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ISRAELE/SVIZZERAL'ONU: «Israele uccide e tortura il personale medico a Gaza»

10.10.24 - 16:36
Dura presa di posizione della Commissione d'inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni unite
Foto AFP
Fonte ATS
L'ONU: «Israele uccide e tortura il personale medico a Gaza»
Dura presa di posizione della Commissione d'inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni unite

TEL AVIV/GINEVRA - «Israele sta deliberatamente prendendo di mira le strutture sanitarie e uccidendo e torturando il personale medico a Gaza». Così si sono espressi questo giovedì gli investigatori dell'Onu, accusando il paese di «crimini contro l'umanità».

Una politica concertata per distruggere il sistema sanitario - Israele - ha specificato in un comunicato la Commissione d'Inchiesta Internazionale Indipendente delle Nazioni Unite - ha attuato «una politica concertata per distruggere il sistema sanitario di Gaza come parte di un attacco più ampio contro Gaza».

«Israele commette crimini di guerra e contro l'umanità» - Il Paese sta «commettendo crimini di guerra e il crimine contro l'umanità definito sterminio con attacchi implacabili e deliberati contro il personale e le strutture mediche», ha aggiunto la commissione.

Quest'ultima, composta da tre membri, è stata istituita dal Consiglio per i Diritti Umani dell'Onu nel maggio 2021 per indagare sulle presunte violazioni del diritto internazionale in Israele e nei territori palestinesi, e sta pubblicando il suo secondo rapporto dall'attacco di Hamas del 7 ottobre di un anno fa, che ha innescato la guerra in corso.

«Abusi sui detenuti palestinesi in Israele e sugli ostaggi a Gaza» - Il rapporto evidenzia inoltre gli abusi sui detenuti palestinesi in Israele e sugli ostaggi a Gaza, accusando sia Israele che i gruppi armati palestinesi di «tortura» e di violenza sessuale e di genere.

Israele respinge le accuse: «Discriminazione sistematica contro di noi» - Israele, da par suo, ha accusato la commissione di «discriminazione sistematica contro Israele» e ha respinto categoricamente le conclusioni del rapporto di giugno, che accusava anche Israele di commettere crimini contro l'umanità, compreso lo «sterminio» a Gaza.

«Israele deve cessare immediatamente la distruzione sfrenata e senza precedenti delle strutture sanitarie a Gaza», ha dichiarato Navi Pillay, presidente della commissione ed ex responsabile dei diritti dell'Onu, nel comunicato.

Così facendo, «Israele sta prendendo di mira il diritto alla salute stesso, con gravi conseguenze a lungo termine sulla popolazione civile», ha aggiunto. Il rapporto ha rilevato che le forze di sicurezza israeliane hanno «deliberatamente ucciso, detenuto e torturato il personale medico e preso di mira i veicoli sanitari» a Gaza, oltre ad aver limitato i permessi per uscire dal territorio per cure mediche. Tali azioni costituiscono numerosi crimini di guerra e «il crimine contro l'umanità di sterminio», ha affermato la commissione.

Il rapporto ricorda la morte di Hind Rajab a gennaio come «uno dei casi più gravi». La ragazza ha chiamato la Mezzaluna Rossa Palestinese, implorando di essere salvata, dopo che l'auto della sua famiglia era stata colpita dal fuoco a Gaza City. Ma il suo corpo è stato infine recuperato insieme a quelli di sei familiari e due soccorritori della Mezzaluna Rossa inviati a cercarla. La commissione ha stabilito che la Divisione 162 dell'esercito israeliano è responsabile delle morti, che costituiscono crimini di guerra.

«Israele sottopone i detenuti, inclusi i bambini, ad abusi sistematici e a violenze fisiche e sessuali» - Il rapporto ha anche esaminato il trattamento dei palestinesi detenuti nei campi militari e nelle strutture detentive israeliane. Ha scoperto che migliaia di detenuti, inclusi bambini, sono stati sottoposti a «abusi diffusi e sistematici, violenza fisica e psicologica, e violenza sessuale e di genere». Questo equivale a «crimini di guerra e crimini contro l'umanità di tortura e il crimine di guerra di stupro e altre forme di violenza sessuale», hanno detto gli investigatori.

I detenuti maschi sono stati sottoposti a stupri e aggressioni ai loro organi sessuali, hanno aggiunto. Le morti dei detenuti a causa di abusi o negligenza costituiscono anch'esse crimini di guerra, secondo la commissione. Il rapporto ha rilevato che il «maltrattamento istituzionalizzato dei detenuti palestinesi» avveniva «sotto ordini diretti» del ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir, alimentato dalle dichiarazioni del governo israeliano che «incitano alla violenza e alla vendetta».

Pillay ha affermato che «gli atti di abuso atroci» contro i detenuti «richiedono assunzione di responsabilità e riparazioni».

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