Il discorso alla nazione di Joe Biden dopo gli attentati di oggi e l'appello all'Isis-K: «Vi troveremo».
Riguardo alle operazioni di soccorso: «Missione estremamente pericolosa ma anche generosa, compiuta da veri eroi».
WASHINGTON D.C. - Un appello alla nazione straordinario quello di Joe Biden che, dopo la tragedia di oggi, ha voluto pronunciarsi in prima persona dalla Casa Bianca.
Una presa di posizione, la sua, attesa e probabilmente anche dovuta considerante le diverse critiche a lui rivolte per la gestione della questione Afghanistan che - dopo la morte di 12 soldati americani, oltre ai 60 civili accertati - difficilmente si placheranno.
Come riportato da diversi media internazionali, è dall'inizio della giornata che la Casa Bianca è «in modalità di crisi», costringendo il presidente americano a rinunciare all'importante incontro con il neoeletto premier israeliano, Naftali Bennett.
Apparso inizialmente emotivamente provato, Biden ha aperto il suo discorso ricordando i caduti: «I soldati che hanno perso la vita oggi, sono eroi. Non ci sono altre parole», ha iniziato, «Jill e io abbiamo il cuore pieno di dolore anche per i famigliari dei civili che oggi hanno perso la vita». Il presidente americano ha citato anche la sua storia famigliare, ricordando il figlio morto e veterano del Kosovo: «Sappiamo come ci si sente, è come finire in un buco nero che ti risucchia e da cui non si può più uscire».
I toni si sono alzati, invece, parlando degli attentatori ovvero la falange dell'Isis conosciuta come Isis-K: «Voi che ci avete attaccato: non vi dimenticheremo non vi perdoneremo, vi troveremo e ve la faremo pagare», ha chiosato Biden, «abbiamo un'idea di dove siete e vi colpiremo: quando lo decideremo noi, con i mezzi che decideremo noi. Non vincerete, non cederemo».
Ritornando alla missione di soccorso in svolgimento e che da accordi terminerà entro il 31 agosto: «È sempre stata una missione davvero molto pericolosa, per questo ne ho sempre sostenuta la durata limitata», ha aggiunto Biden, «ma è anche una missione estremamente generosa, senza secondi fini e per salvare tutte quelle persone a cui siamo legati da anni. Ai terroristi dico una cosa: non ci fermeremo».