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ISRAELE IN GUERRA: IL LIVEL'Iran ha usato «varianti dello Shahab-3» e ha migliaia di missili balistici

02.10.24 - 06:56
Circa 180 i missili lanciati contro Israele martedì sera da Teheran, che ora minaccia: «Useremo le armi più avanzate»
Imago (archivio)
Circa 180 i missili lanciati contro Israele martedì sera da Teheran, che ora minaccia: «Useremo le armi più avanzate»

Dopo l'attacco iraniano - definito dalla stampa israeliana «senza precedenti - di fatto Tel Aviv e Iran sono coinvolti in una guerra regionale totale che relega lo scontro con Hamas al secondo posto per gravità. Intanto in attesa della risposta militare promessa da Netanyahu all'Iran dopo il violento attacco di ieri con circa 180 missili, nella notte l'IDF ha attaccato duramente le milizie filo iraniane in Libano e a Gaza. I raid aerei israeliani sono andati avanti tutta la notte. Almeno cinque attacchi sono stati condotti nei sobborghi meridionali di Beirut, mentre l'agenzia di stampa Wafa ha dato notizia di almeno 9 morti e 20 feriti in un attacco aereo israeliano in una scuola di Gaza che - secondo l'Idf - veniva usata da miliziani di Hamas. Ma ora si attende la risposta di rappresaglia da parte di tel Aviv nei confronti di Teheran.

11:39

«USA e Europa sono il problema nella regione»
"La base dei problemi della regione è la presenza di forze come gli USA e alcuni Paesi europei che in modo falso sostengono di difendere pace e tranquillità". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, nel suo primo discorso pubblico dopo l'attacco missilistico di Teheran contro Israele di ieri.

"Sono profondamente addolorato, la perdita di Hassan Nasrallah (il leader di Hezbollah) è un evento significativo. Tuttavia, questo lutto deve fungere da forza che ci spinge in avanti", ha aggiunto Khamenei, durante un incontro con studenti universitari, riferisce Iran International.

Secondo Khamenei, il ritiro di USA e Europa dalla regione porterà "senza dubbio, questi conflitti, scontri e guerre a scomparire completamente", mentre "i Paesi della regione sono in grado di gestire se stessi, gestire la loro regione e vivere insieme in pace". (ats ans)

10:11

Più truppe nel sud del Libano
La 36a Divisione dell'esercito israeliano si è unita oggi alla 98a, già entrata in Libano lunedì notte. Lo riferisce il The Tiemes of Israel. Dunque si consolida l'incursione di terra nel Libano meridionale contro Hezbollah. Operazioni terrestri definite dai militari di Tel Avic «limitate, localizzate e mirate» alla zona di confine. (red)

09:54

IDF chiede a civili libanesi di evacuare 20 villaggi a sud
L'esercito israeliano (IDF) ha inviato messaggi sui social chiedendo ai civili libanesi di evacuare immediatamente una ventina di villaggi nel Libano meridionale.«L'attività di Hezbollah costringe l'IDF ad agire contro di essa. L'IDF non desidera farvi del male», afferma il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba su X. I civili libanesi sono chiamati a dirigersi a nord: "Attenzione, non spostatevi a sud. Ogni movimento verso sud potrebbe mettere a repentaglio la vostra vita", si legge nella dichiarazione.
In mattinata cento razzi erano stati lanciati dal Libano sul nord di Israele, 10 abitazioni sono state danneggiate a Metula da colpi diretti. Hezbollah ha sparato anche su Kiryat e sulla Galilea occidentale. Gli allarmi sono continui nella parte settentrionale dello Stato ebraico. Lo riferisce l'IDF. (ats ans)

09:51
Imago (archivio)Uno Shahab-3 a lungo raggio lanciato durante un test in Iran il 28 settembre 2009.
09:46

Teheran: «Prese di mira solo basi militari e di sicurezza israeliane»
«L'Iran ha usato solo il suo diritto alla legittima difesa, basato sulla Carta delle Nazioni Unite, e ha preso di mira le basi militari e di sicurezza del regime sionista martedì»: lo ha detto il ministro degli esteri iraniano, Abbas Araghchi, durante conversazioni telefoniche avute nella notte con i suoi omologhi di Germania, Francia e Regno Unito.

«L'attacco di rappresaglia dell'Iran contro Israele è terminato, ma se i sionisti reagiranno, Teheran darà una risposta più severa», ha aggiunto, citato da Mehr. «Avvisiamo qualsiasi terza parte di non interferire in questo conflitto», ha concluso. (Ats ans)

09:34

L'Iran ha migliaia di missili balistici
Nell'attacco di ieri sera a Israele, l'Iran ha usato varianti del missile balistico Shahab-3, che costituisce la base per tutti i missili balistici. Lo riferisce Cnn che fa poi riferimento al rapporto del 2021 del Center for Strategic and International Studies, per il quale l'Iran ha migliaia di missili balistici e da crociera con diverse gittata. Nello specifico nel 2023 risultava che Teheran avesse «oltre 3.000» missili balistici.

Secondo i media iraniani invece, ieri sera il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica avrebbe utilizzato per la prima volta missili ipersonici Fattah, per distruggere il radar dei sistemi antimissile israeliano Arrow.

Il missile Fattah, il conquistatore in Farsi, ha una gittata di 1'400 chilometri e una capacità di colpire il bersaglio tra 13 e 15 volte la velocità del suono. È stato presentato per la prima volta dalla Forza aerospaziale delle Guardie rivoluzionarie durante una cerimonia a Teheran poco più di un anno fa. (red/ats)


09:25
Imago (archivio)Un membro della Guardia Rivoluzionaria davanti al missile Shahab-3
09:24

L'Iran blocca tutti i voli fino a domani
Tutti i voli in Iran sono stati cancellati fino alle 17:00 ora locale di domani (le 15:30 in Svizzera). Lo ha detto il portavoce dell'organizzazione per l'aviazione civile iraniana, come riferisce Etemad. Lo spazio aereo iraniano era stato chiuso già ieri notte durante l'attacco missilistico della Repubblica islamica contro Israele. (ats ans)

09:03

Teheran: «Useremo armi più avanzate»
All'indomani degli attacchi di Teheran contro Israele, il ministro della difesa iraniano Aziz Nasirzadeh, citato da IRNA, ha affermato che «se il regime sionista commette un errore di calcolo, molto probabilmente attaccheremo di nuovo. Useremo missili che hanno una tecnologia avanzata e sono più distruttivi».

«Gli attacchi dell'Iran contro Israele sono stati legittimi e se il regime sionista osa continuare i suoi crimini, la nostra reazione sarà più dura: useremo le nostre armi più avanzate», ha aggiunto.

L'Iran ha infine annunciato di avere utilizzato solo parte del suo arsenale missilistico nell'attacco di ieri. L'operazione «ha rappresentato solo una parte della capacità missilistica della Repubblica islamica», ha detto Nasirzadeh, precisando che «gran parte di questa capacità non è stata ancora dispiegata data la sua tecnologia molto avanzata e il suo potere distruttivo molto più forte». (ats ans)

08:57
Afp
08:35

«Un gran numero» di missili iraniani sono stati intercettati
La difesa israeliana ha retto l'urto dell'attacco iraniano (circa 181 missili) della scorsa notte. Questo secondo le indiscrezioni fatte trapelare dai funzionari di Tel aviv. Molti dei missili infatti sono stati intercettati dai sistemi di difesa missilistica di Israele, Giordania e Stati Uniti (i cacciatorpediniere della Marina americana hanno sparato circa una dozzina di intercettori). Quelli che invece non sono stati intercettati hanno colpito aree aperte per lo più vicino a una base aerea nel sud di Israele, il quartier generale del Mossad (ma nessuno ha colpito l'interno del complesso) e una base di intelligence militare a nord di Tel Aviv. Secondo l'IDF si è trattato comunque di impatti «isolati» nel centro di Israele (colpito un edificio scolastico) e diversi altri impatti nel sud di Israele. Le Forze di difesa israeliane hanno infine affermato di averne intercettati «un gran numero». 10 milioni invece le persone costrette a rifugiarsi nei rifugi antiaerei. (Red)



08:04

Israele potrebbe colpire gli impianti petroliferi iraniani
La risposta israeliana ai missili iraniani ci sarà. Almeno stando al sito di notizie Axios che ha raccolto le voci di funzionari di Tel Aviv: una «significativa rappresaglia» potrebbe colpire gli impianti di produzione petrolifera in Iran e altri siti strategici, «entro pochi giorni». Conferme in questo senso erano già arrivate in precedenza dalle parole di Netanyahu: «L'Iran ha commesso un grosso errore e ne pagherà le conseguenze». Una risposta che potrebbe arrivare dopo colloqui con gli Usa, insieme stanno lavorando per ponderare la risposta. (Red)

07:43

Biden, pieno sostegno Usa a Israele dopo attacco dell'Iran
Joe Biden ribadisce il "pieno sostegno" americano a Israele dopo l'attacco dell'Iran, descrivendolo come "inefficace". Biden ha ribadito che gli Stati Uniti sono a fianco di Israele. "Lo sosteniamo", ha detto il presidente americano sottolineando che parlerà con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. (ats ans)

07:41

«Se Israele reagisce, siamo capaci di ridurre in cenere Tel Aviv in una notte»
L'Iran intanto minaccia ritorsioni pesanti in caso di risposta militare di Israele: dopo l'avvertimento di ieri del ministro degli Esteri iraniano, è arrivata nella notte quella dell'ex comandante della Forza Qods Ahmad Vahidi: «Se Israele reagisce, siamo capaci di ridurre in cenere Tel Aviv in una notte».

Ma l'ipotetica risposta israeliana potrebbe prevedere diversi scenari: il New York Times, citando funzionari statunitensi, ha riferito che in un uno di questi potrebbe essere «un attacco di Israele agli impianti nucleari iraniani. In particolare, potrebbero essere presi di mira gli impianti di arricchimento di Natanz, il cuore del programma iraniano».

E che i duecento missili sparati su tutto il Paese (i media iraniani parlano di un 90% di obiettivi colpiti, cosa che Israele ha smentito) non sono stati un atto simbolico lo dice anche Grant Rumley, ex funzionario del Pentagono, che sempre al quotidiano newyorkese ha dichiarato che «a differenza dell'attacco di aprile, quando Israele ha avuto giorni di preavviso ed è stato in grado di coordinare la sua difesa con gli alleati nella regione, l'attacco di martedì è stato annunciato solo con poche ore di anticipo, quindi sembra certamente un'escalation da parte dell'Iran.

Secondo gli esperti, però Israele ha ora il coltello dalla parte del manico. Mohanad Hage Ali, vicedirettore del Malcolm H. Kerr Carnegie Middle East Centre, un istituto di ricerca di Beirut, ha dichiarato al Wall Street Journal che «l'attacco dell'Iran darebbe a Israele un motivo per colpire direttamente il territorio iraniano, il che potrebbe scatenare una guerra regionale».

Bilal Saab, ex funzionario del Pentagono e ora collaboratore del think tank Trends Research and Advisory, ha una visione simile della situazione. Ha dichiarato: «La possibilità di un'ulteriore escalation di questo conflitto regionale ha più a che fare con ciò che Israele vuole e meno con ciò che l'Iran sta facendo». Ha aggiunto: «Israele vede questa come un'opportunità d'oro per ferire tutti i suoi avversari e potenzialmente infliggere loro un colpo mortale».

06:38
Foto Keystone