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UCRAINA: SEGUI IL LIVEUn mese di guerra in Ucraina: LIVE

24.03.22 - 17:43
Biden: «Siamo più uniti che mai per paralizzare Putin»
AFP
Biden: «Siamo più uniti che mai per paralizzare Putin»
La Nato ha attivato i piani di difesa e schierato 40mila uomini sul versante orientale, supportati dal cielo e dal mare. Dal vertice: «Stiamo prendendo tutte le misure e le decisioni necessarie per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati».

Un mese esatto da quel 24 febbraio in cui le prime truppe russe hanno varcato i confini ucraini, la guerra che si è scatenata alle porte d'Europa è ancora in corso. I leader della Nato si incontreranno oggi a Bruxelles per discutere dei prossimi passi, ma la priorità è che il conflitto non sconfini al di fuori del territorio ucraino, diventando uno scontro aperto tra la Russia e i Paesi membri della Nato. 

23:34

«È un anno che dico che Putin ha cattive intenzioni»
«Ho passato un po' di tempo con Vladimir Putin qualche mese fa. Ed era già chiaro per me che le sue intenzioni erano cattive. Ed è un anno e mezzo che lo dico». Lo ha affermato il presidente americano Joe Biden all'inizio del vertice Ue sull'Ucraina riferendosi all'incontro con il leader del Cremlino a giugno dell'anno scorso a Ginevra e al colloquio virtuale di dicembre. (Fonte ats ans)

23:06

«La Russia ha preso in ostaggio 400'000 civili»
Le autorità ucraine hanno accusato l'esercito russo di aver preso in ostaggio «centinaia di migliaia di civili» dalle città ucraine distrutte. L'idea, secondo Kiev, è che Mosca voglia usarli come "ostaggi" per fare pressione sul governo ucraino, riferisce l'Associated Press.

22:16

Spari ad un treno
I russi avrebbero sparato contro il treno di evacuazione dei civili in uscita da Kiev e diretto a Ivano-Frankivsk, nell'ovest del paese. Lo ha denunciato l'azienda ferroviaria ucraina, come riferisce Ukrainska Pravda. «Il treno è stato preso di mira nei pressi di Vasilkov, vicino a Kiev, e i finestrini di tre carrozze sono stati distrutti», ha reso noto il presidente dell'azienda Ukrzaliznytsia, Oleksandr Kamyshin, specificando che non ci sono stati feriti. (Fonte ats ans)

21:41
AFPUrsula von der Leyen parla con gli altri leader europei (e non solo).
21:30

«Il tempo in cui l'energia poteva essere usata per ricattarci è finito»
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che la Russia «non può» usare l'energia per ricattare il continente. In particolare, per la leader dell'Ue, «la Russia non può chiedere il pagamento in rubli per gas e petrolio, perché questo equivarrebbe ad un aggiramento delle sanzioni, oltre ad essere una decisione unilaterale ed una chiara violazione del contratto». «Il tempo in cui l'energia poteva essere usata per ricattarci è finito», ha concluso, come riporta l'emittente Bbc.

20:34

Johnson: «Se Putin usa armi chimiche sarà la sua fine»
L'eventuale uso di armi chimiche da parte della Russia in Ucraina scatenerebbe un'ondata di «orrore viscerale» fra i leader del mondo e avrebbe «conseguenze catastrofiche» per lo stesso Vladimir Putin. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson dopo il vertice Nato-G7. Johnson ha sottolineato di condividere il timore del presidente americano Joe Biden che la denuncia di Mosca sul presunto ritrovamento di laboratori di guerra biologica in Ucraina possa essere una provocazione in vista di un utilizzo di «armi chimiche sotto falsa bandiera»; ma aggiungendo di ritenere che «Putin capisca» che una scelta simile sarebbe «profondamente catastrofica per lui». (Fonte ats ans)

19:46

«La Nato vuole che la guerra continui»
«L'Occidente sta seminando un raccolto pericoloso», ha dichiarato il Ministero degli Esteri russo all'agenzia stampa russa Ria tramite una nota che prende posizione rispetto alle decisioni di oggi della Nato di sostenere lo sforzo bellico ucraino. «In questo modo dimostra che vuole che il conflitto continui, armando l'Ucraina si incoraggia il genocidio dei filorussi nelle enclavi».

19:33
keystone-sda.ch / STF (Markus Schreiber)Biden: «Più uniti che mai».
19:12

Dal G7 un'altra ondata di sanzioni alla Russia
Il G7 è pronto ad adottare nuove sanzioni contro la Russia e continuerà a lavorare per evitare che quelle già decise vengano aggirate anche con la vendita di oro da parte della banca centrale russa. È quanto si legge nelle conclusioni della riunione dei leader del G7. Nel comunicato finale i leader del G7 sottolineano la determinazione a imporre «severe conseguenze» alla Russia per la sua aggressione all'Ucraina, «compresa la piena applicazione delle misure economiche e finanziarie già decise. Sollecitiamo tutti i paesi a non dare alla Russia assistenza militare o di qualsiasi altro genere» che possa aiutare Mosca a portare avanti la sua aggressione contro l'Ucraina. «Vigileremo su qualsiasi tipo di assistenza di questo genere», si legge ancora nel comunicato. (fonte ats)

18:47

«Più uniti che mai per paralizzare Putin»
«L'alleanza Nato non è mai stata così forte». Al termine della riunione del G7, il presidente Biden ha affermato che «Putin sta ottenendo esattamente l'opposto di quello che intendeva con l'invasione in Ucraina». Nato e alleati, ha spiegato, sono pronte «a imporre il pacchetto di sanzioni economiche più significativo di sempre al fine di paralizzare l'economia dello "Zar"». Infine, esprimendosi unicamente a nome degli Stati Uniti ha dichiarato che il Paese risponderebbe se la Russia facesse uso delle armi chimiche. «La natura della nostra risposta dipenderebbe da come la Russia attaccherebbe».

18:29

Johnson e Putin: l'uno le armi l'altro i rifugi
In una conferenza stampa a Bruxelles, il primo ministro britannico ha annunciato di voler inviare nuove truppe in Bulgaria, Polonia ed Estonia. «Non staremo a guardare mentre Putin sfoga la sua furia sull'ucraina. Aumenteremo gli aiuti "letali" e questo è solo l'inizio». Tuttavia ha riferito che i leader si sentono sopraffatti dal non poter fare di più, «dati i vincoli che dobbiamo affrontare. Nessun Paese è disposto a imporre una no-fly zone». La Germania invece si impegna a fornire aiuti umanitari sia all'Ucraina sia ai Paesi vicini. «È nostro dovere accogliere coloro che fuggono e proteggerli».

18:22

La Croce Rossa apre un centro rifugiati in Russia
Sui media ucraini questa storia fa un po' storcere il naso. Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha dichiarato di voler aprire un ufficio di rappresentanza a Rostov sul Don, in Russia, per aiutare gli ucraini in fuga dall'esercito russo. Il presidente della Croce Rossa Peter Maurer ha incontrato oggi a Mosca il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. «Vorrei chiedere il vostro sostegno per rafforzare la struttura logistica in Russia al fine di migliorare il nostro lavoro nel Donbass e in altre parti dell'Ucraina sotto il controllo delle forze armate russe».

18:09

Nessun rancore contro il popolo russo
«La Russia deve immediatamente e senza alcun indugio conformarsi all'ordine della Corte internazionale di giustizia di sospendere le operazioni militari». Così, in una dichiarazione congiunta, i leader del G7. «Il popolo russo deve sapere che non gli serbiamo rancore. Sono il presidente Putin, il suo governo e i suoi sostenitori, compreso il regime di Lukashenko in Bielorussia, che stanno imponendo questa guerra e le sue conseguenze ai russi ed è la loro decisione che infanga la storia del popolo russo».

17:27
AFPUna nave russa in fiamme, vicino a Berdyansk.
17:23

Approvata la risoluzione umanitaria ONU che chiede la fine delle ostilità
L'Assemblea Generale dell'Onu ha adottato una risoluzione che chiede «l'immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro civili», ma anche l'accesso umanitario e la protezione dei personale medico, dei giornalisti e degli operatori umanitari. I Paesi a favore sono stati 140, i contrari 5 (Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea e Corea del Nord) e gli astenuti 38 (tra cui la Cina). Buona parte dei Paesi contrari volevano votare invece a favore di una bozza proposta dal Sudafrica, che chiedeva sempre «un'immediata cessazione delle ostilità» ma senza menzionare Mosca.

17:18
17:09

La Russia «si sta concentrando su Kiev»
La Russia starebbe cambiando i suoi piani in Ucraina, abbandonando le operazioni offensive in alcune aree e concentrando le sue forze sull'offensiva a Kiev e sull'occupazione totale dei distretti di Donetsk e Lugansk. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian citando informazioni dello Stato maggiore delle forze armate ucraine. «La leadership militare russa sta trasferendo armi ed equipaggiamento militare dai distretti militari alla Bielorussia e alla Crimea. L'obiettivo è fare un tentativo di preparare e mettere in atto azioni offensive per l'accerchiamento di Kiev», scrive l'Unian. «Secondo le informazioni ricevute, la leadership politico-militare russa ha deciso di adeguare i piani a causa del fatto che gli obiettivi fissati prima dell'invasione non sono stati raggiunti in tempo», conclude. (Fonte ats ans)

16:29

«Non ne sapevamo nulla»
La Cina ha negato di essere stata a conoscenza dell'invasione della Russia in Ucraina prima che accadesse. In una dichiarazione rilasciata dal Ministero della difesa, Pechino ha detto che le accuse che la Cina abbia «ignorato» gli avvertimenti degli USA sono «completamente false» e fatte «per infangare la Cina». Precedentemente, i funzionari cinesi avevano già negato di aver chiesto a Mosca di ritardare l'invasione fino a dopo le Olimpiadi invernali.

16:08

Uno scambio tra prigionieri
Oggi, per ordine del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha avuto luogo il primo scambio di prigionieri di guerra. Lo ha annunciato la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram, come riporta l'agenzia Unian. L'Ucraina ha scambiato 10 russi catturati con 10 dei suoi militari. (Fonte ats ans)

15:40

«Sanzioni contro ogni membro della Duma»
Il Dipartimento di Stato americano ha rilasciato una dichiarazione sulle nuove sanzioni statunitensi verso la Russia. «La guerra di Putin continua a infliggere orrore e sofferenza al popolo ucraino. Allo stesso tempo, in Russia, la Duma (il Parlamento russo) continua a usare il suo potere per colpire i dissidenti interni e gli oppositori politici, interrompere il libero flusso di informazioni e limitare i diritti umani e le libertà fondamentali dei cittadini della Russia». Di conseguenza, saranno colpiti dalle nuove sanzioni «tutti i 328 membri della Duma di Stato russa». Nella lista sono poi incluse diverse aziende e anche l'amministratore delegato di Sberbank, la più grande istituzione finanziaria della Russia.

 

15:24

Oltre mille civili uccisi in un mese
Ha superato la soglia dei mille il numero accertato di civili uccisi in Ucraina, secondo l'ultimo bilancio delle Nazioni Unite. In un mese di conflitto l'Ufficio dell'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani ha registrato un totale di 1'035 uccisi (90 dei quali bambini) e 1'650 feriti tra i civili. Lo stesso ufficio ha anche spiegato in una nota di ritenere che le cifre effettive sono «considerevolmente più elevate» e che «molti rapporti sono ancora in attesa di conferma». La maggior parte delle vittime civili registrate sono state causate dall'uso di armi esplosive con un'ampia area di impatto, compresi bombardamenti di artiglieria pesante e sistemi di lancio multiplo di razzi, missili e attacchi aerei. (Fonte ats ans)

14:54

«Più armi all'Ucraina», inclusi droni e difese anti-carro
«Gli alleati oggi hanno deciso di fornire più assistenza all'Ucraina, anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti-carro, difese anti-missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci. Gli alleati poi assisteranno l'Ucraina con aiuti finanziari e umanitari». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine del summit straordinario dell'Alleanza Atlantica. Nel vertice oggi della Nato «abbiamo anche affrontato il ruolo di Pechino nella crisi. Oggi, i leader alleati hanno invitato la Cina ad astenersi dal sostenere lo sforzo bellico della Russia. La Cina non deve fornire sostegno economico o militare all'invasione russa. Invece, Pechino dovrebbe usare la sua significativa influenza sulla Russia e promuovere una soluzione pacifica immediata», ha indicato Stoltenberg in conferenza stampa. La Cina «non deve dare supporto né politico né economico».

14:49
AFPDal vertice Nato di Bruxelles è stata confermata l'intenzione di sostenere l'Ucraina e fornirle ulteriori armamenti.
14:35

La Nato "gonfia i muscoli" sul fianco est
I leader della Nato riuniti a Bruxelles forniranno ulteriore sostegno all'Ucraina. Lo ha annunciato il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg. «Continueremo a imporre costi senza precedenti alla Russia e rinforzeremo la deterrenza dei nostri alleati». Inoltre i vertici Nato hanno dato il via libera anche al rafforzamento - anticipato ieri - dei propri confini a est. In risposta alle azioni di Mosca, si legge in una nota, «abbiamo attivato i piani di difesa» e «schierato 40'000 uomini sul fianco orientale, supportati da forze aeree e via mare». Inoltre, sono stati costituiti quattro nuovi gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. «Stiamo prendendo tutte le misure e le decisioni necessarie per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati».

14:23

Kiev accusa: «6000 ucraini deportati in Russia come ostaggi»
«Deportando forzatamente i cittadini di Mariupol nel proprio territorio, la Russia si muove verso il prossimo livello di terrore. Seimila ucraini sono già ora nei campi russi dove potrebbero essere usati come ostaggi». Lo scrive su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko. «I convogli umanitari in fuga verso le parti non occupate dell'Ucraina continuano a essere bombardati. Questa barbarie deve finire», aggiunge.

14:17

Negli Usa 100mila rifugiati ucraini
Gli Stati Uniti intendono accogliere 100.000 rifugiati ucraini Lo riferiscono fonti informate alla Nbc. L'annuncio dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, quando il presidente americano Joe Biden si troverà in Polonia, il Paese che sinora ha accolto il numero più alto di persone in fuga dall'Ucraina. La priorità, precisano le fonti, sarà data a quegli ucraini che hanno già famiglia negli Stati Uniti. (fonte ats)

13:49

Mosca: «Scoperti 30 laboratori per lo sviluppo di armi biologiche»
Il ministero della Difesa russo ha affermato che trenta laboratori utilizzati per lo sviluppo di armi biologiche sono stati localizzati in 14 siti in Ucraina. Lo riferisce La Tass. (fonte ats)

13:33

Scintille tra Pechino e la Nato: «Su di noi disinformazione»
La Cina accusa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg di «diffondere disinformazione» affermando che la Cina ha sostenuto la guerra della Russia contro l'Ucraina, nel mezzo della crescente pressione internazionale perché Pechino prenda le distanze da Mosca. Il portavoce del ministero degli Esteri di Wang Wenbin, nel briefing quotidiano, ha replicato che «accusare la Cina di diffondere false informazioni sull'Ucraina è di per sé diffondere disinformazione. La posizione della Cina è coerente coi desideri della maggior parte dei Paesi e qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro la Cina sarà sconfitto». «Abbiamo sempre sostenuto che l'Ucraina dovrebbe diventare un ponte tra Oriente e Occidente, piuttosto che essere in prima linea in una partita tra grandi potenze», ha aggiunto Wang. (fonte ats)

13:03

Nucleare, il G7 mette in guardia Putin
Il G7 si appresta a mettere in guardia il presidente russo Vladimir Putin sull'uso di armi chimiche o nucleari in Ucraina. È quanto emerge dalla bozza del comunicato finale dell'incontro, riportata dall'agenzia Bloomberg. I leader dei sette paesi si impegnano a continuare a imporre "severe conseguenze" sulla Russia con l'attuazione delle sanzioni già decise, e sono pronti ad adottare ulteriori misure. Sempre secondo Blomberg, Stati Uniti e Nato si stanno preparando al rischio di incidenti nucleari e biologici russi. Un funzionario dell'amministrazione americana avrebbe affermato che gli occidentali potrebbero inviare missili antinave in Ucraina. (fonte ats)

12:37
AfpZelensky: «La guerra non è in Ucraina, la guerra è in Europa»
12:32

«Alla fine vi unirete a noi»
Il presidente Zelensky è stato intervistato dal quotidiano italiano Repubblica. «Crediamo che l'intero mondo civile alla fine si unirà a noi e insieme fermeremo questa guerra. Perché la guerra non è in Ucraina, la guerra in Europa. Lo dico spesso a tutti i leader mondiali: l'Ucraina è ora un avamposto di questa guerra e la sta trattenendo. Ma Putin non si fermerà qui e andrà oltre, questo deve essere compreso da tutti gli europei, tutti i leader d'Europa e del mondo».

12:08

Il silenzio del Cremlino sui suoi alleati
La Russia può contare all'interno della Ue su Paesi che hanno una posizione più "sobria" nei confronti di Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass. «Ci sono - ha osservato Peskov - Paesi che prendono una posizione più costruttiva e sobria, una posizione più indipendente. Non diremo quali, ma esistono». (Fonte ats)

11:59

Navi sparano su Odessa
Stamattina delle navi russe avrebbero aperto il fuoco su Odessa e sarebbe in corso un raid aereo. Secondo Sergey Bratchuk, portavoce del personale operativo dell’amministrazione militare regionale, si tratta di una mossa volta a intimidire la popolazione.Ha dichiarato che Unian che «non ci stanno riuscendo».

11:52

La Bulgaria richiama il suo ambasciatore in Russia
Lo ha annunciato questa mattina il primo ministro Kiril Petkov, precisando che l'ambasciatore bulgaro che si trova in Russia è stato richiamato per svolgere alcune consultazioni.

11:36

«15mila persone sono state deportate in Russia»
Lo rende noto su Telegram il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko, precisando che «gli invasori costringono le persone già stremate dalla guerra a salire sugli autobus e li privano di passaporti e altri documenti di identità ucraini. Le persone deportate, che sono circa 15mila, vengono prima fatte arrivare nei cosiddetti campi di smistamento da dove vengono poi ridistribuite in varie città remote della Russia». Secondo il sindaco, i russi bloccano i convogli per l'evacuazione dei cittadini (in particolare oggi sono stati fermati gli autobus che hanno lasciato Zaporozhzhia in direzione di Berdyansk) «solo per impedire alle persone di tornare nel territorio controllato dall'Ucraina, a dispetto della loro volontà». (Fonte ats)

11:33

Sette corridoi umanitari concordati
Mariupol, Polohy, Melitopol, Velyka Dymerka, Bogdanovka, Makariv e Bervytsia sono tutte le città in cui oggi sono stati aperti dei corridoi umanitari per consentire ai civili di lasciare in sicurezza i territori ostili. Diversi bus erano già operativi alle sei del mattino. Lo riporta l'agenzia Unian.

10:55

Nuove sanzioni da Londra
Londra ha varato una nuova serie di sanzioni contro 59 società e personalità russe. Secondo quanto riporta l'agenzia Tass, le sanzioni colpiscono anche le banche Gazprombank e Alfabank. Il governo britannico di Boris Johnson allunga la sua lista di soggetti russi sottoposti a sanzioni in risposta all'invasione dell'Ucraina, inserendo nell'elenco altri 59 fra individui (businessmen, politici, funzionari) e aziende considerati funzionali al sistema di potere del presidente Vladimir Putin. Lo annuncia il Foreign Office a margine dei vertici odierni di G7 e Nato. L'iniziativa - che prevede il congelamento di asset e il divieto di viaggi in territorio britannico - arriva di concerto con gli alleati occidentali, a loro volta impegnati a espandere ulteriormente le ritorsioni economiche contro Mosca. (fonte ats)

10:30
AFPLa linea rossa? «Putin l'ha già attraversata. Sta bombardando, in modo indiscriminato, la popolazione civile», ha detto Boris Johnson.
09:52

Johnson: «Putin ha già superato la linea rossa»
La proverbiale linea rossa? «Putin l'ha già attraversata. Sta bombardando, in modo indiscriminato, la popolazione civile». Così ha parlato questa mattina, ai microfoni di LBC radio, il premier britannico Boris Johnson prima di arrivare a Bruxelles per il vertice Nato. «Abbiamo il dovere di aiutare» gli ucraini. «Quello che il mondo oggi sa è che la popolazione ucraina combatterà per il suo Paese. Crede nel suo Paese. Ama il suo Paese e lo difenderà. È qualcosa che non conoscevamo bene un mese fa. Ora invece è chiarissimo».

09:37

Mosca vuole «isolare l'Ucraina dal mare»
«In questo momento la Russia non ha alcun interesse nel sedersi al tavolo per negoziare: quello che vuole fare è occupare il territorio». Lo ha detto questa mattina l'Alto rappresentante per gli affari esteri dell'Ue Josep Borrell ai microfoni del canale spagnolo TVE. Mosca «vuole circondare la costa fino al confine con la Moldavia e isolare l'Ucraina dal mare» e «negozierà in modo onesto solo quando si sarà assicurata una posizione di forza».

09:18

Kuleba: «Pagare il gas in rubli è come aiutare i russi a uccidere gli ucraini»
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si è rivolto oggi ai governi europei chiedendo di non assecondare la decisione di Vladimir Putin sui pagamenti «solo in rubli» per le forniture di gas. Per i Paesi dell'Ue «cedere alle vergognose richieste di Putin» sarebbe - scrive Kuleba in un tweet - «come aiutare l'Ucraina con una mano e sostenere l'uccisione degli ucraini per mano dei russi con l'altra».

09:12

«Nave russa distrutta» nel porto di Berdyansk
Una grande nave russa è stata distrutta nel porto occupato dai russi di Berdyansk, nel sud-est dell'Ucraina. Lo fa sapere la Marina militare ucraina, secondo quanto riportano i media ucraini. In un video che circola sui media ucraini si vede la nave che esplode e la spessa nube di fumo e fiamme. Berdyansk, sul mare di Azov a circa 70 a sudovest di Mariupol, è stata occupata dalle truppe russe il 27 febbraio. Anche lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine conferma che la nave-anfibio d'assalto russa 'Orsk', che è una grande nave da sbarco, è stata distrutta nel porto di Berdyansk, nella provincia di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent. I media ucraini riferiscono che questa nave stava trasportando equipaggiamento militare russo a Berdyansk. Il porto di Berdyansk, occupato dai russi, è infatti stato usato finora per portare le forniture alle forze russe che da settimane stanno assediando Mariupol. (fonte ats)

09:11
08:37

La Nato: «Pechino non dia supporto militare a Mosca»
«Chiediamo alla Cina di condannare l'invasione» dell'Ucraina da parte della Russia e di «non dare supporto politico e militare» a Mosca. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al suo arrivo al quartier generale dell'Alleanza dove oggi si terrà il vertice straordinario dei leader dei 30 Paesi membri. Sempre a proposito della guerra in Ucraina, la Nato deciderà oggi di dislocare altri quattro battlegroup sul fronte Est, in particolare in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, per fare fronte alla minaccia russa, ha detto ancora Stoltenberg. «La Nato non manderà né truppe né aerei in Ucraina perchè vuole evitare l'escalation del conflitto», ci ha tenuto a ribadire. «Siamo davanti alla più grave crisi per un'intera generazione», ha sottolineato, evidenziando la necessità di ristrutturare e rafforzare la struttura di deterrenza dell'Alleanza alla luce degli ultimi avvenimenti. (fonte ats)

07:58

Fiamme «sotto controllo» vicino a Chernobyl
È sotto controllo la maggior parte dell'incendio sviluppatosi nell'area vicina alla centrale nucleare di Chernobyl. Lo afferma il Ministro dell'ecologia e delle risorse naturali Ruslan Strelets, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Strelets, in una intervista televisiva, ha spiegato che nell'area nelle ultime due settimane si sono registrati più di 30 incendi. «Ci sono stati altri 5 incendi nell'ultima settimana. Oggi la maggior parte di questi incendi è circoscritta. Ci sono ancora piccole aree in cui l'incendio continua», ha detto. (fonte ats)

07:57

«Bombe al fosforo su Lugansk, ci sono morti»
Nella regione di Lugansk, nel sud est dell'Ucraina, l'esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo. Lo scrive su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall'agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti. «Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo - scrive -. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case». Colpite le città di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka. (fonte ats)

07:37

L'ombra del golpe su Putin cresce «ogni settimana»
Il rischio di un golpe contro Vladimir Putin da parte dell'FSB, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa, «cresce di settimana in settimana» con il proseguimento della guerra in Ucraina. Lo afferma un anonimo informatore in alcune lettere inviate all'analista russo (esiliato) Vladimir Osechkin. In altre parole, il caos del conflitto starebbe avendo forti ripercussioni anche sui servizi di intelligence di Mosca. E il fatto che stiano emergendo queste parole, ha spiegato Osechkin al Times, è un chiaro segnale della crescente rabbia nei confronti di Putin da parte degli alti funzionari dell'FSB che, a causa dell'effetto delle sanzioni occidentali, non potranno «andare in vacanza nelle loro ville in Italia o portare i loro bambini a Disneyland Paris».

07:11

Armi, le prime consegne americane a Kiev in un paio di giorni
In un giorno o due arriveranno in Ucraina le prime consegne di armi approvate nell'ambito del pacchetto da 800 milioni di dollari a cui gli Stati Uniti hanno dato il via libera. Non è chiaro di quali armi si tratti, ma secondo alcune fonti dell'amministrazione citate dai media Usa la priorità è data a quelle da difesa già usate dagli ucraini. (fonte ats)

07:10

Zelensky: «Già un mese. Mi si spezza il cuore»
«La Russia ha iniziato la guerra contro la libertà. Sta cercando di sconfiggere la libertà di tutte le persone in Europa. Di tutte le persone nel mondo. Ha cercato di dimostrare che solo la forza cruda e crudele conta. Il mondo deve fermare la Russia. Il mondo deve fermare la guerra», ha proseguito Zelensky nel suo appello a manifestare. «Già un mese. Così tanto. Mi si spezza il cuore, il cuore di tutti gli ucraini e di ogni persona libera del pianeta», ha aggiunto. Il presidente chiede poi ai manifestanti di marciare indossando simboli ucraini. (fonte ats)

06:43
GettyLa guerra in Ucraina prosegue ormai da un mese.
06:39

Fiamme vicino a Chernobyl
Una foresta situata nelle vicinanze della centrale nucleare di Chernobyl è in fiamme. Lo riferisce il "Kyiv Independent", spiegando che il fatto è stato segnalato dalle autorità di Kiev all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

06:34

Zelensky: «La Nato ci aiuti a riportare la pace in Ucraina»
«Chiediamo che l’Alleanza dichiari che aiuterà pienamente l’Ucraina a vincere questa guerra, a ripulire il nostro territorio dagli invasori e a riportare la pace in Ucraina». Sono le parole pronunciate in video dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a poche ore dall'inizio del vertice Nato di Bruxelles. Il capo di Stato aveva chiesto ieri al mondo intero di unirsi e protestare. «Scendete nelle vostre piazze, nelle vostre strade. Rendetevi visibili e dite che la gente conta, la libertà conta, la pace conta. L'Ucraina conta». «La guerra della Russia non è solo contro l'Ucraina. Il suo significato è molto più ampio».