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Ogni due minuti muore una donna incinta

Lo afferma un rapporto sulla mortalità materna realizzato da diverse organizzazioni internazionali
Depositphotos (pressmaster)
Fonte Ats ans
Ogni due minuti muore una donna incinta
Lo afferma un rapporto sulla mortalità materna realizzato da diverse organizzazioni internazionali

ROMA - Nel 2023, nel mondo, ogni due minuti una donna è morta a causa delle complicanze dovute alla gravidanza o al parto. Si tratta di 260 mila decessi complessivi nel corso dell'anno; un numero enorme, anche se rappresenta il 40% in meno rispetto al 2000.

Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto sulla mortalità materna ('Trends in maternal mortality') realizzato da diversi organismi internazionali tra cui l'Unicef e l'Oms che mette in guardia dai possibili effetti dei tagli ai finanziamenti umanitari che potrebbero vanificare i progressi degli ultimi anni.

«Sebbene questo rapporto mostri barlumi di speranza, i dati evidenziano anche quanto sia ancora pericolosa la gravidanza in gran parte del mondo, nonostante esistano soluzioni per prevenire e curare le complicazioni che causano la maggior parte delle morti materne», ha dichiarato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

A fronte dei progressi generali, il rapporto traccia diverse tendenze preoccupanti. Per un verso, dopo passi avanti significativi nei primi 15 anni del millennio, dal 2016 il miglioramento è fortemente rallentato. Si confermano inoltre forti diseguaglianze tra le diverse aree del mondo: il 70% delle morti materne si verifica nell'Africa subsahariana, con i Paesi in cui sono presenti fragilità e conflitti che presentano i tassi più alti. In questi Stati una ragazza di 15 anni su 51 rischia di morire per cause legate alla maternità nel corso della sua vita I picchi si registrano in Ciad e nella Repubblica Centrafricana (1 su 24), Nigeria (1 su 25), Somalia (1 su 30).

La pubblicazione del rapporto arriva in un momento di grande preoccupazione per i tagli ai finanziamenti umanitari - in primis quelli decisi dal Governo degli Stati Uniti. «I tagli ai finanziamenti globali per i servizi sanitari stanno mettendo a rischio un numero sempre maggiore di donne in gravidanza, soprattutto nei contesti più fragili, limitando il loro accesso alle cure essenziali durante la gravidanza e al sostegno di cui hanno bisogno al momento del parto», ha affermato la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell.

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