UCRAINA: SEGUI IL LIVERaid aereo russo su Kharkiv, danneggiata anche la torre televisiva

Fotoreporter elvetico attaccato da soldati russi
Un fotoreporter ginevrino è stato attaccato da soldati russi, secondo quanto riporta l'emittente ucraina Hromadske. I soldati hanno sparato alla sua vettura con l'indicazione "Press" (stampa) e gli hanno portato via il passaporto, tremila euro, oggetti personali, un casco, del materiale video e un computer portatile. Il reporter si trova ora in ospedale.

«La Russia tenterà di prendere Kiev nei prossimi giorni»
Le forze russe sono pronte a entrare a Kiev molto presto: la Russia ha concentrato «un sufficiente numero di truppe ed equipaggiamenti» vicino alla capitale perché la «battaglia chiave della guerra» avvenga nei prossimi giorni. Lo ha detto il consigliere del ministero dell'interno ucraino, Vadym Denysenko, citato da media locali.

Raid russi su Kharkiv
Raid aerei russi hanno colpito attorno alle 19 locali diversi edifici militari e governativi e istallazioni a Kharkiv, tra cui la torre della tv. Lo riferisce il consigliere del ministro degli interni ucraino Anton Gerashchenko su Telegram, precisando che i danni si stanno ancora valutando. Le forze ucraine hanno abbattuto due aerei russi, ha aggiunto Gerashchenko. (Fonte ats ans)

Anche American Express blocca le carte in Russia
Dopo Visa, Mastercard e Paypal, anche American Express blocca l'operatività delle carte in Russia alla luce «dell'ingiustificato attacco all'Ucraina». È quanto si legge in una nota secondo cui il provvedimento si estende anche alla Bielorussia. Le carte emesse in tutto il mondo da Amex non funzioneranno più nel paese e quelle emesse dalle banche russe cesseranno di funzionare all'estero nella rete Amex, spiega il gruppo. (Fonte ats ans)

La Danimarca vuole difendere l'Unione europea
La Danimarca terrà un referendum il 1. giugno per unirsi alla cooperazione Ue in materia di difesa. Lo ha annunciato la premier danese Mette Frederiksen, aggiungendo di sostenere «fortemente» la revoca dell'opt-out, la clausola che vede la Danimarca astenersi dalla partecipazione alle operazioni militari e di difesa dell'Ue. (Fonte ats ans)

Niente evacuazione di civili a Mariupol
A undici giorni dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, proseguono i bombardamenti di varie città del paese e fallisce per la seconda volta in 48 ore l'apertura di corridoi umanitari per evacuare i civili dalla città portuaria di Mariupol, dove secondo la Croce Rossa «la gente vive nel terrore». E malgrado il susseguirsi di appelli e mediazioni da parte di leader del mondo intero, il presidente russo Vladimir Putin sembra deciso ad andare avanti comunque, condizionando ogni sospensione delle ostilità al conseguimento degli obiettivi che lui stesso ha annunciato per giustificare le sue «operazioni militari».

Almeno 964'000 rifugiati già in Polonia
La pattuglia di frontiera polacca ha affermato che quasi un milione di persone è stato autorizzato ad attraversare il confine polacco dall'Ucraina da quando è iniziata l'invasione russa dell'Ucraina il mese scorso.

4'300 arresti nelle manifestazioni in Russia
Al momento sono oltre 4'300 le persone arrestate mentre manifestavano contro la guerra in Ucraina in 56 città russe. Il dato lo fornisce l'organizzazione non governativa Ovd-Info, specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni.

«Non ospitate jet ucraini o sarete coinvolti»
Il ministero della difesa russo, citato da Interfax, avverte che qualunque paese ospiti aerei militari ucraini «sarà coinvolto nel conflitto». «Sappiamo che ci sono alcuni aerei da combattimento in Romania e in altri paesi confinanti. Vogliamo sottolineare che l'uso futuro di questi aerei contro la forze armate russe potrebbe essere considerato come un coinvolgimento di questi paesi nel conflitto armato», ammonisce Mosca.

Missili lanciati dalla Transnistria
Il portavoce dell'aeronautica ucraina afferma su Twitter che i missili piombati sull'aeroporto di Vinnytsia sono stati lanciati dall'autoproclamata Repubblica della Transnistria in Moldavia.

Putin a Macron: «Non attaccheremo le centrali nucleari»
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto oggi al suo omologo francese Emmanuel Macron di essere «pronto a rispettare le norme dell'Aiea sulla protezione delle centrali nucleari». Nella telefonata, secondo quanto riferisce l'Eliseo, Putin ha detto a Macron - che ha posto la questione della sicurezza delle centrali nucleari al primo posto del colloquio di oggi - che «non è sua intenzione procedere ad attacchi contro le centrali» in Ucraina. A detta di Macron, rispetto al precedente colloquio telefonico di giovedì scorso Putin oggi è apparso «sempre molto determinato» nel raggiungimento dei suoi obiettivi. In particolare, il presidente russo ha ribadito le sue esigenze per un negoziato: la «denazificazione» dell'Ucraina, la sua «neutralizzazione», il riconoscimento dell'annessione della Crimea e dell'indipendenza del Donbass. Tali obiettivi, secondo Putin, «se non saranno raggiunti con il negoziato lo saranno con le operazioni militari».

Blinken: «Le informazioni sui crimini di guerra russi sono molto credibili»
«Ci sono notizie molto credibili su crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina, stiamo raccogliendo dati e informazioni e sosteniamo quanto faranno le istituzioni competenti per indagare». Lo ha detto il segretario di stato americano Antony Blinken in un'intervista alla CNN. «Penso che ci debba essere un'indagine forte e chiara su questa questione» ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, pure in un'intervista alla CNN. (Fonte ats ans)

«Distrutte le forze aeree»
Il ministero della difesa russo sostiene che «praticamente tutte le forze aeree del regime di Kiev pronte alla battaglia sono state distrutte». Lo riferisce la Tass. (Fonte ats ans)

A Mariupol oltre 750'000 persone senza riscaldamento
La Russia ha danneggiato il gasdotto Donetsk-Mariupol, lasciando oltre 750'000 persone senza riscaldamento. Lo riporta la CNN citando il tweet di una parlamentare ucraina. «Il gasdotto Donetsk-Mariupol è stato danneggiato dagli occupanti #russi. Ora, più di 750'000 persone sono rimaste senza riscaldamento, mentre fuori spesso le temperature sono sotto zero. Quasi un milione di persone deve affrontare un disastro umanitario e rischiare di congelare. Abbiamo bisogno di #NoFlyZone ora» ha twittato la deputata ucraina Inna Sovsun. (Fonte ats ans)

È Kiev ad impedire le evacuazioni da Mariupol
Vladimir Putin accusa le autorità di Kiev di impedire le evacuazioni di civili da Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Lo riferisce il Cremlino. Durante il colloquio telefonico con il suo omologo francese Emmanuel Macron il presidente russo ha accusato le autorità ucraine di aver fatto fallire le operazioni di evacuazione umanitaria da Mariupol, l'importante città portuale ucraina nel sud-est del paese circondata dalle forze russe.

20'000 volontari da 52 paesi
Circa 20'000 stranieri si stanno offrendo come volontari per combattere a fianco dell'esercito ucraino. Lo ha annunciato il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba affermando - riporta il "Kyiv Independent" - che migliaia di stranieri provenienti da 52 paesi hanno presentato domanda per entrare a far parte dell'esercito di Kiev.

Zelensky: «volete che ci uccidano lentamente?»
«Vi chiediamo ogni giorno una no fly zone, se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. ». Questo è l'ultimo appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai leader occidentali attraverso un video.

Interrotta l'evacuazione a Mariupol
L'evacuazione di Mariupol, nel sud dell'Ucraina, si è interrotta. Lo ha reso noto la Croce Rossa. «In mezzo a scene devastanti di sofferenza umana a Mariupol, un secondo tentativo oggi di iniziare l'evacuazione di circa 200'000 persone dalla città è stato interrotto» ha affermato in una nota il Comitato internazionale della Croce Rossa, che aveva aperto il passaggio dei civili nella città del sud-est accerchiata dai russi. Ancora una volta, Mosca e Kiev si sono incolpate a vicenda per la mancata evacuazione dei civili. (Fonte ats ans)

Distrutto l'aeroporto di Vinnytsia
L'aeroporto di Vinnytsia, città di circa 370mila abitanti che si trova a duecento chilometri dalla capitale, è stato distrutto da razzi russi. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Sono appena stato informato di missili contro Vinnytsia», ha precisato Zelensky in un videomessaggio postato su Telegram: «L'aeroporto è stato completamente distrutto», ha aggiunto.

Kiev sotto assedio: tre morti sotto i bombardamenti
Sono ripresi nella mattinata di oggi pesanti bombardamenti a ovest e a nord-ovest di Kiev e l'impatto delle esplosioni è stato sentito da team della Cnn a Kiev e nell'area a sud-ovest della città. Due colpi di mortaio hanno colpito un check-point installato per consentire l'ingresso di civili in città dalla periferia. Si ha al momento indicazione di tre morti da parte delle autorità ucraine, due sarebbero bambini, riferisce la Cnn.

Niente corridoio umanitario, rifugiati fermi
Anche oggi i cittadini di Mariupol non potranno lasciare la città. E non è chiaro di chi sia colpa. Perché Russia e Ucraina si incolpano a vicenda della non riuscita dell'accordo. Da un lato, la televisione ucraina riporta che le armate russe hanno circondato la città, continuando a bombardare le aree che facevano parte dell'accordo sulla tregua temporanea di circa 10 ore. Dall'altro, l'agenzia di stampa russa Interfax dà voce a un funzionario dell'amministrazione separatista di Donetsk che afferma che le forze ucraine non stanno rispettando il cessate il fuoco. In tutto questo, la vita dei civili resta ancora in grave pericolo.

Stop alla guerra se l'Ucraina abbassa le armi
In una conversazione telefonica con il presidente turco Erdogan, Vladimir Putin ha affermato che la Russia interromperà la sua azione militare solo se l'Ucraina riporrà le armi e smetterà di combattere e se le richieste di Mosca saranno soddisfatte. In una nota diffusa dal Cremlino si legge che il capo di stato russo spera che i negoziatori ucraini adottino un approccio più costruttivo. Inoltre, ha affermato che l'operazione sta procedendo secondo i piani.

Due telefonate importanti a Putin

Per il presidente russo oggi, due telefonate con due omologhi di peso. Il primo è presidente turco Recep Tayyip Erdogan mentre il secondo sarà Emmanuel Macron. Ne danno notizia l'agenzia stampa russa Tass, e l'Eliseo. La chiacchierata fra Ankara e Mosca, già conclusa, avrebbe riguardato gli attuali colloqui in corso con Kiev. Non molto dissimile sarà il tenore dello scambio con Parigi - previsto in questi minuti - e che è la quarta telefonata fra i due leader. L'ultima, riporta Keystone-Ats, era stata lo scorso giovedì.

Usa pronti a mandare aerei in Polonia, se Varsavia attacca
Blinken, che si è recato domenica prima in Polonia e poi appena dopo il confine in Ucraina, per incontrare il ministro Kuleba, ha affermato che nel caso in cui Varsavia decidesse di inviare aerei da combattimento al di là del confine, gli Stati Uniti sosterrebbero la Polonia inviando a loro volta aerei a Varsavia. Come riporta il Guardian, Blinken ha affermato che è in corso la valutazione sulla questione aeroplani. «Stiamo esaminando come potremmo essere in grado di riempire il vuoto se la Polonia decidesse di fornire quegli aerei. Non posso fornire indicazioni temporali».

Zelensky afferma che Odessa sta per essere bombardata
Lo riporta il Guardian. In un video trasmesso alla tv, il presidente ucraino ha comunicato che le forze armate della federazione russa si stanno preparando a bombardare la città di Odessa, che si affaccia sul Mar Nero.

I cittadini russi continuano a protestare contro Putin
Oltre 64 persone sono state arrestate durante le proteste contro la guerra in Ucraina svoltesi nella città portuale russa di Vladivostok e nella città siberiana di Irkutsk. Sono i dati forniti dall'organizzazione non governativa russa OVD-Info che monitora le violazioni sui diritti umani e combatte la persecuzione politica e ripresi dal Guardian. (Fonte ats ans)

Più di 180mila ucraini sarebbero arrivati in Russia
«Oltre 181'000 persone sono entrate in Russia dal Donbass e anche dal resto dell'Ucraina: per la precisione, 162'500 sono residenti delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk e i restanti 20'000 circa dall'Ucraina attraverso i checkpoint di Belgorod, Bryansk, Kursk e in Crimea». Lo scrive l'agenzia russa Tass, che cita una fonte delle forze dell'ordine. Fra le persone entrate in Russia, 48'000 sono bambini, oltre a 12'000 stranieri, con cittadinanza, cioè, di Paesi terzi. (Fonte ats ans)

Zelensky elogia le forme di resistenza
In un discorso mandato in onda questa mattina, il presidente ucraino ha elogiato le forme di resistenza che i cittadini ucraini hanno messo in campo. Ieri, infatti, in diverse città, come Kherson, quindi anche occupate, migliaia di persone sono scese in strada per opporsi all'invasione da parte della Federazione russa. Altri, invece, come si può vedere in diversi filmati, hanno affrontato i soldati anche a mani nude o con i pochi mezzi che avevano a disposizione. Zelensky ha definito il suo Paese «una superpotenza nello spirito» e ha invitato i suoi cittadini a continuare a protestare nelle aree occupate, se possibile.

L'Oms conferma attacchi a centri sanitari
Sei decessi e undici feriti per ora confermati. L'Organizzazione mondiale per la sanità sta verificando diverse segnalazioni di attacchi contro i centri sanitari. Il direttore generale ha twittato che «colpire gli edifici di cura e il personale medico è una violazione della neutralità medica e del diritto umanitario internazionale».

Nuovo tentativo per i corridoi umanitari
I corridoi umanitari dalle città assediate di Mariupol e di Volnovakha, che ieri non hanno funzionato, saranno riaperti questa mattina, secondo quanto dichiara il vicecomandante della milizia filorussa dell'autoproclamata di Donetsk (Dpr), Eduard Basurin, citato dall'agenzia russa Tass. «In mattinata i corridoi umanitari saranno riaperti a Mariupol e a Volnovakha. Noi speriamo ancora che i comandi ucraini incaricati di difendere le regioni abitate ordinino ai loro subordinati di sbloccare le vie di fuga (...) affinché i civili possano lasciare queste aree popolate», ha detto Basurin ai giornalisti, secondo Tass. La stessa Mariupol ha annunciato l'inizio delle evacuazioni. Queste inizieranno a partire dalle dodici ora locale e il corridoio umanitario arriverà fino a Zaparojie, a circa tre ore di tragitto. (Fonte ats ans)

Rapporto aggiornato sulle perdite russe
Secondo l'esercito ucraino, i soldati russi deceduti negli scontri avrebbero superato gli 11mila. Inoltre, come dichiarato in un rapporto dello stato maggiore delle forze armate ucraine e ripreso dal Guardian, sarebbero stati distrutti anche 285 carri armati russi, 109 sistemi di artiglieria, 44 aerei e 48 elicotteri.

Colpite 15 case in un attacco missilistico
È successo a Ovruch, 140 chilometri a est di Kiev. Su Twitter i servizi di emergenza ucraini hanno segnalato che un bombardamento ha colpito 15 case residenziali. Un altro attacco su Korosten avrebbe ucciso una persona e ferito due. Cinque bambini sono stati portati in salvo dal seminterrato in cui erano nascosti.

Rapporto operativo dell'esercito ucraino
Pubblicato questa mattina alle sei, ora locale, il rapporto inerente ai combattimenti avvenuti la scorsa notte indica che l'esercito ucraino ha «combattuto feroci battaglie per mantenere determinati confini». In particolare, è stata svolta un'operazione di difesa nel distretto di Donetsk e sarebbe ancora in corso un combattimento a Chernihiv. Il rapporto parla di «pesanti perdite di armi, equipaggiamento e personale», ma anche di 88 aerei ed elicotteri russi abbattuti. Sarebbero stati anche catturati alcuni militi della federazione russa che, se feriti, sono stati curati e si starebbe ora procedendo alla raccolta delle testimonianze «sui crimini del regime di Putin contro l'umanità».

Legioni internazionali: 3mila americani si immolano
Lo ha detto un rappresentante dell'ambasciata ucraina a Washington. Tremila americani hanno risposto alla chiamata del presidente Zelensky. Qualche giorno fa, lo stesso spiegava che avrebbe formato una legione ufficiale di volontari stranieri e che già 16mila persone si erano unite alla causa.