Il governo cerca con ogni mezzo di scoraggiare i migranti nel proposito di raggiungere gli Stati Uniti
CITTÀ DEL GUATEMALA - Migliaia di migranti partiti la settimana scorsa da San Pedro Sula in Honduras, e decisi a raggiungere il confine con gli Stati Uniti, sono bloccati da 48 ore in Guatemala nel dipartimento di Chiquimula.
Un loro tentativo di superare un folto sbarramento di forze di sicurezza guatemalteche è infatti stato vanificato da queste con l'uso di sfollagente, gas lacrimogeni e granate assordanti, in un incidente che ha causato numerosi feriti.
I coordinatori della carovana studiano ora una nuova strategia per poter superare l'ostacolo e proseguire nell'impresa, mentre il governo del Guatemala cerca con ogni mezzo di scoraggiare i migranti «a insistere in un progetto destinato quasi certamente al fallimento».
Da parte sua l'Istituto guatemalteco della migrazione (Img) ha reso noto che dal 14 gennaio a ieri «909 cittadini honduregni hanno deciso volontariamente di tornare in Patria». Di questi, 815 erano adulti e 94 minori non accompagnati. Inoltre le autorità locali hanno intercettato 474 honduregni che non fanno parte della carovana bloccata a Chiquimula (376 adulti e 98 minori non accompagnati) consegnandoli all'Igm.
Infine, il ministero della Salute del Guatemala ha riferito di avere localizzato 21 migranti dell'Honduras positivi al Covid-19, trasferendoli in centri sanitari dove resteranno in quarantena prima di fare ritorno al loro Paese.