Lo ha confermato il ministero della Difesa russo. Mentre Joe Biden dice: «Pronto ad andare a Kiev? Sì».
Il Governatore dell'Oblast russo di Bryansk accusa: «Hanno colpito due edifici residenziali, ci sono dei feriti». Jake Sullivan: «Se Mosca ostacola la consegna di armi si rischia l'escalation».
Mentre nell'est dell'Ucraina gli scontri proseguono, la tensione si alza anche sulla scena internazionale. Parole particolarmente caustiche sono partite da Washington ieri all'indirizzo di Mosca, con il presidente americano Joe Biden che ha definito il suo omologo russo, Vladimir Putin, un «dittatore» responsabile di aver «dichiarato guerra e commesso un genocidio» in Ucraina.
Parole «da vero leader» secondo il presidente ucraino Zelensky ma stigmatizzate invece da Pechino, che ha chiesto agli Stati Uniti di smettere di alimentare il clima teso. Parola che, ovviamente, non sono invece andate giù al Cremlino, che accusa Biden di voler «distorcere la realtà». La guerra però prosegue anche sui binari del denaro, con Washington che ha annunciato l'invio di armamenti per 800 milioni di dollari a Kiev.
L'incrociatore russo Moskva è affondato
L'incrociatore missilistico russo Moskva è affondato. La nave, che stava bruciando da ieri sera, «ha perso stabilità ed è affondata mentre veniva rimorchiata», ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia Interfax.
Discriminazione finanziaria, Mosca chiede aiuto al Brasile
La Russia avrebbe invitato il Brasile a sostenerla davanti alle istituzioni finanziarie internazionali per evitare la sua espulsione: lo rende noto il quotidiano O Globo, secondo cui il ministro delle Finanze brasiliano, Paulo Guedes, avrebbe ricevuto una richiesta in tal senso dal suo omologo russo, Anton Siluanov. «Chiediamo il vostro contributo per evitare accuse politiche e tentativi di discriminazione nelle istituzioni finanziarie internazionali e nei forum multilaterali», si legge nella lettera del ministro russo, alla quale ha avuto accesso il giornale. «Partiamo dal presupposto che, ora più che mai, sia fondamentale preservare il clima di lavoro costruttivo e la capacità di promuovere il dialogo con FMI, Banca mondiale e G20», prosegue il testo a firma di Siluanov. La scorsa settimana, il Brasile si è astenuto dalla decisione di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu votata all'assemblea generale su mozione degli Stati Uniti. I delegati del Brasile alle Nazioni Unite hanno inoltre criticato le «sanzioni indiscriminate» contro Mosca per la guerra in Ucraina, sostenendo che in tal modo si sarebbero ostruiti il «dialogo» e i canali dell'azione diplomatica. (fonte ats)
Biden: «Pronto ad andare a Kiev? Sì»
«Sì». Così ha risposto il presidente americano Joe Biden ad una domanda dei giornalisti che gli chiedevano se «fosse pronto ad andare in Ucraina». Biden aveva appena detto che l'amministrazione sta valutando se inviare un alto funzionario a Kiev e i giornalisti gli hanno chiesto: «Chi manderete?». Il presidente ha risposto: «Siete pronti voi ad andare?». Uno di loro ha quindi ribattuto: «E lei?». «Sì», ha risposto Biden. (fonte ats)
Usa: se Mosca ostacola consegna armi rischio escalation
Qualsiasi tentativo della Russia di ostacolare il trasferimento di armi all'Ucraina rischia di innescare un'escalation. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan secondo quanto riportato dalla CNN. «Gli Stati Uniti non stanno operando in Ucraina, ma se i russi dovessero colpire una qualsiasi parte di territorio della NATO, dove le attrezzature militari vengono assemblate, questo comporterebbe l'invocazione dell'articolo 5 e cambierebbe completamente il gioco», ha sottolineato. Sullivan ha anche anticipato che nei prossimi giorni gli Stati Uniti annunceranno nuove sanzioni contro la Russia in risposta all'invasione in Ucraina. Interpellata sulla questione la vice portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha risposto che si tratta di misure «in coordinamento con i partner degli Stati Uniti». (Fonte ats)
Zelensky attacca Ungheria e Germania
Duro attacco di Volodymyr Zelensky ai paesi europei che continuano ad acquistare petrolio russo: sono «soldi sporchi del sangue di altre persone», ha denunciato il presidente ucraino in un'intervista alla BBC. Zelensky ha chiamato in causa soprattutto la Germania e l'Ungheria, accusandole di bloccare gli sforzi per un embargo sulle vendite di energia, da cui la Russia dovrebbe guadagnare oltre 300 miliardi di dollari quest'anno. «Alcuni dei nostri amici e partner capiscono che ora è un momento diverso, che non è più una questione di affari e denaro, ma è una questione di sopravvivenza», ha aggiunto. (Fonte ats)
L'Ucraina rimanda le accuse al mittente
Il governo ucraino ha respinto le accuse di Mosca di aver bombardato villaggi in territorio russo vicino al confine. Secondo il Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa, «i servizi speciali nemici hanno iniziato ad applicare un piano per effettuare attacchi terroristici al fine di alimentare un'isteria anti-ucraina in Russia». (Fonte ats)
Londra: più sanzioni contro Mosca
Il governo britannico di Boris Johnson ha annunciato oggi l'allargamento delle sanzioni anti Mosca in risposta all'invasione dell'Ucraina contro altri due oligarchi del business russo considerati funzionali al sistema di potere del presidente Vladimir Putin. Si tratta di Ievgheni Tenenbaum e David Davidovich, entrambi indicati come partner d'affari storici di Roman Abramovich, già sanzionato a sua volta da Regno Unito e Ue, ma non dagli Usa. I due hanno vasti interessi sull'isola e secondo il Foreign Office controllano asset - sottoposti ora a congelamento - per un valore complessivo stimato in oltre 10 miliardi di sterline. (Fonte ats)
Putin: «Mancano pagamenti dai Paesi ostili»
Il presidente russo ha affermato che «le banche dei Paesi più ostili stanno ritardando il trasferimento dei pagamenti per la fornitura di risorse energetiche russe». Il 31 marzo lo "Zar" ha firmato un decreto che sancisce che per acquistare dalla Russia gas e petrolio è necessario effettuare il pagamento in rubli «in modo che la Russia si allontani gradualmente da dollaro ed euro». La misura non è ancora stata attivata a tutti gli effetti, «ma sono già stati compiuti passi importanti, anche nel preparare il nostro mercato dei cambi per tale transizione in modo che qualsiasi valuta estera possa essere cambiata liberamente e nel volume richiesto».
Dagli Stati Uniti nuove armi entro una settimana
Le nuove armi fornite dagli Stati Uniti arriveranno in Ucraina entro una settimana. Lo ha assicurato il Pentagono precisando che saranno poi le forze di Kiev a portarle nell'est del Paese dove la Russia si prepara a sferrare la sua offensiva. Intanto l'amministrazione Biden per la prima volta, sta valutando l'invio di una figura di alto profilo in Ucraina, in segno di supporto per la battaglia contro l'invasione di Mosca. «Faremo arrivare le nuove armi all'Ucraina in meno di una settimane e poi le forze di Kiev le porteranno nell'est del Paese», ha garantito il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla CNN. Quanto all'attacco della Russia nel Donbass il dipartimento della Difesa non conferma né smentisce che sia già iniziato. (Fonte ats)
«Gli ucraini hanno bombardato Belgorod»
Due villaggi russi nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina, sono stati bombardati dalle forze ucraine, secondo il governatore della regione citato dalla Tass. Non ci sarebbero vittime civili, mentre i residenti sono stati evacuati. Secondo il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, citato dalla Tass, le forze ucraine hanno bombardato un villaggio nel distretto di Gaivoron, nella regione di Belgorod. «Il villaggio di Spodaryushino è stato bombardato dall'Ucraina. Non ci sono state vittime civili», ha detto Gladkov su Telegram. Ha poi affermato che gli abitanti di due villaggi sono stati evacuati. (Fonte ats)
«Conseguenze indesiderabili» con Finlandia e Svezia nella Nato
Il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko si è unito al coro che arriva da Mosca riguardo all'eventuale adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Ha affermato, riporta Reuters, che se i due Paesi aderiranno all'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord «ci saranno conseguenze indesiderabili». In generale la Russia ha affermato se Finlandia e Svezia si uniranno alla Nato, si sentirà costretta a rafforzare le sue difese, anche schierando armi nucleari.
Il Pentagono mette le mani avanti
«Non siamo del tutto sicuri di cosa sia successo». Così John Kirby, portavoce del Pentagono. «Secondo le informazioni che abbiamo potuto raccogliere, si è verificata almeno un'esplosione sull'incrociatore Moskva. Dovrebbe essere stata abbastanza potente e aver causato danni significativi, ma non sappiamo ancora se siano stati dei missili ucraini a colpire l'imbarcazione. Stimiamo che la nave sia in grado di procedere in modo indipendente e si sta dirigendo verso est. È molto probabile che attracchi a Sebastopoli perché vengano effettuate delle riparazioni».
L'intelligence ucraina diffonde dati personali dei generali russi
L'intelligence ucraina ha diffuso i dati personali, compresi gli indirizzi di casa e la composizione della famiglia, di due comandanti russi, Valery Solodchuk e Alexander Dvornikov. Il primo ha guidato l'operazione delle truppe russe per catturare Kiev da ovest, il secondo «azioni criminali per distruggere Mariupol». L'intelligence lo ha annunciato su Facebook, citata da Ukrinform, che indica in particolare il link su cui sono disponibili i dati di Dvornikov: biografia, passaporto, carta d'identità militare, indirizzo di registrazione attuale, le foto dei familiari. «Il ministero della Difesa ucraino ha ottenuto dati sui criminali di guerra russi appartenenti al più alto personale di comando, seguendo consapevolmente gli ordini del regime di Putin di distruggere lo stato ucraino», si legge nella nota. Solodchuk viene ritenuto direttamente coinvolto nell'invasione militare aperta dell'Ucraina, comanda unità della 36ma armata, assegnate al gruppo di truppe "Est". Da febbraio ad aprile 2022, ha guidato l'operazione per catturare Kiev da ovest. «I militari di queste unità sono coinvolti in crimini di guerra contro la popolazione civile della regione di Kiev». (fonte ats)
Scambiati 30 prigionieri di guerra
La vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha dichiarato che 30 prigionieri di guerra ucraini sono stati restituiti, come parte di uno scambio con la Russia. Lo ha reso noto l'agenzia stampa AFP, citando le parole di Vereshchuk: «In totale, 30 dei nostri cittadini tornano a casa oggi», si tratta di «Cinque ufficiali, 17 militari e otto civili, tra cui una donna».
Kiev: «L'incrociatore sta affondando»
Secondo il Comando operativo ucraino, la nave da guerra russa "Moskva", colpita oggi da un missile Neptun, si è capovolto e sta affondando. Lo rende noto l'agenzia Ukrinform.
«Gli ucraini hanno bombardato a Bryansk, in Russia»
«Le forze armate ucraine hanno bombardato edifici residenziali nella regione russa di Bryansk». Lo ha scritto su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomaz citato dalla Tass. «il bombardamento ha danneggiato due edifici residenziali, e ci sono feriti tra i residenti locali. Tutti i servizi competenti, compreso il ministero delle Emergenze, stanno lavorando, le persone stanno ricevendo l'assistenza medica necessaria». I due edifici colpiti dal bombardamento ucraino si trovano nel comune russo di Klimovo, a circa dieci chilometri dal confine ucraino. I vigili del fuoco hanno spento gli incendi divampati dopo le esplosioni, ha poco dopo detto alla Tass un portavoce della sezione regionale del Ministero delle Emergenze russo. (Fonte ats ans)
Gas russo? Putin: «Non c'è possibilità di sostituirlo»
«Adesso non c'è possibilità di sostituire il gas russo in Europa». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato da Interfax. «Gli attacchi dei partner europei sul rifiuto delle forniture di risorse energetiche russe destabilizzano la situazione e fanno salire i prezzi», ha aggiunto. Poco dopo, come riportato dalla Tass, Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto al governo di reindirizzare l'export di energia dai Paesi occidentali e dall'Europa all'Asia e in generale verso il sud e l'est e di preparare le infrastrutture per rendere possibile questo processo. (Fonte ats ans)
«Niente di nuovo» nelle minacce russe
«Le attuali minacce russe sembrano piuttosto strane, quando sappiamo che già prima della guerra in Ucraina, i russi tengono le armi a 100 chilometri dal confine della Lituania. Le armi nucleari sono sempre state tenute a Kaliningrad. La comunità internazionale, i Paesi della regione, ne sono perfettamente consapevoli. Le usano come una minaccia». Lo ha detto il primo ministro della Lituania Ingrida Šimonytė, che ha liquidato con la frase «niente di nuovo» l'avvertimento di Dmitry Medvedev in relazione alla probabile adesione di Finlandia e Svezia alla Nato. Lo riporta il Guardian. (Fonte ats)
«Mai rifiutato un incontro»
«Il presidente russo Vladimir Putin non ha mai rifiutato in linea di principio di tenere un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma un documento deve essere redatto prima che tale incontro possa essere organizzato». Lo ha detto oggi il portavoce presidenziale Dmitry Peskov citato dalla Tass. «Non c'è nessuna novità dettagliata riguardo a questa questione», ha detto a un briefing quotidiano. «Abbiamo già parlato di questo incontro dicendo che in linea di principio il presidente russo non l'ha mai rifiutato, ma alcune condizioni devono essere organizzate prima di questo incontro, cioè un testo del documento». (Fonte ats)
«Non è affondato»
L'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa del Mar Nero non è affondato e le esplosioni di munizioni a bordo sono cessate: lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato. Non ci sono incendi attivi. Le esplosioni di munizioni si sono fermate. L'incrociatore Moskva rimane a galla», recita la nota, aggiungendo che sono in corso le indagini per stabile le cause dell'incendio che ha provocato l'esplosione delle munizioni. L'ammiraglia russa nel Mar Nero sarà rimorchiata in porto. (Fonte ats)
Tutti i caratteri che i russi non possono battere
Il proprietario dei diritti sui font Times New Roman, Arial, Verdana, Tahoma e Helvetica - la società americana Monotype Corporation - ha limitato l'accesso al catalogo dei caratteri agli utenti russi. Lo riferisce Vedomosti, citando una fonte in una società informatica russa. La società statunitense - come riporta il quotidiano economico russo - avrebbe notificato agli utenti russi che «il proprietario del sito potrebbe aver impostato restrizioni che impediscono l'accesso al sito». Monotype, al momento, non ha annunciato l'introduzione di restrizioni per gli utenti della Russia. (Fonte ats)
Il rapporto dell'Osce sui crimini di guerra
L'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa ha pubblicato un rapporto di quasi cento pagine riguardo ai crimini di guerra che sarebbero stati commessi da parte dell'esercito della Federazione russa in Ucraina. Richiesto da 46 nazioni, le conclusioni del rapporto indicano che «sono stati riscontrati chiari schemi di violazione del Diritto internazionale da parte delle forze armate russe su molte questioni che sono al momento oggetto di indagine. È impossibile che così tanti civili vengano uccisi e feriti e molti oggetti civili, comprese case, ospedali, beni culturali, scuole, grattacieli, edifici per uffici, penitenziari, stazioni di polizia, stazioni idriche e sistemi elettrici, vengano danneggiati o distrutti se la Russia ha rispettato i suoi impegni in materia di distinzione, proporzionalità e misure precauzionali in Ucraina. Un lampante esempio di violazioni è l'assedio di Mariupol».
«Dimenticare Baltici non nucleari»
Ancora Medvedev: «Ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari se Svezia e Finlandia si uniscono alla Nato», ha scritto su Telegram il vice presidente del consiglio di sicurezza della Russia, citato dalla Tass. «In questo caso, non si può più parlare dello status non nucleare dei Baltici - l'equilibrio deve essere ripristinato» ha poi aggiunto, spiegando che «fino ad oggi, la Russia non ha intrapreso tali misure e non aveva intenzione di farlo». Infine, Medvedev ha concluso che «la lunghezza del confine terrestre dell'alleanza con la Russia sarà più che raddoppiata. Naturalmente, sarà necessario rafforzare questi confini». (Fonte ats ans)
These are the indicative estimates of Russia’s combat losses as of April 14, according to the Armed Forces of Ukraine. pic.twitter.com/ZCLXKhIMJl
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) April 14, 2022
Finlandia e Svezia nella NATO? «Ci saranno conseguenze nel Baltico»
L'ex leader russo Dmitry Medvedev ha parlato oggi del possibile allargamento della NATO anche a Svezia e Finlandia, Stati che stanno recentemente spingendo in questa direzione. Medvedev ha detto che «ci saranno conseguenze» se la Finlandia e la Svezia dovessero entrare nella NATO. In particolare, «verrebbero viste come avversarie», e Mosca prenderebbe quindi delle contromisure «nella Regione del Baltico», ad esempio rafforzando le forze di terra e di difesa aerea nel Golfo di Finlandia.
La nave colpita, un boost per il morale ucraino
L'incidente che ha coinvolto l'incrociatore russo "Moskva" nel Mar Nero aumenterà di molto il morale dei soldati ucraini. In particolare perché la Moskva è una nave ammiraglia, e vederla in rovine colpirà i russi anche nello spirito. È quanto ha dichiarato all'emittente Bbc il ricercatore ucraino Mykola Bielieskov, attivo presso l'Institute for Strategic Studies di Kiev. «Va però detto che è una nave vecchia, e sono state quelle di costruzione più recente ad aver bombardato maggiormente l'Ucraina».
La nave da guerra è alla deriva o è affondata?
Una delle navi da guerra più importanti della marina russa è abbandonata e alla deriva, o forse è sul fondo del Mar Nero. A causa della situazione metereologica sfavorevole sul Mar Nero, infatti, non è ancora stato possibile confermare lo stato attuale della nave con le immagini satellitari. Tuttavia, analisti hanno detto all'emittente CNN che un incendio di grandi dimensioni a bordo di un simile vascello potrebbe persino portarlo ad affondare. In ogni caso, si tratta di un «durissimo colpo» inflitto alla Russia, a 50 giorni dall'invasione.
Група ССО України підірвала міст з ворожою технікою, що прямувала до Ізюму
— Генеральний штаб ЗСУ (@GeneralStaffUA) April 14, 2022
Докладніше: https://t.co/DokBE6hdv6 pic.twitter.com/W008dFE5eB
Un altro ponte «fatto esplodere»
Le truppe ucraine hanno fatto saltare un ponte su cui stavano passando delle forze russe dirette a Izyum, nell'Ucraina orientale. Lo hanno riportato su Twitter (come riportiamo qui sopra) le forze armate ucraine.
L'Ucraina ammette: «Marines fatti prigionieri, alcuni uccisi»
Il consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, ha annunciato che alcuni marines della 36esima brigata a Mariupol sono stati fatti prigionieri dall'esercito russo, «ma non si tratta di mille soldati ucraini, molti meno - ha detto riferendosi all'annuncio di Mosca di ieri secondo cui 1026 militari ucraini si sono arresi ieri -. Mille è una bugia». Lo riporta l'Agenzia Unian. «Una parte della 36esima Brigata Marina è stata fatta prigioniera nel tentativo di sfondare in battaglia e nel tentativo di raggiungere il reggimento Azov - ha detto Arestovych -. Una parte dei marines ci è riuscita, altri sono rimasti separati e hanno preso decisioni in base alla situazione. Alcuni di loro sono finiti sotto l'artiglieria, ci sono state perdite e prigionieri». (Fonte ats ans)
Un mese chiusi in un seminterrato
Trecento persone sarebbero state prese in ostaggio dalle forze russe per quattro settimane nel seminterrato di una scuola a Yahidne, a nord di Chernihiv, secondo una dichiarazione del Ministero della difesa ucraino. Gli ostaggi avrebbero tenuto il conto dei giorni in cui sono stati trattenuti su un muro, dove sono stati segnati anche i nomi delle persone che non sono riuscite a sopravvivere o che sono state uccise.
Gli ultimi aggiornamenti sul terreno, secondo Kiev
L'esercito ucraino ha detto che le forze russe continuano a bombardare le infrastrutture militari e civili nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia. A Slobozhansky, nel nord-est dell'Ucraina, le forze russe starebbero invece conducendo delle ricognizioni, per identificare possibili luoghi di attacco. Nell'Ucraina orientale, continuano i combattimenti nei distretti di Slavyansk, Popasna e Kurakhovo, e le forze russe hanno sempre sotto assedio Mariupol.
Gli Stati Uniti invieranno aiuti militari all'Ucraina (per 800 milioni di dollari)
Come anticipato ieri, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato un ulteriore aiuto militare (di 800 milioni di dollari) all'Ucraina in vista dell'ampio assalto russo previsto nell'Ucraina orientale. Il pacchetto, che porta il totale degli aiuti militari americani dall'invasione delle forze russe a febbraio a più di 2,5 miliardi di dollari, include dei sistemi di artiglieria pesante. Biden ha detto di aver approvato anche il trasferimento di ulteriori elicotteri, dicendo che l'equipaggiamento fornito all'Ucraina «è fondamentale» mentre affronta l'invasione. «Il popolo americano continuerà a stare con il coraggioso popolo ucraino nella sua lotta per la libertà», poi concluso Biden.
Zelensky: «O pace, o via dalla comunità internazionale»
Il presidente ucraino Volodymr Zelensky ha detto che la Russia dovrebbe «lasciare la comunità internazionale» se non vuole perseguire un accordo di pace. «O la leadership russa inizia davvero a cercare la pace oppure, come risultato di questa guerra, la Russia dovrà lasciare per sempre l'arena internazionale», ha detto in un discorso video.
Evacuazione riuscita
Seccondo il Ministero della Difesa russo, l'intero equipaggio dell'incrociatore Moskva «è stato evacuato», e si sta ora «indagando sulla causa dell'incendio» che ha poi provocato «un'esplosione delle munizioni a bordo della nave».
Nave russa «colpita» ed «evacuata»
Questa notte sul Mar Nero è stata «gravemente danneggiata» una nave da guerra russa, su cui c'è stata prima un'esplosione e poi un incendio, che ha costretto all'evacuazione di tutti coloro che erano a bordo. Inizialmente, l'Ucraina aveva detto di aver «colpito e danneggiato» la nave nel Mar Nero, aveva spiegato il Governatore di Odessa, Maksym Marchenko. Poco dopo è arrivato un comunicato ufficiale da parte del Ministero della difesa russo, che non ha parlato di alcun colpo arrivato dall'Ucraina bensì di un «esplosione di munizioni che ha provocato un incendio». Secondo il segretario dell'ufficio presidenziale ucraino, Oleksiy Arestovych, la nave potrebbe avere fino a 510 membri dell'equipaggio a bordo. Si tratterebbe della stessa nave che, all'inizio della guerra, avrebbe chiesto ai soldati ucraini sulla "Snake Island" di arrendersi, ricevendo indietro un "Vaf*******".