LIVE CORONAVIRUSOmicron, dopo il picco il ritorno a una (relativa) normalità? Segui il live

Tolte le restrizioni in Norvegia
La Norvegia ha revocato le sue ultime restrizioni contro il Covid, eliminando anche il distanziamento sociale e le mascherine nei luoghi affollati nonostante un'ondata di nuovi casi di Omicron. L'obbligo di quarantena per quattro giorni per i positivi è stato inoltre declassato a raccomandazione e i bambini con sintomi respiratori non sono più tenuti a sottoporsi al tampone. Il premier Jonas Gahr Store ha sottolineato, tuttavia, che «la pandemia non è finita» e ha consigliato alle persone non vaccinate e a coloro che si trovano in gruppi a rischio di continuare a praticare il distanziamento sociale o indossare le mascherine dove non è possibile il distanziamento sociale. L'Istituto norvegese di salute pubblica ha fatto sapere che il numero di persone ricoverate per Covid è aumentato del 40% nell'ultima settimana e da qui all'estate si stima che saranno contagiati dai 3 ai 4 milioni di persone, su una popolazione di 5,4 milioni. Nel Paese ben oltre quattro milioni di persone sono completamente vaccinate. (ats ans)

Omicron domina in Italia
I 31 gennaio scorso la variante Omicron era predominante, con una prevalenza stimata al 99,1%, con una variabilità regionale tra il 95% e il 100%, mentre la Delta era allo 0,9% del campione esaminato (range: 0% -5%).
Sono questi i risultati dell'indagine rapida condotta dall'Istituto superiore della sanità (Iss) e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
(Fonte ats ans)

Donne: più disturbi degli uomini dopo il vaccino
Dopo la vaccinazione contro il Covid-19 le donne segnalano disturbi con una frequenza doppia rispetto agli uomini. Lo mostra uno studio coordinato dall'università di Haifa (Israele), che sottolinea come gli effetti collaterali siano stati comunque generalmente lievi, come dolore al punto di vaccinazione, febbre, mal di testa e debolezza.
Lo studio ha preso in esame i dati provenienti dalle segnalazioni di farmacovigilanza trasmesse al ministero della sanità di Israele nel periodo compreso tra dicembre 2019 a giugno 2021 e altre tre indagini svolte tra i cittadini tra giugno e settembre 2021. Il vaccino in esame era quello a mRna di Pfizer-BioNTech.
L'analisi dei dati ha mostrato che le donne hanno riportato dolore al braccio dopo la vaccinazione sette volte in più rispetto agli uomini dopo la prima dose, 4,2 in più dopo la seconda e 4,1 in più dopo la terza. Le segnalazioni per debolezza sono state 30 volte superiore tra le donne rispetto agli uomini dopo la prima dose, 2,6 dopo la seconda e 1,6 volte superiore dopo la terza dose.
(Fonte ats ans)

Cambiamenti nel ciclo mestruale dopo il vaccino
Il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) sta esaminando casi di irregolarità mestruale con i vaccini a mRna contro il Covid-19. Si tratta di casi segnalati di forte sanguinamento mestruale e di assenza di mestruazioni (amenorrea) con i vaccini Comirnaty (di Pfizer-BioNTech) e Spikevax (di Moderna).
Il comitato aveva precedentemente analizzato le relazioni sui disturbi mestruali nel contesto delle relazioni di sintesi sulla sicurezza per i vaccini anti-Covid-19 concludendo che non sussiteva un nesso causale.
Alla luce delle segnalazioni spontanee di disturbi mestruali con entrambi i vaccini e dei risultati della letteratura, il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza ha deciso di valutare ulteriormente gli eventi di periodi pesanti o amenorrea dopo la vaccinazione. Dopo aver esaminato le prove disponibili, ha deciso di richiedere una valutazione approfondita di tutti i dati disponibili, comprese le relazioni dai sistemi di segnalazione spontanea, dalle sperimentazioni cliniche e dalla letteratura pubblicata.
In questa fase, non è ancora chiaro se vi sia un nesso causale tra i vaccini anti-Covid-19 e le segnalazioni di periodi pesanti o amenorrea, precisa l'Ema. Non vi sono inoltre prove che suggeriscano che i vaccini influenzino la fertilità, afferma.
(Fonte ats ans)

Dal 28 febbraio via l'obbligo di mascherina al chiuso in Francia
La Francia revoca l'obbligo di mascherina nei luoghi chiusi sottoposti al controllo del certificato vaccinale a partire dal 28 febbraio, fatta eccezione per i trasporti: è quanto riferito oggi dal ministero della sanità di Parigi. Un allentamento possibile grazie al «miglioramento della situazione sanitaria», spiega il ministero.
«L'uso della mascherina all'interno - precisano le autorità francesi - verrà mantenuto nei trasporti e nei luoghi chiusi non sottoposti al controllo del certificato vaccinale. Negli altri luoghi chiusi l'uso della mascherina non sarà più obbligatorio».
(Fonte ats ans)

Tolte le restrizioni in diverse regioni spagnole
Con il miglioramento della situazione epidemiologica relativa al Covid-19, in Spagna diverse regioni hanno annunciato un allentamento o eliminazione di restrizioni sanitarie, secondo quanto riporta la stampa locale.
È il caso dei Paesi Baschi, dove da lunedì non ci sarà più nessuna misura in vigore se non quelle stabilite dalla normativa nazionale (come l'obbligo d'indossare la mascherina in spazi chiusi), ma anche della Galizia, dove a partire da domani non ci saranno più restrizioni orarie per i locali, o delle Canarie (tolto l'obbligo del certificato).
In Catalogna, la scorsa notte è stata la prima con le discoteche aperte dopo circa un mese e mezzo di chiusura. Inoltre, l'assessore alla sanità, Josep María Argimon, ha annunciato oggi alla televisione Tv3 che dal 21 febbraio verranno soppresse le quarantene di gruppo nelle scuole.
(Fonte ats ans)

Germania, respinto il ricorso contro l'obbligo vaccinale per il personale sanitario
La Corte costituzionale tedesca ha respinto il ricorso in via d'urgenza contro l'obbligo vaccinale per il personale sanitario. La pronuncia non è ancora quella definitiva, ma consente comunque di far entrare in vigore la legge che prevede l'obbligo da metà marzo. Successivamente gli alti togati si pronunceranno di nuovo sulla costituzionalità del provvedimento.
(Fonte ats ans)

Cade da oggi l'obbligo di mascherina all'aperto in Italia
Primo passo verso il ritorno alla normalità post-pandemica in Italia: da oggi cade l'obbligo di mascherina all'aperto e, per gli amanti della vita notturna, si può tornare a ballare in discoteca. È il primo allentamento delle misure di contenimento, seppur più soft rispetto a quanto fatto da altre nazioni. «Siamo verso l'uscita ma dobbiamo avere cautela, continuare con i comportamenti prudenti» ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza.

Carlo (positivo) e l'incontro con Elisabetta
Martedì il principe Carlo, risultato positivo al coronavirus questa mattina, ha incontrato sua madre, la regina Elisabetta II. La sovrana al momento non sta mostrando nessun sintomo riconducibile a una possibile infezione da Covid-19, riferisce l'agenzia stampa britannica PA che cita una fonte di Buckingham Palace.

Covid in Europa, tutto il continente resta in rosso scuro
Tutta l'Europa resta in rosso scuro, il massimo livello di contagi e rischio per il Covid-19. È quanto emerge dalla nuova mappa aggiornata dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) resa nota oggi in cui non ci sono variazioni rispetto al quadro di una settimana fa. Negli ultimi aggiornamenti la mappa viene ponderata non solo per la diffusione del virus e l'incidenza dei casi positivi sui test, ma anche in base alla penetrazione dei vaccini. La mappa Ecdc copre Ue e Paesi See (Islanda, Norvegia e Liechtenstein).
(Fonte ats ans)

Il principe Carlo ha contratto il coronavirus
Anche il principe Carlo, l'erede al trono britannico, è stato contagiato. L'annuncio su Twitter: «Questa mattina il Principe di Galles è stato testato positivo al coronavirus e ora è in autoisolamento. Sua Altezza Reale è profondamente dispiaciuta di non essere in grado di prendere parte agli eventi odierni», che avrebbero portato Carlo a Winchester.

Se infettati da Omicron, protetti da Ba2
Chi negli ultimi due mesi si è infettato con la variante Omicron con ogni probabilità è protetto dalla variante Omicron 2. Almeno nel breve periodo. È quanto suggerisce uno studio condotto da ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston pubblicato su medRxiv, piattaforma che rende disponibili le ricerche in attesa di valutazione da parte della comunità scientifica.
Fin dalla comparsa della variante Omicron a fine novembre, il ceppo BA.1 si è diffuso rapidamente in tutto il mondo causando la gran parte delle infezioni che hanno caratterizzato l'attuale ondata. Da qualche settimana, tuttavia, il lignaggio BA.2 sta guadagnando terreno in virtù di una apparente maggiore capacità infettiva. Da più parti sta sorgendo la preoccupazione che i milioni di persone infettate da BA.1 possano reinfettarsi qualora la seconda variante possa prendere il sopravvento. Il nuovo studio, sebbene preliminare e in attesa di revisione, sembra escludere questa ipotesi.
(Fonte ats ans)

Antivirali combinati, un cocktail annienta il Covid
La combinazione di due antivirali (brequniar insieme a remdesivir o a molnupiravir) è risultata efficace a inibire diverse varianti di SARS-CoV-2 tra cui anche Delta: lo rivela uno studio appena pubblicato sula rivista Nature e condotto su cellule umane in provetta e su topolini infettati con coronavirus. Condotto presso l'Università della Pennsylvania, lo studio mostra una potente azione sinergica del mix di farmaci, in grado di annientare il virus e quindi potenzialmente di fermare il processo infettivo.
Secondo Sara Cherry, che ha condotto lo studio, ci sono tutte le premesse per arrivare a una terapia efficace contro diverse varianti di Covid e altre nuove varianti che potrebbero comparire in futuro e magari «bucare i vaccini» oggi in uso; «non solo - spiega - la combinazione di due farmaci è un processo consolidato che riesce a prevenire l'insorgenza di resistenze farmacologiche», quindi metterebbe al sicuro l'efficacia nel tempo dei singoli antivirali.
(Fonte ats ans)

Lombardia, sugli allentamenti «forse si poteva fare qualcosa di più»
«Credo che si stia andando nella direzione della riacquistata libertà e normalità della nostra vita. Gradualmente ci stiamo avvicinando. Forse si poteva fare qualcosa di più, però credo anche che un minimo di cautela vada bene, anche perché in questo momento le limitazioni sono piccole e poco invasive per la vita di tutti i giorni dei cittadini". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando gli allentamenti previsti per domani.
«La cosa positiva da dire è chi gli indici stanno migliorando e che le occupazioni negli ospedali si stanno riducendo, così come le terapie intensive e soprattutto che la campagna vaccinale sta dando i suoi auspicati e previsti effetti positivi», ha aggiunto.
(Fonte ats ans)

Italia, prosegue il lento calo dei ricoveri causati dal Covid-19
Continua il lento calo del peso della pandemia di Covid-19 sulle strutture ospedaliere italiane. Nella settimana 2-8 febbraio c'è stata una riduzione del 7,7% dei ricoveri con sintomi, che sono stati 18'337 rispetto ai 19'873 della settimana precedente. Allo stesso modo, si vede anche una riduzione dell'11,2% dei ricoveri nelle terapie intensive italiane, che sono stati 1'376 rispetto a 1'549. Mentre non accennano a calare i decessi, che sono stati 2'587 (+0,2%), di cui 251 riferiti a periodi precedenti. Lo rileva il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che analizza settimanalmente la situazione nella vicina Penisola.
(Fonte ats ans)

Bulgaria, via le restrizioni sulle aperture dei locali
A partire da oggi, gli orari di apertura di bar, ristoranti, discoteche e locali notturni nella capitale bulgara Sofia (circa 2 milioni di abitanti) non saranno più limitati fino alle ore 22.00 nell'ambito del protocollo sanitario anti Covid. Lo ha deciso l'Ispettorato sanitario di Sofia. Resta il provvedimento di utilizzare al massimo il 50% della loro capienza, l'obbligo del certificato verde per dipendenti e clienti, e una distanza di 1,5 metri tra i tavoli. A partire dal 14 febbraio, inoltre, alunni e studenti ritornano in classe e da oggi gli ospedali potranno riprendere gli interventi chirurgici pianificati.
(Fonte ats ans)

Spagna, Re Felipe è positivo
Re Felipe VI di Spagna è risultato positivo al coronavirus dopo essersi sottoposto al tampone. Il sovrano ha presentato sintomi lievi la notte scorsa, ha riferito la Casa reale. «Seguendo le disposizioni stabilite dalle autorità sanitarie, Sua Maestà il Re rimarrà in isolamento per sette giorni. Pertanto, le sue attività ufficiali programmate in quel periodo sono da questo momento sospese».

Danimarca, la regina Margrethe è positiva
La regina Margrethe II di Danimarca è risultata positiva al coronavirus. Lo ha annunciato oggi il palazzo reale, precisando che la sovrana, 81 anni, che aveva ricevuto una dose di richiamo a novembre, è risultata positiva martedì sera, «mostra solo sintomi lievi» e si ritrova confinata nel suo palazzo a Copenaghen nel rispetto delle norme sanitarie. Nonostante la revoca delle restrizioni nel Paese scandinavo la scorsa settimana, le autorità raccomandano ancora l'isolamento dei malati per almeno quattro giorni.
(Fonte ats ans)

Mancano 16 miliardi per finanziare il piano anti Covid dell'Oms
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha esortato oggi i Paesi ricchi a fornire con urgenza i 16 miliardi di dollari che mancano ancora all'appello per finanziare il suo piano anti Covid. «La scienza ci ha fornito gli strumenti» per combattere la pandemia, «se condivisi a livello globale in solidarietà, possiamo porre fine al Covid-19 come un'emergenza sanitaria globale quest'anno», ha affermato in un comunicato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
«Se i Paesi ad alto reddito pagano la loro giusta quota» di finanziamenti ACT-A (l'acceleratore di accesso agli strumenti Covid-19, ndr), questo programma «può aiutare i Paesi a basso e medio reddito a superare i bassi tassi di vaccinazione Covid-19, l'insufficienza dei test e la carenza di farmaci», ha sottolineato il numero uno dell'Oms ricordando che la rapida diffusione della variante Omicron nel mondo rende ancora più urgente l'equa distribuzione dei test, dei trattamenti e dei vaccini.
(Fonte ats ans)

New York, via l'obbligo di mascherina al chiuso
La governatrice dem di New York, Kathy Hochul, annuncerà oggi la revoca dell'obbligo di mascherina al coperto e dell'obbligo da parte degli esercenti di chiedere la prova vaccinale ai clienti. Lo scrive il New York Times citando tre persone informate della decisione. Non è chiaro ancora se Hochul rinnoverà o meno l'obbligo di mascherina nelle scuole, che scade tra due settimane. Mosse analoghe sono state annunciate in altri quattro Stati Usa, dal New Jersey alla California.
(Fonte ats ans)

Johnson & Johnson ha sospeso la produzione del suo vaccino per il Covid

Johnson & Johnson ha sospeso temporaneamente la produzione del suo vaccino per il Covid nell'impianto olandese di Leiden, l'unico in grado di produrre lotti utilizzabili del vaccino. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali lo stop è temporaneo e la produzione dovrebbe riprendere nel giro di alcuni mesi. Non è chiaro comunque l'impatto che la pausa avrà sulle forniture di vaccini J&J, necessari soprattutto per i Paesi in via di sviluppo. Il New York Times riporta che lo stabilimento di Leiden è al momento impegnato nella produzione di un vaccino sperimentale ma potenzialmente più redditizio. La decisione di sospendere la produzione a Leiden ha sollevato dubbi fra i manager sulla possibilità che la società non sia in grado di rispettare gli impegni sui vaccini presi con i Paesi in via sviluppo. E ha colto di sorpresa i suoi due maggiori clienti, l'Unione Africana e Covax che hanno appreso dello stop dal quotidiano. J&J comunque assicura di avere scorte per milioni di dosi. (fonte ats ans)

Terza dose, Lombardia «primo territorio al mondo»
L'assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti ha dichiarato che le autorità guardano «con cauto ottimismo a questa curva che sta scendendo in maniera significativa». Moratti loda la Lombardia, che «si conferma il primo territorio al mondo per la somministrazione della terza dose» e aggiunge: «Ci sono dati molto positivi sulle somministrazioni e le adesioni in diverse fasce d'età», con i ventenni al 98%, la crescita nella fascia 5-11 anni e il pressing sugli over 50.

Pfizer, migliorano le previsioni di vendita 
Pfizer ha affermato di aver aumentato le sue previsioni per le vendite del suo vaccino contro il Covid-19 su base annua: si passa da 29 miliardi di dollari (26,8 miliardi di franchi svizzeri) a circa 32 miliardi di dollari. Inoltre l'azienda farmaceutica si aspetta altri 22 miliardi di dollari (20,3 miliardi di franchi svizzeri) dalle vendite della sua pillola antivirale orale.

Austria, revoca parziale del Super green pass
L'Austria revoca da sabato l'obbligo del Super green pass (2G) per commercio, musei e biblioteche. Anche i non immunizzati potranno accedere, resta comunque in vigore l'obbligo di mascherina Ffp2. Cade il 2G anche per i parrucchieri ed estetisti, l'accesso sarà consentito non solo ai vaccinati e ai guariti ma anche con tampone negativo. Infine cade il tetto di partecipanti per eventi, per i quali resta invece obbligatorio il Super green pass.
(Fonte ats ans)

Germania, il ministro della Salute invita alla prudenza
«In Germania ci troviamo in una fase difficile, segnata da aspetti positivi e negativi. Il numero dei contagi da Covid è ancora in salita. La situazione non è ancora davvero sotto controllo». Lo ha detto il ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach, in conferenza stampa a Berlino.
L'aspetto positivo è che l'ondata di Omicron si sia sviluppata meglio delle attese, ha spiegato. Ma stando al ministro «non si può essere soddisfatti dei tassi di ospedalizzazione». «Abbiamo dalle 100 alle 150 vittime al giorno, e sono troppe», ha aggiunto, sottolineando che «non è il momento in cui possiamo consentire le ampie aperture di cui si parla». Il picco dell'ondata arriverà a metà febbraio, ha concluso Lauterbach, e con l'effetto della variante BA2 questo potrebbe cambiare un po', e arrivare anche un po' più tardi.
(Fonte ats ans)

Francia, niente più test alla frontiera per i completamente vaccinati
Presto non sarà più necessario presentare un test negativo all'ingresso sul suolo francese. Unica condizione: essere completamente vaccinati. Lo ha indicato il ministero degli Esteri a BFMTV. La data esatta sarà annunciata tra una settimana. Non ci sarà più bisogno di un test alla frontiera, senza distinzione alcuna per il paese di origine.

Nuovo giro di vite a Hong Kong
Hong Kong ha deciso per un nuovo giro di vite, nel tentativo di fronteggiare il costante aumento dei contagi da coronavirus. Il limite massimo delle riunioni è stato fissato a due persone, mentre chiuderanno i battenti i saloni da parrucchiere e i luoghi di culto. Permane il divieto per scuole, parchi giochi e palestre. La maggior parte dei dipendenti pubblici lavora da casa e i ristoranti chiudono alle 18. Il governo locale ha messo a disposizione 26 miliardi di dollari locali (poco più di tre miliardi di franchi svizzeri) per sostenere le imprese e le attività colpite dalla pandemia.

Svezia, restrizioni anti-Covid abolite da domani per gli stranieri
La Svezia abolirà da domani le restrizioni anti Covid per gli stranieri in arrivo nel Paese da altre nazioni nordiche, dal resto dell'Unione europea e dallo Spazio economico europeo: lo ha reso noto ieri il governo, secondo quanto riportano i media internazionali. Sempre domani, come previsto, verrà anche abolita la maggior parte delle altre misure anti Covid che erano state prorogate per due settimane il 26 gennaio scorso: queste prevedono, tra l'altro, che bar e ristoranti chiudano alle 23, con un limite di 500 persone all'interno di locali al coperto più grandi.
(Fonte ats ans)

California, via l'obbligo di mascherina al chiuso per i vaccinati
Dal 15 febbraio la California lascerà cadere l'obbligo d'indossare la mascherina negli spazi chiusi, ma solo per chi è vaccinato. È la diretta conseguenza del calo dei contagi da coronavirus, ha spiegato il governatore Gawin Newsom. «I non vaccinati dovranno continuare a indossarle. Vaccinatevi. Fate il booster». L'obbligo resterà in vigore nelle scuole e le giurisdizioni locali potranno mantenerlo, a propria discrezione.

Neonati da madri immunizzate mantengono gli anticorpi fino ai 6 mesi
La maggioranza dei neonati nati da madri vaccinate hanno evidenziato la presenza di anticorpi al virus Sars-Cov2 fino a 6 mesi dalla nascita. Emerge da uno studio del Massachusetts General Hospital. La ricerca ha evidenziato una presenza più duratura di anticorpi nei piccoli nati da mamme che avevano ricevuto il vaccino rispetto a quelli di madri che erano state colpite dalla malattia. Pubblicato sul Journal of the American Medical Association, la ricerca include donne che avevano ricevuto due dosi dei vaccini a mRNA, o che erano state contagiate dal coronavirus tra la ventesima e la trentaduesima settimana di gestazione. A due mesi di età, il 98% dei neonati di mamme vaccinate mostrava di avere anticorpi contro il Covid-19, e a sei mesi gli anticorpi erano presenti ancora nel 57% di questi bimbi.
(Fonte ats ans)

Italia, le vaccinazioni pediatriche non decollano
Stenta a decollare la campagna vaccinale nella fascia di età 5-11 anni in Italia. Lo afferma la Fondazione Gimbe sulla base dei dati delle varie regioni. La media nazionale è del 19,3% per il ciclo completo e del 15,2% per la sola prima dose. La regione con la percentuale più alta di bambini completamente immunizzati è la Puglia (32,9%), seguita da Molise (28%), Lombardia (24%) e Veneto (22,9%).

Hong Kong, i residenti "assaltano" i supermercati
Lunedì Hong Kong ha fatto segnare un record di 614 contagi da coronavirus. In città, riferisce l'agenzia stampa Reuters, si è diffusa la voce che nei prossimi giorni ci saranno seri problemi di approvvigionamento dei generi alimentari freschi. Così è scattata la corsa ad accaparrarsi prodotti in mercati e supermercati. Già ora alcuni rivenditori parlano di un calo delle merci in arrivo pari al 30%.

Italia, via l'obbligo di mascherina all'aperto da metà febbraio
Dalla metà del mese di febbraio la mascherina non sarà più obbligatoria all'aperto in Italia. Lo ha confermato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ai microfoni di Radio24. «Prima o poi toglieremo anche quelle al chiuso, ma è troppo presto per parlarne. Ci sarà prima una fase di transizione».
Nel contempo si procederà con una graduale ripartenza: «Sarà possibile riprendere in sicurezza alcune attività, come quelle delle discoteche grazie soprattutto al fatto che abbiamo l’85% di vaccinati, il 60% di persone che hanno già fatto la terza dose e una circolazione del virus che tende progressivamente a essere più bassa».

Indonesia in controtendenza: nuove restrizioni a Giacarta e Bali
Mentre quasi tutto il mondo è impegnato in una graduale riapertura, l'Indonesia è alle prese con un rapido aumento dei contagi. Sono scattate quindi nuove restrizioni nella capitale Giacarta e nell'isola di Bali, che prevedono limiti di capienza al 50% per i luoghi di culto e del 60% per supermercati, ristoranti e centri commerciali. 

Gli studenti vietnamiti tornano in classe
Sono più di 17 milioni gli studenti vietnamiti che si apprestano a tornare in classe dopo quasi un anno di didattica a distanza. La misura, la più duratura tra quelle introdotte dal governo per frenare la pandemia di coronavirus, sarà revocata per la metà del mese, come annunciato dal ministero della Salute.

Il 21 febbraio l'Australia riapre ai turisti completamente vaccinati
L'Australia riaprirà i suoi confini ai turisti completamente vaccinati dal 21 febbraio. Lo ha annunciato il primo ministro Scott Morrison, ponendo fine ad alcune delle restrizioni di viaggio più rigide e più longeve al mondo. «Sono passati quasi due anni da quando abbiamo deciso di chiudere i confini», ha detto Morrison. «L'Australia - ha chiarito - riaprirà le frontiere a tutti i titolari di visto dal prossimo 21 febbraio».
(Fonte ats ans)