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SIRIA

Assad in fuga: buen retiro Mosca?

Voci discordanti su dove si sia rifugiato il deposto rais: il ministero degli Esteri russo conferma comunque che «Assad ha lasciato il Paese
Foto Keystone
Fonte ATS
Assad in fuga: buen retiro Mosca?
Voci discordanti su dove si sia rifugiato il deposto rais: il ministero degli Esteri russo conferma comunque che «Assad ha lasciato il Paese

DAMASCO - Gia al sicuro a Mosca, in volo per Teheran, su un jet privato che lo sta conducendo a Doha: il mistero su dove sia andato a rifugiarsi il deposto rais Bashar al Assad si infittisce sempre di più.

Stando a quando avrebbero riferito fonti statunitensi alla BBC, Assad avrebbe concordato un piano di fuga con Mosca per trovarvi lì un sicuro rifugio. Un funzionario statunitense ha affermato che gli Stati Uniti «hanno visto Assad lasciare la capitale. Crediamo che stesse pianificando di scappare in Russia».

La via russa all'esilio verrebbe confermata anche da un funzionario israeliano citato da Walla: Bashar al Assad sarebbe volato ieri sera da Damasco fino alla base aerea russa di Hmeimim, nel governatorato di Latakia in Siria, «con l'intenzione di proseguire per Mosca». E da Mosca, seppur non venga data alcuna indicazione su quale sia il Paese dove Assad si è rifugiato, arrivano le dichiarazioni del ministero degli Esteri:

«A seguito dei negoziati tra Assad e alcuni partecipanti al conflitto armato sul territorio della Siria, Assad ha deciso di lasciare la carica presidenziale e ha lasciato il Paese, dando istruzioni per effettuare pacificamente il trasferimento del potere», si legge in un comunicato.

«La Russia non ha partecipato a questi negoziati» si sottolinea nella nota».

Intanto nella capitale il Paese di divide tra manifestazioni di piazza con scene di giubilo per la cacciata del rais e le code verso il confine di chi (tra gente comune, funzionari e militari) fino all'altro ieri è stato uno strenuo sostenitore dell'ex presidente e fugge per timore di una rappresaglie da parte dei ribelli.

A Damasco intanto il premier siriano Muhammad al-Jalali mantiene per ora il suo incarico alla guida del governo, riferiscono media siriani e fonti delle fazioni armate che hanno per ora il controllo della capitale, smentendo le notizie di aver messo al-Jalali in stato di fermo. «Il premier si appresta a mantenere il suo incarico e a proseguire il suo mandato al servizio del paese», affermano le fonti.

I ribelli siriani hanno anche trasmesso il loro primo notiziario sulla televisione statale, annunciando di aver «vinto la scommessa e rovesciato il regime criminale di (Bashar al-)Assad».

Parlando sul principale canale d'informazione siriano, il conduttore ha detto: «A coloro che un giorno pensavano che fossimo distrutti, vi annunciamo dal canale siriano d'informazione la vittoria della grande rivoluzione siriana dopo tredici anni di pazienza e sacrificio», riferisce il quotidiano britannico The Guardian.

Il leader dei ribelli, Abu Mohammed al-Jolani, aveva dichiarato che il premier al-Jalali sarebbe rimasto in carica per garantire la transizione dei poteri in Siria. Lo stesso premier ha espresso il desiderio di libere elezioni da tenersi nel paese.

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