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COP28Una bozza di testo «disastrosa», si discuterà a oltranza

12.12.23 - 08:43
C'è grande malumore per il mancato riferimento all'uscita dai combustibili fossili, si cerca una soluzione in extremis
keystone-sda.ch / STF (Rafiq Maqbool)
Una bozza di testo «disastrosa», si discuterà a oltranza
C'è grande malumore per il mancato riferimento all'uscita dai combustibili fossili, si cerca una soluzione in extremis

DUBAI - Siamo arrivati alla giornata conclusiva della COP28. Dopo la pubblicazione lunedì della prima bozza di testo finale, è scesa una cappa di sconforto su chi affidava alla Conferenza sul clima in corso a Dubai una speranza di cambiamento.

«Questa è la mia proposta, ora fate voi, la mia porta è aperta» ha dichiarato il presidente della COP28, Sultan Al Jaber. Nelle 21 pagine (ridotte rispetto alle 27 previste) viene riconosciuta la necessità «di una riduzione profonda, rapida sia del consumo che della produzione di combustibili fossili in modo giusto, ordinato ed equo, in modo da raggiungere lo zero netto entro, prima o intorno al 2050, come raccomandato dalla scienza». Però non viene menzionata nessuna uscita dai combustibili fossili, e questo è il punto che sta creando un malumore generalizzato tra le ong e gli attivisti. Insieme alla mancanza di certezze sul fronte danni e compensazioni.

«La bozza che abbiamo visto non riflette la scienza, non riflette le richieste del movimento per il clima per un’eliminazione graduale dei combustibili fossili completamente finanziata, non riflette nemmeno la stragrande maggioranza dei partiti coinvolti in questo processo» ha scritto su X Romain Ioualalen, attivista politico di Oil Change International. La COP28 sarà un successo colo con «l’eliminazione completa dei combustibili fossili. Questo è il test se vogliamo mantenere la possibilità di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C».

Jeni Miller, direttrice esecutiva della Global Climate and Health Alliance, ha spiegato al quotidiano britannico Guardian che tale bozza sarebbe «disastrosa per la salute delle persone». Un passo indietro in un momento nel quale bisogna velocizzare l'azione contro il cambiamento climatico. «Gli stati delle piccole isole hanno giustamente definito questo testo una condanna a morte. La mancanza di un reale impegno per l’eliminazione graduale dei combustibili fossili ci lascia su una traiettoria verso una spirale di impatti climatici sulla salute che supereranno i limiti delle capacità di adattamento dei nostri sistemi sanitari e delle comunità». 

Il ministro delle Risorse naturali delle Isole Marshall, John Silk, ha dichiarato che la sua nazione «non è venuta qui per firmare la propria condanna a morte. Siamo venuti qui per lottare per +1,5 gradi e per l'unico modo per realizzarlo: l'uscita dei combustibili fossili».

Quella di oggi non sarà affatto una giornata destinata alle considerazioni generali e ai saluti: il dibattito sarà frenetico, nella speranza di raggiungere qualche risultato concreto. L'Alleanza delle piccole isole-Stato (Aosis) presenterà un testo alternativo e si andrà avanti a discutere ben oltre la fine dell'orario di chiusura ufficiale. Le delegazioni hanno proseguito nelle trattative fino alle prime ore di martedì mattina. Nessun commento dalle nazioni che hanno manifestato la propria contrarietà rispetto all'eliminazione dei combustibili fossili: dalla Russia all'Arabia Saudita, passando per l'Iran e il Kuwait.

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COMMENTI
 

Peter Parker 1 anno fa su tio
Poi non capisco…gente come Al Gore, Obama, Kerry, per citare personaggi particolarmente influenti, quelli che si strappano le vesti gridando all‘innalzamento degli oceani per domani…sono gli stessi che hanno speso milioni di dollari per comprarsi casa. Villa. In riva al mare…..

Spartan555 1 anno fa su tio
Risposta a Peter Parker
E quando vanno da punto A a punto B, non prendono mai un aereo di linea. Sempre e solo aerei privati…

s1 1 anno fa su tio
il tafazzismo vive e anzi sta conquistando sempre più adepti. è impossibile uscire dal combustibili derivati da gas e petrolio così con uno schiocco di dita. esaltati e estremisti che lo chiedono non si rendono conto minimamente di cosa stanno chiedendo e delle conseguenze. è un mondo strano dove la scienza è usata come un dogma (il metodo scientifico è stato dimenticato...) e se non hai idee balzane e profondamente perverse sei fuori

Peter Parker 1 anno fa su tio
Eh vabbè. Ma invece di spendere milioni per Meetings del genere, non è meglio investire soldi e tempo per la ricerca di soluzioni realistiche? Qualche opzione ci sarà e verrà in futuro implementata, senza dover far scoppiare una nuova guerra… Basta con questo panico, non porta comunque a nulla…anzi, il panico è contagioso e la gente poi perde la ragione (mmm…forse su questo c’è poco da fare…).

fugu 1 anno fa su tio
Queste conferenze non sono mai servite a niente tranne a far viaggiare in business class i politici, che se ne fregano di tutto, alloggiano in suite di lusso e mangiano caviale a colazione. Basta cianciare; fare!
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