Servirà per consumare al tavolo ma non all'aperto e al bancone, ma anche per partecipare a concerti e spettacoli.
Le discoteche non riapriranno. Cambiano i parametri per le fasce di rischio nelle Regioni.
ROMA - Dal 6 agosto in Italia servirà la certificazione Covid - il cosiddetto Green pass - per compiere svariate attività. Il relativo decreto anti-Covid entrerà in vigore già da venerdì 23 luglio, per evitare il passaggio in zona gialla di alcune regioni. Prima la cabina di regia, poi il Consiglio dei ministri con il componimento delle fratture tra i vari partiti. Quindi la conferenza stampa del premier Mario Draghi, che ha presentato le principali misure. Il nuovo decreto Covid sarà aperto alle eventuali correzioni che il Parlamento deciderà di adottare.
Obbligo per bar e ristoranti al chiuso - Il Green pass sarà obbligatorio, già dopo la prima dose e dai 12 anni in su, per accedere a bar e ristoranti al chiuso con consumazione al tavolino, agli spettacoli, agli eventi, alle manifestazioni sportive ma anche a cinema, palestre, sagre, fiere, piscine, parchi di divertimento, convegni e sale gioco. Per i luoghi dove si prevedono assembramenti bisognerà, invece, aver completato il ciclo vaccinale. Nulla, invece, per bar e ristoranti all'aperto e per la consumazione al bancone.
Niente da fare, ancora, per le discoteche, mentre le "soglie di riempimento" di stadi e arene per i concerti sono ancora in fase di definizione (le ipotesi sono tra il 25 e il 30% al chiuso e tra il 30% e il 50% all'aperto).
Obbligo per i lavoratori della ristorazione - L'obbligo di Green pass nei ristoranti non varrà solamente per i clienti, ma anche per i lavoratori. Quindi il personale dovrà essere completamente vaccinato.
Cambio dei parametri - Cambiano i parametri che stabiliscono il passaggio delle Regioni nelle varie fasce di rischio. Il passaggio dalla zona bianca a quella gialla avverrà con l'occupazione del 10% dei posti letto in terapia intensiva e del 15% nei reparti ordinari. Si tratta di una via di mezzo tra la richiesta sulle terapie intensive delle Regioni (20%) e del Comitato tecnico scientifico (5%). I parametri per la zona arancione sono rispettivamente 20% e 30%, mentre per quella rossa sono stati fissati al 30% in terapia intensiva e del 40% nei reparti Covid.
2021 in emergenza - Lo stato di emergenza, ha confermato Draghi, sarà mantenuto fino al 31 dicembre 2021.
I grandi assenti - I grandi assenti di questo decreto legge anti-Covid sono l'uso del Green pass per accedere ai mezzi di trasporto (né quelli a lunga percorrenza né quelli del servizio pubblico locale) né l'obbligo di vaccinazione per il personale scolastico. «Ci stiamo pensando - ha spiegato Draghi -. È una questione complessa e da discutere con i sindacati». Non è mancato un duro monito nei confronti di scettici e no vax: «l'appello a non vaccinarsi è un appello a morire», ha concluso il premier.