Più di 50 persone sono morte nei villaggi indigeni nel nord per le frane causate dalla tempesta
CITTÀ DEL GUATEMALA - Declassato ora a depressione tropicale, l'uragano Eta continua la sua progressione in America centrale lasciando dietro di sé più di 63 morti e migliaia di sfollati. E oggi si rafforzerà sul Mar dei Caraibi per poi minacciare Cuba, Giamaica e la Florida.
Più di 50 persone sono morte nei villaggi indigeni nel nord del Guatemala per le frane causate dalla tempesta. Altre cinque persone a Panama, quattro in Honduras, due in Costa Rica e due in Nicaragua.
«Entro lunedì mattina le forti piogge causate da Eta causeranno catastrofiche e pericolose inondazioni improvvise in parti dell'America centrale, oltre a smottamenti», ha avvertito il Centro nazionale uragani (Nhc) degli Stati Uniti.