Si tratterebbe della Bac Consulting con sede a Budapest e di cui è unica proprietaria Cristina Arcidiacono. Lei: «Sono solo una mediatrice»
NEW YORK - Secondo fonti del New York Times, la Bac Consulting, che avrebbe fornito migliaia di cercapersone esplosi martedì durante un attacco contro i membri di Hezbollah, è una società di facciata israeliana.
Tre funzionari dei servizi segreti informati sull'operazione hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere il fatto che i produttori dei cercapersone erano ufficiali dell'intelligence di Gerusalemme.
Secondo il report, i cercapersone hanno iniziato a essere spediti in Libano nel 2022, ma la fornitura è aumentata quando il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ha deciso che l'uso dei telefoni cellulari era pericoloso dal punto di vista operativo.
Migliaia di unità sono state distribuite agli ufficiali del gruppo terroristico e ai loro alleati.
La Bac Consulting - che ha sede a Budapest - è posseduta unicamente da Cristina Arcidiacono: raggiunta dal Washington Post, ha dichiarato di avere fatto «soltanto da mediatrice».
Ma in una dichiarazione resa dal portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Peter Stano, le viene indirettamente ricordato che «l'ala militare di Hezbollah è presente sulla lista delle organizzazioni terroristiche, ed è esclusa qualunque cooperazione». Quindi anche la mediazione ammessa dalla proprietaria della Bac Consulting rientrerebbe fra i divieti imposti dalla Ue, anche se lo stesso Stano ha ricordato che «tocca alle società e alle autorità nazionali degli Stati membri sorvegliare e assicurarsi che materiali eventualmente sotto sanzioni non finiscano nelle mani di chi non dovrebbe». riceverli».