Fermati quattro giovani: attiravano ignari giocatori in luoghi appartati e poi li derubavano
O'FALLON - Il fenomeno mondiale dei Pokémon Go, che sta iniziando a prendere piede anche in Ticino, potrebbe diventare uno strumento a disposizione della criminalità.
Tutto nasce da un episodio avvenuto a O'Fallon, nel Missouri: la polizia ha identificato quattro giovani, tra i 16 e i 18 anni di età, accusandoli di aver compiuto varie rapine a mano armata nelle contee di St. Louis e St. Charles. Gli investigatori credono che la banda usasse l'applicazione per attirare ignari giocatori in zone fuori mano, per poi rapinarli. «Usando la geolocalizzazione» ha spiegato il sergente Bill Stringer al Guardian «i malviventi sono in grado di anticipare la posizione delle vittime, e sapere se si trovano da sole o in gruppo».
Ad un determinato livello i giocatori si possono radunare in un preciso punto di una località, unirsi in squadre e sfidarsi. «Se usate l'app» hanno ammonito le autorità «o avete bambini che vi chiedono di giocarci state attenti quando sconosciuti vi chiedono di raggiungerli in un posto».
È solo l'ultimo dei bizzarri incidenti avvenuti a causa di Pokémon Go: si va da persone ferite per essersi avventurate in luoghi pericolosi cacciando Pikachu e compagni a violazioni di domicilio quando l'app scambia case private per luoghi pubblici, fino al caso di un 19enne che ha trovato un cadavere in un fiume. In un altro caso un 40enne si è imbattuto di notte, in un parco deserto, in altri giocatori, e tutti sono stati accusati dalla polizia di essere spacciatori di droga. «Ci è voluto un po' per convincere gli agenti che non eravamo criminali, e ancora di più per spiegare che stavamo giocando».
Il gioco ha creato anche la prima bufala virale: in rete circolava la foto di uno spaventoso incidente, che però risale al 2014. Secondo la didascalia, invece, l'avrebbe causato un guidatore impegnato a dare la caccia a Pikachu.