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ISRAELE: LIVEC'è il sì alla tregua tra Hamas e Israele: presto liberi 50 ostaggi

23.11.23 - 00:24
L'accordo per il cessare il fuoco dovrebbe prendere il via alle 10 di giovedì, ora locale (le 9 in Svizzera)
Reuters
L'accordo per il cessare il fuoco dovrebbe prendere il via alle 10 di giovedì, ora locale (le 9 in Svizzera)

Una tregua di 4-5 giorni a Gaza e lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas: 50 ostaggi per 150 detenuti palestinesi. Dopo 46 giorni di guerra nella notte è arrivato l'ok per un primo cessate il fuoco nella Striscia, con il premier Benyamin Netanyahu che nella serata di ieri ha sottoposto l'accordo a lungo mediato da Qatar ed Egitto prima al gabinetto di guerra e poi all'intero governo di emergenza nazionale.

 

21:53

«Sotto l'ospedale trovato un centro nevralgico di Hamas»
Sotto all'ospedale Shifa, il principale di Gaza, l'esercito israeliano ha trovato «un'infrastruttura sotterranea di Hamas che si estendeva anche a strade circostanti e a edifici vicini. Era un importante centro nevralgico di Hamas, con capacità di comando e controllo, uno dei suoi impianti strategici»: lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. Un giornalista della televisione Kan, giunto sul posto con l'esercito, è arrivato in un locale sotterraneo dove fra i numerosi fucili e le bombe a mano c'era anche uno zainetto «del kibbutz Beeri». Ossia l'indicazione che uno degli ostaggi era forse stato in quel posto.

21:40

Pronti 200 camion d'aiuto per Gaza
Mentre il terminal di Rafah attende la finalizzazione dell'accordo per lo scambio tra ostaggi di Hamas e prigionieri di Israele, si va intensificando il flusso di aiuti in uscita dal valico.
Duecento camion con aiuti umanitari si stanno preparando a entrare domani nella Striscia di Gaza - ha affermato Raed Abdel Nasser, segretario generale della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai - mentre oggi sono riuscite a fuggire in Egitto 448 persone tra stranieri ed egiziani e 18 feriti. Nella Striscia sono entrate oggi da Rafah 4 autocisterne, che trasportavano in tutto circa 120'000 litri di carburante. Nel vicino porto sono approdate 4 petroliere.
 
 

21:20

La lista degli ostaggi liberati
Israele ha ricevuto la lista degli ostaggi che saranno rilasciati nel primo giorno di tregua. Lo ha riportato la tv Canale 12 secondo cui Israele non pubblicherà i nomi prima che siano rilasciati per «evitare fase speranze tra i familiari se l'accordo non dovesse concretizzarsi». La lista - ha aggiunto la tv - è stata data al capo del Mossad David Barnea che si trova in Qatar.

20:08

Altro lutto per Medici senza Frontiere
Medici Senza Frontiere (Msf) «è sconvolta dalla notizia della morte del familiare di un membro del suo staff, rimasto ferito sabato scorso nell'attacco a un convoglio di evacuazione che aveva già provocato un morto». Lo scrive l'organizzazione in una nota, sottolineando che «nonostante negli ultimi quattro giorni Msf abbia ripetutamente chiesto alle parti in conflitto di consentire l'evacuazione medica della persona ferita, non si sono riuscite a ottenere le condizioni di sicurezza necessarie per farlo. Il personale di Msf ha fatto del suo meglio per aiutarlo». Medici Senza Frontiere «chiede alle parti in conflitto di smettere di colpire i civili. È necessario adesso un cessate il fuoco, l'unico modo per ottenere corridoi di evacuazione sicuri per migliaia di persone, compreso il personale di Msf e i loro familiari», conclude la nota.
 
 

19:59

Si aggrava ancora il bilancio dei morti
Sale a 14'532 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti dai miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas citato dal Times of Israel. Sempre secondo Hamas, 35'000 palestinesi sono stati feriti e 7'000 sono ancora dispersi.
 
 

17:50

Un bimbo americano di tre anni tra gli ostaggi
Tra i circa 50 ostaggi che saranno rilasciati ci sono 3 americani e tra questi la bimba di 3 anni Avigail Mor Idan, i cui genitori Roee e Smadar sono stati uccisi da Hamas il 7 ottobre scorso. Lo ha fatto sapere un funzionario dell'amministrazione Biden, ripreso dai media israeliani. Gli altri due sono entrambe donne che hanno doppio passaporto: israeliano e americano. (Ats ans)

17:45

5'500 donne partoriranno a Gaza a dicembre
La direttrice del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), Natalia Kanem, ha espresso preoccupazione per la sorte delle donne incinte a Gaza e per i nascituri. «Tra i combattimenti e la devastazione, a Gaza ci sono attualmente 5'500 donne incinte che dovrebbero partorire nel prossimo mese. Ogni giorno, circa 180 donne partoriscono in condizioni spaventose, il futuro dei loro neonati è in pericolo e incerto», ha detto Kanem. (Ats ans)

17:24

«Presi i quartieri generali di Hamas»
Soldati della Brigata Givati hanno catturato i quartier generali della Brigata Nord di Hamas nella Striscia nella zona di Sheikh Zaid, tra Beit Hanun e Jabalya nel nord della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui «sono numerosi i responsabili di Hamas che vivono in quella zona nella quale ci sono una serie di compound che appartengono alla fazione, inclusa l'unità d’élite Nukheba» che ha preso parte all'attacco omicida del 7 ottobre ai kibbutz israeliani. L'esercito ha detto che nel complesso sono stati trovati una serie di tunnel compreso uno "strategico" profondo circa 50 metri e largo 7. Nello stesso sito i soldati hanno rinvenuto «un veicolo corazzato da trasporto truppe dell'esercito in miniatura e un modello della barriera israeliana al confine di Gaza». L'esercito - dopo aver aggiunto che sono stati uccisi numerosi miliziani di Hamas - ha spiegato anche che in una diversa operazione sono state trovate «diverse armi su un camioncino che probabilmente era stato utilizzato da Hamas negli attacchi del 7 ottobre». (Ats ans)

17:05

Netanyahu parla alle 21:15
Il premier Benyamin Netanyahu terrà stasera una conferenza stampa al ministero della Difesa a Tel Aviv alle 21.15 (le 20.15 in Svizzera). Insieme a lui ci saranno il ministro della Difesa Yoav Gallant e quello del governo di emergenza nazionale Benny Gantz. (Ats ans)

17:04

Carburante e quattro voli umanitari
Due autocisterne di carburante sono entrate a Gaza trasportando 60'000 litri di carburante, portando il totale di trasporti del genere a 13 mezzi. Lo ha detto Khaled Zayed, presidente della Mezzaluna Rossa egiziana, aggiungendo che all'aeroporto internazionale di al-Arish sono arrivati 4 voli di aiuti umanitari, provenienti da Indonesia, Emirati, Arabia Saudita e Kuwait. A bordo degli aerei anche numerosi operatori umanitari. Una fonte della sicurezza e una fonte della Mezzaluna Rossa al posto di frontiera di Rafah hanno poi riferito che oggi sono entrati in Egitto 300 stranieri e 9 palestinesi feriti sono arrivati al valico di Rafah, accompagnati da 9 loro parenti. Per oggi erano attesi 20 feriti, oltre a 336 stranieri e 112 egiziani di origine palestinese, hanno sottolineato. (Ats ans)

16:59

Anche il capo del mossad pronto a monitorare la situazione
Il capo del Mossad David Barnea è arrivato in Qatar per incontrare gli alti funzionari del posto per definire tutti gli ultimi dettagli dell'accordo e assicurarsi che sia attuato. Lo ha riferito Ynet secondo cui Barnea è in stretto contatto con il capo della Cia Bill Burns considerato uno dei "personaggi chiave" per la conclusione dell'intesa insieme all'emissario del presidente americano Joe Biden, Brett McGurk. Barnea è accompagnato anche dal generale Nitzan Alon, responsabile dell'intelligence sui rapiti. (Ats ans)

16:57

L'Onu si mobilita per l'attuazione dell'accordo
«Le Nazioni Unite mobiliteranno tutte le loro capacità per sostenere l'attuazione dell'accordo tra Israele e Hamas e massimizzare il suo impatto positivo sulla drammatica situazione umanitaria a Gaza». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres nel suo messaggio al G20 virtuale. (Ats ans)

16:15

Almeno 191 morti nelle strutture per rifugiati
Almeno 191 profughi nelle scuole gestite dall'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi sono stati uccisi negli attacchi a Gaza e 798 sono rimaste ferite, secondo quanto segnala l'ultimo rapporto dell'Unrwa. «Due scuole, nel nord e nel centro dell'enclave assediata, sono state completamente demolite dalle esplosioni», riferisce il report. L'Unrwa segnala inoltre che almeno in cinque occasioni le strutture dell'agenzia delle Nazioni Unite sono state utilizzate dall'esercito israeliano, «compreso l'ingresso di carri armati nelle strutture, l'uso da parte di cecchini e interrogatori e arresti all'interno delle strutture».

L'Unrwa ha verificato 89 incidenti che hanno avuto un impatto su 69 delle sue installazioni. Almeno in 23 casi con effetti diretti prolungati. (Ats Ans)

16:14
keystone-sda.ch / STF (HAITHAM IMAD)
16:08

Il direttore del Mossad in Qatar
Il direttore del Mossad, David Barnea, è arrivato a Doha, la capitale del Qatar, per finalizzare l'accordo sugli ostaggi tra Israele e Hamas. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz.

16:02

L'sms da Hamas: «Sua cugina è viva»
«Ci scusi per il disturbo, come va? Volevamo darle notizie di una sua parente che è nostro ostaggio a Gaza». Questo il sorprendente messaggio ricevuto sul telefonino da Gil Dickmann, la cui cugina è stata rapita dal gruppo terrorista il 7 ottobre. «Carmel è ancora viva e in buone condizioni», prosegue Hamas nei messaggi che l'uomo ha mostrato alla Cnn.

«È una buona notizia ma posso chiedere come mai ha queste informazioni?", risponde Dickmann che poi prova anche ad avere notizie di altri ostaggi. Il terrorista risponde di «conoscere la guardia che sta sorvegliando» Carmel e che la donna si trova in una «casa a Gaza». Ora non è chiaro come e perché Hamas si sia messo in contatto con quest'uomo né se altre famiglie di ostaggi abbiano ricevuto lo stesso tipo di comunicazioni.

La chat si conclude con un ultimo messaggio del terrorista che spiega come nonostante le condizioni dell'ostaggio siano buone «ci sono dei pericoli. C'è una carenza di acqua, cibo, medicine e prodotti per le donne. E malattie ed epidemie si stanno diffondendo». (Ats Ans)

15:52

Intercettato missile contro la città di Eilat
Un velivolo dell'aviazione israeliana ha intercettato e distrutto un missile lanciato verso la città israeliana di Eilat, dove poco prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere l'esercito spiegando che il missile non è entrato in territorio israeliano. Nelle scorse settimane - hanno ricordato i media - sono stati lanciati dal Mar Rosso verso Eilat vari missili da parte degli Houthi yemeniti, alleati dell'Iran. (Ats Ans)

15:31

Nuovo scambio prigionieri-ostaggi a fine mese
L'accordo Israele-Hamas concordato ieri per la liberazione di 50 ostaggi tenuti a Gaza in cambio del rilascio di 150 prigionieri palestinesi sarà ripetuto alla fine di questo mese. Lo scrive la Reuters sul proprio sito web, citando un funzionario palestinese. «Il secondo gruppo seguirà il primo. Ci vorranno quattro o cinque giorni per organizzarlo» e «coinvolgerà 50 israeliani (ostaggi) in cambio di 150 palestinesi (prigionieri)», ha detto il funzionario a condizione di anonimato, sottolineando che tra i prigionieri ci saranno anziani, donne e bambini e che le condizioni saranno le stesse.

Il funzionario palestinese ha indicato che il nuovo scambio rappresenterebbe un rilascio totale di 100 delle circa 240 persone sequestrate da Hamas il 7 ottobre. In cambio, Israele libererebbe un totale di 300 prigionieri palestinesi nei due scambi - un numero corrispondente a un elenco di donne e adolescenti maschi detenuti pubblicato ieri come candidati. (Ats Ans)

15:08

Putin: l'uccisione di civili in Palestina è «uno shock»
Se la guerra in Ucraina è «uno shock», lo è anche «lo sterminio della popolazione civile in Palestina». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo in videoconferenza al vertice del G20. (Ats Ans)

15:05

Il Consiglio federale: «Hamas va vietata in Svizzera»

Un progetto in merito verrà elaborato e sottoposto al Parlamento entro la fine del prossimo mese di febbraio.

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15:01

Rilasciato poeta palestinese
Mosab Abu Toha, un saggista e poeta palestinese che scrive tra l'altro per il New Yorker, è stato rilasciato dalle autorità israeliane due giorni dopo esser stato arrestato mentre con la famiglia cercava di raggiungere a piedi il sud di Gaza. Toha, a cui si deve la creazione della prima biblioteca di libri in inglese nella Striscia, era stato portato in un centro di detenzione nel Negev, ha riferito Diana Butta, una amica di famiglia che ha parlato con lui subito dopo il rilascio.

Butta ha detto che la liberazione è stata il frutto della pressione internazionale tra cui gli appelli del New Yorker e dell'organizzazione per la libertà di espressione Pen America. Le forze armate israeliane hanno confermato che il poeta era stato fermato per essere interrogato e poi rimesso in libertà. (Ats Ans)

14:55

Abbattuto missile israeliano nei pressi di Damasco
La contraerea siriana ha intercettato due missili israeliani nei pressi di Damasco. Lo riferisce l'agenzia di Stato. «I sionisti hanno attaccato con due missili lanciati dal Golan occupato obiettivi nei pressi della capitale, uno è stato abbattuto», riferisce una fonte governativa. L'altro missile «ha causato limitati danni». (Ats Ans)

14:54

Le telefonate, il pressing di Biden, il "blackout": i retroscena dell'accordo

La trattativa tra Israele e Hamas - con la mediazione di Qatar ed Egitto e la regia di Washington - è stata lunga. E ha rischiato di sfumare

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14:49

Le aspre critiche di Ben-Gvir
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha aspramente criticato l'accordo stipulato tra il governo di Tel Aviv e Hamas. A suo dire l'organizzazione terroristica «desiderava questa pausa più di ogni altra cosa». Hamas, nella lettura data dal leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, puntava non solo al rilascio dei prigionieri palestinesi, ma anche a "liberarsi" di donne e bambini e una sospensione delle attività militari israeliane. «E ha ottenuto tutto questo», chiosa Ben-Gvir.

14:44
Reuters
14:31

Erdogan ancora contro Israele
«Le azioni israeliane nella striscia di Gaza non possono essere giustificate dal diritto all'autodifesa, ma costituiscono un crimine contro l'umanità». Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un intervento in video conferenza durante il Virtual Summit del G20, come riporta la Tass. «Lanciamo un appello - ha detto Erdogan trasmesso dalla tv di Stato Trt - a tutti i leader qui presenti, dovremmo condannare l'uccisione di tutti questi civili, a prescindere se siano palestinesi o israeliani, ebrei o musulmani». (Ats Ans)

14:21

Cessate il fuoco dalle 10 di giovedì anche per Israele
Il cessate il fuoco prenderà il via alle 10 di giovedì. Lo ha dichiarato all'emittente statunitense CNN una fonte israeliana.

13:09

Non c'è «un'ora specifica» per Israele
«Secondo il piano concordato il processo del rilascio dei primi ostaggi deve iniziare già domani»: lo ha detto alla radio militare il ministro degli esteri israeliano Eli Cohen. «Noi non precisiamo l'ora specifica». In riposta a una domanda, Cohen ha precisato che Israele non si è impegnato a un «cessate il fuoco», bensì ad «una pausa di 4 giorni». «Il significato del 'cessate il fuoco' è che dopo il fuoco non c'è una sua ripresa. Noi parliamo invece di una pausa, in cui scopo è la liberazione di ostaggi. Sono due concetti del tutto diversi. La differenza è enorme». (Ats ans)

12:42

Si ferma anche Hezbollah
Fonti di Hezbollah hanno detto ad Al Jazeera che pur non avendo partecipato ai negoziati per la tregua tra Israele e Hamas si uniranno «alla cessazione dei combattimenti». (Ats ans)

12:22

«Distrutti circa 400 imbocchi di tunnel»
Dall'inizio delle operazioni di terra a Gaza, l'esercito israeliano ha scoperto e distrutto circa 400 imbocchi di tunnel nella Striscia. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui «gli ingressi dei tunnel sono stati trovati nel profondo delle strutture civili, inclusi edifici residenziali, scuole, ospedali e altri luoghi». (Ats Ans)

11:47
keystone-sda.ch / STF (Ariel Schalit)
11:46

«Cessate il fuoco da giovedì alle 10»
Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas dovrebbe entrare in vigore dalle 10 ora locale (le 9 in Svizzera) di giovedì 23 novembre. Lo riferiscono fonti dell'organizzazione terroristica palestinese citate dal quotidiano israeliano Haaretz.

11:32

Niente festeggiamenti in territorio israeliano
La polizia israeliana ha ricevuto indicazioni di non permettere festeggiamenti dei prigionieri palestinesi liberati nell'ambito dell'accordo sul suolo d'Israele. Lo riferisce il quotidiano Haaretz.

11:20

Le due fasi del rilascio dei palestinesi

Alla liberazione dei primi 150 prigionieri (in cambio di 50 ostaggi) potrebbe seguire una seconda tranche da ulteriori 150

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09:57

«Questa non è guerra, è terrorismo»
Il Papa, alla fine dell'udienza generale, ha riferito di avere incontrato due delegazioni, una israeliana e una palestinese. «Ho sentito come soffrono ambedue». «Le guerre fanno questo ma qui siamo andati oltre le guerre: questa non è guerra, è terrorismo. Per favore andiamo avanti per la pace, pregate per la pace», ha chiesto Papa Francesco. (Ats Ans)

09:41

Incontro al vertice Hamas-Hezbollah
Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha incontrato il vice capo dell'Ufficio politico di Hamas, Khalil al-Hayyah, e il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan. Lo riporta Haaretz. L'incontro, scrive il quotidiano israeliano, rientra nel coordinamento tra Hezbollah e Hamas sulle conseguenze dell'accordo per la liberazione degli ostaggi. Anche Al-Hayyah è in contatto con l'intelligence egiziana ed è stato coinvolto negli sforzi di mediazione coordinati dal Qatar, scrive Haaretz. (Ats Ans)

07:39

Opposizione Israele approva l'accordo votato sugli ostaggi
Yair Lapid, leader dell'opposizione israeliana al governo di Benyamin Netanyahu, ha detto di "appoggiare" l'accordo per la liberazione di una parte degli ostaggi votato la notte scorsa dall'esecutivo.

Sottolineando che circa 200 ostaggi rimarranno nelle mani di Hamas a Gaza, Lapid ha affermato su X che "Israele ha la suprema obbligazione di continuare a lavorare per riportare tutti gli ostaggi, fino all'ultimo, a casa". (ats ans)

07:16

Herzog, accordo «doloroso e difficile, sostengo Netanyahu»
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha definito "doloroso e difficile" l'accordo sugli ostaggi concluso con Hamas, specificando però di di "sostenere" la decisione del premier Benjamin Netanyahu.

"Le riserve sono comprensibili, dolorose e difficili, ma date le circostanze sostengo la decisione del primo ministro e del governo di portare avanti l'accordo per il rilascio degli ostaggi", ha affermato Herzog su X.

"Si tratta di un dovere morale ed etico che esprime correttamente il valore ebraico e israeliano di garantire la libertà di coloro che sono tenuti prigionieri, con la speranza che sia un primo passo significativo per riportare a casa tutti gli ostaggi - prosegue il presidente -. Lo Stato di Israele, le Idf e tutte le forze di sicurezza continueranno ad agire in ogni modo possibile per raggiungere questo obiettivo, insieme al ripristino della sicurezza assoluta dei cittadini di Israele". (ats ans)

06:36
Afp
06:33

La soddisfazione di Blinken e Biden.
Arrivano le prime reazioni all'accordo sulla tregua tra Hamas e Isreaele.
Blinken infatti accoglie con favore l'accordo sulla liberazione degli ostaggi, aggiungendo che «non avrà pace finché Hamas continuerà a tenere ostaggi a Gaza». Lo riferisce questa mattina Haaretz.
Il segretario di Stato americano ha anche dichiarato che "gli Stati Uniti accolgono con favore l'accordo per il rilascio di 50 ostaggi, compresi cittadini americani, detenuti da Hamas dall'attacco del 7 ottobre contro Israele". E ancora, "Non riesco a immaginare la dura prova che ognuno di questi individui ha dovuto sopportare nelle ultime settimane, e sono grato che presto si riuniranno ai loro cari".

Anche Joe Biden ha rilasciato una dichiarazione in cui accoglie con favore la decisione: «Jill e io abbiamo tenuto gli ostaggi e i loro cari vicini ai nostri cuori in queste settimane, sono straordinariamente gratificato che alcune di queste anime coraggiose, che hanno sopportato settimane di prigionia e una prova indicibile, saranno con le loro famiglie una volta che questo accordo sarà pienamente attuato».

06:24

Accordo tra Israele e Hamas: pausa nei combattimenti e rilascio di 50 ostaggi tra donne e bambini.
Il Qatar ha annunciato formalmente un accordo tra Israele e Hamas che prevede la pausa nei combattimenti e il rilascio di 50 tra donne e bambini tenuti in ostaggio da Hamas.

"L'orario di inizio della pausa sarà annunciato entro le prossime 24 ore; durerà quattro giorni e sarà soggetta a proroga", ha affermato Doha in un comunicato citato dai media internazionali.

La nota diffusa stamattina dal Ministero degli Esteri qatariota descrive i colloqui che hanno portato all'accordo come una mediazione da parte di Egitto, Stati Uniti e Qatar per una "pausa umanitaria".

"L'accordo - si legge nel comunicato di Doha - prevede il rilascio di 50 donne e bambini civili in ostaggio attualmente detenuti nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio di un certo numero di donne e bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane; il numero dei rilasciati sarà aumentato nelle fasi successive dell'attuazione dell'accordo".

Il Qatar aggiunge che il cessate il fuoco "permetterà l'ingresso di un numero maggiore di convogli umanitari e aiuti, compreso il carburante destinato ai bisogni umanitari".

"Lo Stato del Qatar - conclude la nota - afferma il proprio impegno negli sforzi diplomatici in corso per allentare le tensioni, fermare gli spargimenti di sangue e proteggere i civili. A questo proposito, il Qatar apprezza gli sforzi della Repubblica araba d'Egitto e degli Stati Uniti d'America nel raggiungere questo accordo".

L'esercito israeliano "continuerà la sua guerra" contro Hamas dopo la fine della tregua nella Striscia di Gaza, ha assicurato oggi il governo di Israele. Quest'ultimo, "l'esercito israeliano e le forze di sicurezza continueranno la guerra per restituire tutti i rapiti, eliminare Hamas e garantire che non ci siano ulteriori minacce allo Stato di Israele da Gaza", ha affermato l'esecutivo in un comunicato.

Hamas ha da parte sua accolto con favore l'accordo di "tregua umanitaria". "Le disposizioni di questo accordo sono state formulate in conformità con la visione di resistenza e determinazione che mira a servire il nostro popolo e rafforzare la sua tenacia di fronte all'aggressione", ha affermato il movimento islamista in un comunicato. "Confermiamo che le nostre mani rimarranno sul grilletto e che i nostri battaglioni trionfanti rimarranno all'erta", ha avvertito Hamas.

Il presidente americano Joe Biden ha rilasciato una dichiarazione in cui accoglie favorevolmente l'accordo per la pausa nei combattimenti a Gaza e il rilascio di ostaggi e prigionieri tra Hamas e Israele.

Nella nota citata dai media internazionali Biden ringrazia "lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani del Qatar e il presidente Abdel-Fattah al-Sisi dell'Egitto per la loro collaborazione nel raggiungimento di questo accordo" e si dice "straordinariamente gratificato" al pensiero della imminente liberazione degli ostaggi.

Tre cittadini americani, tra cui un bambino, sono tra gli ostaggi che saranno rilasciati da Hamas, ha riferito un alto funzionario Usa, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. Secondo l'amministrazione americana, gli ostaggi saranno rilasciati a partire da giovedì. (Ats Ans)