Diversi gruppi di artisti hanno tentato di bloccare i lavori questa mattina nella capitale albanese
TIRANA - Si respira aria di tensione questa mattina a Tirana, dove è in corso la demolizione del Teatro nazionale, decisa dal comune per dare il via libera alla costruzione di un nuovo edificio.
Sul posto si sono radunati diversi gruppi di artisti, contrari alla decisione dell'esecutivo della capitale albanese, per impedire l'inizio dei lavori. La polizia ha fatto ricorso alle maniere forti per sgomberare l'area, conducendo decine di persone al commissariato. Tra questi ultimi anche Monika Kryemadhi, consorte del presidente della Repubblica Ilir Meta e leader del Movimento socialista per l'Integrazione, la seconda più importante forza di opposizione.
Meta, il quale ha fatto pochi giorni fa ricorso alla Corte costituzionale contro la decisione per la demolizione del Teatro, ha reagito con toni duri. «A ordinare la demolizione è stata la mafia al potere. Nessuno può illudersi che ci sia uno Stato di diritto in Albania».
Le tensioni proseguono mentre centinaia di cittadini si sono riuniti per protestare, nonostante il divieto di uscire, imposto a causa della pandemia di Covid 19. Il Teatro nazionale è stato costruito all'inizio degli anni '40 dai fascisti italiani per le attività del dopo lavoro, ed è diventato in seguito il principale palcoscenico del paese.