Gli Stati Uniti eleggono il loro nuovo presidente. I seggi sono aperti quasi ovunque
Oggi, 5 novembre 2024, è l'Election Day. I cittadini americani si recano alle urne per decidere chi sarà il nuovo inquilino della Casa Bianca. Non è solo una scelta tra due candidati, ovvero Donald Trump e Kamala Harris: è una scelta tra due visioni del mondo.
Quattro osservatori repubblicati «bloccati e cacciati illegalmente»
La campagna di Donald Trump ha affermato che quattro osservatori repubblicani alle elezioni sono stati «bloccati e cacciati illegalmente» da un seggio elettorale a Filadelfia questa mattina. «Questo è un crimine e non dovrebbe accadere in un'elezione giusta e sicura come promesso», si legge in una dichiarazione della campagna. «Questa è una violazione inaccettabile della fiducia pubblica, che mina la trasparenza e le elezioni di Filadelfia».
La campagna del tycoon chiede «al Procuratore distrettuale Larry Krasner e ai funzionari elettorali di agire immediatamente e di consentire ai nostri osservatori elettorali di entrare nei seggi», aggiunge la dichiarazione. «Rifiutare di consentire ai repubblicani di entrare nella sala minaccia l'integrità e la sicurezza delle elezioni in Pennsylvania». (Ats Ans)
Fino a che ora si vota?
I primi seggi si chiuderanno alle 6 del pomeriggio, ora della costa orientale (mezzanotte in Svizzera), nelle contee orientali di Kentucky e Indiana. Un'ora dopo stop alle operazioni in Georgia, Vermont, Carolina del Sud, Virginia, parti della Florida e nel resto di Indiana e Kentucky. La maggior parte dei seggi chiuderà tra le 2 e le 3 del mattino, ora svizzera. Alle 4 toccherà a Montana, Utah e Nevada. Alle 5 in Idaho, Oregon, California e Washington. Alle 6 alle Hawaii e infine, alle 7, in Alaska.
L'invito agli avvocati: non fate disinformazione in tribunale
Una lettera aperta, firmata da oltre 100 leader di associazioni forensi locali e nazionali, ammonisce gli avvocati che contesteranno il risultato delle elezioni a non diffondere false informazioni nei documenti che verranno presentati in tribunale. «Questa raffica di contenziosi ci obbliga a ricordare alla professione e al pubblico: l'aula di tribunale non è un teatro per rivendicazioni infondate. Presentare cause legali relative alle elezioni senza una solida base fattuale e legale mette a repentaglio le stesse istituzioni che gli avvocati sono tenuti a difendere sotto giuramento. In una democrazia funzionante, le cause legali non sono armi per diffondere sfiducia, sono strumenti per la giustizia».
Le prime parole di Trump
Donald Trump ha postato su X la sua prima dichiarazione di questo Election Day. «Ora è ufficialmente il giorno delle elezioniI! Sarà il giorno più importante della storia americana. L'entusiasmo degli elettori è alle stelle perché la gente vuole rendere l'America di nuovo grande. Ciò significa che le file saranno lunghe! Ho bisogno che tu dia il tuo voto, non importa quanto tempo ci vorrà. Rimani in fila! I Democratici Comunisti Radicali vogliono che tu faccia le valigie e torni a casa. Insieme, otterremo una vittoria straordinaria e renderemo l'America di nuovo grande».
It is now officially ELECTION DAY! This will be the most important day in American History.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 5, 2024
Voter enthusiasm is THROUGH THE ROOF because people want to Make America Great Again. That means lines are going to be long!
I need you to deliver your vote no matter how long it takes.…
Svelato suprematista bianco: la campagna di Trump lo licenzia
Un nazionalista bianco ha lavorato alla campagna di Trump in una posizione importante in Pennsylvania per cinque mesi, fino a venerdì, quando il partito repubblicano della Pennsylvania lo ha licenziato dopo un articolo di Politico, che riporta oggi la notizia. Il sito aveva rivelato che Luke Meyer, il 24enne direttore regionale della campagna di Trump per la Pennsylvania occidentale, usa il nome online Alberto Barbarossa. Come Barbarossa, è co-conduttore del podcast "Alexandria" con Richard Spencer, organizzatore del famigerato raduno nazionalista bianco "Unite the Right" del 2017 a Charlottesville, Virginia.
Nel suo podcast e in altri, e nei post online, Barbarossa condivide regolarmente le sue opinioni nazionaliste bianche. «Perché non possiamo rendere New York, per esempio, di nuovo bianca? Perché non possiamo liberare e riprenderci Miami?» ha chiesto Barbarossa mentre era ospite di un altro podcast nazionalista bianco a giugno.
«Non sto dicendo che dobbiamo essere omogenei al 100%. Non sto dicendo che dobbiamo essere la Corea del Nord o il Giappone o qualcosa del genere. Un ritorno all'80%, 90% di bianchi sarebbe probabilmente il meglio che potremmo sperare, in una certa misura». Dopo l'articolo, Meyer ha detto che ha nascosto la sua identità online ai suoi colleghi di Trump Force 47, il braccio della campagna di Trump che gestisce gli organizzatori volontari. (Ats Ans)
Vance ha votato
JD Vance, candidato repubblicano alla vicepresidenza, ha espresso il suo voto di persona in un seggio elettorale di Cincinnati, Ohio. «Ci aspettiamo di vincere» ha dichiarato ai cronisti. «Ma ovviamente non importa chi vince, metà del paese sarà almeno in parte deluso, il modo migliore per sanare la frattura nel paese è cercare di governare il paese nel miglior modo possibile». Vance era accompagnato da moglie e figli.
Dove ancora non si sta votando
Si vota nella grande maggioranza degli stati americani. Alle 16 ora svizzera prenderanno il via le operazioni in Idaho e California. Alle 17 toccherà a Washington e Alaska e infine le Hawaii, alle 18.
Qualche problema e ritardo
In queste primissime ore sono arrivate sporadiche segnalazioni di problemi ai seggi elettorali, dovuti principalmente a sistemi di voto non funzionanti o macchinari che non hanno elaborato correttamente la preferenza. I funzionari preposti alla risoluzione di questi problemi sono immediatamente entrati in azione e le criticità sono state risolte.
Biden in attesa alla Casa Bianca
Il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, trascorrerà la giornata elettorale alla Casa Bianca insieme alla First Lady Jill e ai suoi più stretti collaboratori. Lo ha riferito la Cnn. Biden riceverà aggiornamenti di prima mano dell'andamento del voto.
Sempre più seggi aperti
Alle 8 del mattino ora della costa orientale, le 14 in Svizzera, hanno aperto i seggi (salvo eccezioni) di Arizona, Iowa, Wisconsin, Nord e Sud Dakora, Texas, Oklahoma, Louisiana e Minnesota.
It’s Election Day. Let’s make our voices heard.https://t.co/1DcuSUss8O pic.twitter.com/AWDb47sOQu
— Kamala HQ (@KamalaHQ) November 5, 2024
Il primo post di Harris a urne aperte
Kamala Harris ha condiviso il suo primo post su X da quando sono state aperte le prime urne negli Stati Uniti. «America, questo è il momento di far sentire la nostra voce», afferma la vicepresidente e candidata democratica. Il suo avversario repubblicano Donald Trump non ha invece ancora postato nulla da quando si sono aperti i seggi ma un'ora dopo la conclusione del suo ultimo comizio elettorale nel Michigan ha dichiarato sulla sua piattaforma Truth Social: «È ora di uscire e votare, così insieme possiamo rendere l'America di nuovo grande!!!». (Ats Ans)
Lunghe code fuori dai seggi
Decine di persone sono in attesa fuori dai seggi in svariate località in Pennsylvania ma anche in Georgia e Carolina del Nord, come hanno constatato i reporter dei media locali. Si tratta in tutti e tre i casi di stati in bilico, nei quali l'esito del voto sarà particolarmente importante per la scelta del nuovo inquilino della Casa Bianca.
Sempre più seggi aperti
Alle 7 ora della costa occidentale, le 13 in Svizzera, si sono aperti i seggi in più di 25 Stati.
Aperti i seggi in 8 Stati
I seggi elettorali di 8 Stati americani hanno aperto alle 06.00 ora locale (mezzogiorno in Svizzera), tra cui quelli di Connecticut, New Jersey, New York, New Hampshire e Virginia. In Indiana e Kentucky i seggi hanno aperto alle 06:00, ma in alcuni casi apriranno alle 07:00. Nel Maine quasi tutti i seggi sono stati aperti alle 06.00, ma i comuni con meno di 500 abitanti sono autorizzati ad aprire anche alle 10.00. (Ats ans)
Il fattore maltempo
Il maltempo potrebbe avere un ruolo chiave per determinare l'andamento delle elezioni negli Stati Uniti. In alcuni stati chiave le condizioni atmosferiche sono decisamente cattive: in Wisconsin è stata emessa un'allerta per precipitazioni tempestose, grandi accumuli di pioggia e non sono esclusi nemmeno brevi tornado. Dal Michigan alla Louisiana il giorno elettorale sarà molto bagnato. In passato si è constatato che il maltempo ha ridotto il numero di elettori che si sono recati alle urne.
Chi ha già votato e chi si reca alle urne adesso
Da qui alle prossime tre-quattro ore si apriranno i seggi in tutto il territorio statunitense. Oltre 80 milioni di americani hanno già votato in anticipo o per posta o in presenza mentre circa l'altra metà avrà tempo fino alle 20 ora locale (la notte in Svizzera). (Ats Ans)
Un margine che più risicato non si può
Il sondaggista Nate Silver, uno dei più ascoltati d'America (capace di azzeccare il risultato di 49 stati su 50 nel 2008), ha condotto l'ultima simulazione di voto - e il risultato ha confermato il grandissimo equilibrio tra Donald Trump e Kamala Harris. Silver ha condotto 80mila simulazioni di voto e in 40'012 di esse la vittoria è andata alla candidata democratica. Una percentuale del 50,012%.
It's published.
— Nate Silver (@NateSilver538) November 5, 2024
We ran 80,000 simulations tonight.
Harris won in 40,012.https://t.co/vsGVG189Sa
Si è votato anche nello Spazio
I voti per le elezioni presidenziali statunitensi sono arrivati anche dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS): a bordo, infatti, ci sono attualmente quattro astronauti americani, che possono votare a distanza grazie alla stessa procedura seguita dai soldati inviati nelle missioni all'estero. Don Pettit e Nick Hague della NASA, arrivati entrambi a settembre sulla ISS il primo con la navetta Soyuz e l'altro a bordo della Crew Dragon di SpaceX, sapevano che sarebbero stati nello Spazio durante il periodo delle elezioni.
Mentre sicuramente non se lo aspettavano Butch Wilmore e Sunita Williams, giunti a bordo della navetta Starliner della Boeing nel giugno scorso per una missione che sarebbe dovuta durare solo una settimana, e che è invece tuttora in corso a causa dei problemi riscontrati sulla Starliner: i due potranno tornare sulla Terra solo a febbraio 2025, a bordo di una Crew Dragon.
In ogni caso, la procedura di voto è stata la stessa per tutti e quattro. Gli astronauti ricevono inizialmente una scheda elettorale finta, che reinviano a Terra per controllare che il processo funzioni e che mantenga effettivamente la segretezza del voto.
La scheda vera e propria, in formato elettronico, viene inviata attraverso il sistema satellitare della NASA fino a un'antenna di terra presso il centro dell'Agenzia di White Sands, nel New Mexico. Da qui, i dati sono trasferiti al Johnson Space Center della NASA in Texas, che a sua volta li invia agli uffici elettorali di competenza. Per preservare l'integrità del voto, la scheda elettorale è crittografata, accessibile tramite una password che è in possesso solo dell'astronauta e dell'impiegato che dovrà conteggiare il voto. (Ats Ans)
Inside this week’s issue of The New Yorker: https://t.co/XldYU7Z8xo pic.twitter.com/a7txu6wZCG
— The New Yorker (@NewYorker) November 4, 2024
https://t.co/czQRkZmr59 #FightForAmerica pic.twitter.com/ucHm11wySj
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 4, 2024
Quando aprono i seggi
Salvo l'eccezione di Dixville Notch, i seggi negli Usa apriranno tra poco. I primissimi saranno quelli del Vermont, alle 5 del mattino ora locale (le 11 in Svizzera). Via via seguiranno tutti gli altri, a dipendenza del relativo fuso orario.
Contestati oltre 4000 voti all'estero in Pennsylvania
I voti di oltre 4'000 persone residenti all'estero sono stati contestati in 14 contee dello Stato in bilico della Pennsylvania. Lo riferisce il "Guardian". La legge della Pennsylvania richiede che qualcuno sia residente nello Stato per votare. Ma le contestazioni non sono valide, afferma l'American Civil Liberties Union (ACLU), perché la legge federale consente ai cittadini americani di votare alle elezioni federali nell'ultimo luogo negli Stati Uniti in cui hanno vissuto se vivono all'estero e non sono sicuri di poter tornare nel paese. L'ACLU, tramite i suoi legali, chiedono di respingere tali contestazioni. Non è facile identificare tutti gli autori delle contestazioni, ma alcuni sembrano riconducibili all'orbita del mondo cospirazionista Maga. In settembre Donald Trump aveva detto che i voti dall'estero sono fraudolenti. I giudici hanno respinto ricorsi analoghi in Carolina del Nord e in Michigan. (Ats Ans)
Quali sono gli Swing States
Gli Swing States, i cosiddetti Stati in bilico, sono quelli che potrebbero far pendere la bilancia del voto dalla parte di Trump oppure di Harris. Sono sette e su di essi è concentrata l'attenzione massima delle due campagne presidenziali e dei media. Si tratta di Pennsylvania, Wisconsin, Michigan, Georgia, Nevada, Arizona e Carolina del Nord. Non è un caso che Trump abbia tenuto il suo comizio finale in Michigan, mentre Harris ha scelto la Pennsylvania.
A GREAT DAY IN NORTH CAROLINA, PENNSYLVANIA, AND MICHIGAN—THANK YOU!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 5, 2024
IT’S TIME TO GET OUT AND VOTE—SO TOGETHER, WE CAN MAKE AMERICA GREAT AGAIN!!! https://t.co/QrckeupQKi pic.twitter.com/eQisvQHxMZ
Trump ha concluso il comizio finale
Alle 2.10 del mattino Donald Trump ha concluso il comizio finale della sua campagna elettorale a Grand Rapids, Michigan. «Non ci arrenderemo mai, insieme combatteremo, combatteremo e vinceremo, vinceremo, vinceremo! Il 5 novembre, oggi, sarà il giorno più importante nella storia del nostro Paese».
.@ladygaga endorses Kamala Harris: "Today, I'm holding in my heart all the tough, tenacious women who made me who I am. I cast my vote for someone who will be a president for all Americans. Tomorrow, let's make sure all your voices are heard" pic.twitter.com/utTBhpIHIU
— Kamala HQ (@KamalaHQ) November 5, 2024
Trump insulta Pelosi
Nel corso del suo comizio finale Donald Trump non ha risparmiato gli attacchi personali contro quelli che considera i suoi principali rivali. Nel caso della ex Speaker della Camera, Nancy Pelosi, si è arrivati all'insulto. «È una persona corrotta, è una persona cattiva. Cattiva, è una cattiva, malata, pazza tr— Inizia con una 'T' ma non lo dirò. Voglio dirlo. Non uso molto (linguaggio scurrile), sapete, ogni tanto, e non è mai una parolaccia vera e propria, non è mai cattiva... Ma è un po' meglio quando usi un linguaggio scurrile. Queste sono persone cattive», ha detto. Pelosi è stata definita anche «un nemico interno».
Harris ha quattro punti di vantaggio
Kamala Harris ha quattro punti di vantaggio su Donald Trump. È quanto emerge da un sondaggio di PBS News, NPR e Marist, secondo il quale la vicepresidente ha il 51% dei consensi contro il 47% di Trump. Il vantaggio è maggiore del margine di errore di 3,5 punti percentuali. (Ats Ans)
Thank you for your endorsement, Joe Rogan—A great honor! pic.twitter.com/0XQUtMgn9b
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 5, 2024
Philadelphia, are you ready to make your voices heard?
— Kamala Harris (@KamalaHarris) November 5, 2024
Thanks for joining us tonight, @Oprah. pic.twitter.com/WD08v8Mcvw
Gli ultimi endorsement
Oprah Winfrey, la regina della tv americana, è salita sul palco di Filadelfia appena prima di Kamala Harris. «Se non ci presentiamo domani, è del tutto possibile che non avremo mai più la possibilità di votare» ha detto alla folla presente per l'ultimo comizio della candidata democratica. Trump, invece, ha raccolto l'endorsement del popolare commentatore televisivo e podcaster Joe Rogan.
È subito parità
Da alcuni decenni sono gli elettori della cittadina di Dixville Notch nel New Hampshire, al confine con il Canada, i primi a recarsi alle urne poco dopo la mezzanotte. Lo scrutinio è immediato e i risultati vengono annunciati mentre nel resto degli Stati Uniti i seggi non sono ancora aperti. Secondo la Cnn si è raggiunta una perfetta parità: tre voti per Trump e altrettanti per Harris. Quattro dei sei elettori si sono dichiarati repubblicani, gli altri due non hanno dato indicazione.
La lotteria di Musk può continuare
Un giudice della Pennsylvania ha stabilito che la lotteria elettorale da un milione di dollari al giorno ideata da Elon Musk per sostenere il candidato repubblicano alla casa Bianca Donald Trump può continuare. Si tratta di una vittoria per il miliardario alleato del tycoon e una sconfitta per il procuratore democratico di Filadelfia, secondo cui si tratta di una lotteria illegale che viola la legge statale.
Con un argomento cavilloso, la difesa di Musk ha sostenuto che i vincitori «non vengono scelti a caso», che il cosiddetto «premio» è in realtà un compenso per aver svolto il ruolo di portavoce del super PAC e che i destinatari del milione di dollari «vengono selezionati in base alla loro idoneità a svolgere il ruolo di portavoce dell'America PAC». «Guadagnano» i soldi come pagamento per il loro lavoro, è stata la tesi difensiva. (Ats Ans)
Trump vuole portare gli Usa verso «nuove vette di gloria»
Trump, nel corso del suo comizio a Grand Rapids, ha promesso di condurre gli Stati Uniti verso «nuove vette di gloria», nel discorso conclusivo dell'ultimo comizio della sua campagna elettorale a poche ore dell'apertura dei seggi. «Con il vostro voto possiamo risolvere ogni singolo problema che il nostro Paese affronta e condurre l'America, anzi il mondo, verso nuove vette di gloria». (Ats Ans Afp)
«Non avrei mai dovuto lasciare la Casa Bianca»
Donald Trump ritorna sul risultato delle elezioni del 2020 e sulle (mai provate) frodi. «Avevamo fatto così bene...»
Harris: «Ogni voto conta»
«Questa potrebbe essere una delle elezioni più serrate della storia: ogni voto conta", ha avvertito Kamala Harris durante la sua ultima grande manifestazione elettorale in Pennsylvania a poche ore dall'apertura dei seggi negli Stati Uniti. «Abbiamo l'opportunità di voltare finalmente pagina su un decennio di progetto politico guidato dalla paura e dalla divisione: ne abbiamo abbastanza», ha detto la vicepresidente e candidata democratica senza nominare la persona contro è rivolto questo messaggio, il suo rivale repubblicano Donald Trump. (Ats Ans Afp)
We are building the biggest and broadest coalition in American Political History. This includes record-breaking numbers of Arab and Muslim Voters in Michigan who want PEACE. They know Kamala and her warmonger Cabinet will invade the Middle East, get millions of Muslims killed,…
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 4, 2024
Il messaggio agli elettori arabi e musulmani: Harris «invaderà il Medio Oriente»
Donald Trump, nell'ultimo appello agli elettori arabi e musulmani, ha affermato che Kamala Harris «invaderà il Medio Oriente». Il sostegno di questa fetta di elettorato potrebbe essere cruciale per vincere in Michigan, uno degli stati in bilico. «Stiamo costruendo la più grande e ampia coalizione nella storia politica americana. Ciò include numeri record di elettori arabi e musulmani nel Michigan che vogliono la pace», scrive Trump su X. «Sanno che Kamala e il suo gabinetto guerrafondaio invaderanno il Medio Oriente, faranno uccidere milioni di musulmani e inizieranno la Terza guerra mondiale», aggiunge il tycoon promettendo di «riportare la pace» nella regione. (Ats Ans)
Trump vuole mettere Harris sul ring con Tyson
Donald Trump non abbandona la retorica violenta neppure nell'ultimo giorno della campagna. In un comizio in Pennsylvania, l'ex presidente Usa ha suggerito che Kamala Harris dovrebbe salire sul ring con il pugile Mike Tyson. «Mettete Mike sul ring con Kamala. Sarà interessante», ha detto Trump. Nei giorni scorsi il tycoon ha detto che non gli dispiacerebbe se sparassero ai media, ha evocato il plotone di esecuzione per Liz Cheney e ha detto che gli piacerebbe restituire il «colpo» che gli ha dato Michelle Obama, criticandolo pesantemente. (Ats Ans)