La (netta) vittoria di Trump ha portato a svariate reazioni. Obama si congratula e auspica una «transizione pacifica».
È il giorno dopo l'esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti: il momento dei commenti, delle analisi e delle recriminazioni.
Un contatto tra Trump e Putin? Il Cremlino non lo esclude
Il Cremlino non esclude la possibilità, prima dell'insediamento di gennaio, di un qualche tipo di contatto tra il presidente russo Vladimir Putin e Donald Trump, fresco vincitore delle elezioni statunitensi. Putin è tra i pochissimi leader mondiali che non hanno commentato l'esito del voto negli Usa.
Friedman: «Trump darà carta bianca a Netanyahu»
Il giornalista americano Thomas Friedman, vincitore di 3 premi Pulitzer, ha affermato in un'intervista ad una radio israeliana, ripresa da Haaretz, che a suo avviso Donald Trump non si fida di Netanyahu, ma che potrebbe rifiutarsi di interferire negli affari mediorientali, consentendo a Israele di esercitare qualsiasi forma di forza militare, anche l'occupazione di Gaza e della Cisgiordania. «Il mio timore è che Trump trascuri la storia, non voglia intromettersi in questo pasticcio e Israele si ritroverà a occupare Gaza e la Cisgiordania - ha detto Friedman - La cosa che temo di più per Israele non è un Trump 'attivista' nel processo di pace. È un Trump che dice: 'È troppo complicato, Bibi, fai quello che vuoi, annettilo, tienilo, occupalo', e poi Israele si ritroverà con 7 milioni di ebrei che occupano più di 7 milioni di arabi». (ans)
Biden parlerà alla nazione
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parlerà alla nazione dal Giardino delle rose della Casa Bianca alle 11 ora locale (le 17 in Svizzera). Al centro dell'intervento di Biden ci saranno «il risultato delle elezioni e la transizione» verso il secondo mandato di Donald Trump.
Il giudizio iraniano
L'Iran ha definito la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane un'opportunità per gli Stati Uniti di rivalutare gli errori passati. «Abbiamo avuto esperienze molto amare con le politiche e gli approcci dei diversi governi degli Stati Uniti in passato», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei, citato dall'agenzia di stampa statale Irna, aggiungendo che la vittoria di Trump è un'opportunità «per rivedere le politiche sbagliate del passato». (ans)
La squadra di governo? Questione di giorni
Donald Trump potrebbe annunciare i membri della sua squadra di governo (non solo i segretari, ma anche figure più operative) già nei prossimi giorni. I media statunitensi indicano che c'è grande fermento nel suo schieramento e tra gli alleati per riuscire a conquistare le varie posizioni di prestigio.
Camera, partita ancora aperta
Mentre il Senato è chiaramente a maggioranza repubblicana (anche se quattro seggi restano ancora da assegnare), la partita per la Camera dei rappresentanti è ancora aperta. Al momento il Partito Repubblicano è avanti con 209 eletti, contro i 187 dei Democratici. Per ottenere la maggioranza (e un Congresso interamente nelle mani del Grand Old Party, che spianerebbe la strada alle politiche di Trump) occorrono 218 seggi.
Gli Stati ancora da assegnare
A più di 24 ore di distanza dalla fine del voto sono ancora tre gli Stati che non hanno terminato lo scrutinio per l'elezione del presidente. Si tratta del Nevada (dove lo spoglio è completato al 93%) e dell'Arizona (70%).
Quando andare a Washington?
Il team di Donald Trump sta valutando quando il presidente eletto dovrebbe recarsi a Washington per incontrare Joe Biden. Potrebbe accadere la prossima settimana, prima del programmato viaggio dell'attuale inquilino della Casa Bianca in Sudamerica.
Zelensky: «Eccellente scambio telefonico con Trump»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver avuto un "eccellente" scambio telefonico con Donald Trump dopo la sua vittoria alle elezioni presidenziali statunitensi. «Abbiamo concordato di mantenere uno stretto dialogo e di far progredire la nostra cooperazione», ha dichiarato il presidente ucraino su X. «Una leadership statunitense forte e incrollabile è essenziale per il nostro mondo e per una pace giusta», ha assicurato.
Le congratulazioni di Obama
Barack e Michelle Obama si congratulano con Donald Trump e il suo vice JD Vance per la vittoria. «Questo non è ovviamente il risultato in cui speravamo. Ma vivere in una democrazia significa riconoscere che il nostro punto di vista non ha sempre la meglio e si deve essere disposti ad accettare una pacifica transizione», affermano dicendosi orgogliosi della campagna giocata da Kamala Harris.
Harris: «Accetto la sconfitta, ma non smetterò di lottare per la libertà»
«Accetto la sconfitta ma non la fine della lotta per la nostra libertà». Lo ha detto Kamala Harris nel suo discorso alla Howard University, dove è stata accolta da un'ovazione. «La lotta per il nostro Paese è un lavoro duro, ma ne vale sempre la pena», ha aggiunto. «So che avete sentimenti contrastanti. Ma dobbiamo accettare il risultato del voto», ha detto ancora Harris ribadendo di essere impegnata con Donald Trump per una «transizione pacifica».
«Sono fiera della nostra campagna e di come l'abbiamo condotta, unita dall'amore per il Paese, dall'entusiasmo e la gioia per il futuro dell'America», ha evidenziato.
Xi tende la mano a Trump: «Andiamo d'accordo»
Il messaggio del presidente cinese al futuro inquilino della Casa Bianca. «Rafforziamo il dialogo per il bene dei nostri Paesi e del mondo».