Hanno colpito una zona residenziale nel centro della capitale. Guterres: «Attacco sconvolgente».
A Bucha «civili presi in ostaggio e fatti morire di fame e sete». La Nato: «Pronti ad accogliere Svezia e FInlandia». Guterres in visita in Ucraina: «La guerra è il male».
Vladimir Putin ha alzato i toni, ieri, nell'ennesima giornata segnata da bombardamenti e raid: «Se la Russia sarà minacciata, risponderà con mezzi che i suoi avversari non hanno ancora». Il leader russo ha parlato di «minacce geopolitiche» e «attacchi fulminei» ed ha aggiunto: «Abbiamo strumenti che nessuno ha e li utilizzeremo, se necessario. Voglio che tutti lo sappiano». Nei confronti dei Paesi che sostengono l’Ucraina, lo zar si è per ora limitato a sospendere le forniture di gas. L’ha fatto con Polonia e Bulgaria, a causa del loro rifiuto di pagare in rubli.
Klitschko: «Almeno tre feriti»
Almeno tre persone sono rimaste ferite nelle due esplosioni che hanno colpito Kiev: lo ha reso noto il sindaco della città, Vitali Klitschko, secondo quanto riporta la BBC. Un missile avrebbe infatti colpito i piani bassi di un palazzo residenziale ferendo tre persone, che sono state trasportate in ospedale. Secondo la portavoce dei Servizi statali di emergenza, Svetlana Vodolaga, il secondo missile ha colpito una struttura vicino al palazzo residenziale. (fonte ats)
Attacco «sconvolgente»
«L'attacco a Kiev mi ha sconvolto. Non perché ci fossi io, ma perché è una città sacra sia per gli ucraini, sia per i russi». Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha commentato così alla tv portoghese Rtp l'attacco con due missili sulla capitale ucraina, commesso proprio durante la sua missione per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky. Un attacco avvenuto in una zona residenziale, situata nei pressi dell'ambasciata britannica, che avrebbe fatto delle «vittime» stando a quanto ha riferito un portavoce dei servizi di emergenza ucraini.
Sostegno bulgaro all'Ucraina
«La Bulgaria è pronta a riparare le macchine militari ucraine nelle proprie fabbriche». Lo ha annunciato oggi il primo ministro bulgaro Kiril Petkov dopo il suo incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. «Questo è importante per noi e sarà vantaggioso per le aziende bulgare», ha detto da parte sua Zelensky, aggiungendo che il suo Paese è pronto a fornire alla Bulgaria energia elettrica nonché a trasportare i suoi prodotti agricoli verso il porto bulgaro di Varna, sul Mar Nero. (fonte ats)
Due missili a Kiev e tre a Odessa
Due forti esplosioni si sono udite a Kiev dove si è alzata una colonna di fumo, mentre è in corso la conferenza stampa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. Secondo quanto reso noto dal sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko su Telegram «i russi hanno attaccato con due missili il distretto di Shevchenkivskyi», una zona nel centro della città. L'ansa riporta che sono stati esplosi vicino all'ambasciata britannica. Tre missili avrebbero anche colpito la città di Odessa.
Sospetti crimini di guerra, «individuati migliaia di casi»
Decine di migliaia di casi di sospetti crimini di guerra sarebbero stati individuati dagli investigatori. Lo ha dichiarato il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova alla Deutsche Welle: «Sono 8'600 solo quelli che riguardano i crimini di guerra, mentre più di 4'000 sono collegati a crimini di guerra». L'elenco dei crimini comprende «l'uccisione di civili, il bombardamento d'infrastrutture civili, torture» e «crimini sessuali».
«Il bombardamento più intenso, finora»
La scorsa notte l'impianto metallurgico Azovstal «è stato colpito dal bombardamento più intenso, finora». Mykhailo Vershynin, capo della polizia di Mariupol, ha dichiarato alla Cnn che «ci sono persone sotto le macerie. Ci sono morti e feriti». Non è stato possibile verificare in modo indipendente la veridicità di queste affermazioni.
Pagare il gas in rubli: l'Ungheria «non ha dubbi»
«L'Ungheria non ha dubbi sul proprio obbligo di pagare il gas russo nel modo che garantisca la sua regolare fornitura». Lo ha detto oggi a Zagabria, dove si trova in visita ufficiale, il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó, confermando l'intenzione di Budapest di pagare il gas ai fornitori russi in rubli. «L'approvvigionamento dell'energia è materia di sicurezza nazionale e il governo ha il dovere di garantire la sicurezza ai cittadini», ha affermato Szijjártó in una conferenza stampa congiunta con il collega croato Gordan Grlic-Radman. (fonte ats)
«I russi stanno spostando truppe da Mariupol verso Zaporizhzhia»
Un alto ufficiale della Difesa statunitense ha dichiarato all'agenzia stampa Reuters, a patto di restare anonimo, che ci sono indicazioni secondo cui alcune truppe russe avrebbero lasciato Mariupol e si starebbero muovendo verso nord-ovest, in direzione di Zaporizhzhia. Si tratterebbe di una dozzina di battaglioni tattici che nei giorni scorsi erano dislocati nell'area della città portuale assediata.
Nuovo scambio di prigionieri
Oggi ha avuto un luogo un nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina. «Oggi, 45 dei nostri sono stati rilasciati dalla prigionia russa. 13 ufficiali e 20 soldati (5 dei quali sono rimasti feriti). Stiamo anche riportando a casa 12 dei nostri civili». Lo ha comunicato la vice primo ministro ucraina Iryna Vereshchuk.
Gas, il sostegno Usa a Polonia e Bulgaria
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden vuole «sostenere gli alleati europei» che hanno visto interrotta la loro fornitura di gas russo, ovvero Polonia e Bulgaria. «Vediamo chiaramente che l'energia non è una merce, ma piuttosto un'arma contro coloro che si oppongono all'aggressione». L'inquilino della Casa Bianca ritiene che questo genere di «ricatti» non sia ammissibile.
Esperti forensi dai Paesi Bassi all'Ucraina
Un nutrito team di esperti forensi dei Paesi Bassi sarà mandato «molto presto» in Ucraina, per prendere parte alle indagini sui presunti crimini di guerra avviate dal Tribunale penale internazionale de L'Aja. Gli specialisti dovrebbero essere «parecchie dozzine», secondo quanto anticipa l'agenzia olandese ANP. La conferma da parte del governo dovrebbe arrivare domani.
Biden chiederà 33 miliardi per l'Ucraina
Joe Biden chiederà al Congresso di autorizzare 33 miliardi di dollari, di cui 20 per aiuti militari, per sostenere l'Ucraina nella guerra contro la Russia. Lo ha riferito un alto dirigente dell'amministrazione americana. Altri 8,3 miliardi di dollari di aiuti economici serviranno ad «aiutare il governo ucraino a rispondere alla crisi immediata», mentre circa tre miliardi di dollari sono destinati a finanziare l'assistenza umanitaria e a fronteggiare l'aumento dei prezzi delle forniture alimentari globali a causa dell'aggressione russa contro l'Ucraina, che è uno dei maggiori produttori di grano mondiali. (fonte ats)
Erdogan: «Speriamo che la pace sia vicina»
«Dopo i suoi incontri in Ucraina e Russia, il signor Guterres (il segretario generale dell'Onu, ndr) mi ha chiamato e ha detto che i colloqui sono stati positivi». Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip a haberglobal.com. «Speriamo che la pace sia vicina» ha aggiunto.
Un britannico ucciso e uno disperso in Ucraina
Un cittadino britannico è stato ucciso e un secondo risulta disperso in Ucraina. «Stiamo sostenendo la sua famiglia» ha confermato il ministero degli Esteri di Londra. Riguardo all'altro cittadino del quale non si hanno più notizie, il Foreign Office è a conoscenza della situazione. «Cerchiamo urgentemente ulteriori informazioni».
Oltre 1000 mercenari della Wagner dalla Libia all'Ucraina
Oltre un migliaio di mercenari del gruppo russo Wagner sono stati ridispiegati dal fronte libico su quello ucraino: lo riferisce il Financial Times, citando funzionari occidentali che però non precisano se i militari siano già sul fronte europeo. Secondo le fonti, mille siriani e circa 200 russi sono stati ritirati dalla Libia nelle ultime settimane, con il contingente privato sul terreno che ora si aggirerebbe sulle 5mila unità. Anche fonti libiche confermano l'avvenuto ritiro. Altri mercenari sono stati ridispiegati dal Centrafrica. I mercenari di Wagner sono in Libia dal 2019 per sostenere le forze di Khalifa Haftar. (fonte ats)
Gerasimov guiderà l'offensiva su Izjun?
Il capo di Stato maggiore russo Valery Gerasimov sarebbe arrivato in territorio ucraino e potrebbe comandare in prima persona l'offensiva contro Izjum, nella regione di Kharkiv. Lo afferma l'edizione ucraina di Defense Express, citata dall'agenzia stampa Unian.
Attacchi hacker, Mosca vuole «assicurare Kiev alla giustizia»
«Per la prima volta, uno stato membro delle Nazioni Unite ha annunciato apertamente un'aggressione informatica contro altri paesi». Lo ha denunciato Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo. «Stiamo parlando di oltre 660 attacchi di hacker contro Russia e Bielorussia. Siamo convinti che i nostri specialisti troveranno opportunità legali per assicurare Kiev alla giustizia», ha aggiunto.
💬#Zakharova: For the first time, a UN member state has openly announced cyber aggression against other countries. We are talking about 660+ hacker attacks against Russia & Belarus.
— MFA Russia 🇷🇺 (@mfa_russia) April 28, 2022
☝️ We are convinced that our specialists will find legal opportunities to bring Kiev to justice. pic.twitter.com/rnpsboyMCB
«Risposta dura» a qualsiasi attacco in Russia
Mosca risponderà duramente agli attacchi delle forze armate ucraine sul territorio russo. Lo ha detto oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante una conferenza stampa, secondo quanto riporta la CNN. «Tale attività criminale delle forze armate ucraine contro il territorio russo non può rimanere senza risposta», ha aggiunto. «Vorrei che Kiev e le capitali occidentali prendessero sul serio le dichiarazioni del ministero della Difesa del nostro Paese, secondo cui un'ulteriore provocazione dell'Ucraina a colpire obiettivi russi porterà necessariamente a una dura risposta da parte della Russia - ha precisato - Non consigliamo di testare ulteriormente la nostra pazienza». (fonte ats)
JUST IN:
— Alex Raufoglu (@ralakbar) April 28, 2022
Today, President Biden will send a proposal to the Congress for a comprehensive legislative package that will enhance the US’s authority to hold the Russian government and Russian oligarchs accountable for President Putin’s war against Ukraine.#StandWithUkraine️ pic.twitter.com/JbNjRq9YD3
Gli asset degli oligarchi russi per risarcire l'Ucraina?
Il presidente americano Joe Biden annuncerà oggi la confisca dei beni degli oligarchi russi. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota. «Di concerto con la sua richiesta al Congresso di nuovi aiuti per Kiev, il presidente Biden invierà una proposta per un pacchetto legislativo per la confisca dei beni degli oligarchi che consentirà al governo di utilizzare i proventi per sostenere l'Ucraina», si legge. (fonte ats)
Le accuse
I soldati accusati di essere tra i responsabili delle atrocità commesse a Bucha appartengono alla 64esima brigata di fanteria motorizzata separata delle forze di terra della Federazione Russa, spiega il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova. In base a quanto stabilito dalle indagini, «durante l'occupazione di Bucha hanno preso in ostaggio civili disarmati, li hanno fatti morire di fame e sete, li hanno tenuti in ginocchio con le mani legate e gli occhi incollati, derisi e picchiati».
«Sono stati usati pugni e mozziconi. Le persone sono state picchiate per avere informazioni sull'ubicazione delle forze armate e delle forze di difesa e alcune sono state torturate senza alcun motivo. I militari russi hanno minacciato di uccidere le vittime e hanno persino inscenato l'esecuzione dei loro prigionieri», aggiunge Venediktova, precisando che ci sono anche le prove del fatto che «questi militari del primo esercito di predoni del mondo hanno derubato la popolazione locale, portando via oggetti personali ed elettrodomestici come 'trofeo'». (fonte ats)
Bucha, «identificati 10 militari russi coinvolti nelle atrocità»
L'ufficio del pubblico ministero dell'Ucraina ha identificato 10 militari russi coinvolti nelle atrocità commesse a Bucha. Lo rende noto il procuratore generale Iryna Venediktova su Facebook, dove pubblica i nomi e le foto dei soldati, invitando i cittadini, se riconoscono questi militari russi e hanno prove del loro coinvolgimento in altre atrocità, d'inviare le prove al sito con cui la Procura sta raccogliendo prove dei crimini di guerra commessi dai russi. (fonte ats)
Zelensky sulla copertina di Time
L'ultimo numero della rivista americana Time dedica la sua copertina al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Ma non solo: è il cosiddetto (in gergo giornalistico) 'richiamo in prima' di un vasto servizio pubblicato nelle pagine interne del magazine in cui si racconta in dettaglio la vita quotidiana del leader ucraino dal suo 'bunker', il palazzo presidenziale di Kiev che è diventato il compound da cui da oltre due mesi il presidente e i suoi collaboratori guidano la risposta all'invasione russa. Per due settimane l'inviato di Time ha potuto seguire dal suo interno l'evoluzione degli eventi ma soprattutto osservare - e quindi raccontare nel lungo reportage - la routine del presidente, il lavoro di Zelensky e del suo staff giorno dopo giorno, dai loro uffici e dal palazzo che è diventato la loro casa. (fonte ats)
TIME's new cover: Over two weeks in April @shustry went inside Volodymyr Zelensky's compound for a look at how the Ukrainian President and his top advisers are experiencing the war https://t.co/9bmZXfvy8e pic.twitter.com/4PAxf97eNM
— TIME (@TIME) April 28, 2022
Accordi di Pace, Mosca: «Kiev non ha più risposto»
Stando alla portavoce degli Esteri russa Maria Zakharova non è ancora giunta «alcuna risposta» da parte ucraina riguardo all'ultimo documento sottoposto all'attenzione di Kiev per un possibile accordo di pace. Lo riferisce la BBC citando la Tass. Secondo le ultime dichiarazioni di Volodymyr Zelensky la porta per una decisione diplomatica resterebbe comunque aperta, malgrado la scoperta dei crimini di guerra (a partire da Bucha). L'ultimo incontro fra le due parti, lo ricordiamo, si era tenuto a Istanbul (Turchia) circa un mese fa.
«Chi paga in rubli, viola le sanzioni»
«Il pagamento dei contratti del gas in rubli», richiesto dal Cremlino «è una palese violazione delle sanzioni». Lo ribadiscono fonti Ue citate dall'Ansa. L'Ue, spiegano le stesse fonti, non può accettare «che le società siano obbligate ad aprire un conto in rubli e che tra il primo pagamento» in euro «e la conversione in rubli l'ammontare in euro sia completamente nelle mani delle autorità russe e della banca centrale russa», questo potrebbe essere considerato anche come «un prestito» da parte delle società europee. «Nel futuro l'unico modo normale per pagare il gas sarà con un conto in euro», precisano. (fonte ats)
Kiev: «Tutto il diritto di attaccare obiettivi militari in Russia»
«L'Ucraina dovrebbe decidere se colpire le strutture militari russe, ha detto Blinken. La Russia ha attaccato l'Ucraina e ha ucciso i civili. L'Ucraina si difenderà con tutti i mezzi, compresi gli attacchi ai magazzini e alle basi degli assassini russi. Il mondo riconosce questo diritto», lo ha scritto il consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podoliak, sul suo account Twitter, lasciando intendere che Kiev potrebbe effettuare attacchi sul territorio russo. (fonte ats)
«La guerra è il male»
Bucha, Borodyanka e Irpin sono queste le visite sul campo di oggi per il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, prima dell'incontro con Volodymyr Zelensky di oggi a Kiev. «Una guerra come questa è un'assurdità nel 21esimo secolo, la guerra è il male e quando vedi queste cose, il tuo pensiero non può che andare alle vittime e alle loro famiglie», ha commentato Guterres che si chiede «perché è sempre la popolazione civile a pagare il prezzo più alto?».
«Putin? Non dobbiamo farci intimidire»
Il monito del presidente Vladimir Putin sulla possibile «risposta fulminea» con «armi che nessuno ha» da parte della Russia in caso di minaccia strategica al suo territorio va presa «sul serio», ma «non ci deve allarmare troppo». Lo sostiene Ben Wallace, ministro della Difesa del governo britannico di Boris Johnson, protagonista stamane di un giro di interviste radiotelevisive. Per Wallace, Putin alza i toni per «coprire i suoi fallimenti» in Ucraina. «La Nato lo prende incredibilmente sul serio e noi dobbiamo prenderlo seriamente - aggiunge -, ma senza farci intimidire nell'impegno a difendere l'Ucraina dalla sua brutalità». (ats ans)
I distributori di gas pronti ad aprire conti in rubli in Svizzera
Secondo le informazioni ottenute dal Financial Times, alcuni dei maggiori importatori di gas in Europa sono in procinto di aprire conti in rubli presso la Gazprombank che si trova in Svizzera. Si tratta di distributori austriaci, tedeschi, ungheresi e slovacchi, che in questo modo soddiferebbero le condizioni russe poste dal presidente Putin il primo aprile. Tra gli importatori ci sono ad esempio Uniper, con sede a Düsseldorf, e Omv, con sede a Vienna.
Finlandia e Svezia saranno accolte «a braccia aperte»
In un briefing tenutosi a Bruxelles, il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha spiegato che nel caso in cui Finlandia e Svezia decidessero di candidarsi, «verranno entrambe accolte a braccia aperte».
Persi i contatti con i dipendenti dell'acciaieria
Il proprietario dell’acciaieria Azovstal ha dichiarato a Sky News che da qualche tempo è impossibile mettersi in contatto con chi si trova all'interno dello stabilimento e non è chiaro quanti dipendenti vi si trovino ancora. «La situazione è, direi, una catastrofe umanitaria. Il cibo e l'acqua che veniva preparato da noi nei rifugi è probabilmente finito. E i russi, dall'inizio della guerra, non hanno permesso alle persone di lasciare il posto in sicurezza, nonostante il loro annuncio dei cosiddetti corridoi verdi. Non hanno mai funzionato».
Rafforzati i confini della Moldavia
Alla luce della tensione crescente nell'autoproclamata repubblica della Transnistria, le forze di difesa della regione di Odessa, nel sud dell'Ucraina, hanno potenziato la protezione delle zone di confine con la Moldavia. Lo ha detto il portavoce dell'amministrazione militare regionale, Sergi Bratchuk, secondo quanto riporta Ukrinform. «Le forze di difesa continuano a combattere per la protezione e la difesa di Odessa e della regione. In particolare, abbiamo rafforzato la protezione del confine di stato con la cosiddetta Transnistria, dove le provocazioni russe continuano al fine di creare una certa tensione per la regione di Odessa», scrive Bratchuk su Telegram, precisando che nella notte non ci sono stati bombardamenti sulla regione. (Fonte ats)
«Possono ancora attaccare»
«Nonostante le imbarazzanti perdite della nave da sbarco Saratov e dell'incrociatore lanciamissili Moskva, la flotta russa sul Mar Nero mantiene la capacità di colpire obiettivi in Ucraina e sulla costa». Lo evidenzia il Ministero della difesa britannico nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence pubblicato su Twitter. Attualmente nel nella zona operativa del Mar Nero, evidenzia l'intelligence britannica, ci sono circa 20 imbarcazioni della Marina russa, compresi sottomarini. Lo Stretto del Bosforo, aggiunge, resta chiuso a tutte le navi da guerra non turche, rendendo alla Russia impossibile rimpiazzare la perdita dell'incrociatore Moskva nel Mar Nero. (Fonte ats)
Perdite da 600 miliardi
Le perdite totali inflitte all'Ucraina dalla guerra hanno raggiunto i 600 miliardi di dollari. Lo ha indicato il presidente Volodymyr Zelensky, che ieri ha incontrato le autorità locali e regionali per discutere della ricostruzione post bellica, secondo quanto riporta il Guardian. «Le stime preliminari delle perdite dell'Ucraina da questa guerra raggiungono oggi i 600 miliardi di dollari», ha detto. «Sono stati distrutti o danneggiati oltre 32 milioni di metri quadrati di aree vivibili, oltre 1500 strutture educative e oltre 350 strutture mediche», ha aggiunto. (Fonte ats)
#RussianWarCrimes pic.twitter.com/avp9jmrqLn
— Офіс Генерального прокурора (@GP_Ukraine) April 28, 2022
«Mariupol annessa alla Russia»
Mariupol entrerà a far parte della regione russa di Rostov, o almeno questa è l'intenzione dell'autoproclamato "sindaco" di Mariupol, Konstantin Ivashchenko, secondo quanto riferito su Telegram da Petro Andryushchenko, consigliere del legittimo sindaco. Lo riporta Ukrinform. «Lo pseudo-sindaco di Mariupol Konstantin "mangiacadaveri" Ivashchenko negli incontri con i residenti di Mariupol sulla questione della subordinazione territoriale ha ripetutamente sottolineato che Mariupol sarà annessa alla regione di Rostov in Russia", ha scritto Andryushchenko, aggiungendo che tali informazioni indicavano la «vera natura dei piani del Cremlino». Secondo Andryushchenko, i bambini rimasti nella città, raccolti nell'unica scuola che non è stata danneggiata dagli aggressori, sono stati obbligati a registrare sui loro quaderni l'affiliazione alla Russia, apponendo nella data "Mariupol. Regione di Rostov". (Fonte ats)
Oggi Guterres incontra Zelensky
«La guerra non finirà con i colloqui. La guerra finirà quando la Federazione russa deciderà di farla finita e quando ci sarà - dopo un cessate il fuoco - la possibilità di un serio accordo politico». Queste le parole del Segretario generale delle Nazioni Unite Anonio Guterres che oggi incontrerà il presidente ucraino Zelensky, dopo aver fatto visita ieri a Mosca. Alla Cnn ha tuttavia spiegato che «possiamo tenere tutte le riunioni che vogliamo, ma non è questo che porrà fine alla guerra».
Carenza di piloti qualificati?
L'ex capo dei servizi di sicurezza ucraini Oleksandr Petrulevych ha affermato che se la Russia lancia continuamente attacchi missilistici sul territorio ucraino, «è perché sta vivendo una grande carenza di piloti». Nell'intervista condotta da Dmytro Gordon, il maggiore generale ha fatto notare che 185 aerei e 155 elicotteri sono stati abbattuti, senza considerare «tutti i piloti che abbiamo catturato».
Delfini militari
Lo United States Naval Institute ha analizzato le immagini satellitari che mostrano la base navale di Sevastopoli e affermato che la Russia sta schierando i delfini militari nel Mar Nero. I mammiferi sono addestrati a recuperare oggetti o individuarli - come le mine sottomarine - e a tenere lontani i subacquei nemici.
«Genocidio, le azioni della Russia»
Il Parlamento canadese ha riconosciuto ieri che le azioni perpetrate dalla Federazione russa in Ucraina sono classificabili come genocidio. Presentata dalla Camera dei comuni, i parlamentari hanno votato la decisione all'unanimità, «data la notevole quantità di prove evidenti di numerosi e sistematici crimini di guerra commessi contro gli ucraini dalle forze armate russe su istruzione del presidente Vladimir Putin e dei membri del parlamento russo».