Il presidente russo Putin: «Il supporto popolare mostra che siamo nel giusto». E sulle sanzioni: «Ci adatteremo».
Stati Uniti cauti sul possibile uso di armi chimiche da parte dei russi. Putin e Lukashenko vanno processati a L'Aia, secono la presidente del Parlamento Ue Metsola.
Il quindicesimo giorno del conflitto in Ucraina, che ha visto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e quello ucraino Dmytro Kuleba discutere in Turchia, non ha portato a dei concreti passi in avanti sul piano dei negoziati.
Intanto è unanime la condanna del bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol, che ha fatto indignare anche la Svizzera. Desta poi apprensione la situazione delle centrali nucleari ucraine: se i timori per quella di Chernobyl sono rientrati, l'attenzione è tutta sull'impianto di Zaporizhzhia, già al centro di un attacco la scorsa settimana.
Qui gli aggiornamenti del tredicesimo e del quattordicesimo giorno di guerra.
Zelensky nega che l'Ucraina stia producendo armi chimiche
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato un videomessaggio sul proprio canale Telegram, nel quale nega che armi chimiche o di distruzione di massa siano state sviluppate in laboratori ubicati sul territorio nazionale. Le strutture di cui parlano i russi sono «per la maggior parte laboratori lasciati dall'epoca sovietica e impegnati nella scienza convenzionale, non militare».
The manic obsession with which various Russian officials fantasize about non-existent biological or chemical weapons or hazards in Ukraine is deeply troubling and may actually point at Russia preparing another horrific false flag operation. This tweet is for the record.
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) March 10, 2022
Armi biologiche, botta e risposta Mosca-Kiev
Infuria la polemica tra Kiev e Mosca sull'ipotetica realizzazione di armi biologiche da parte dei militari statunitensi in Ucraina. La Russia ha chiesto per venerdì una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu «per discutere le attività biologiche militari degli Stati Uniti sul territorio dell'Ucraina». In precedenza il ministero della Difesa aveva sostenuto che Washington aveva investito oltre 200 milioni di dollari nella gestione di laboratori biologici sul suolo ucraino. Stizzita la replica del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba: «L'ossessione maniacale con cui vari funzionari russi fantasticano su armi o rischi biologici o chimici inesistenti in Ucraina è profondamente preoccupante e potrebbe effettivamente indicare che la Russia sta preparando un'altra orribile operazione sotto falsa bandiera. Questo tweet è per la cronaca» ha concluso Kuleba.
Si potrà incitare alla violenza contro le truppe russe e Putin su Facebook e Instagram
In alcuni paesi le piattaforme social di Meta, ovvero Facebook e Instagram, consentiranno agli utenti di d'invocare la violenza contro le truppe russe nel contesto dell'invasione dell'Ucraina e contro il presidente Vladimir Putin. Lo afferma l'agenzia stampa Reuters, che ha visionato e-mail interne indirizzate ai moderatori di contenuti. Il colosso tecnologico avrebbe quindi deciso di adottare una modifica temporanea alla sua politica di incitamento all'odio.
#Ukraine nuclear regulator told IAEA today it had lost all communication w/ #Chornobyl Nuclear Power Plant, can no longer provide updated info. @RafaelMGrossi says IAEA's aware of reports that power has now been restored to the site, need for confirmation. https://t.co/GhdMceMgRP pic.twitter.com/8iwjPzmef1
— IAEA - International Atomic Energy Agency (@iaeaorg) March 10, 2022
Kiev non è più in comunicazione con Chernobyl
L'Ucraina ha informato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) «di aver perso oggi tutte le comunicazioni con la centrale nucleare di Chernobyl», ovvero con gli impianti di stoccaggio delle scorie radioattive dell'incidente del 1986. «Di giorno in giorno assistiamo a un peggioramento della situazione» ha dichiarato il direttore generale dell'Aiea Rafael Mariano Grossi. Si resta in attesa di conferma del ripristino della corrente elettrica, annunciato dai russi e smentito dagli ucraini.
Crisi ucraina sul tavolo della cena dei leader Ue
È stata la guerra in Ucraina nei suoi diversi aspetti, dalle sanzioni contro Mosca alle ripercussioni sull'Unione in particolare nei settori della difesa e dell'energia, a dominare la prima sessione del summit informale dei leader dell'Ue, in corso a Versailles. E l'Ucraina, spiegano fonti europee, è sul tavolo anche della cena dei leader in corso in questo momento, che toccheranno tra l'altro il tema dell'adesione di Kiev all'Unione europea. (fonte ats)
Mariupol «sull'orlo di una catastrofe umanitaria»
«La città di Mariupol è sull'orlo di una catastrofe umanitaria». È l'allarme del consiglio comunale della città ucraina secondo cui i beni di prima necessità stanno «diminuendo di giorno in giorno. La situazione è «critica» e con gli ingressi bloccati alla città, non c'è modo di consegnare cibo e acqua. (fonte ats)
Pronti a garantire la sicurezza dei siti nucleari ucraini
Ucraina e Russia sono «pronte» a lavorare per garantire la sicurezza dei siti nucleari ucraini compromessi dalla guerra. Lo ha annunciato in serata il direttore generale dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea). «Il mio primo obiettivo era stabilire un dialogo diretto ad altissimo livello», ha spiegato Rafael Mariano Grossi, di ritorno da Antalya, in Turchia, dove ha incontrato separatamente i ministri degli Esteri russo Serghiei Lavrov e l'ucraino Dmytro Kuleba. «Entrambe le parti sono pronte a lavorare e a discutere con l'Aiea», ha aggiunto incontrando la stampa a Vienna, e parlando di «incontri fruttuosi, ma non facili». (fonte ats)
JPMorgan e Goldman Sachs via dalla Russia
JPMorgan segue Goldman Sachs e fa un passo indietro in Russia, divenendo così la seconda grande banca di Wall Street a lasciare il Paese. «Le nostre attività attuali sono limitate e includono aiutare i nostri clienti a gestire o chiudere gli obblighi pre-esistenti, gestire il rischio e prenderci cura dei nostri dipendenti», afferma JPMorgan secondo quanto riportato dai media americani. (fonte ats)
«Mai una vittoria per Putin»
L'Ucraina non «sarà mai una vittoria per Vladimir Putin». Lo afferma il presidente americano Joe Biden. (fonte ats)
Kiev ritira i caschi blu
L'Ucraina ha chiesto di ritirare i suoi caschi blu dalle missioni di pace in cui è attualmente impegnata. Lo ha reso noto il portavoce dell'Onu Stephane Dujarric. Fanno parte dell'impegno di Kiev con il peacekeeping delle Nazioni Unite 250 soldati con la missione Monusco nella Repubblica Democratica del Congo, più altro personale in uniforme in Mali, Cipro, Sud Sudan, Kosovo e nell'area di Abyei al confine tra Sud Sudan e Sudan per un totale di 308 militari di cui l'Ucraina ha chiesto il ritiro. Con la missione Monusco operano anche otto elicotteri. «Stiamo valutando come mitigare le conseguenze della loro partenza», ha detto il portavoce. (fonte ats)
Sfollati, corridoi verso la Russia aperti ogni giorno
Il ministero della Difesa russo ha comunicato che ogni giorno alle 10 ora di Mosca (le 8 in Svizzera) saranno aperti dei corridoi umanitari per consentire ai civili ucraini di raggiungere la Russia. Lo afferma l'agenzia di stampa russa Interfax. Nei giorni scorsi sia Kiev che Washington avevano respinto la proposta.
«Processare Putin e Lukashenko a L'Aia»
«Dobbiamo essere chiari: ciò che Putin e Lukashenko stanno facendo in Ucraina è criminale. È un crimine di guerra. Capovolge l'ordine mondiale democratico, e dobbiamo ritenere i colpevoli responsabili attraverso il tribunale penale internazionale quando sarà il momento». Lo ha detto la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, rivolgendosi ai leader Ue al vertice informale a Versailles. Il processo a L'Aia «sarebbe la vittoria definitiva per il popolo ucraino, per lo stato di diritto e per il nostro stile di vita basato su regole», ha aggiunto. (fonte ats)
80mila civili evacuati in due giorni
Oltre 80mila persone sarebbe state evacuate dalle regioni di Kiev e Sumy negli ultimi due giorni, secondo fonti governative citate dai media ucraini.
Blocco dei cereali russi
La Russia ha bloccato fino al 31 agosto le esportazioni di grano, frumento, segale, orzo e mais verso i paesi membri dell'Unione economica eurasiatica (Eeu), ovvero Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan. Il ministero dell'Economia ha spiegato che la decisione è stata presa per garantire che ci sia cibo a sufficienza per far funzionare il mercato interno. Mosca ha inoltre vietato le esportazioni di zucchero verso paesi terzi fino al 31 agosto, con possibili eccezioni verso i membri Eeu.
Biden-Erdogan, «avanti con gli sforzi internazionali»
Joe Biden ha parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per «coordinare le risposte all'attacco della Russia in Ucraina. Abbiamo discusso l'importanza di continuare gli sforzi internazionali per far sì che Mosca sia responsabile per la sua aggressione e per sostenere la popolazione ucraina». Lo afferma il presidente americano. (fonte ats)
I spoke today with @RTErdogan to coordinate our responses to Russia’s unprovoked attack on Ukraine. We discussed the importance of continued international efforts to hold Moscow accountable for its aggression and to support the Ukrainian people as they confront this crisis.
— President Biden (@POTUS) March 10, 2022
«Non avevamo scelta. Difendere il Donbass era nostro dovere»
«L'assistenza alla popolazione del Donbass era un dovere della Russia, non avevamo altra scelta», ha detto il presidente russo Vladimir Putin, affermando che «il supporto popolare mostra che la Russia sta facendo la cosa giusta». «Noi non ci isoleremo da nessuno. Siamo aperti a lavorare con tutti i nostri partner stranieri che vogliono farlo», ha aggiunto Putin, osservando che «la pressione delle sanzioni è sempre esistita, ma l'economia russa si adatterà alla nuova situazione e rafforzerà l'indipendenza e la sovranità» del Paese. (fonte ats)
La Croce rossa: «A Mariupol la gente si aggredisce per il cibo»
La situazione umanitaria nella città ucraina assediata di Mariupol «si fa sempre più urgente e disperata», fa sapere il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), che riferisce di centinaia di migliaia di persone senza cibo, acqua, riscaldamento o assistenza sanitaria» e «necessitano di una tregua dalla violenza e di aiuti umanitari». E molte persone in questa situazione «si aggrediscono a vicenda per il cibo». «Tutti i negozi e le farmacie sono stati presi d'assalto già quattro cinque giorni fa. Qualcuno ha ancora qualcosa da mangiare ma non so per quanto durerà», commenta Sasha Volkov, dirigente della Croce Rossa. «Le persone hanno iniziato ad aggredirsi a vicenda per il cibo, altri hanno iniziato a danneggiare le automobili degli altri per prendere della benzina», ha aggiunto. «Molti non hanno più cibo per i bambini e stanno scarseggiando anche le medicine, specialmente per pazienti con il diabete o il cancro. Solo gli ospedali funzionano ancora in parte, ma solo perché il municipio distribuisce ancora un po' di carburante», conclude Volkov. (fonte ats)
Telefonata Erdogan-Biden
Il capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan ha sentito al telefono il presidente americano Joe Biden, dopo i colloqui di oggi mediati dalla Turchia ad Antalya tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Serghiei Lavrov e Dmytro Kuleba. Lo riferisce l'agenzia Anadolu. I due leader hanno discusso degli ultimi sviluppi della situazione in Ucraina e delle relazioni Turchia-Usa. (fonte ats)
Schröder incontra Putin a Mosca
Nel giorno del fallimento del negoziato in Turchia spunta una mediazione a sorpresa: quella dell'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder. Secondo Politico è a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin, su mandato del governo di Kiev. «L'Ucraina voleva vedere se Schröder poteva costruire un ponte per il dialogo con Putin», secondo una fonte. Cancelliere dal 1998 al 2005, Schröder è stato ampiamente criticato per i suoi stretti legami di affari con società russe attive nel settore dell'energia, come il gigante petrolifero Rosneft.
Il ripristino dell'elettricità a Chernobyl è una «fake news»
Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che gestisce le quattro centrali nucleari nel Paese, ha definito «fake news» la notizia annunciata da Mosca secondo la quale esperti bielorussi avrebbero ripristinato la fornitura di elettricità a Chernobyl. (fonte ats)
L'economia russa sarà «devastata» dalle sanzioni
L'economia della Russia sarà «devastata» dalle sanzioni. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, nel corso di un evento del Washington Post. Yellen spiega che l'attesa forte contrazione dell'economia russa avrà probabilmente degli effetti sull'economia americana e quella europea, anche se le sanzioni sono state messe a punto per massimizzare il loro effetto sull'effetto mettendo al riparo per quanto possibile gli alleati. (fonte ats)
«Condizioni strazianti a Mariupol»
La Croce Rossa Internazionale ha descritto in un messaggio audio la drammatica situazione a Mariupol, dove le scorte di cibo e acqua «stanno raggiungendo livelli pericolosamente bassi». Sasha Volkov, a capo della delegazione presente in città, ha detto che in alcune aree la situazione è talmente terribile che le persone «hanno iniziato ad attaccarsi l'un l'altra, per il cibo». In alcuni punti sono persino emersi dei mercati neri, in cui si vendono però principalmente verdure: «Non si può trovare carne o altri alimenti del genere». Anche le scorte di medicinali stanno finendo, con le farmacie della città che «sono state saccheggiate quattro o cinque giorni fa», anche se alcuni ospedali continuano a funzionare. «Abbiamo iniziato ad ammalarci a causa dell'umidità e del freddo, servono medicine, ma non c'è modo di trovarle in città», ha concluso.
Sono finora 71 i bambini uccisi in Ucraina dall'inizio della guerra
L'annuncio di Liudmyla Denisova, incaricata dei diritti umani al parlamento di Kiev: «Dall'inizio dell'invasione russa a oggi 71 bambini sono stati uccisi e oltre 100 feriti» ha indicato in un comunicato postato su Telegram. (Fonte ats ans)
Putin: «Sanzioni illegittime»
La Russia sta «mantenendo tutti i suoi impegni relativi alle esportazioni energetiche», «le sanzioni» dell'Occidente sono quindi «illegittime». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass, addossando all'Occidente la responsabilità dell'aumento dei prezzi dell'energia. «Troveremo una soluzione, con calma, a tutti i problemi insieme ai nostri partner che non riconoscono le sanzioni». Putin ha poi aggiunto che «è necessario agire in modo deciso nei confronti delle compagnie straniere che stanno interrompendo le loro operazioni in Russia, ci sono soluzioni legali al riguardo». (Fonte ats ans)
La Bielorussia ha ripristinato la fornitura energetica alla centrale nucleare di Chernobyl
Il Ministero dell'energia russo ha dichiarato che gli specialisti bielorussi hanno ripristinato la fornitura di energia elettrica alla centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina. Lo riporta Sky News. Recentemente, lo ricordiamo, Chernobyl aveva perso la corrente elettrica in seguito ai combattimenti tra le forze russe e ucraine.
Zelensky: «Ricostruiremo l'Ucraina»
«Il mio cuore è spezzato da ciò che gli occupanti hanno fatto alle nostre città, al nostro stato, è una catastrofe umanitaria». È quanto ha dichiarato nell'odierno discorso alla nazione il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riportato dall'emittente Bbc. Per Zelensky, la Russia vuole umiliare il popolo ucraino e «farci inginocchiare per prendere pane e acqua dalle loro mani». «Non siamo diventati schiavi e non lo saremo mai - perché questo è il nostro spirito e questo è il nostro destino», ha poi ribadito il leader ucraino. Guardando avanti, dopo la guerra, ha poi affermato che «tutto sarà ricostruito secondo i più alti standard: la pianificazione da parte del governo è già in corso»: «Non ci sarà più traccia dell'invasione russa».
«L'Unione europea approvi adesso l'adesione di Kiev»
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha esortato Bruxelles ad approvare la proposta di Kiev di adesione all'Unione europea, una decisione che costituirebbe «un'enorme iniezione di speranza» per il popolo ucraino. In un articolo pubblicato oggi sul Financial Times dal titolo "L'Ue deve concedere l'adesione all'Ucraina adesso", il capo della diplomazia di Kiev scrive: «La proposta di dare all'Ucraina la membership dell'Ue è davanti a noi ed io esorto fortemente i miei colleghi nelle capitali europee di dargli il disco verde». Il ministro sottolinea poi che «i sondaggi di opinione suggeriscono che questa mossa è appoggiata dalla maggioranza dei cittadini dell'Ue. I leader dell'Ue sono in grado di farlo». Secondo Kuleba, infine, l'adesione di Kiev «rafforzerebbe notevolmente l'Ue... Sarà una questione di prestigio, oltre che di forza, per l'Ue avere un membro come noi. Il tempo di prendere decisioni è adesso...». (Fonte ats ans)
«L'Onu non diventi una nuova Siria»
I leader mondiali «devono fare di tutto» per impedire che l'Ucraina diventi una nuova Siria. Lo ha dichiarato il presidente delle Commissione d'inchiesta internazionale dell'Onu sulla Siria, Paulo Sergio Pinheiro, sottolineando che le pratiche attuate nel conflitto in Ucraina sono molto simili a quelle adottate in Siria, dove «la mancanza di rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario ha cancellato le norme fondamentali». Commentando, poi, gli eventi attuali da una prospettiva siriana, Pinheiro ha ricordato i tentativi delle parti in conflitto di risolvere militarmente il conflitto siriano negli ultimi dieci anni. Una situazione che ha permesso «la violazione di quasi tutti i diritti umani fondamentali, la commissione di quasi tutti i crimini contro l'umanità e quasi tutti i crimini di guerra». Nello stesso tempo, secondo Pinheiro, la guerra in Ucraina non deve farci dimenticare la vita quotidiana dei civili siriani, che vivono da dieci anni un conflitto «devastante» che ha provocato lo sfollamento di metà della popolazione prebellica e la sparizione di 100'000 persone. (Fonte ats ans)
Crimini di guerra, anche Harris spinge per l'indagine
Una indagine per crimini di guerra da parte della Russia «dovrebbe assolutamente esserci»: lo ha detto la vicepresidente Usa Kamala Harris in visita in Polonia. Lo riferisce il pool dei reporter al suo seguito. (fonte ats)
Continued dialogue with the leaders of the UK & France. Informed about new crimes of Russia against 🇺🇦 people. Further support for 🇺🇦 was discussed with 🇬🇧 PM @BorisJohnson. We also focused on peace talks with 🇫🇷 President @EmmanuelMacron. We must stop the war. #StopRussia
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 10, 2022
La proposta di Macron: un "recovery" di guerra da 100 miliardi
Un piano per sviluppare l'autonomia strategica e far fronte ai circa 100 miliardi di investimenti - secondo le prime e parziali stime - di cui l'Ue potrebbe aver bisogno come conseguenza della guerra in Ucraina. Sarà il padrone di casa del vertice di Versailles, Emmanuel Macron, a dare lo sprint ad una proposta che si fa spazio da giorni a Bruxelles e che, nelle cancellerie europee, cominciano a delineare come una sorta di 'Recovery di guerra'. La strada, tuttavia, è in salita. I leader europei che arriveranno nella reggia simbolo dell'Ancien Regime sono segnati da diverse sensibilità, con Olanda ma anche Germania a guidare il fronte di chi richiama tutti alla prudenza. Del resto, anche la Commissione europea, per ora, tentenna. Guardando innanzitutto alle risorse già messe in campo con il Next Generation Ue, che ha nell'energia uno dei suoi pilastri. Nelle conclusioni del vertice sarà confermato l'obiettivo dell'autonomia energetica da Mosca, già inserito nelle bozze dei giorni scorsi. Ma, nella prima giornata del vertice, ad avere spazio sarà innanzitutto la situazione in Ucraina e l'esigenza di aumentare le spese militari Ue, che vede i leader baltici in prima linea. (fonte ats)
Confisca dei beni russi, Zelensky firma la legge
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato oggi la legge che autorizza la confisca dei beni di proprietà dei cittadini russi sul territorio ucraino. Lo ha comunicato l'ufficio stampa della Rada, il parlamento dell'ex repubblica sovietica, citato dai media ucraini. I beni in questione saranno confiscati «senza alcun compenso del loro valore» in considerazione della «guerra aggressiva su vasta scala condotta dalla Federazione Russa contro l'Ucraina e il popolo ucraino».
Bce, tassi d'interesse fermi
La Banca centrale europea lascia, come atteso, i tassi d'interesse fermi: il tasso principale resta a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo comunica la Bce dopo la riunione del Consiglio direttivo precisando che «qualunque ritocco dei tassi sarà graduale». La crisi in Ucraina è un «momento spartiacque» per l'Europa e la Bce è pronta a fare «tutto il necessario» a sostegno dell'economia, incluso il sostegno della liquidità. Lo afferma l'istituto centrale nella nota emessa al termine della riunione. La Bce «concluderà gli acquisti netti tramite il programma App (Asset Purchase Programme) nel terzo trimestre» se i dati in arrivo confermeranno lo scenario d'inflazione. Gli acquisti col programma pandemico termineranno a marzo e che quelli con l'App ammonteranno a 40 miliardi ad aprile, 30 miliardi a maggio e 20 miliardi a giugno. (fonte ats)
«Metà della popolazione è già fuggita da Kiev»
La metà della popolazione di Kiev è fuggita dalla capitale ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Lo ha detto il sindaco della città. «Dalle informazioni che abbiamo, a Kiev un residente su due ha lasciato la città», ha detto il sindaco della capitale Vitali Klitschko alla televisione ucraina. «Un po' meno di due milioni di persone se ne sono già andate. Tuttavia Kiev è stata trasformata in una fortezza. Ogni strada, ogni edificio, ogni checkpoint è stato fortificato», ha detto. L'area più estesa della città di Kiev aveva lo scorso anno una popolazione di 3,5 milioni di persone, secondo il sito citypopulation.de. Le forze russe, secondo quanto ha potuto constatare l'agenzia di stampa Afp, hanno dispiegato i loro veicoli armati fino all'estremità nord-orientale della città. I soldati ucraini hanno riferito di una notte di pesanti scontri per il controllo della principale autostrada che entra a Kiev.(fonte ats)
L'accusa di Zelensky ai media russi: «Solo bugie su Mariupol»
«Abbiamo difeso il nostro stato per il 15esimo giorno consecutivo. Abbiamo perseverato. L'esercito ucraino sta respingendo gli attacchi nelle aree chiave». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a parlare con un nuovo video pubblicato su Telegram, accusando i media russi di aver mentito sui bombardamenti avvenuti ieri a Mariupol. «Ne hanno parlato nei talk show in Russia, ma non hanno detto una parola vera. Hanno detto ai russi che non c'erano bambini, e che nella clinica ostetrica non c'erano donne incinte o che avevano appena partorito. Hanno detto che lì c'era la base dei nazionalisti, come al solito loro mentono spudoratamente»
In Polonia già 300mila rifugiati
Sono quasi 300mila le persone fuggite dall'Ucraina a cui la Polonia ha offerto ospitalità nelle ultime due settimane. Lo riferisce SkyNews. La portavoce del sindaco di Varsavia, intervistata dall'emittente, ha rivolto un appello all'Unione europea e ad altre ong, chiedendo maggiore sostegno. La preoccupazione infatti è che nelle prossime settimane questi numeri possano continuare a crescere. E a farlo in modo massiccio.
Pechino spera che la «guerra» si fermi il prima possibile
Il ministro cinese degli Esteri Wang Yi, discutendo con il suo omologo francese Jean-Yves Le Drian, ha detto che Pechino auspica che la «guerra» possa fermarsi «il più presto possibile». Lo riporta il network cinese CCTV. È la prima volta, dall'inizio del conflitto, che il ministro cinese vi si riferisce utilizzando la parola "guerra".
Scholz e Macron chiamano Putin: «Serve una tregua immediata»
In una telefonata fra il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmaneul Macron e il presidente russo Vladimir Putin, «Germania e Francia hanno chiesto una tregua immediata». È quanto si apprende da fonti del governo tedesco. «Scholz e Macron hanno insistito sul fatto che la soluzione a questa crisi debba arrivare dalle trattative fra Ucraina e Russa». I tre leader hanno inoltre deciso di sentirsi di nuovo nei prossimi giorni. (fonte ats)
An Overview Video of the Heavy Artillery and Tank Fighting that occurred between Russian and Ukrainian Forces during the Failed Russian Offensive into Brovary, Northeast of Kyiv earlier today. pic.twitter.com/gz6Cf5FY8J
— OSINTdefender (@sentdefender) March 10, 2022
Lukashenko domani a Mosca per incontrare Putin
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si recherà domani a Mosca per un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Ne danno notizie le agenzie statali russe.
Mosca intende nazionalizzare gli asset stranieri
Il governo russo è al lavoro sulla possibilità di nazionalizzare la proprietà delle imprese straniere che stanno lasciando la Russia. Lo annuncia Dmitry Medvedev, vicecapo del Consiglio di sicurezza russo citato dall'agenzia Interfax. (fonte ats)
Telegram, i malware che sfruttano la guerra in Ucraina
I criminali informatici stanno «opportunisticamente» sfruttando il conflitto in atto diffondendo attraverso gli attivisti, e soprattutto su Telegram, malware che sembrano strumenti offensivi per prendere di mira le entità russe, ma in realtà hanno come obiettivo utenti inconsapevoli. È l'allarme lanciato dai ricercatori di Cisco Talos Intelligence Group. In uno dei casi rilevati, la società di sicurezza ha osservato «un attore di minacce» che offre su Telegram uno strumento DDoS (Distributed Denial of Service, per mettere i siti offline, ndr) chiamato destinato ad essere utilizzato contro piattaforme russe. Il file scaricato in realtà infetta la vittima inconsapevole con un malware progettato per rubare credenziali e informazioni sulle criptovalute. «Uno dei mezzi principali su cui stanno girando questo tipo di offerte è Telegram, molto popolare nell'Europa orientale e ampiamente utilizzata sia da ucraini che da russi». (fonte ats)
Pechino avvisa gli Usa: «Se sanzionati risponderemo con decisione»
Quando gestiscono le relazioni con la Russia, «gli Stati Uniti non dovrebbero imporre le cosiddette sanzioni e la giurisdizione a lungo raggio su società e individui cinesi, e non dovrebbero danneggiare i diritti e gli interessi legittimi della Cina, altrimenti la Cina darà una risposta risoluta e decisa». È la risposta del portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian alle minacce di ritorsioni ventilate dal segretario al Commercio americano Gina Raimondo nel caso in cui Pechino violi le sanzioni a carico della Russia. (fonte ats)
«Putin non rifiuta di incontrare Zelensky»
Sempre in conferenza stampa al termine dell'incontro con il ministro degli esteri ucraino Kuleba ad Antalya, il ministro degli Esteri russo ha dichiarato che «il presidente Putin non rifiuta un incontro tra presidenti, ma bisogna prima fare un lavoro preparatorio. L'Ucraina ci ha detto che ci darà risposte concrete, noi attendiamo». Lavrov ha anche dichiarato che la Russia non ha «in programma di attaccare alcun altro Paese europeo», ma vuole che l'Occidente e l'Ue smettano di fornire armi a Kiev. Sulla minaccia di una guerra nucleare, il Ministro ha dichiarato: «Non voglio credere e non credo che ci sarà una guerra nucleare». Infine, ha ribadito l'accusa agli USA che il Pentagono stia usando il territorio ucraino per sviluppare armi biologiche.
Un convoglio umanitario costretto a fare marcia indietro alle porte di Mariupol
Un convoglio umanitario che intendeva raggiungere Mariupol è stato costretto a tornare indietro a causa dei combattimenti. Lo riporta Reuters sulla base delle dichiarazioni del vice primo ministro ucraino.
«I nazionalisti ucraini usano i civili come scudi umani»
A seguito dell'incontro in Turchia con il suo omologo ucraino, il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che la Russia ha presentato le sue proposte e che sono state discusse le questioni umanitarie relative al conflitto. Lavrov ha anche accusato i «nazionalisti» ucraini di usare i civili come scudi umani. Rispondendo a una domanda della BBC sulla possibilità di un cessate il fuoco, Lavrov ha detto che «l'operazione militare speciale» continuerà, e che la strategia di Vladimir Putin sta andando secondo i piani. Lavrov ha anche detto che fornendo aiuti difensivi all'Ucraina, l'Occidente si sta «comportando pericolosamente». «Non abbiamo attaccato l'Ucraina», ha poi ribadito, sostenendo che la Russia era minacciata e doveva difendere le regioni di Donetsk e Luhansk. Ad una domanda sul bombardamento di un ospedale a Mariupol da parte della CNBC, Lavrov ha detto che i media non hanno raccontato una storia equilibrata su ciò che è successo, che l'edificio era vuoto e sotto il controllo degli "estremisti" ucraini.
«La Russia continuerà la sua aggressione»
Parlando a seguito dei colloqui in Turchia, il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha ammesso che non è stato facile ascoltare Lavrov durante l'incontro, e ha dichiarato che «la Russia continuerà la sua aggressione fino a quando l'Ucraina non soddisferà le sue richieste», descritte come «una resa». Per Kuleba, l'Ucraina «non può fermare la guerra se il paese che ha iniziato l'aggressione non ha il desiderio di farlo». Il ministro degli esteri ucraino si è infine detto pronto a incontrare nuovamente Lavrov solo se ci saranno le prospettive «per una discussione sostanziale». Parlando poi della situazione attuale, il Ministro ha chiarito che «il problema più grande è la situazione a Mariupol» e spera quindi che la Russia «permetta un corridoio umanitario fuori dalla città».
L'incontro tra i ministri degli esteri russo e ucraino finisce senza progressi
Sono terminati i colloqui in Turchia tra il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo Dmytro Kuleba, dopo circa un'ora e mezza. Entrambi hanno poi rilasciato due conferenze stampa separate. Come confermato da Kuleba nella stessa, «non sono stati fatti progressi rispetto al cessate il fuoco».
Specialisti bielorussi a Chernobyl
La Bielorussia sta istruendo un team di specialisti per garantire il rifornimento di energia alla centrale nucleare di Chernobyl, in mano alle forze russe, che dall'altro ieri ha smesso di trasmettere dati. Lo ha reso noto l'agenzia BelTa. In ogni caso, l'Aiea aveva già chiarito ieri che non vi è «nessun impatto critico sulla sicurezza» causato dall'interruzione di corrente a Chernobyl.
«Donne e bambini lascino Kharkiv, Donetsk e Luhansk»
La presidenza ucraina ha lanciato un appello affinché donne e bambini a Kharkiv, Donetsk e Luhansk lascino le loro regioni, diventate ormai troppo pericolose. Lo riporta il Kyiv Inedependent citando Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente. «Per coloro che hanno bambini o donne, in particolare nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Luhansk, è meglio andarsene. Queste sono città di aspre battaglie militari e non c'è niente da fare per i civili, a meno che tu non sia un civile che lavora nei servizi dell'esercito o della città», ha detto Arestovich. (Fonte ats)
Più di 2,3 milioni di persone sono fuggite finora dall'Ucraina
L'Agenzia Onu per la migrazione ha confermato che sono più di 2,3 milioni le persone fuggite dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa. Dei rifugiati, 112'000 sono cittadini di paesi terzi.
La Russia sull'attacco all'ospedale: «Informazioni poco chiare»
Il Cremlino intende chiarire le circostanze attorno ai rapporti su un attacco a un ospedale pediatrico a Mariupol, le informazioni saranno richieste all'esercito. «Chiederemo sicuramente ai nostri militari perché, naturalmente, non abbiamo informazioni chiare su ciò che sia successo lì», ha detto ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov, rispondendo a una richiesta di commentare le notizie dell'attacco.
Il Regno Unito sanziona anche Abramovich
Il proprietario del Chelsea Roman Abramovich, nel Regno Unito da due decenni, è stato aggiunto alla lista delle sanzioni britanniche, che prevede un congelamento dei beni, un divieto di transazioni con individui e imprese britanniche, e un divieto di viaggio. Il Regno Unito ha aggiunto anche Olge Deripaska (il re dell'alluminio), Alexei Miller, Andrei Kostin e Nikolai Tokarev alla lista delle sanzioni. Per il premier Boris Johnson, «non ci possono essere rifugi sicuri per coloro che hanno sostenuto il feroce assalto di Putin in Ucraina».
Sicurezza degli impianti nucleari: «Dobbiamo agire ora»
«Sono in viaggio verso Adalia, in Turchia, per discutere della questione urgente di garantire la sicurezza e la salvaguardia degli impianti nucleari in Ucraina». Lo ha annunciato su Twitter il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, che ha spiegato di essere stato invitato dal ministro degli Esteri turco. «Abbiamo bisogno di agire ora». (Fonte ats ans)
Talks between the foreign ministers of Ukraine, Turkey and the Russian Federation on ending Russian aggression against Ukraine have commenced in Antaliya. pic.twitter.com/LUDCClMNaQ
— Oleg Nikolenko (@OlegNikolenko_) March 10, 2022
L'incubo delle fosse comuni a Mariupol
Corpi chiusi in sacchi di plastica neri ammucchiati in una fossa comune. Sono le immagini di due foto pubblicate dall'Associated Press, scattate nella città assediata di Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Le foto mostrano uomini - alcuni in divise da lavoro, altri in tute protettive azzurre - che gettano i corpi in una fossa in sacchi di plastica neri e avvolti in lenzuola o coperte. Mariupol è da giorni sotto l'assedio delle forze armate russe. Secondo quanto riferito ieri da un consigliere del sindaco cittadino, almeno 1'300 civili sono stati uccisi nella città da quando è iniziata l'invasione russa. «Davvero non riusciamo a calcolare quanti morti abbiamo. Non siamo nemmeno in grado di contare quante persone sulle strade siano state uccise da bombardamenti e colpi di artiglieria», ha detto alla Cnn il vice sindaco della città, Sergei Orlov. «Non sappiamo quanti sono perché non riusciamo a raccogliere tutti i corpi e contarli». (Fonte ats ans)
Iniziato l'ultimo round di colloqui
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba si sono appena incontrati ad Adalia, in Turchia. Si spera che il colloquio, mediato dal ministro degli esteri turco, Mevlut Cavusoglu, possa portare ad un cessate il fuoco.
La Russia lascia il Consiglio d'Europa
Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass. «Il corso degli eventi è diventato irreversibile - si legge in una nota - e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall'Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti». Il Consiglio d'Europa, lo ricordiamo, ha come missione la creazione di uno spazio democratico e politico comune su tutto il continente europeo, garantendo il rispetto dei principi fondamentali: diritti umani, democrazia e stato di diritto. (Fonte ats ans)
Le truppe russe «sono entrate a Mariupol»
Secondo le dichiarazioni del Ministero della Difesa russo, riprese dell'agenzia di stampa Interfax, i soldati russi hanno preso il controllo di parti della città di Mariupol, assediata da giorni. Reuters dà notizia invece di sette corridoi umanitari che sono stati aperti anche oggi, uno dei quali proprio da Mariupol. Anche da Sumy sono state avvistate colonne di sfollati in fuga, dopo l'annuncio di un cessate il fuoco.
Due bimbi morti vicino Kharkiv
Un bombardamento nella notte da parte della forze armate russe ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Lo riferisce la Bbc citando i Servizi di emergenza statale dell'Ucraina. L'attacco ha colpito il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese. I Servizi di emergenza statale fanno sapere anche che nell'attacco è stata ferita una bambina di 5 anni, portata d'urgenza all'ospedale. I soccorritori continuano le operazioni di ricerca per estrarre i corpi dalle macerie. (Fonte ats)
Le truppe russe hanno fatto «pochi progressi» verso Kiev
In oltre una settimana, il convoglio russo a nord-ovest di Kiev ha fatto «pochi progressi», sta subendo «continue perdite» per mano delle forze armate ucraine. È quanto riporta l'ultimo aggiornamento dell'intelligence da parte del ministero della difesa britannico. Oltre a ciò, è stata confermata anche una «notevole diminuzione dell'attività aerea russa complessiva» sull'Ucraina negli ultimi giorni, «probabilmente dovuta alla «inaspettata efficacia e resistenza» delle forze di difesa aerea ucraine.
I ministri degli Esteri di Ucraina e Russia in Turchia
Dmytro Kuleba, il Ministro degli esteri dell'Ucraina, è arrivato in Turchia per i colloqui con il suo omologo russo, Sergei Lavrov. Si tratta di negoziati che coinvolgono le personalità di più alto livello dall'inizio del conflitto. L'incontro avrà luogo alle 8.45 (ora Svizzera). Kuleba, in ogni caso, ha già dichiarato di non avere grandi aspettative.
Contrattacco ucraino vicino a Kiev
L'esercito ucraino avrebbe lanciato un contrattacco contro le forze russe vicino alla capitale Kiev. Lo ha riportato l'emittente ucraina Suspline citando le parole di Vadym Denysenko, consigliere del ministro dell'Interno. «La notte è stata abbastanza difficile, possiamo dire che l'esercito ucraino ha contrattaccato vicino a Kiev» ha spiegato Denysenko, senza fornire informazioni dettagliate.
18 strutture mediche colpite
Dopo quanto avvenuto ieri a Mariupol, con un raid aereo che ha colpito un ospedale pediatrico, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato un comunicato confermando che dall'inizio della guerra sono state attaccate 18 strutture mediche. L'OMS ha quindi condannato fermamente gli attacchi alle strutture e al personale sanitario: «Gli attacchi all'assistenza sanitaria violano il diritto internazionale. Anche in tempi di conflitto dobbiamo proteggere la santità e la sicurezza dell'assistenza sanitaria, un diritto umano fondamentale», ha denunciato l'ente.
Niente più videogiochi verso la Russia
Il gigante giapponese dell'elettronica Sony ha annunciato di aver sospeso tutte le spedizioni di consolles PlayStation e di videogiochi verso la Russia, unendosi così alla lista sempre più lunga di aziende che interrompono i loro legami con la Russia dopo l'operazione militare lanciata da Mosca in Ucraina. Sony ha inoltre donato 2 milioni di dollari all'Unhcr e a Save the Children a sostegno delle vittime della guerra. Anche Nintendo ha sospeso le spedizioni verso la Russia «per il momento», ha spiegato all'agenzia Afp un portavoce dell'azienda di base a Kyoto. (Fonte ats)
«Bombardamenti a caso» e più vittime tra i civili
Secondo fonti della Difesa Usa la Russia ha lanciato contro l'Ucraina «bombe stupide», le cosiddette bombe a caduta libera che non hanno un obiettivo preciso. Lo riporta il Washington Post. La fonte precisa di non sapere se «si trattasse di ordigni così concepiti o di un errore» ma quello che è stato constatato è «un aumento dei danni a infrastrutture civili e un numero sempre crescente di vittime tra la popolazione». Le forze di Mosca hanno inoltre lanciato oltre 710 missili dall'inizio dell'invasione due settimane fa. (ats)
La Russia «potrebbe usare armi chimiche»
La Casa Bianca ha avvertito del rischio che la Russia «usi armi chimiche» in Ucraina. In un post su Twitter nel quale respingeva come «falsità» le affermazioni del ministero degli Esteri russo secondo cui gli Usa stanno sviluppando armi chimiche e biologiche in Ucraina al confine con la Russia, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky ha sottolineato che «tutti dovremmo stare allerta rispetto all'uso di armi chimiche da parte della Russia o aspettarci che Mosca le usi per creare un pretesto, è uno schema chiaro». (ats)
Now that Russia has made these false claims, and China has seemingly endorsed this propaganda, we should all be on the lookout for Russia to possibly use chemical or biological weapons in Ukraine, or to create a false flag operation using them. It’s a clear pattern.
— Jen Psaki (@PressSec) March 9, 2022
Altri tre morti nella regione di Sumy
Anche questa notte in Ucraina sono cadute le bombe. Gli aerei russi hanno condotto raid sul nord-est del Paese, in particolare sulla città di Okhtyrka, nella regione di Sumy, dove si contano almeno tre morti, un 13enne e due donne. (ansa)
Almeno 17 i feriti all'ospedale pediatrico
È atteso per oggi un bilancio definitivo del bombardamento russo avvenuto ieri all'ospedale ostetrico e pediatrico di Mariupol. Ieri sera il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, aveva parlato di 17 feriti, tra cui alcune donne in travaglio.