così ampia del cielo. L'ESA intende utilizzare il telescopio per creare la più completa mappa 3D dell'universo ed esplorare il suo sviluppo negli ultimi dieci miliardi di anni. La sonda è stata lanciata nello spazio a luglio.
«Rivoluzionerà la cosmologia» - La pubblicazione delle prime immagini segna il passaggio alla fase successiva della missione, scrive l'ESA. I test sono stati completati e la scienza può ora iniziare. «Euclid rivoluzionerà la cosmologia», ha detto Adamek. «Siamo felici di farne parte».
A differenza del telescopio James Webb, che fornisce immagini dal 2022, quelle del telescopio Euclid sono leggermente meno nitide, ha spiegato Adamek, ma in compenso coprono un'area molto più ampia del cielo.
Secondo l'ESA, Euclid è in grado di acquisire dati di un'area più di cento volte più grande di quella catturata dalla fotocamera di James Webb in una singola immagine. Ciò significa che Euclid è in grado di riprendere un terzo del cielo con la sensibilità richiesta in sei anni di permanenza nello spazio - un'impresa che sarebbe impossibile con il telescopio James Webb.
Oltre all'UZH, partecipano alla missione Euclid da parte Svizzera anche la Scuola universitaria professionale della Svizzera Nord-occidentale, il Politecnico federale di Losanna e l'Università di Ginevra.
L'universo come non si era mai visto prima - «Le prime immagini catturate da Euclid sono impressionanti e ci ricordano perché è essenziale andare nello spazio per saperne di più sui misteri dell'universo», ha dichiarato il direttore generale dell'ESA, l'austriaco Josef Aschbacher, secondo quanto ha riferito l'Agenzia di stampa italiana (Ansa). «Desidero congratularmi e ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a rendere questa ambiziosa missione una realtà, che è un riflesso dell'eccellenza europea e della collaborazione internazionale».
Le prime 5 immagini presentate oggi dall'ESA sono già considerate rivoluzionarie. Mostrano miriadi di galassie sconosciute e lontanissime, un gigantesco ammasso di stelle catturato in un colpo d'occhio come non era mai accaduto, culle di pianeti viste penetrando la cortina di polveri che le nasconde: sono istantanee dell'universo come nessuno lo ha mai visto. Sono ancora un test, ma contengono le tracce della materia e dell'energia oscure che occupano il 95% del cosmo e che Euclid dovrà aiutare a conoscere.