Negli ultimi negoziati Mosca non faceva altro che «porre ultimatum», mentre ora «si parla» ha dichiarato Zelensky
La Russia annuncia che la centrale nucleare di Zaporizhzhia non appartiene più all'Ucraina e vuole creare una "repubblica popolare" a Kherson. Macron e Scholz telefonano a Putin: «Una tregua ora».
Sono giornate contraddistinte dei ripetuti attacchi di artiglieria e bombardamenti sulle città ucraine, in particolare Mykolayiv e Mariupol, dove secondo il ministro degli Esteri ucraino Kuleba è in corso «la peggiore catastrofe umanitaria sul pianeta».
17esimo giorno di guerra
L'Ucraina ha vissuto un altro giorno di guerra, il 17esimo. Il fronte più caldo rimane quello di Mariupol, che i russi già ieri avevano annunciato di aver completamente circondato, ma cresce l’apprensione per la capitale Kiev. «I russi possono prendere Kiev solo se la radono al suolo» ha tuttavia garantito un orgoglioso Volodymyr Zelensky. Lo stesso presidente ucraino ha però lasciato intravvedere anche uno spiraglio su una possibile soluzione negoziata del conflitto. Se in precedenza Mosca non faceva altro che «porre ultimatum», ora «ha iniziato a dialogare», ha detto. Le sirene d'allarme delle città ucraine, però, non smettono di suonare. Preludio di un’altra notte di bombardamenti.
Stop ai pagamenti con PayPal
PayPal bloccherà tutti i pagamenti elettronici dei russi a partire dal 18 marzo. Lo scrive NextaTv su Twitter.
Altri civili uccisi
Kiev ha denunciato l'uccisione di sette civili in fuga da Kiev, tra cui un bambino. Il bilancio del conflitto si fa sempre più drammatico: Zelensky ha confermato oggi la morte di circa 1'300 soldati ucraini in 17 giorni di attacchi, rivendicando però la cattura di 500-600 nemici. L'ufficio dell'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani ha dal canto suo affermato che il numero dei civili rimasti uccisi dall'inizio del conflitto in Ucraina, è di almeno 579 persone. Tra queste, 42 sono bambini. I civili feriti sono invece oltre mille (1'002), di cui 54 bambini. Nel bilancio di ieri, l'agenzia delle Nazioni Unite aveva parlato di 564 vittime e 982 feriti.
Mosca vuole creare una repubblica popolare a Kherson
La Russia sta preparando un referendum nella città portuale di Kherson, nel sud dell'Ucraina, con l'obiettivo di creare una "repubblica popolare" come quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk. Lo riportano alcuni media citando le autorità locali. I russi «stanno chiamando i deputati del consiglio regionale di Kherson chiedendo se sono pronti a cooperare», affermano su Facebook Serhiy Khlan, deputato del governo regionale di Kherson ed ex membri del parlamento ucraino. (Fonte ats)
Borsa di Mosca sospesa fino al 18 marzo
Gli scambi alla Borsa di Mosca restano sospesi fino al 18 marzo. Lo afferma la Banca Centrale russa, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. La Borsa di Mosca ha tenuto la sua ultima seduta il 25 febbraio, salendo del 20% mentre il giorno prima aveva chiuso con un crollo dell'indice Moex del 33% dopo una giornata di forte volatilità e vendite innescate dalla guerra in Ucraina. (Fonte ats)
Volnovakha non esiste più
La città di Volnovakha è stata completamente distrutta dalle forze russe, stando a diverse testimonianze, tra cui anche quella del governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Lo riporta la Bbc.
My hometown Volnovakha has ceased to exist as a human settlement.
— Illia Ponomarenko 🇺🇦 (@IAPonomarenko) March 12, 2022
Russia has completely destroyed a rapidly developing, 100% Russian-speaking city of Donbas.
1881-2022.
Rest In Peace, my sweet old hometown. pic.twitter.com/8H7jjg2xvQ
Dagli Usa 200 milioni
Joe Biden autorizza il Dipartimento di Stato a fornire ulteriori aiuti all'Ucraina fino a 200 milioni di dollari. I fondi serviranno per le apparecchiature e i servizi militari, l'istruzione e l'addestramento degli ucraini. (Fonte ats)
Dagli ultimatum al dialogo
Negli ultimi negoziati è emerso «un approccio fondamentalmente diverso» da parte di Mosca, che prima non faceva altro che «porre ultimatum», mentre ora «si è cominciato a parlare». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una conferenza stampa a Kiev, aggiungendo di essere «contento di avere un segnale dalla Russia», in riferimento ai «progressi» nei colloqui evocati ieri da Vladimir Putin. (Fonte ats)
Uccisi 1'300 soldati ucraini
Il presidente ucraino durante la conferenza stampa ha anche fornito alcune cifre sui combattimenti: circa 1'300 soldati ucraini sono stati uccisi nei primi 17 giorni di invasione russa. Nella giornata di ieri, ha aggiunto Zelensky, si sono arresi alle forze ucraine 500-600 soldati russi.
Nuovi colloqui tra Mosca e Kiev
Russia e Ucraina stanno tenendo nuovi colloqui in videoconferenza. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax. «Vladimir Medinsky continua a guidare la delegazione" russa. "Per quanto riguarda i dettagli, per il momento evitiamo qualsiasi commento», ha aggiunto Peskov. Leonid Slutski, altro negoziatore di Mosca e presidente della commissione Esteri della Duma, ha aggiunto che i colloqui si tengono nel formato di 'Bialowieza', in riferimento alla foresta al confine tra Bielorussia e Polonia dove si erano tenuti il secondo e terzo round di incontri in presenza. Poco prima dell'annuncio di Peskov, era emerso un piccolo giallo su altri negoziati in videoconferenza svolti nei giorni scorsi e tenuti finora segreti, dopo che, nel comunicato sul colloquio di oggi di Vladimir Putin con Emmanuel Macron e Olaf Scholz, il Cremlino aveva fatto riferimento a una «serie di colloqui russo-ucraini tenuti in videoconferenza negli ultimi giorni». Interrogato al riguardo da Interfax, Medinsky, non ha negato questi scambi. «No comment per favore, capite», ha detto. (Fonte ats)
«Putin non sembra voler fermare la guerra»
Nella telefonata di oggi del presidente Emmanuel Macron con il cancelliere Olaf Scholz al leader del Cremlino, Vladimir Putin, quest'ultimo «non ha dato alcun segnale della volontà di sospendere la guerra». Lo hanno riferito fonti dell'Eliseo rispondendo oggi alle domande dei giornalisti. «Noi - ha continuato l'Eliseo - ne traiamo una conseguenza: Putin deve prendere atto di sanzioni ancora più pesanti». Macron ha chiesto a Putin di «togliere l'assedio» a Mariupol, dove la situazione è «umanamente insostenibile», afferma ancora l'Eliseo, definendo inoltre come «menzogne» le accuse del leader del Cremlino a Kiev di violazioni del diritto internazionale umanitario. (Fonte ats)
Offerte ricompense per i disertori
Un milione di dollari a ciascun pilota russo che diserterà consegnando all'Ucraina il suo jet, mezzo milione per i piloti di elicottero. È l'offerta dell'Ucraina ai piloti di Mosca, tramite la conglomerata militare Ukroboronprom che sul suo sito pubblica l'annuncio e avverte: «per sfruttare questa opportunità, è necessario arrendersi alle autorità ucraine» e consegnare gli equipaggiamenti. In cambio, «tu e la tua famiglia potete diventare persone benestanti, non più obbligate a eseguire ordini criminali. Puoi diventare libero e ricco» è il richiamo offerto ai piloti di Putin invitati a farsi avanti tramite le frequenze militari. L'annuncio - anche se i disertori difficilmente potrebbero consegnare tanti aeromobili quanti Kiev ne vorrebbe dall'Occidente - sta circolando da ore sul web, promosso da numerosi sostenitori fra cui account riferibili al gruppo Visegrad. (Fonte ats)
Prima il cessate il fuoco
Il presidente ucraino sta tenendo una conferenza stampa in queste ore, dove ha parlato dei possibili negoziati con la Russia. Questi non possono iniziare prima che venga concordato un cessate il fuoco tra Kiev e Mosca, ha dichiarato Zelensky. Il leader ucraino si è anche detto aperto ad un dialogo con il presidente russo.
Scholz e Macron a Putin: «Tregua immediata e diplomazia»
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, in una telefonata, hanno incalzato il leader russo Vladimir Putin, chiedendo una tregua immediata in Ucraina. Lo dice il portavoce del cancelliere, Steffen Hebestreit. «Il colloquio è parte degli sforzi internazionali in corso per porre fine alla guerra in Ucraina». In 75 minuti, i due leader hanno anche chiesto «l'inizio di una soluzione diplomatica del conflitto». «Su altri contenuti del colloquio - si legge nel comunicato - è stato concordato il silenzio». (Fonte ats ans)
Zelensky: «Ci bombardano 24 ore su 24»
«Le forze armate russe hanno circondato le città ucraine e le vogliono distruggere. Bombardano 24 ore su 24, bombardano le cliniche, le chiese, le piazze, che sono come le vostre». Lo ha detto Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, intervenendo in collegamento video con la manifestazione di Eurocities a Firenze, dove si sono riunite 20'000 persone per protestare contro la guerra. «Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l'invasione cinica e crudele da parte della Russia, è la guerra contro il popolo ucraino», ha aggiunto, salutando «gli amici dell'Ucraina» riuniti nelle varie città europee. (Fonte ats ans)
«Rapita l'organizzatrice della protesta»
Le forze russe che hanno occupato Melitopol, nel sud dell'Ucraina, avrebbero fermato e portato in un luogo ignoto Olga Gaisumova, organizzatrice di una manifestazione di protesta tenutasi stamani per chiedere la liberazione del sindaco della città, Ivan Fedorov, sequestrato ieri. Lo riferisce l'Ukrainska Pravda, citando la pagina Facebook dell'attivista. (Fonte ats ans)
Nessun pericolo per la ISS
Nessun pericolo che la Stazione spaziale internazionale (ISS) possa cadere verso la Terra: è stata appena riposizionata sulla posizione orbitale corretta l'11 marzo da un cargo russo Progress, scrive su Twitter l'esperto di meccanica celeste Jonathan Mc Dowell. In questo modo la posizione della Stazione Spaziale è assicurata per almeno due o tre mesi, prima che si renda necessaria una manovra analoga. (Fonte ats)
Nuovo video di Zelensky
In un video pubblicato in queste ore il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l'esercito russo non subiva così tante perdite da decenni. Ha citato 31 gruppi tattici dei battaglioni, che non sono più in grado di combattere, e 360 carri armati annientati. Nello stesso video Zelensky ha chiesto anche il rilascio immediato del sindaco di Melitopol, e ha dichiarato di aver parlato con i leader di Francia, Germania e Israele per stabilire il rilascio. Il presidente ucraino ha infine ringraziato gli abitanti della città per essere scesi in piazza a protestare, e ha esortato la Russia a mantenere il cessate il fuoco per consentire l'evacuazione della città.
Mariupol senza acqua né farmaci
Mariupol è da giorni una città senza acqua potabile e medicine, senza contatti con l'esterno, dove si trovano corpi di persone morte a terra e la gente scava buche per seppellirli. La testimonianza arriva da Olexander (viene fornito solo il nome), operatore di Medici Senza Frontiere (Msf), bloccato nella città del sud dell'Ucraina. «Ancora oggi, 12 marzo, non c'è acqua potabile e nessun farmaco da più di una settimana. Da ormai 10 giorni la città è senza acqua potabile e medicine - racconta Olexander -. Le persone continuano a bere l'acqua che recuperano da terra, spostandosi anche per 2 o 3 chilometri per trovarla. Solo i pochissimi che hanno una radio capiscono qual è la situazione in città e in tutto il paese. Le persone hanno perso i contatti con i propri parenti e non sanno se sono ancora vivi. Abbiamo visto persone che sono morte per mancanza di farmaci, molte altre sono state uccise e ferite. I loro corpi giacciono a terra, mentre le persone scavano buche per seppellirli». (Fonte ats)
Papa: «Fermatevi, pensate ai bambini!»
«Mai la guerra! Pensate soprattutto ai bambini, ai quali si toglie la speranza di una vita degna: bambini morti, feriti, orfani; bambini che hanno come giocattoli residui bellici...In nome di Dio fermatevi!». Lo dice Papa Francesco in un tweet chiedendo di pregare per l'Ucraina. Il messaggio è diffuso, oltre che nelle nove lingue ufficiali dell'account del Papa, anche in russo e in ucraino. (Fonte ats)
Nuova telefonata per Putin
I leader di Francia e Germania, Emmanuel Macron e Olaf Scholz, stanno avendo in queste ore un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in mano alla Russia
Gli occupanti russi hanno annunciato allo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, che l'impianto non appartiene più all'Ucraina e che d'ora in poi dovrà operare sotto il controllo di Mosca e nel rispetto delle regole di Rosatom, la società statale russa dell'energia atomica. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell'Energoaton, la società nucleare ucraina. Mosca avrebbe già inviato nel sito 11 suoi ingegneri. (Fonte ats)
Gli attacchi continuano nonostante le evacuazioni
L'esercito russo sta continuando ad attaccare nelle aree in cui l'Ucraina sta cercando di evacuare le persone e portare loro aiuto attraverso i corridoi internazionali. Lo riferiscono i media internazionali citando i governatori delle due regioni di Kiev e Donetsk. Il governatore di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha detto ai media locali che «il cargo umanitario si sta muovendo verso Mariupol, vi informeremo su come procede... la situazione è complicata, ci sono bombardamenti costanti». (Fonte ats)
I convogli con le armi sono «un legittimo bersaglio»
Mosca avverte Washington che i convogli con le armi inviate in Ucraina potrebbero essere un «legittimo bersaglio» delle forze armate russe. «Il trasferimento avventato di sistemi anti-aereo e anti-carro porteranno a gravi conseguenze», ha sottolineato Serghei Ryabkov, viceministro degli Esteri russo. «Noi non stiamo facendo alcun passo, nemmeno verbale - in forma di dichiarazioni - o qualunque altra cosa, che possa essere considerato un'escalation» ha anche affermato il viceministro degli esteri russo, puntualizzato che «intanto, il massimo ufficiale degli USA sta parlando apertamente del rischio di terza guerra mondiale». Il riferimento è alle parole di ieri del presidente americano Joe Biden. «Questo è un tentativo di logorare i nervi, per imporre la loro agenda sull'intera comunità internazionale», ha aggiunto: «Per noi, gli obiettivi distruttivi di questa condotta sono ovvi». (Fonte ats)
Avvertimento russo per Svezia e Finlandia
Anche la Svezia e la Finlandia nel mirino degli avvertimenti russi. Se i due paesi dovessero entrare a far parte della Nato, «ci sarebbero gravi conseguenze militari e politiche che costringerebbero a riconsiderare l'intera gamma di relazioni con questi Stati, e a prendere misure di ritorsione» ha dichiarato all'agenzia Interfax Sergei Belyayev, direttore per la politica europea al ministero degli Esteri russo.
Protesta contro il rapimento del sindaco
Centinaia di abitanti della città di Melitopol sono scesi in piazza per protestare contro il rapimento del sindaco da parte delle forze russe, avvenuto venerdì. Un video mostra Ivan Fedorov mentre viene portato via con gli occhi bendati.
Colpiti i depositi di carburante
Alcuni depositi di carburante vicino a Kiev sono stati dati alle fiamme dopo gli attacchi da parte della Russia. Colpita anche una base aerea e un magazzino di munizioni vicina a Vasylkiv, a 36 chilometri dalla capitale.
Russia: «Pronte le sanzioni contro l'Occidente»
L'Occidente ha apertamente dichiarato guerra economica alla Russia, e Mosca annuncerà presto sanzioni contro i Paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti. Lo ha detto alla Tass il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov. «La lista è pronta - ha aggiunto - e verrà pubblicata presto». Le proposte della Russia agli USA e alla NATO sulle garanzie di sicurezza non sono più in vigore, perché la situazione è cambiata, ha aggiunto Ryabkov. (Fonte ats)
Diversi cittadini turchi nella moschea bombardata
Il Ministero degli Esteri ucraino ha pubblicato un aggiornamento sulla moschea bombardata a Mariupol, spiegando che ospitava «80 civili» tra adulti e bambini, tra cui diversi «cittadini turchi», che si riparavano dai bombardamenti. Non ci sono al momento dettagli su persone uccise o ferite.
Colpiti una moschea e un ospedale
Il Ministero degli Esteri ucraino ha denunciato il bombardamento di una moschea, rifugio di circa 80 civili, a Mariupol. Allo stesso tempo, le autorità ucraine hanno denunciato anche il danneggiamento di un ospedale oncologico e vari edifici residenziali a Mykolaiv, colpiti dall'artiglieria pesante russa.
Le sanzioni «mettono a rischio» la Stazione Spaziale Internazionale
La Russia afferma che le sanzioni potrebbero provocare la caduta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Lo dice Dmitry Rogozin, il responsabile dell'agenzia spaziale russa Roscomos chiedendone la revoca. Secondo Rogozin, le sanzioni potrebbero interrompere il funzionamento delle navicelle russe che riforniscono l'ISS, interessando di conseguenza il segmento russo della stazione che aiuta, tra l'altro, a correggere la sua orbita. Il rischio quindi è quello di un ammaraggio o di un atterraggio della stazione sul suolo terrestre. (Fonte ats ans)
Hundreds of locals in occupied Melitopol came out this am to protest against the reported kidnapping of their mayor by Russian forces. Photo: Ukrainian president office pic.twitter.com/11CEPwnCF1
— Oliver Carroll (@olliecarroll) March 12, 2022
Cinque morti, tra cui due bambini, a Slobozhanske
I cadaveri di cinque persone, tra cui due bambini, sono stati recuperati dai soccorritori dei Servizi di emergenza tra le macerie di un edificio residenziale nel villaggio ucraino di Slobozhanske, poco fuori Kharkiv, in seguito ai bombardamenti russi sulla città. Lo riferisce il Guardian. Gli operatori hanno poi sottoposto a controlli 40 siti nell'area per ripulire la zona dagli ordigni inesplosi. (Fonte ats ans)
«Bombardamento evitato» a Dnipro
iIl sindaco di Dnipro ha dichiarato che i sistemi di difesa aerea ucraini sono riusciti questa mattina a respingere un bombardamento russo contro la città. La preoccupazione è sorta quando in città si sono udite diverse esplosioni. Lo riporta il Kyiv Independent.
Battaglia a Kiev? «Una nuova Stalingrado»
La battaglia per la capitale ucraina Kiev «potrebbe essere la nuova Stalingrado della Russia», ha dichiarato l'ex consigliere del presidente Zelensky, Sviatoslav Yurah, all'emittente BBC. Per il deputato, la Russia dovrebbe prepararsi a pesanti perdite se dovesse avanzare sulla città. «È una città enorme, di milioni di persone, se i russi cercheranno di entrare avranno una bella lotta. Questa sarà la loro Stalingrado» ha detto, riferendosi alla sanguinosa battaglia della seconda guerra mondiale, in cui morirono circa 1,1 milioni di truppe sovietiche e 800'000 soldati nazisti.
The postage stamp named "Russian warship, go f**k yourself!" will appear in🇺🇦. The sketch by artist Boris Groh received the most votes and will soon be published by Ukraine's state postal company.
— Emine Dzheppar (@EmineDzheppar) March 12, 2022
🇺🇦✌️#StandWithUkraine#StopRussianAgression pic.twitter.com/ByYAzw2tYq
Si tenta anche oggi l'apertura di corridoi umanitari
È stata concordata l'apertura di un corridoio umanitario dalla città nord-orientale di Sumy per questa mattina. Lo hanno dichiarato le autorità regionali di Sumy, secondo cui i veicoli potranno partire dalle 09:00 in direzione di Poltava, nella parte centrale del Paese. Allo stesso tempo, dovrebbero essere aperti a breve corridoi anche da zaporizhzhia e dalla città assediata di Mariupol, ha dichiarato il vice premier Iryna Vereschuck, aggiungendo che spera «che la Russia rispetti il cessate il fuoco».
Zelensky: «Non mandate i vostri figli in guerra»
Il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky ha fatto un appello alle madri russe nel suo ultimo discorso video, esortandole a non mandare i loro figli sul campo di battaglia e a vigilare sui loro spostamenti. «Voglio dirlo ancora una volta alle madri russe, non mandate i vostri figli in guerra in un paese straniero, non credete alle promesse che saranno mandati da qualche parte per delle esercitazioni, agite immediatamente se avete qualche sospetto che stiano per essere mandati in Ucraina». Il discorso di Zelensky è diretto in particolare alle madri dei coscritti (persone appena arruolate, non addestrate alla battaglia), poiché la Russia ha riconosciuto per la prima volta mercoledì la presenza di coscritti nei ranghi delle sue forze, annunciando che un certo numero di loro è stato fatto prigioniero.
L'Ucraina accusa la Russia di impedire l'evacuazione da Mariupol
Il governo ucraino ha dichiarato nuovamente che gli attacchi russi continuano ad impedire alla gente di fuggire dalla città portuale di Mariupol, le cui condizioni stanno diventando sempre più disperate.
Prosegue l'assedio
Nella notte e nelle prime ore del mattino le città di Charkiv, Chernihiv, Sumy e Mariupol sono rimaste accerchiate e hanno continuato a subire pesanti bombardamenti russi, secondo un rapporto dell'intelligence britannica. Lo riporta il Guardian. Inoltre, parti del convoglio russo a nord di Kiev «si sono disperse», in ciò che potrebbe essere «un tentativo russo di ridurre la sua vulnerabilità ai contrattacchi ucraini».
L'esercito russo stringe su Kiev
Le forze russe si stanno avvicinando a Kiev, e starebbero sparando colpi d’artiglieria verso le aree residenziali attorno alla capitale. Lo ha riferito Reuters, sulla base delle immagini satellitari. Le sirene d'allarme hanno suonato nuovamente a Kiev nelle prime ore di sabato mattina, e ci sono state segnalazioni di pesanti bombardamenti.