Il presidente americano Joe Biden ha annunciato l'embargo per il gas e il petrolio russo: «Ora facciamo la nostra parte».
Zelensky afferma: «Continueremo a lottare per la nostra terra, a qualunque costo». Ma apre al compromesso su Crimea e Donbass: «Pronto al dialogo, non alla capitolazione». Mosca verso il divieto d'import ed export di determinati beni e materie prime.
Niente da fare anche lunedì per i cessate il fuoco, necessari per garantire condizioni di sicurezza minimi per i corridoi umanitari attraverso i quali la popolazione civile potrebbe lasciare le città ucraine bombardate dai russi. Ci si riprova oggi: alle 8 ora svizzera dovrebbe scattare la nuova tregua locale nelle ostilità. Vedremo se questa volta le operazioni andranno a buon fine.
Concluso il terzo round di negoziati in Bielorussia, si pensa già alla quarta sessione d'incontri tra le delegazioni. Non c'è ancora una data ma potrebbe essere questione di un paio di giorni.
Qui gli aggiornamenti dell'undicesimo giorno di guerra e qui del dodicesimo.
Jet polacchi, i dubbi del Pentagono
I dubbi del Pentagono sulla proposta polacca di trasferire i jet Mig-29 alla base americana di Ramstein in Germania. «Semplicemente non ci è chiaro che ci sia una motivazione sostanziale per questo», ha detto il portavoce John Kirby. L'offerta di Varsavia non viene considerata «sostenibile» e potrebbe sollevare «serie preoccupazioni per l'intera Nato».
Embargo energetico, l'Ungheria non ci sta
L'Ungheria non si schiererà a favore di un embargo dell'energia russa. Il primo ministro Viktor Urban ha dichiarato che per il suo Paese sarebbe un «onere sproporzionatamente grande».
«Fallimento imminente»
L'agenzia di rating Fitch ha declassato ultimamente la Russia e stima che il default del debito pubblico sia «imminente».
«61 ospedali distrutti dai russi»
Le truppe russe avrebbero distrutto o danneggiato 61 ospedali ucraini. La stima è stata fornita ai media ucraini dal ministro della Salute Viktor Lyashko, che ha spiegato che alcune delle strutture sono state ripristinate e hanno ripreso a funzionare.
"Il video che Putin non vuole che i russi vedano"
Il Dipartimento di Stato Usa ha pubblicato un video sui social indirizzato alla popolazione russa. S'intitola "Il video che Putin non vuole che i russi vedano" e mostra uno spaccato di quello che sta accadendo in questi giorni nel paese: gli oppositori portati via con la forza, le code ai bancomat e nei negozi, un'economia sull'orlo del collasso a causa di una «guerra ingiusta, non provocata e premeditata. E ora i russi comuni stanno morendo e fronteggiando la rovina economica». Un appello conclude la clip: «Fermate la guerra, stop alle menzogne».
The video Putin doesn't want Russians to see: pic.twitter.com/Lb8YPTHUOF
— Department of State (@StateDept) March 8, 2022
Stop alla vendita di valuta estera per i prossimi sei mesi
La Banca centrale russa ha annunciato che la vendita di valute estere sarà sospesa fino al prossimo 9 settembre. Per i prossimi sei mesi, quindi, «le banche non saranno in grado di vendere valuta estera ai cittadini», si legge nella dichiarazione. Tuttavia i cittadini russi potranno cambiare valuta estera con rubli durante questo periodo.
La lettera aperta della moglie di Zelensky
La first lady ucraina, Olena Zelenska, ha pubblicato una lettera aperta sulla sua pagina Facebook riflettendo su ciò che è successo all'Ucraina nelle ultime due settimane dall'inizio dell'invasione russa. «Nonostante le assicurazioni dei mezzi di propaganda sostenuti dal Cremlino, che la chiamano 'operazione speciale', si tratta, in effetti, dell'omicidio di massa di civili ucraini», ha scritto Zelenska. Nella lettera lunga e appassionata, ha poi aggiunto: «Forse la cosa più terrificante e devastante di questa invasione è la morte dei bambini", ricordando che "i primi nati della guerra, hanno visto il soffitto di cemento dei seminterrati e che il loro primo respiro è stata l'aria acre del sottosuolo». (fonte ats ans)
Jet polacchi, la «sorpresa» Usa
Gli Usa esprimono «sorpresa» per l'offerta della Polonia di fornire i loro Mig-29 alla base americana di Ramstein in Germania. «A quanto ne so, non ci avevano consultato prima», ha dichiarato la sottosegretaria di Stato Usa, Victoria Nuland, in un'audizione al Senato. «Penso che sia stato un annuncio a sorpresa da parte dei polacchi», ha aggiunto. (fonte ats ans)
PepsiCo sta valutando le sue opzioni
PepsiCo sta valutando le opzioni per le sue attività in Russia, inclusa la svalutazione della sua divisione nel paese. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti. Il primo provvedimento è la sospensione della vendita di Pepsi Cola e delle altre sue bevande. Stop temporaneo anche a investimenti e pubblicità. La decisione rappresenta una brusca inversione di rotta per PepsiCo che ha introdotto la cola nell'Unione Sovietica al picco della Guerra Fredda. (fonte ats ans)
Coca-Cola si ferma
Coca-Cola sospende le attività in Russia. Lo annuncia la società in una nota, sottolineando che «continuerà a monitorare la situazione». (fonte ats ans)
Aiuti Usa, si sale a 14 miliardi
Gli Stati Uniti hanno potenziato il pacchetto di aiuti indirizzati all'Ucraina, portandolo a circa 14 miliardi di dollari. Lo riferisce il Washington Post. I fondi potranno essere utilizzati per l'acquisto di cibo e forniture mediche, ma anche per le necessità economiche e militari nazionali. I legislatori statunitensi dovrebbero riuscire a votarlo entro le prossime ore, sabato al più tardi.
Anche Starbucks chiude
La catena di caffetterie Starbucks ha annunciato la chiusura temporanea dei suoi punti vendita in Russia. L'azienda, citata dall'agenzia stampa Afp, ha confermato che interromperà anche l'invio dei suoi prodotti nel Paese.
Blinken-Macron, forte cooperazione contro Mosca
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il presidente francese Emmanuel Macron hanno concordato sulla necessità di una forte cooperazione di fronte alla guerra della Russia contro l'Ucraina. Lo riferisce il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in una nota sull'incontro che si è svolto a Parigi. Blinken e Macron hanno anche discusso degli sforzi in corso per fornire assistenza al governo e al popolo ucraino e «riaffermato il loro impegno a imporre costi significativi al presidente Putin e ai suoi alleati finché continueranno la loro guerra in Ucraina». (fonte ats ans)
Mig polacchi a disposizione degli Usa
La Polonia, dopo consultazioni tra il presidente polacco e il governo, è «pronta a schierare - immediatamente e gratuitamente - tutti i suoi caccia MIG-29 presso la base aerea di Ramstein e di metterli a disposizione del governo degli Stati Uniti d'America». Lo ha reso noto stasera il ministro degli Affari esteri polacco in una dichiarazione pubblicata sul sito ufficiale del dicastero e su Twitter. «Allo stesso tempo, la Polonia chiede agli Stati Uniti di fornirci velivoli usati con corrispondenti capacità operative. La Polonia è pronta a creare immediatamente le condizioni per l'acquisto degli aerei», ha aggiunto il ministro. «Il governo polacco chiede anche ad altri alleati della Nato - in possesso di caccia MIG-29 - di agire nella stessa maniera», si legge sempre nella dichiarazione. (fonte ats ans)
Statement of the Minister of Foreign Affairs of the Republic of Poland in connection with the statement by the US Secretary of State on providing airplanes to Ukraine https://t.co/tri1j6cgvb
— Łukasz Jasina (@RzecznikMSZ) March 8, 2022
Nuova tregua per mercoledì mattina
La Russia dichiara una nuova tregua temporanea a partire dalle 10 ora locale (le 8 in Svizzera) per consentire corridoi umanitari. Lo riferisce il ministero russo della Difesa citato dalla Tass. Lo stesso ministero menziona corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. (fonte ats ans)
Bando di petrolio e gas, Zelensky grato agli Usa e a Biden
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto «grato per la leadership personale degli Stati Uniti e di Joe Biden nel colpire al cuore la macchina da guerra di Putin e nel bandire petrolio, gas e carbone dal mercato statunitense». Il leader di Kiev si augura che l'esempio degli Usa sia da sprone ad altre nazioni.
Thankful for US and @POTUS personal leadership in striking in the heart of Putin’s war machine and banning oil, gas and coal from US market. Encourage other countries and leaders to follow.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 8, 2022
Blocco import-export, Putin ha firmato il decreto
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che dà il via libera a misure economiche speciali «per garantire la sicurezza della Russia». I media russi spiegano che Putin ha dato istruzioni di vietare l'esportazione di una serie di prodotti e materie prime (al momento non meglio menzionate) al di fuori del Paese entro la fine dell'anno. L'elenco delle nazioni destinatarie delle restrizioni sarà determinato dal governo entro le prossime due settimane.
Nel messaggio del Cremlino si legge che «al fine di garantire la sicurezza e il buon funzionamento del settore, decido... di garantire l'applicazione delle seguenti misure economiche speciali fino al 31 dicembre 2022», si legge nel messaggio.
La Nato: «Evitare che il conflitto si allarghi»
«Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il conflitto si allarghi oltre l'Ucraina», ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. «Non cerchiamo il conflitto con la Russia. La nostra responsabilità finale è quella di mantenere al sicuro il nostro miliardo di cittadini», ha affermato Stoltenberg in un punto stampa alla base Nato lettone di Adazi, insieme al premier lettone Arturs Krisjanis, al canadese Justin Trudeau e allo spagnolo Pedro Sanchez. «La nostra presenza qui in Lettonia invia un messaggio inconfondibile di unità e determinazione», ha aggiunto Stoltenberg, accogliendo l'impegno degli alleati, «inclusi Canada, Spagna e Usa», a schierare «centinaia di truppe in più» ad Adazi. (fonte ats ans)
«Non ci arrenderemo e non perderemo»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pronunciato uno storico discorso in teleconferenza alla Camera dei Comuni del Regno Unito. È la prima volta, infatti, che un leader straniero si rivolge ai parlamentari britannici in collegamento video. Zelensky ha chiesto garanzie sul fatto che «i cieli ucraini siano al sicuro» e ha ringraziato il primo ministro Boris Johnson. Dopo aver chiesto un aumento delle sanzioni e aver citato Shakespeare, ha ribadito: «Non ci arrenderemo e non perderemo. Continueremo a lottare per la nostra terra, a qualunque costo».
Le sanzioni hanno causato «il crollo dell'economia russa»
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha sottolineato come «l'enorme pacchetto di sanzioni economiche» applicato dopo l'invasione dell'Ucraina abbia «causato il crollo dell'economia russa. Il valore del rublo «è sceso di quasi il 50% da quando Putin ha annunciato la sua guerra. Ora vale meno di un centesimo americano».
We are enforcing an enormous package of economic sanctions that has caused the Russian economy to crater.
— President Biden (@POTUS) March 8, 2022
The Russian ruble is down almost 50 percent since Putin announced his war.
It is now worth less than one American penny.
McDonald's chiude 850 punti vendita in Russia
McDonald's chiude temporaneamente 850 dei suoi punti vendita in Russia. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando l'Associated Press. La decisione sembra legata al pressing sul colosso degli hamburger che finora era rimasto operativo in Russia nonostante l'invasione dell'Ucraina. Una scelta che aveva attirato molte critiche a McDonald's, soprattutto sui social media dove un coro di voci crescente ne chiedeva il boicottaggio. (fonte ats ans)
«Dialogo costante» tra Zelensky e Macron
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato che è in corso «un dialogo costante» con il presidente francese Emmanuel Macron. «Abbiamo discusso dell'attuazione di accordi sui corridoi umanitari per l'evacuazione della popolazione e la consegna dei beni necessari» ha twittato.
I maintain a constant dialogue with @EmmanuelMacron. We discussed the implementation of agreements on humanitarian corridors for the evacuation of the population and delivery of necessary goods.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 8, 2022
Il gruppo Swatch chiude i negozi in Russia
I marchi del gruppo Swatch hanno temporaneamente chiuso i loro negozi in Russia. La settimana scorsa avevano sospeso le esportazioni verso il paese. "A causa delle crescenti difficoltà e complessità della gestione delle nostre boutique in Russia, abbiamo deciso di chiuderle temporaneamente", ha detto un portavoce del gruppo all'agenzia AWP, confermando una notizia dell'agenzia Bloomberg. Il proprietario dei marchi Omega, Longines, Tissot e Blancpain non ha precisato quanti negozi sono colpiti dalla misura, né il fatturato generato. (fonte ats)
La Borsa di Mosca non riaprirà domani
La Banca centrale russa ha annunciato oggi che la Borsa di Mosca resterà chiusa anche domani, 9 marzo, consentendo solo un numero limitato di operazioni. Il mercato finanziario di Mosca è chiuso dallo scorso 28 febbraio.
«L'Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin»
Dopo aver annunciato l'embargo, Joe Biden ha parlato del conflitto in corso in Ucraina, sottolineando che per il Cremlino non ci sono possibilità di successo se l'intenzione è quella di conquistare l'intero Paese. «Putin sembra determinato a proseguire sul suo percorso omicida a qualunque costo», ha detto. «Ha già trasformato due milioni di cittadini ucraini in rifugiati. La Russia potrà anche continuare nella sua avanzata a questo orribile prezzo, ma un punto è già chiaro: l'Ucraina non sarà mai una vittoria per Putin. Putin potrà conquistare una città, ma non sarà mai in grado di tenere l'intero Paese. E se non reagiamo oggi all'assalto di Putin alla pace globale e alla stabilità, il prezzo della libertà, per gli americani, domani sarà ancora più elevato».
Biden, stop a gas e petrolio russo: «Difendere la libertà ha un prezzo»
Il presidente statunitense Joe Biden ha deciso: stop al petrolio e al gas russo. «Ci sarà un costo anche qui negli Stati Uniti», ha annunciato Biden, perché «difendere la libertà ha un prezzo». E sia «repubblicani che democratici la pensano in questo modo. Repubblicani e democratici sono d'accordo e in chiaro sul fatto che dobbiamo farlo». Il presidente americano ha parlato anche delle inevitabili ripercussioni sulla quotidianità dei cittadini americani. «La guerra di Putin sta già danneggiando le famiglie americane». Da quando Putin ha iniziato la sua escalation militare al confine ucraino «il prezzo della benzina in America è aumentato di 75 centesimi». E dopo questa decisione «salirà ancora di più» ha aggiunto Biden, assicurando che «farà tutto il possibile per minimizzare l'aumento dei prezzi in casa». E in tal senso «un eccessivo aumento dei prezzi» da parte delle compagnie a stelle e strisce non sarà tollerato. «L'aggressione della Russia sta avendo un costo per tutti. E non è il momento di approfittarsene o di gonfiare i prezzi. Voglio essere molto chiaro, questo non sarà tollerato». «È il momento di fare la nostra parte».
Gas russo, anche Londra dice stop (entro fine 2022)
Il Regno Unito si impegna a ridurre a zero le sue forniture energetiche di gas e petrolio dalla Russia già entro la fine del 2022. Lo ha annunciato oggi il governo di Boris Johnson. L'isola, a differenza di diversi Paesi dell'Europa continentale, importa da Mosca un quantitativo residuale di queste materie prime rispetto al suo fabbisogno complessivo. (fonte ats)
Perdite russe, le stime del Pentagono: 2000-4000 soldati morti
Il Pentagono stima che siano morti tra i 2000 e i 4000 soldati russi nelle quasi due settimane di invasione in Ucraina. Lo ha riferito a una commissione del Congresso il generale Scott Berrier, direttore dell'agenzia di intelligence militare della difesa Usa. La cifra è sensibilmente più bassa rispetto a quella presentata nelle scorse ore dal bollettino del governo ucraino, che parlava di circa 12mila soldati russi uccisi dal 24 febbraio scorso. (fonte ats)
Per l'intelligence americana, Mosca ha «sottovalutato» la resistenza Ucraina
Anche i servizi di intelligence degli Stati Uniti si allineano all'idea che la Russia abbia incontrato più intoppi del previsto nella sua invasione del territorio ucraino. «Abbiamo stimato che Mosca abbia sottovalutato la forza della resistenza dell'Ucraina» così come «il grado delle sfide militari» nell'ex repubblica sovietica. Lo ha affermato Avril Haines, direttrice nazionale dell'Intelligence nazionale a stelle e strisce, citata da Al Jazeera. Nel corso dello stesso briefing Haines ha inoltre affermato che resta invece incerta l'intenzione di Mosca di prendersi tutta l'Ucraina. Ma se così dovesse essere, sarà «estremamente complicato» per la Russia tenere sotto controllo l'intero Paese.
Bando al petrolio e gas, in Europa resta estremamente complicato
Se gli Stati Uniti possono permettersi di chiudere il rubinetto con la Russia - forti della loro produzione interna - la posizione dei paesi del Vecchio Continente è alquanto interlocutoria. Malgrado il desiderio di un'indipendenza energetica da Mosca, ventilata con estrema cautela da diversi leader, al momento questa è ben poco attuabile. Questo soprattutto per il metano che, in molti paesi europei, arriva proprio dai gasdotti russi. Sempre stando alle indiscrezioni trapelate dai media americani il Regno Unito sarebbe pronto a seguire l'America, rinunciando però solo alla benzina e secondo un percorso a tappe ancora tutto da definire. Non è ancora chiaro se l'annuncio degli Stati Uniti porterà a un nuovo e temuto rincaro sulla benzina ma l'eventualità resta estremamente probabile.
Gli Usa chiudono con l'import del petrolio russo
Stando a diversi grossi media americani tra i quali Bloomberg, Joe Biden sarebbe in procinto di annunciare il bando dell'importazione di petrolio, gas naturale liquefatto (GNL) e carbone. La notizia, già ventilata ieri e poi richiacchierata nelle scorse ore, sarebbe data per certa e verrà ufficializzata oggi (attorno alle 16.45) dallo stesso presidente americano con una diretta dalla Casa Bianca. La mossa segue un appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di ieri pomeriggio e una serie di colloqui - segreti - questo fine settimana tenuti da Washington con il Venezuela, sesto più grande produttore di petrolio al mondo. Ad oggi, il petrolio e il gas russo sono fra i pochi prodotti a non essere soggetto di sanzioni e dazi da parte dell'Occidente.
🇺🇦The frontline wedding pic.twitter.com/yX3Zu0BpvS
— Illia Ponomarenko 🇺🇦 (@IAPonomarenko) March 8, 2022
Non è «guerra» né «invasione» per il personale dell'ONU
Le Nazioni Unite hanno invitato il personale ad astenersi dall'usare le parole "guerra" o "invasione" per descrivere la situazione in Ucraina. Lo ha riportato l'Irish Times, citando una mail inviata ieri al personale. Viene invece consigliato di riferirsi alla guerra come "conflitto" o "offensiva militare". Ai collaboratori è poi stato vietato di mettere una bandiera ucraina nei loro account personali o ufficiali dei social media. La politica ha lo scopo di evitare un «rischio reputazionale», sempre secondo l'e-mail. «Questo è un importante promemoria che noi, come dipendenti pubblici internazionali, abbiamo la responsabilità di essere imparziali».
Il freddo che avanza
Le immagini dall'Ucraina iniziano ad essere caratterizzate sempre più dalla neve, e ora sta arrivando anche un'ondata di freddo. Lo ha riportato il meteorologo della Bbc Ian Ferguson, che ha dichiarato che alcune città come Kharkiv e Kyiv sperimenteranno temperature pungenti, che toccheranno picchi da -13C a -20C nei prossimi giorni. Condizioni terribili che colpiranno in primis gli sfollati e tutti coloro che si ritrovano senza un adeguato riparo.
Biden pensa a vietare l'import di petrolio russo
Il presidente statunitense Joe Biden annuncerà alle 10.45 locali (le 16.45 in Svizzera) nuove «azioni per continuare a mantenere responsabile la Russia per la sua guerra non provocata e non giustificata in Ucraina». Secondo i media statunitensi, tra cui Bloomberg e l'agenzia AP, Biden annuncerà l'embargo del petrolio russo. (Fonte ats ans)
Anche Pechino «appoggia» il cessate il fuoco
Il presidente cinese, Xi Jinping, «appoggia l'azione della Francia e della Germania per un cessate il fuoco» in Ucraina e condivide con loro «la necessità di garantire un accesso delle popolazioni agli aiuti umanitari coordinati con le Nazioni Unite». Lo rende noto un comunicato dell'Eliseo al termine della videoconferenza a 3 di questa mattina fra i leader di Francia, Emmanuel Macron, Germania, Olaf Scholz, e Cina. (fonte ats)
Truppe bielorusse schierate al confine
La Bielorussia ha raggruppato le proprie forze e ne ha schierate alcune sul confine ucraino vicino alla città di Brest e al villaggio di Aleksandrovka nella provincia di Gomel Oblast. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino secondo quanto riporta il Kyiv Independent, ricordando che la Russia sta già usando il territorio bielorusso per muovere le proprie truppe verso l'Ucraina e lanciare missili. (fonte ats)
Ceasefire violated! Russian forces are now shelling the humanitarian corridor from Zaporizhzhia to Mariupol. 8 trucks + 30 buses ready to deliver humanitarian aid to Mariupol and to evac civilians to Zaporizhzhia. Pressure on Russia MUST step up to make it uphold its commitments.
— Oleg Nikolenko (@OlegNikolenko_) March 8, 2022
Evacuazione interrotta a Sumy
A Sumy l'evacuazione dei civili attraverso il cosiddetto "corridoio verde" è stata interrotta «a causa dei bombardamenti dei carri armati nemici». Lo riporta l'agenzia ucraina Unian, citando un suo corrispondente nella zona. Tutte le auto in uscita vengono rimandate indietro così come e le persone che tentavano di lasciare la città a piedi. (fonte ats)
La Croce Rossa vieta il suo emblema sui mezzi umanitari
«Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ci vieta di usare il suo emblema sui veicoli delle missioni umanitarie. È molto eloquente. Alcune persone influenti preferirebbero "cancellare" l'Ucraina»: lo ha detto in un video messaggio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. (fonte ats)
Nei prossimi giorni l'attacco in forze a Kiev
Stando a un'analisi dell'americano Institute for the Study of War, ripreso oggi dal Guardian, sarebbe imminente un attacco in forze sulla capitale ucraina. Malgrado i rallentamenti, di cui ha parlato questa mattina lo stesso governo ucraino (e che il rapporto conferma), l'esercito di Mosca sarebbe riuscito a schierare un importante dispiegamento di forze attorno alla città, in particolare alla periferia est e nord-est di Kiev. Al momento le truppe starebbero aspettando alcuni rincalzi logistici prima di procedere a quella che secondo gli esperti potrebbe essere l'azione-chiave del conflitto, ovvero la presa della città. Le stime per l'inizio dell'assalto parlano di un intervallo variabile «fra le 24 e le 96 ore», ovvero da uno a quattro giorni.
Stoltenberg: «Situazione fuori controllo se va oltre l'Ucraina»
«Abbiamo la responsabilità di garantire che il conflitto non si intensifichi e non si diffonda oltre l'Ucraina, che sarebbe ancora più pericoloso distruttivo e ancora più mortale. La situazione porterebbe a una spirale fuori controllo». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa nel corso della visita in Lettonia. «Proteggeremo e difenderemo ogni centimetro di tutto il territorio alleato», ha poi sottolineato Stoltenberg. (fonte ats)
«L'avanzata russa rallenta», dice Kiev
Le forze militari russe rallentano la loro avanzata in Ucraina. Lo ha affermato Oleksiy Arestovych, il consigliere del presidente ucraino, in un briefing. «Il ritmo dell'avanzata del nemico si è ridotto in modo sensibile. E su alcune rotte l'avanzata si è praticamente arrestata». E «le truppe che continuano ad avanzare, lo fanno in piccoli contingenti». Queste le parole di Arestovych, riportate dall'agenzia Reuters.
L'Oms lancia l'allarme: «Stanno finendo le forniture mediche»
Allarme dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla situazione sanitaria in Ucraina al dodicesimo giorno di guerra: gli attacchi agli ospedali e alle ambulanze sono aumenti «rapidamente» negli ultimi giorni e le forniture mediche vitali stanno finendo. Lo riporta il Guardian citando una dichiarazione della responsabile emergenze dell'Oms per l'Europa, Catherine Smallwood, secondo la quale almeno nove persone sono morte in 16 attacchi a strutture sanitarie dall'inizio dell'invasione. (fonte ats)
Petrolio, Shell non acquisterà più dalla Russia
Shell non acquisterà più barili di petrolio dalla Russia. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che il gruppo si ritirerà da tutte le attività nel settore degli idrocarburi nel paese, includendo il petrolio, il gas e il gas naturale liquefatto in «modo graduale» e «in linea con le nuove linee guida del governo» di Londra. Decisa anche la chiusura di tutte le stazioni di servizio e delle operazioni relative al rifornimento di aerei nel paese che ha invaso l'Ucraina. Shell è stata al centro di un'ondata di indignazione nei giorni scorsi per aver acquistato un carico di petrolio russo «in svendita», a prezzi molto inferiori alle quotazioni di mercato. In seguito aveva deciso di donare i proventi a un fondo per aiutare i rifugiati ucraini. (fonte ats)
Mosca: in caso di embargo sul petrolio, stop al gas da Nord Stream 1
«Abbiamo tutto il diritto di prendere una decisione corrispondente e imporre un embargo sul pompaggio di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1». Lo ha detto il vicepremier russo Aleksandr Novak, secondo quanto riporta la Bbc, commentando l'ipotesi di un embargo al petrolio russo e la decisione tedesca di congelare l'autorizzazione del Nord Stream 2, il gasdotto gemello al primo che collega la Russia con la Germania. (fonte ats)
Russia holds 300k civilians hostage in Mariupol, prevents humanitarian evacuation despite agreements with ICRC mediation. One child died of dehydration (!) yesterday! War crimes are part of Russia’s deliberate strategy. I urge all states to publicly demand: RUSSIA, LET PEOPLE GO!
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 8, 2022
«Mosca non rispetta il corridoio umanitario di Mariupol»
Il ministero della Difesa ucraino accusa i russi di non rispettare il corridoio umanitario di Mariupol. «La Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol, impedisce l'evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione del Comitato internazionale della Croce Rossa. Un bambino è morto di disidratazione ieri! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli Stati a chiedere pubblicamente: RUSSIA, LASCIA ANDARE LA GENTE!», ha scritto oggi il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un tweet.
Quella «pacifica convivenza» con gli Stati Uniti auspicata da Mosca
Come accadeva durante la Guerra fredda. La Russia e gli Stati Uniti dovrebbero tornare a vivere un rapporto di «pacifica convivenza». Questo l'auspicio del Cremlino espresso dal Ministero degli Affari esteri di Mosca che, riferisce l'agenzia russa Interfax, ha rivolto un messaggio a Washington aprendo a un dialogo che sia rispettoso e sincero.
Zelensky, stoccata all'Occidente per le «promesse» non mantenute
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato le «promesse» non mantenute dagli occidentali. «Stiamo ascoltando promesse da tredici giorni. Da tredici giorni ci è stato detto che avrebbero aiutato nei cieli, che ci sarebbero stati aerei, che ce li avrebbero consegnati», ha detto Zelensky in un video pubblicato su Telegram. «La responsabilità» di quello che sta accadendo in Ucraina «ricade anche su coloro che non sono stati in grado di prendere una decisione in Occidente per 13 giorni. Su coloro che non hanno messo in sicurezza i cieli ucraini dagli assassini russi», ha aggiunto. (fonte ats)
Crimini di guerra, indaga la Procura generale tedesca
La procura generale tedesca ha aperto un fascicolo sul sospetto di crimini di guerra russi, commessi in Ucraina. Lo scrive il magazine der Spiegel, sul suo portale. Secondo Spiegel, si tratta un procedimento strutturale, che consente di raccogliere tutti gli indizi necessari per poi successivamente procedere contro singoli responsabili dei reati. (fonte ats)
Today the outflow of refugees from Ukraine reaches two million people.
— Filippo Grandi (@FilippoGrandi) March 8, 2022
Two million.
Due milioni di persone sono già scappate dall'Ucraina
La fuga dei cittadini ucraini prosegue e ha raggiunto la soglia simbolica dei due milioni. Lo ha reso noto in un breve tweet Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. «Oggi, l'evacuazione di rifugiati dall'Ucraina raggiunge i due milioni». E lo ribadisce: «Due milioni».
Zelensky: «Compromesso possibile su Donbass e Crimea»
«Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere»: lo ha detto alla ABC il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi alla Crimea e alle «pseudo Repubbliche» separatiste del Donbass. «Sono pronto a un dialogo, non alla capitolazione», ha sottolineato. (fonte ats)
Information on Russian invasion
— MFA of Ukraine 🇺🇦 (@MFA_Ukraine) March 8, 2022
Losses of the Russian occupying forces in Ukraine, March 8 pic.twitter.com/YnVcviyIRk
Raid notturni su Sumy: 21 morti
I raid aerei russi che hanno bersagliato la regione di Sumy la scorsa notte - prima del cessate il fuoco di questa mattina, per consentire le evacuazioni - hanno provocato almeno 21 vittime. Ne danno notizia le autorità regionali.
L'ex presidente a Zelensky: «Metti da parte l'orgoglio e ferma lo spargimento di sangue»
«Ferma lo spargimento di sangue»: l'ex presidente filorusso dell'Ucraina, Viktor Yanukovich, chiede all'attuale numero uno, Volodymir Zelensky, di «mettere da parte l'orgogliox e di fermare la guerra «ad ogni costo». L'appello è contenuto in una lettera pubblicata dai media russi, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. «Voglio fare una richiesta, in modo presidenziale e anche un po' paterno, a Zelensky», ha detto l'ex presidente. «Volodymir, forse sogni di diventare un vero eroe, ma l'eroismo non è ostentazione, non è combattere fino all'ultimo ucraino». (fonte ats)
Il pretesto delle presunte armi biologiche
A partire dagli ultimi giorni del mese di febbraio, i primi dell'invasione dell'Ucraina, è stato registrato un aumento delle accuse mosse da Mosca verso Kiev sul presunto sviluppo di armi nucleari e biologiche. Lo rileva l'intelligence britannica nell'ultimo aggiornamento pubblicato dal Ministero della Difesa del Regno Unito. Si tratta di «narrative di vecchia data», si legge nel tweet, ma «sono probabilmente amplificate» come «giustificazione retrospettiva» per l'invasione.
Evacuazioni in corso anche a Kiev
Oleksiy Kuleba, il governatore della regione di Kiev, ha confermato che dalle 8.30 sono iniziate le operazioni di evacuazione. All'agenzia Reuters, Kuleba ha dichiarato che 150 persone sono già state evacuate.
Ucciso il generale Vitaly Gerasimov?
L'intelligence militare di Kiev ha oggi dichiarato che le forze ucraine hanno ucciso un alto generale russo vicino alla città assediata di Kharkiv. Si tratta di Vitaly Gerasimov, vice-comandante della 41esima armata russa, che ha partecipato anche ai conflitti in Siria e Cecenia, oltre a ricevere una medaglia per l'intervento in Crimea. Se la notizia fosse confermata, sarebbe il secondo comandante russo a morire nell'invasione.
«La Russia ha perso più di 12'000 truppe»
Secondo le autorità ucraine, la Russia ha perso più di 12'000 soldati nell'invasione dell'Ucraina. Oltre a ciò, sono stati distrutti almeno 300 carri armati e 1'036 veicoli corazzati.
Green corridor from Sumy to Poltava. Keep an eye. More attention, less chances it will be shelled. pic.twitter.com/6zSyj5cdD5
— Nataliya Gumenyuk (@ngumenyuk) March 8, 2022
I civili stanno lasciando Sumy
È in corso l'evacuazione dalla città assediata di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina, con una colonna di veicoli che si dirigerà per 175km fino a Poltava, nell'Ucraina centrale. Il cessate il fuoco, riporta la Bbc, dovrebbe durare dalle 09:00 fino alle 21:00 ora locale. La vice premier ucraina Irina Vereshchuk ha poi confermato che verranno evacuati anche studenti internazionali provenienti dall'India, dalla Cina e da altri paesi.
Odessa Opera House, in 1942 and today. pic.twitter.com/vu4521Ir2V
— KyivPost (@KyivPost) March 7, 2022
Zelensky: ci sarà la «guerra mondiale»
«Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale». È quanto ha detto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di un'intervista al programma World News Tonight dell'emittente ABC, accusando Putin di essere un «criminale di guerra». «Tutti coloro che sono venuti sulla nostra terra, tutti coloro che hanno dato gli ordini... sono tutti criminali di guerra» ha concluso. (Fonte ats ans)
Il primo corridoio umanitario sarà aperto a breve a Sumy
La vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha parlato dell'evacuazione a Sumy, chiarendo che «è stato concordato che il primo convoglio partirà alle 10 del mattino (le 9 in Svizzera) dalla città di Sumy. Il convoglio sarà seguito dalla popolazione locale con veicoli personali»,ha detto in una dichiarazione televisiva, come riportato dal Guardian.
In corso un nuovo tentativo d'evacuazione
Dovrebbe essere scattato alle 9 (le 8 in Svizzera) il cessate il fuoco in Ucraina per permettere l'evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy, secondo l'accordo siglato ieri dalle due parti. L'intesa è arrivata a conclusione del terzo incontro negoziale tra la delegazione ucraina e quella russa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto ribadito che non fugge: «Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova (gli uffici presidenziali), senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra», ha detto accusando il nemico di usare "tattiche medievali" per punire gli ucraini. (Fonte ats ans)
Altri bombardamenti nella notte
Nonostante si parli di un «rallentamento» delle ostilità russe, nella notte sono state nuovamente bombardate varie città ucraine, ed è quindi anche aumentato il numero di civili morti. Lo ha riportato il Servizio statale di emergenzia ucraino (SES), come indicato dall'emittente Bbc. I missili hanno colpito ad esempio un deposito petrolifero a Zhyotymyr, a ovest di Kyiv, e aree residenziali a Sumy, a Mykolaiv e a Kharkiv.
La richiesta dell'ONU: «Garantite un passaggio sicuro»
L'alto funzionario delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha invitato l'Ucraina e la Russia a garantire un passaggio sicuro per i civili in fuga dai combattimenti e per la consegna degli aiuti umanitari. Seppur l'ONU e i suoi partner abbiano infatti fornito cibo a centinaia di migliaia di persone, la situazione dei bombardamenti ha reso difficile raggiungere alcune aree. La dichiarazione arriva mentre entrambe le parti continuano ad accusarsi a vicenda: l'ambasciatore ucraino all'Onu ha accusato i russi di aver «bombardato i corridoi umanitari», bloccando la fuga dei civili, mentre l'ambasciatore russo all'Onu ha negato le accuse, rimbalzandole agli ucraini. In ogni caso, è previsto in mattinata un ulteriore tentativo.
Putin: «Non invierò in Ucraina i militari di leva né i riservisti»
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che non invierà in Ucraina i militari di leva né i riservisti. Questo anche poiché i «soldati professionisti» stanno raggiungendo «gli obiettivi prefissati» da Mosca. «Sono sicuro che stiano garantendo la sicurezza e la pace per il popolo russo in modo efficace», ha aggiunto Putin in un discorso televisivo trasmesso in occasione della Festa della Donna. (Fonte ats ans)
«Colpito un altro sito pericoloso»
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha comunicato che è stato colpito un altro sito pericoloso, dopo la notte di terrore mondiale per l'incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhya: un impianto di ricerca che produce radioisotopi per la medicina nucleare è stato danneggiato dai bombardamenti russi vicino a Kharkiv, ha fatto sapere il segretario generale dell'agenzia, Rafael Grossi, che ha però precisato che non ci sono fughe di materiali radioattivi. (ats)
Putin trema, ma attacca
Dopo le importanti sanzioni finanziarie messe in atto dai Paesi occidentali, la Russia è a rischio bancarotta. Il Cremlino minaccia però ora di bloccare le forniture di gas all'Europa, avvertendo che il prezzo del petrolio potrebbe salire a 300 dollari al barile.
A macchia d'olio
«Noi saremo i primi. Voi i secondi. Più questa bestia mangerà, e più ne vorrà». È quanto dichiarato da Volodymyr Zelensky durante un'intervista rilasciata ieri sera all'emittente ABC. Il premier ucraino ha avvertito i Paesi occidentali che la guerra uscirà dai confini ucraini, impattando il resto del mondo. E ha affermato che il presidente statunitense Joe Biden potrebbe fare di più per fermare il conflitto. Nel frattempo il Pentagono ha annunciato che nella notte c'è stata una diminuzione della violenza sul terreno. Più di dieci persone sarebbero però decedute nei bombardamenti sulla città nord-orientale di Sumy.