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HAITIAd Haiti le bande criminali annunciano nuovi «giorni di terrore»

11.11.24 - 20:48
La precedente rivolta armata orchestrata a marzo aveva fatto sprofondare la repubblica caraibica in una profonda crisi politica.
keystone-sda.ch / STR (Odelyn Joseph)
Fonte ats
Ad Haiti le bande criminali annunciano nuovi «giorni di terrore»
La precedente rivolta armata orchestrata a marzo aveva fatto sprofondare la repubblica caraibica in una profonda crisi politica.

PORT-AU-PRINCE - L'aeroporto internazionale di Haiti è stato chiuso temporaneamente dopo che alcune bande hanno aperto il fuoco su un volo della Spirit Airlines in atterraggio a Port-Au-Prince.

Le violenze odierne nei pressi dell'aeroporto sono avvenute mentre si insediava il nuovo primo ministro, l'uomo d'affari Alix Didier Fils-Aimé, la cui scelta da parte del Consiglio presidenziale di transizione è stata criticata da alcuni leader haitiani.

Intanti, le organizzazioni criminali che controllano gran parte del territorio di Haiti hanno annunciato nuovi «giorni di terrore» a Port-au-Prince per «prendere in mano i destini del Paese» di fronte al fallimento del Consiglio presidenziale di transizione (CPT) che ha licenziato il primo ministro Garry Conille nell'ambito di crescenti tensioni a causa degli scandali per corruzione.

«Il tempo di osservazione concesso delle bande del cartello Vivre Ensemble è giunto al termine. Siamo stati a guardare fin troppo, la battaglia ricomincia» ha detto Jimmy "Barbecue" Cherizier, ex poliziotto diventato potente leader di gruppi armati, chiedendo alla popolazione di non uscire di casa se non strettamente necessario.

Nel video di oltre cinque minuti pubblicato sui social media, Barbecue ha sottolineato che le autorità e il Consiglio di transizione - istituito per ripristinare l'ordine nel Paese e gestire una transizione politica fino alle elezioni di febbraio del 2026 - «non sono in grado di prendersi cura degli interessi dei cittadini».

La precedente rivolta armata orchestrata a marzo dalle organizzazioni criminali per chiedere le dimissioni dell'ex primo ministro Ariel Henry, aveva fatto sprofondare la repubblica caraibica in una profonda crisi politica, economica, sociale. Dopo l'uscita di scena di Henry e la nomina del CPT l'attività sovversiva delle bande si era ridotta, anche a seguito dell'arrivo delle truppe della missione multinazionale di sicurezza guidata del Kenya e appoggiata dalle Nazioni Unite. Complessivamente le vittime dirette dei conflitti nei primi nove mesi dell'anno sono state quasi 4'000.

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