L'obiettivo di Mosca è il controllo del Donbass: Il ministero della Difesa: «Vogliamo la completa liberazione».
Nel Teatro di Mariupol ci sarebbero «almeno 300 morti». L'annuncio di Kiev: «I soldati russi informati: la guerra deve finire entro il 9 maggio»
È ormai oltre un mese che il mondo ha gli occhi puntati su ciò che sta accadendo tra Russia e Ucraina. Ieri è stata un'intensa giornata diplomatica, con diversi summit che hanno avuto luogo a Bruxelles. Si sono infatti incontrati i leader della Nato, quelli dell'Unione europea ed anche il G7. Il fil rouge di tutti i meeting è stato lo stesso: unità, sostegno (da parte della Nato anche militare) all'Ucraina e condanna delle azioni di Mosca. Da parte sua, la Russia ha invece accusato l'Occidente: «Sostenendo lo sforzo bellico dell'Ucraina dimostra di volere che il conflitto continui», ha scritto in una dichiarazione il Ministero degli Esteri.
Macron: «Non pagheremo in rubli»
Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che non c'è motivo di accettare la richiesta della Russia di pagare in rubli per il gas russo. «È vietato» obbligare un pagamento in rubli, tutti gli accordi «che sono stati firmati sono chiari», ha ribadito Macron.
«Sanzioni da più di metà del PIL globale»
Sulle misure contro la guerra russa in Ucraina «ci siamo coordinati con amici, alleati e partner per fare sanzioni su misura, perché i nostri sistemi economici non sono identici ma diversi. Le sanzioni hanno avuto un impatto fortissimo, sono applicate da più di 40 Paesi oggi, più della metà del Pil globale». Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al termine del Consiglio europeo. Oggi, inoltre, è arrivato alla fine di una lunga giornata di lavori l'accordo sull'acquisto comune del gas:i Paesi dell'Unione europea procederanno all'acquisto congiunto di gas per far valere sui mercati il loro peso strategico e politico e spuntare condizioni migliori. Parallelamente, in vista del prossimo inverno, i 27 procederanno a ricostituire le scorte anche comuni. (Fonte ats ans)
Chernobyl, nessuna rotazione del personale
Il personale in servizio negli impianti di Chernobyl «non è stato ruotato per quattro giorni», ha detto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA). «L'Ucraina ci ha informati oggi che non c'è stata alcuna rotazione del personale tecnico a Chernobyl dal 21 marzo e non sapeva quando sarebbe avvenuta», ha detto l'AIEA in un comunicato. Chernobyl, lo ricordiamo, è sotto il controllo delle forze russe. In precedenza, il personale che è ora in servizio ha sostituito coloro che erano di turno da ormai più di tre settimane, riferisce Reuters.
L'esercito ucraino ha lanciato un'offensiva per riprendere la città di Kherson
«Gli ucraini stanno cercando di riprendere Kherson, e diremmo che Kherson è attualmente di nuovo un territorio conteso», ha detto un funzionario del dipartimento della difesa degli Stati Uniti ai giornalisti a Washington venerdì. «Non possiamo confermare esattamente chi ha il controllo di Kherson, ma la città non sembra essere chiaramente sotto il controllo russo come lo era prima». Situata vicino alla penisola di Crimea annessa dalla Russia, Kherson è stata la prima grande città ucraina ad essere presa dall'esercito russo.
"Menzogne" sulla guerra? 15 anni di carcere
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato venerdì sera una legge che punisce le «false informazioni» sulle azioni di Mosca all'estero con pene detentive fino a 15 anni, in un'ulteriore arma repressiva per controllare le informazioni sulla sua offensiva in Ucraina. Lo riporta l'AFP. La legge, in particolare, punisce la «diffusione pubblica di informazioni consapevolmente false sotto la parvenza di informazioni affidabili» sulle «attività degli organismi statali russi fuori dal territorio russo».
Sforzo internazionale per evacuare Mariupol
Il Presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato questa sera che avrà luogo «un'operazione umanitaria» coordinata con la Grecia e la Turchia per permettere l'evacuazione dei civili dalla città di Mariupol.
Biden ribadisce: «Putin criminale di guerra»
Joe Biden nella sua visita in Polonia è tornato a definire Vladimir Putin un criminale di guerra: «La cosa più importante che possiamo fare è mantenere l'unità delle democrazie nella nostra determinazione e nei nostri sforzi per ridurre la devastazione causata da un uomo che, secondo me, è un criminale di guerra. E penso che raggiungeremo i criteri legali anche (di questa definizione, ndr)», ha detto il presidente americano durante un incontro sulla situazione umanitaria in Ucraina. (fonte ats ans)
Colpito il comando dell'aviazione ucraina
Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico contro il centro di comando dell'aeronautica militare di Kiev a Vinnytsia, nell'Ucraina centro-occidentale. Sono stati sparati sei missili da crociera, alcuni dei quali abbattuti dalla contraerea, mentre gli altri hanno colpito diversi edifici, provocando danni alle infrastrutture, attualmente in corso di valutazione. Lo riferiscono le forze armate di Kiev, citate da Ukrinform. (Fonte ats ans)
«Abbattuti tre missili cruise diretti su Odessa»
Oggi la contraerea ucraina ha abbattuto tre missili cruise lanciati dalle navi russe nel Mar Nero e diretti nell'aerea di Odessa. È quanto fa sapere il Comando operativo dell'esercito a Odessa spiegando che la situazione, nella zona, «è sotto controllo». «Il nemico - aggiungono i militari - continua ad esercitare pressione sulla popolazione civile di Odessa attaccando la fascia costiera». (Fonte ats ans)
«Una via d'uscita onorevole»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto ieri che avrebbe esortato Vladimir Putin ad optare per «un'uscita onorevole» dalla guerra in Ucraina, rendendosi «l'architetto» di un accordo di pace con Kiev. Lo riporta il Financial Times
«Serve un'intesa su tutti i punti»
Per la soluzione della crisi ucraina Mosca insiste sulla necessità di un «trattato globale». Lo ha detto il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky. «Insistiamo su un trattato globale che, oltre allo status di neutralità dell'Ucraina, oltre alle garanzie di sicurezza dell'Ucraina, preveda anche tutta una serie di posizioni che sono di vitale importanza per il nostro paese: smilitarizzazione, denazificazione, determinazione e riconoscimento della Crimea e del Donbass, e anche altre questioni senza le quali la firma di un trattato sarà improbabile», ha affermato il consigliere di Vladimir Putin, secondo quanto riporta Interfax. Medinsky accusa la parte ucraina di volere «trascinare i negoziati: non hanno fretta, credono che il tempo sia dalla loro parte e sono limitati nella capacità di prendere decisioni in autonomia, perché si vogliono consultare con terze parti. Lo stato attuale delle cose non sembra promettente finora». (ats ans)
Una guerra «efferata, su fratelli inermi»
«In questi giorni notizie e immagini di morte continuano a entrare nelle nostre case, mentre le bombe distruggono le case di tanti nostri fratelli e sorelle ucraini inermi. L'efferata guerra, che si è abbattuta su tanti e fa soffrire tutti, provoca in ciascuno paura e sgomento». Lo ha detto il Papa nell'omelia della celebrazione penitenziale. «Avvertiamo dentro un senso di impotenza e di inadeguatezza». «Occorre la presenza di Dio, la certezza del perdono divino, il solo che cancella il male, disinnesca il rancore, restituisce la pace al cuore. Ritorniamo a Dio, ritorniamo al suo perdono». (Fonte ats ans)
«In gioco la democrazia del mondo»
«La posta in gioco non è solo la difesa dell'Ucraina ma la democrazia nel mondo»: lo ha detto Joe Biden parlando alle truppe Usa in Polonia, ricordando che «siamo nel mezzo di una battaglia tra democrazie e autocrazie». (Fonte ats ans)
Cambio di strategia di Biden sul nucleare: «Solo in circostanze estreme»
Joe Biden fa un passo indietro rispetto alle sue promesse in campagna elettorale e sposa il 'tradizionale' approccio americano: quello che prevede l'uso della minaccia di una risposta nucleare come deterrente per i pericoli convenzionali e non nucleari, lasciando di fatto aperta la porta alla possibilità di usare le armi atomiche in «circostanze estreme». Il cambio di rotta, riporta il Wall Street Journal, è avvenuto sotto la pressione delle ultime settimane degli alleati che ha spinto Biden a ripensare la sua posizione. Durante la campagna elettorale, il presidente americano si era impegnato a portare avanti la teoria secondo la quale la deterrenza verso attacchi nucleari deve essere «l'unico scopo» dell'impiego dell'arma atomica. (Fonte ats ans)
Gli USA non useranno armi chimiche «in nessuna circostanza»
Jake Sullivan, Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha dichiarato che Washington non userà armi chimiche «in nessun caso», nemmeno se la Russia decidesse di usarle in Ucraina. Lo ha detto ai giornalisti a bordo dell'Air Force One (con a bordo Joe Biden) diretto in Polonia, come riporta l'AFP.
Negoziati? Progressi minimi
«Non stiamo facendo progressi sulle principali questioni politiche». Lo ha dichiarato il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax, a proposito dei colloqui tra Russia e Ucraina. Le posizioni stanno invece diventando «più vicine» su questioni secondarie, ha aggiunto. I colloqui sono proseguiti in videoconferenza per tutta la settimana, da lunedì a venerdì, e continueranno anche domani. (Fonte ats ans)
Soldati russi morti: 1'351 o 16'100
Nel tweet qui sotto è possibile vedere le perdite russe secondo Kiev. D'altra parte, Mosca ha dichiarato tramite il Ministero della Difesa che dall'inizio dell'invasione sono morti 1'351 soldati. Il resoconto russo parla anche di 3'825 militari feriti. Per quanto concerne le vittime, lo Stato russo ha dichiarato che si assumerà il sostegno delle famiglie delle vittime, in particolare dei figli.
These are the indicative estimates of Russia’s losses as of March 25, according to the Armed Forces of Ukraine. pic.twitter.com/61gpAwgQGX
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 25, 2022
Mosca vuole la «completa liberazione» del Donbass
Il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell'intera regione del Donbass, nell'est del Paese. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass. «Le forze armate russe si concentreranno sulla completa liberazione del Donbass», si legge in una nota del ministero. Gli attacchi per infliggere perdite alle forze ucraine nei territori assediati, si aggiunge nel comunicato, hanno lo scopo di impedire che Kiev invii rinforzi verso il Donbass. Sempre secondo il ministero russo, l'aviazione militare ucraina e la difesa ucraina sono quasi completamente distrutte e la marina ucraina non esiste più. Le città circondate dalle truppe russe sono Kiev, Kharkiv, Chernigov, Sumy e Nikolayev, mentre Mosca ha il pieno controllo della regione di Kherson. (fonte ats)
Un corridoio (parziale) tra la Crimea e Donetsk
Le forze russe hanno creato un parziale corridoio terrestre verso la Crimea dal territorio della regione di Donetsk. Lo ha affermato il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta il Guardian. «Il nemico è riuscito in parte a creare un corridoio terrestre tra la Repubblica autonoma di Crimea temporaneamente occupata e parte della regione di Donetsk», hanno riferito le fonti ucraine. (fonte ats)
Putin: «Il boicottaggio della cultura russa? Come i nazisti che bruciavano i libri»
Il presidente russo Vladimir Putin ha paragonato oggi il boicottaggio di eventi culturali russi ed esponenti della cultura russa nei Paesi occidentali ai roghi di libri di cui si resero responsabili i nazisti. «L'ultima volta - ha affermato il capo del Cremlino durante un incontro con esponenti del mondo culturale - sono stati i nazisti in Germania, circa 90 anni fa, a condurre una tale campagna di distruzione della cultura indesiderabile. Ci ricordiamo bene delle immagini dei libri bruciati nelle piazze». (fonte ats)
I soldati russi informati che «la guerra deve finire entro il 9 maggio»
I soldati russi sarebbero stati informati che la guerra in Ucraina dovrà concludersi entro il 9 di maggio, ovvero il giorno in cui la Federazione Russa celebra il la "Giornata della Vittoria", in ricordo della capitolazione della Germania nazista durante il secondo conflitto mondiale. Sky News aggiunge che, stando alle forze di Kiev, sarebbe in corso «un lavoro di costante propaganda» tra le forze del Cremlino, confrontate in questi giorni con grossi problemi di natura logistica.
Niente più diamanti russi da Tiffany
La catena americana di gioiellerie Tiffany non comprerà nuovi diamanti estratti in Russia. Lo riporta l'agenzia Bloomberg, citando una dichiarazione della società. La decisione di Tiffany arriva dopo quella di Signet Jewelers, colosso quotato a New York proprietario di diverse società del ramo quali Zales e Kay Jewelers. (fonte ats)
Xi a Johnson: «Creare le condizioni per un ritorno alla pace»
La comunità internazionale «dovrebbe davvero incoraggiare la pace e promuovere i colloqui, creare le condizioni per una soluzione politica della questione e spingere per un rapido ritorno alla pace in Ucraina». È la «posizione di principio della Cina» sulla guerra tra Ucraina e Russia esposta dal presidente Xi Jinping in un colloquio telefonico avuto nel pomeriggio (ora cinese) con il premier britannico Boris Johnson, dedicato ai 50 anni delle relazioni diplomatiche bilaterali che cadono quest'anno. «La Cina è disposta a continuare a svolgere un ruolo costruttivo in tal senso», ha aggiunto Xi, nel resoconto dei media ufficiali.
Onu: «Oltre 1000 civili morti in Ucraina»
Il bilancio delle vittime civili in Ucraina ha superato quota 1035, ha reso noto la responsabile della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, Matilda Bogner. Lo riporta il quotidiano britannico The Guardian. Bogner ha inoltre confermato la presenza di fosse comuni a Mariupol, inclusa una che conterrebbe 200 corpi. «Abbiamo informazioni crescenti sulle fosse comuni che ci sono», ha detto Bogner ai giornalisti in un video collegamento dall'Ucraina, spiegando che alcune delle prove provengono da immagini satellitari. (fonte ats)
Cappellano ucciso dai razzi ucraini in Russia
Un cappellano militare russo è stato ucciso da un attacco missilistico ucraino nel sudovest della Russia vicino al confine con l'Ucraina, riferisce la Chiesa ortodossa russa. Oleg Artyomov si trovava nel villaggio di Zhuravlyovka, nella regione russa di Belgorod, quando è finito «sotto un bombardamento da un lanciarazzi ucraino Smerch ed è morto» ieri, riferisce il dipartimento militare del Patriarcato di Mosca sulle reti sociali. Si tratta del primo decesso in territorio russo causato dal fuoco ucraino reso pubblico da quando è iniziata l'offensiva russa in Ucraina. (fonte ats)
Bombe al fosforo, la Russia nega di aver violato le leggi internazionali
Il Cremlino ha negato oggi qualsiasi violazione delle leggi internazionali sulle bombe al fosforo in Ucraina. Kiev aveva accusato Mosca di avere utilizzato tali armi nella sua offensiva militare in Ucraina. «La Russia non ha mai violato nessuna convenzione internazionale», ha detto in conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda sulle accuse mosse dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo una Convenzione firmata nel 1980 a Ginevra, le bombe al fosforo sono armi incendiarie il cui uso è proibito contro i civili, ma non contro obiettivi militari. Il Protocollo III della Convenzione su certe armi convenzionali (CCW), firmato nel 1980 ed entrato in vigore nel dicembre 1983, stabilisce che questo tipo di armi "è vietato in ogni circostanza" contro le popolazioni civili. L'uso di armi incendiarie è inoltre vietato contro obiettivi militari vicini ai centri abitati. Ma questo protocollo non riguarda il fosforo bianco quando viene utilizzato per le sue proprietà di produzione di fumo o illuminanti. (fonte ats)
Laboratori biologici, Mosca accusa il figlio di Biden
La Russia afferma che il figlio del presidente degli Usa Joe Biden, Hunter, potrebbe essere coinvolto nella gestione di laboratori per lo sviluppo di armi biologiche in Ucraina. Rispondendo alla domanda di un giornalista nel suo briefing quotidiano, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto: «Naturalmente chiederemo delle spiegazioni (sul possibile coinvolgimento). E non solo noi. Come sapete la Cina ha già chiesto chiarimenti». Hunter Biden è nella lista delle personalità statunitensi prese di mira dalle controsanzioni russe. (fonte ats)
India e Cina voglio una tregua immediata
India e Cina vogliono un cessate il fuoco immediato in Ucraina. Lo afferma il ministro indiano degli esteri, Subrahmanyam JaishankarIndia, che dopo colloqui con il suo omologo cinese Wang Yi, fa sapere che i due concordano sull'importanza di un cessate il fuoco immediato in Ucraina, riferisce l'emittente britannica Sky News. «Ci siamo scambiati le rispettive posizioni sull'Ucraina e le motivazioni che le sostengono, e ci siamo trovati d'accordo su due elementi: la necessità di un immediato cessate il fuoco e il ritorno all'uso delle relazioni diplomatiche», ha aggiunto il ministro indiano. «Siamo in una fase di work in progress. Non possiamo ancora parlare di ritorno alla normalità nelle relazioni bilaterali con la Cina»: ha precisato in seguito Subrahmanyam Jaishankar. (fonte ats)
La Finlandia sospende i collegamenti ferroviari con la Russia
L'operatore ferroviario nazionale della Finlandia VR sospenderà da lunedì prossimo il servizio tra Helsinki e San Pietroburgo, chiudendo uno degli ultimi collegamenti di trasporto tra Russia Ue. L'operatore finlandese spiega in una nota sul proprio sito che «durante queste settimane le persone che volevano partire dalla Russia hanno avuto a disposizione un tempo adeguato per farlo. Ora a causa delle sanzioni interromperemo per il momento il servizio». Il confine tra Finlandia e Russia resta comunque aperto per il passaggio delle auto private, ricordano alcuni media internazionali. (fonte ats)
Chernihiv isolata dai russi
La città di Chernihiv, a nord dell'Ucraina, è stata circondata interamente dalle forze russe. Lo ha dichiarato il governatore della regione Viacheslav Chaus alla televisione nazionale, aggiungendo che la città era sotto il fuoco dell'artiglieria e degli aerei.
«Almeno 300 morti nel bombardamento del Teatro di Mariupol»
Sono almeno 300, secondo le autorità locali, le persone che sono rimaste uccise nel bombardamento che ha distrutto il teatro di Mariupol, lo scorso 16 marzo. Si stima che ci fossero circa 1’300 persone rifugiate all’interno dell’edificio. Le parole del portavoce della città, pubblicate su Telegram: «Sfortunatamente, questa giornata si apre con una brutta notizia. Stando ai testimoni oculari, si apprende che circa 300 persone sono rimaste uccise nel Teatro d’arte drammatica di Mariupol a causa di un bombardamento aereo da parte dei russi. Fino all’ultimo non ho voluto credere a questo orrore. Fino all’ultimo ho sperato che tutti fossero riusciti a fuggire. Ma le parole di chi si trovava all’interno quando è stato compiuto questo atto di terrorismo ci dicono altro». «Gli invasori sapevano cosa stavano bombardando», prosegue. All'esterno dell'edificio, lo ricordiamo, erano state dipinte le scritte "bambini" ben visibili dal cielo. «Possiamo ricostruire gli edifici, ma - si legge - non riavremo mai indietro i nostri amici, i nostri vicini, i nostri parenti e in nostri cari», le «vittime innocenti di questa folle guerra scatenata contro l'Ucraina da un Paese invasore; quel Paese terrorista che è la Russia».
Gas dagli Usa, l'Ue punta a quota 50 miliardi di metri cubi (all'anno)
«L'impegno degli Stati Uniti a fornire all'Ue altri 15 miliardi di metri cubi di Gnl (gas naturale liquefatto) quest'anno è un grande passo (nella direzione dell'indipendenza energetica dalla Russia). Questo sostituirà la fornitura di Gnl che attualmente riceviamo dalla Russia. E guardando al futuro, l'Europa lavorerà per assicurare una domanda stabile di ulteriore Gnl statunitense almeno fino al 2030. Puntiamo a circa 50 miliardi di metri cubi all'anno». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella sua dichiarazione congiunta con il presidente degli Usa Joe Biden. Intanto il vicecancelliere tedesco Robert Habeck in conferenza stampa a Berlino ha affermato che «la dipendenza tedesca dall'energia russa diminuisce molto velocemente: sul fronte del carbone siamo passati da una dipendenza del 50% al 25%, sul petrolio dal 35 al 25%, e sul gas dal 55 al 40%. Sono solo tappe intermedie», ha continuato il ministro dell'economia e del clima, spiegando che il governo «ha imboccato la via giusta». (fonte ats)
Oro russo in Russia
Le riserve auree della Russia sono tutte custodite nei depositi della Banca di Russia sul territorio russo. Lo fa sapere la Banca di Russia sul suo sito. (fonte ats)
La Nato è un «residuo della Guerra fredda»
La Cina si oppone «con forza ad accuse e sospetti infondati, nonché a qualsiasi tentativo di esercitare coercizione e pressione», ricordando che, «in quanto residuo della Guerra fredda e più grande alleanza militare del mondo, la Nato segue un concetto di sicurezza obsoleto». È il commento di un portavoce della rappresentanza permanente cinese presso l'Ue sul vertice straordinario del Patto Atlantico, in cui i leader hanno invitato tutti gli Stati, inclusa la Cina, a sostenere l'ordine internazionale, compresi i principi di sovranità e di integrità territoriale, in merito all'invasione della Russia a danno dell'Ucraina. (fonte ats)
Distrutto il principale deposito di carburante dell'esercito ucraino
Il ministero russo della Difesa comunica che missili Kalibr hanno colpito e distrutto il maggiore deposito di carburante rimasto a disposizione dei militari ucraini, vicino alla capitale Kiev. Lo riferisce l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax. Il portavoce del ministero russo della difesa, Igor Konashenkov, in un briefing ha spiegato che il lancio dei missili risale a ieri sera ed è stato effettuato dal mare. Il deposito - ha specificato inoltre il portavoce - veniva utilizzato per rifornire l'esercito ucraino nel centro del Paese, stando a quanto indica il quotidiano britannico The Guardian. (fonte ats)
Bambini morti: sono almeno 135
Intanto, è salito a 135 il numero dei bambini morti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, afferma l'ufficio della Procura ucraina in un aggiornamento condiviso dal parlamento di Kiev sul suo profilo Twitter: «Ad oggi 25 marzo, 135 bambini sono morti in Ucraina a causa dell'aggressione dell'esercito russo; 184 bambini sono rimasti feriti». Ieri il bilancio dei bambini morti era di 128. (fonte ats)
Un corridoio anche per Mariupol
È prevista per la giornata di oggi l'apertura di un corridoio umanitario d'evacuazione - percorribile su mezzi privati - per la città di Mariupol. Lo riferisce l'agenzia Reuters.
I contrattacchi ucraini spingono indietro i russi
Le operazioni di contrattacco delle forze ucraine e il conseguente recedere di quelle russe ha consentito all'Ucraina di recuperare terreno, riguadagnando il controllo dei centri abitati e delle posizioni difensive in un raggio che arriva fino a 35 chilometri in direzione est dalla capitale. Lo riferisce questa mattina l'ultimo bollettino d'intelligence del ministero della Difesa britannico, scrivendo inoltre che «probabilmente le forze di Kiev proseguiranno nel loro tentativo di spingere i russi ad arretrare lungo l'asse nord-occidentale» dalla capitale in direzione dello scalo aeroportuale di Hostomel.
Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 25 March 2022
— Ministry of Defence 🇬🇧 (@DefenceHQ) March 25, 2022
Find out more about the UK government's response: https://t.co/shZZIe6cBq
🇺🇦 #StandWithUkraine 🇺🇦 pic.twitter.com/gdCRYuQvvp
Nord Stream 2, a breve la petizione di fallimento
La società zughese Nord Stream 2 presenterà una petizione di fallimento nei prossimi giorni. Lo riporta il quotidiano tedesco Stuttgarter Zeitung - ripreso dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass -, citando l'amministratore delegato della società Matthias Warnig. Nord Stream 2 farà ricorso «nei prossimi giorni» al tribunale di Zugo, con una richiesta pertinente che prevede in particolare «una moratoria temporanea» sulle operazioni, ha affermato Warnig. La certificazione di Nord Stream 2 è sospesa dal 22 febbraio. Gli Stati Uniti hanno introdotto il 23 febbraio sanzioni contro la società e la sua direzione. (fonte ats)
Oggi Biden sarà in Polonia
Oggi è il giorno dell'arrivo del presidente degli Usa Joe Biden in Polonia. Nel pomeriggio l'inquilino della Casa Bianca incontrerà le truppe statunitensi a Rzeszow, a circa 100 chilometri dal confine con l'Ucraina. Quei militari «a difesa del fianco orientale della Nato», come ricorda la Casa Bianca. Ad accogliere Biden ci sarà il presidente polacco Andrzej Duda. Mosca intanto continua ad accusare gli Stati Uniti di «aver sostenuto Kiev - riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass - nello sviluppo di laboratori segreti per lo sviluppo di armi biologiche di sterminio di massa», con il Comitato investigativo russo che ora ha aperto un'indagine ufficiale. Tutte scuse, pretesti usati dal presidente russo Vladimir Putin per giustificare la sua cosiddetta operazione speciale, secondo l'Occidente.
L'accusa di Kiev: «La Russia ha deportato oltre 400mila civili come ostaggi»
Nuove accuse da Kiev in direzione di Mosca. Le autorità ucraine hanno denunciato la deportazione forzata di centinaia di migliaia di civili dalle città ucraine da sfruttare come ostaggi per fare pressione e ottenere la resa di Kiev. Cifre alla mano, le fonti ucraine parlano di 402mila persone, di cui 84mila bambini.
Un fondo fiduciario per ricostruire l'Ucraina
L'Unione europea creerà un fondo per la ricostruzione dell'Ucraina. Lo si apprende dalle conclusioni del Consiglio europeo. «Tenuto conto della distruzione e delle enormi perdite subite dall'Ucraina a causa dell'aggressione militare russa, l'Unione europea è determinata a fornire al governo ucraino sostegno per le sue necessità immediate e, una volta cessato il violento attacco russo, per la ricostruzione di un'Ucraina democratica. A tal fine, il Consiglio europeo conviene di sviluppare un fondo fiduciario di solidarietà per l'Ucraina, invita i suoi partner internazionali a parteciparvi e chiede di avviare senza indugio i preparativi a tal fine. Invita la Commissione a continuare a fornire assistenza tecnica per aiutare l'Ucraina ad attuare le riforme necessarie». E il Consiglio ha chiesto che «a tempo debito, sia organizzata una conferenza internazionale per raccogliere fondi a titolo del fondo fiduciario».
NATO has never been more united than it is today.
— Joe Biden (@JoeBiden) March 25, 2022
Putin is getting exactly the opposite of what he intended to have as a consequence of going into Ukraine.
Zelensky sulle sanzioni: «Un passo importante. Ma un po' in ritardo»
Il presidente ucraino, parlando di fronte al Consiglio europeo, ha ringraziato per la decisione di imporre pesanti sanzioni contro la Russia, sottolineando però come la tempistica non sia stata delle migliori. «Avete imposto delle sanzioni. E ve ne siamo grati. Sono state dei passi estremamente importanti, ma un po' tardivi. Se fossero state imposte preventivamente, la Russia non avrebbe dato il via alla guerra».
«Mosca ritiri subito tutte le sue forze militari»
Restando sulle conclusioni del Consiglio europeo, quest'ultimo «esige» inoltre che la Russia «ponga immediatamente fine alla sua aggressione militare nel territorio dell'Ucraina, ritiri immediatamente e senza condizioni tutte le forze e le attrezzature militari dall'intero territorio dell'Ucraina e rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza» dell'ex repubblica sovietica. A Mosca viene inoltre chiesto di «garantire con urgenza un passaggio sicuro ai civili intrappolati in tutte le altre zone di guerra verso una destinazione di loro scelta, a rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi, ad assicurare un accesso umanitario ininterrotto e a creare corridoi umanitari».
L'aggressione della Russia «viola il diritto internazionale»
Una violazione palese del diritto internazionale. Così viene definita, nel primo punto delle conclusioni del Consiglio europeo, l'aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. «La Russia sta dirigendo attacchi contro la popolazione civile e sta colpendo beni di carattere civile, tra cui ospedali, strutture mediche, scuole e rifugi. Tali crimini di guerra devono cessare immediatamente. I responsabili e i loro complici saranno chiamati a risponderne in conformità del diritto internazionale. L'assedio di Mariupol e altre città ucraine e il rifiuto dell'accesso umanitario da parte delle forze militari russe sono inaccettabili. Le forze russe devono garantire immediatamente percorsi sicuri verso altre parti dell'Ucraina nonché aiuti umanitari da fornire a Mariupol e altre città assediate».
La Russia non riesce ad accerchiare Kiev
Le forze russe non stanno riuscendo ad accerchiare la città di Kiev. Lo indica l'ultimo rapporto di intelligence dello Stato Maggiore delle forze armate ucraine, in cui si legge che l'esercito del Cremlino tenterà di riprendere le operazioni «in direzione delle città di Brovary e Boryspil per riuscire a bloccare Kiev da est». Lo stesse difficoltà i russi le stanno riscontrando anche a Popasna, Rubizhne e Mariupol indica il documento.